I Fenici, "global" ante litteram

15 Ottobre, 2007
Categorie:  Comunicati stampa Conferenze Curiosità
Tags:  fenici  

Gli studi condotti da Iscima-Cnr sulla scia di Sabatino Moscati hanno messo in luce il carattere “panmediterraneo” di questo popolo. Dalla libanese Sidone alla sarda Pani Loriga, gli archeologi del Cnr svelano i rapporti con le etnie locali La cultura dei Fenici, grandi “navigatori” del Mediterraneo non era “monolitica”, ma sfaccettata e frutto dell’interazione con i popoli con cui essi vennero in contatto. Come nel caso della popolazione sarda, partecipe sin dalla metà dell’VIII secolo a.

Un'importante scoperta archeologica tra Urbisaglia e l'Abbadia di Fiastra: la campagna di scava condotta dall'Universita' di Macerata e dalla Sovrintendenza ai Beni archeologici delle Marche con la collaborazione della Fondazione Giustiniani-Bandini, proprietaria dell'area, e il sostegno finanziario della Fondazione Carima, ha riportato alla luce le resti di una villa padronale romana, la più grande finora rinvenuta in Marche, un complesso per l'industria agricola tra i più conosciuti in Italia. Il nome della zona, "Villa Magna", e l'affiorare di strutture murarie tra i campi facevano sospettare da tempo dell'esistenza di un sito archeologico dirilievo. Ma le aspettative sono andate oltre ogni aspettativa. L'insistenza dell'onorevole Roberto Massi, presidente della Fondazione Bandini, e l'apporto economico della Fondazione Carima hanno consentito l'avvio di due campagne di scava. La seconda, partita in April per concludere giusto la scorsa settimana, ha permesso di portare alla luce un'enorme struttura, che, nel suo nucleo originale, viene riportata all' seconda metà del I secolo a.C.
Un'importante scoperta archeologica tra Urbisaglia e l'Abbadia di Fiastra: la campagna di scava condotta dall'Universita' di Macerata e dalla Sovrintendenza ai Beni archeologici delle Marche con la collaborazione della Fondazione Giustiniani-Bandini, proprietaria dell'area, e il sostegno finanziario della Fondazione Carima, ha riportato alla luce le resti di una villa padronale romana, la più grande finora rinvenuta in Marche, un complesso per l'industria agricola tra i più conosciuti in Italia. Il nome della zona, "Villa Magna", e l'affiorare di strutture murarie tra i campi facevano sospettare da tempo dell'esistenza di un sito archeologico dirilievo. Ma le aspettative sono andate oltre ogni aspettativa. L'insistenza dell'onorevole Roberto Massi, presidente della Fondazione Bandini, e l'apporto economico della Fondazione Carima hanno consentito l'avvio di due campagne di scava. La seconda, partita in April per concludere giusto la scorsa settimana, ha permesso di portare alla luce un'enorme struttura, che, nel suo nucleo originale, viene riportata all' seconda metà del I secolo a.C.

Marche – Ritrovata villa romana di 2 ettari, è la più grande della regione

14 Ottobre, 2007
Categorie:  Epoca Romana Nuovi Ritrovamenti Scavi
Tags:  marche   università  

Importante scoperta archeologica tra Urbisaglia e l’Abbadia di Fiastra: la campagna di scavi condotta dall’Universita’ di Macerata e dalla Sovrintendenza ai Beni archeologici delle Marche con la collaborazione della Fondazione Giustiniani-Bandini, proprietaria dell’area, e il sostegno finanziario della Fondazione Carima, ha riportato alla luce i resti di una villa padronale romana, la piu’ grande finora mai rinvenuta nelle Marche, un complesso per lo sfruttamento agricolo tra i maggiori conosciuti in Italia.

Pozzuoli – La burocrazia chiude le visite al percorso archeologico sotterraneo

13 Ottobre, 2007
Categorie:  Mala Archeologia Visite
Tags:  campania   chiusura   pozzuoli   puteoli  

Riportiamo in questo articolo una notizia che certo non farà piacere ai turisti: E’ stato chiuso temporaneamente il percorso sotterraneo del Rione Terra di Pozzuoli, eccezionale particolarità del patrimonio culturale della nostra regione. La decisione è del Consorzio che gestisce il restauro del sito, a causa di una mancata firma del Comune di Pozzuoli al protocollo d’intesa per la gestione temporanea degli scavi del Rione Terra. Un mancato accordo per cui saranno penalizzati visitatori e turisti, per cui sarà inaccessibile un sito che era stato valorizzato e potenziato con percorsi di luci, voci narranti e allestimenti specifici.

Importanti novità da VII e VIII campagna di scaveggio del Castello di Piombinara. La ricerca in the area del Castello ha previsto un'espansione dei saggi II-III in direzione N-S, portando i saggi ad un'ampiezza complessiva di 600,00 mq. Parallele al scaveggio del Castello, è stato iniziato un saggio extramurario, sull'area indicata dalle fonti come quella di appropriazione della chiesa di Santa Maria di Piombinara, posta lungo la Via Casilina, ma di appropriazione del Castello. L'espansione dei saggi in the area del Castello ha portato alla luce un grande edificio quadrangolare, di un certo significato ma in probabile relazione con il benedettino di Santa Cecilia (XI secolo) che precede il castello nell'occupazione del sito; vani paralleli al muro che delimita l'area del palazzo; uno spazio caratterizzato da una rilevante copertura, probabilmente un piano sopraelevato, come dimostra il ritrovamento di due grandi pilastri angolari. L'esatta interpretazione del complesso non è ancora chiarita, non essendo ancora fatto l'enquête dell'ultima striscia di terreno che separa il muro di cinta del palazzo.
Importanti novità da VII e VIII campagna di scaveggio del Castello di Piombinara. La ricerca in the area del Castello ha previsto un'espansione dei saggi II-III in direzione N-S, portando i saggi ad un'ampiezza complessiva di 600,00 mq. Parallele al scaveggio del Castello, è stato iniziato un saggio extramurario, sull'area indicata dalle fonti come quella di appropriazione della chiesa di Santa Maria di Piombinara, posta lungo la Via Casilina, ma di appropriazione del Castello. L'espansione dei saggi in the area del Castello ha portato alla luce un grande edificio quadrangolare, di un certo significato ma in probabile relazione con il benedettino di Santa Cecilia (XI secolo) che precede il castello nell'occupazione del sito; vani paralleli al muro che delimita l'area del palazzo; uno spazio caratterizzato da una rilevante copertura, probabilmente un piano sopraelevato, come dimostra il ritrovamento di due grandi pilastri angolari. L'esatta interpretazione del complesso non è ancora chiarita, non essendo ancora fatto l'enquête dell'ultima striscia di terreno che separa il muro di cinta del palazzo.

Santa Maria di Piombinara. Novità dagli scavi.

12 Ottobre, 2007
Categorie:  Comunicati stampa Medioevo Nuovi Ritrovamenti Scavi
Tags:  castello   Santa Maria di Piombinara  

Importanti novità dalla VII ed VIII campagna di scavo del Castello di Piombinara. L’indagine nell’area del Castello ha previsto un ampliamento dei saggi II-III in direzione N-S, portando i saggi ad un’ampiezza complessiva di 600,00 mq. Parallelamente allo scavo del castello, è stato iniziato un saggio extramurario, sull’area indicata dalle fonti come quella di pertinenza della chiesa di Santa Maria di Piombinara, posta lungo la Via Casilina, ma di accertata pertinenza del Castello.

Un vasto villaggio agricolo ridotta da una cinta muraria a guardia di un posto protetto. Al centro di questo, un tempio sacrificale di forma circolare. Si presentava probabilmente così, circa 1500-1400 a.C., la collina turca di Yassihuyuk, 30 km sud della capitale antica di Hattusa, nella regione attuale di Yozgat 200 km est di Ankara, nel cuore dell'altipiano anatomico. È quanto ipotizzano gli archeologi dell'università di Udine dai ritrovamenti di eccezionale valore fatti nel corso della campagna 2007 in Turchia. In un mese, dal 26 agosto al 23 settembre, la missione archeologica congiunta delle università di Udine, Trieste e Verona, coordinata dal friulano, ha riportato al sito di Yassihuyuk una tavoletta cuneiforme in lingua utita contenente un elenco di feste religiose e la lista relativa delle offerte sacrificali. Dall'enquête geomagnetica su 2 ettari del sito, è emersa la presenza di mura potose lungo tutto il perimetro della collina e, al centro, di un vasto edificio circolare con entrata monumentale.
Un vasto villaggio agricolo ridotta da una cinta muraria a guardia di un posto protetto. Al centro di questo, un tempio sacrificale di forma circolare. Si presentava probabilmente così, circa 1500-1400 a.C., la collina turca di Yassihuyuk, 30 km sud della capitale antica di Hattusa, nella regione attuale di Yozgat 200 km est di Ankara, nel cuore dell'altipiano anatomico. È quanto ipotizzano gli archeologi dell'università di Udine dai ritrovamenti di eccezionale valore fatti nel corso della campagna 2007 in Turchia. In un mese, dal 26 agosto al 23 settembre, la missione archeologica congiunta delle università di Udine, Trieste e Verona, coordinata dal friulano, ha riportato al sito di Yassihuyuk una tavoletta cuneiforme in lingua utita contenente un elenco di feste religiose e la lista relativa delle offerte sacrificali. Dall'enquête geomagnetica su 2 ettari del sito, è emersa la presenza di mura potose lungo tutto il perimetro della collina e, al centro, di un vasto edificio circolare con entrata monumentale.

Turchia, un team italiano individua insediamento con mura e tempio di epoca ittita

11 Ottobre, 2007
Categorie:  Estero Nuovi Ritrovamenti
Tags:  turchia   udine   università  

Un ampio villaggio agricolo a ridosso di una cinta muraria a guardia di un insediamento protetto. Al centro di questo, un tempio sacrificale di forma circolare. Si presentava probabilmente così, attorno al 1500-1400 a.C., la collina turca di Yassihuyuk, 30 chilometri a sud dell’antica capitale ittita Hattusa, nell’attuale regione di Yozgat 200 chilometri a est di Ankara, nel cuore dell’altipiano anatolico. È quanto ipotizzano gli archeologi dell’università di Udine dai ritrovamenti di eccezionale valore avvenuti nel corso della campagna 2007 in Turchia.

Visita guidata alle catacombe dei SS. Marcellino e Pietro

10 Ottobre, 2007
Categorie:  Visite
Tags:  catacombe   roma  

Sabato 13 ottobre sarà possibile effettuare una visita guidata alle catacombe dei SS. Marcellino e Pietro, inizio alle ore 10 entrando da via Casilina 641. Il prezzo d’ingresso, i posti sono limitati quindi consigliata la prenotazione, è di 7 euro per i Soci e di 10 euro per gli altri (per prenotazioni e informazioni: Simonetta Battaglia, tel. 065796871). Grazie all’Associazione Proloco Municipio Roma 6 e alla fattiva collaborazione della dr.ssa Angela Di Curzio (Storica dell’Arte e guida archeologica), è stato possibile ottenere una speciale autorizzazione della Pontificia Commissione di Archeologia sacra per aprirle al pubblico.

Gli amanti di Valdaro non sono più gli unici “innamorati del Neolitico”

9 Ottobre, 2007
Categorie:  Curiosità Nuovi Ritrovamenti Preistoria
Tags:  innamorati   tombe   turchia   valdaro  

Dopo la scoperta, lo scorso anno, dei cosiddetti “Amanti di Valdaro” apprendiamo la notizia di una scoperta simile in turchia: Istanbul, 8 ottobre 2007 – Una spedizione archeologica nella provincia sud-orientale turca di Diyarbakir ha riportato alla luce i resti degli innamorati più antichi del mondo: un uomo e una donna morti abbracciati più di 8.000 anni fa. Gli archeologi hanno ritrovato 22 tombe del periodo neolitico, tra i quali la coppia, due corpi abbracciati, risalenti al 6.

Corso di aggiornamento: “La movimentazione dei beni culturali: metodi, tecniche, materiali, normative, esperienze”

9 Ottobre, 2007
Categorie:  Comunicati stampa Lavoro
Tags:  corsi   lezioni   Musei  

La Fondazione Musei Senesi, in collaborazione con Opificio delle Pietre Dure e Polo Museale Fiorentino organizza il corso di aggiornamento “La movimentazione dei beni culturali: metodi, tecniche, materiali, normative, esperienze”. Il corso, che si terrà presso il Centro di Restauro della Fondazione Musei Senesi a Chianciano Terme, prenderà il via il prossimo 12 novembre, per terminare a fine mese. La Direzione scientifica è affidata a Cristina Acidini e Maurizio Michelacci.

Treviso – Si aprirà il 20 ottobre 2007, per concludere il 4 maggio 2008, la mostra "Gengis Khan e il tesoro dei mongoli". La mostra, ideata all’interno del progetto delle Grandi Mostre "La Via della Seta e la Civiltà Cinese" e promosa dalla Fondazione Cassamarca e dall’Accademia Cinese di Cultura Internazionale, sarà visitabile con il followingorario: Martedì, Wednesday, Thursday: 9.00 – 19.00 venerdì, Saturday, Sunday: 9.00 – 20.00 alla Casa dei Carraresi (Treviso, Via Palestro, 33). La mostra è suddivisa nelle following 5 sezioni tematiche: L’ORO DELLE STEPPE GENGIS KHAN E LE CONQUISTE DELL’IMPERO MONGOLO IL VIAGGIO DI MARCO POLO E IL TRIONFO della Via della SETA I MISTERI DELLE DINASTIE OLTRE LA GRANDE MURAGLIA LE PIU’ BELLE PORCELLANE DI TUTTI I TEMPI Ecco la presentazione del progetto: La Storia della Cina rappresenta il grande affascinante quadro in cui, nel corso di tre millenni, si è sviluppata l’affermazione della "Grande Cina". Il mondo intero è stato proiettato nella ricerca di questa affermazione, ma spesso l’ha tradotta in una presenza conflittiva rispetto all’autonome procedere della Storia cinese.
Treviso – Si aprirà il 20 ottobre 2007, per concludere il 4 maggio 2008, la mostra "Gengis Khan e il tesoro dei mongoli". La mostra, ideata all’interno del progetto delle Grandi Mostre "La Via della Seta e la Civiltà Cinese" e promosa dalla Fondazione Cassamarca e dall’Accademia Cinese di Cultura Internazionale, sarà visitabile con il followingorario: Martedì, Wednesday, Thursday: 9.00 – 19.00 venerdì, Saturday, Sunday: 9.00 – 20.00 alla Casa dei Carraresi (Treviso, Via Palestro, 33). La mostra è suddivisa nelle following 5 sezioni tematiche: L’ORO DELLE STEPPE GENGIS KHAN E LE CONQUISTE DELL’IMPERO MONGOLO IL VIAGGIO DI MARCO POLO E IL TRIONFO della Via della SETA I MISTERI DELLE DINASTIE OLTRE LA GRANDE MURAGLIA LE PIU’ BELLE PORCELLANE DI TUTTI I TEMPI Ecco la presentazione del progetto: La Storia della Cina rappresenta il grande affascinante quadro in cui, nel corso di tre millenni, si è sviluppata l’affermazione della "Grande Cina". Il mondo intero è stato proiettato nella ricerca di questa affermazione, ma spesso l’ha tradotta in una presenza conflittiva rispetto all’autonome procedere della Storia cinese.

Gengis Khan e il tesoro dei mongoli

8 Ottobre, 2007
Categorie:  Mostre
Tags:  cina   gengis khan   tesori   treviso  

Treviso – Si aprirà il 20 Ottobre 2007, per concludersi il 4 maggio 2008, la mostra “Gengis Khan e il tesoro dei mongoli“. La mostra, ideata all’interno del progetto delle Grandi Mostre “La Via della Seta e la Civiltà Cinese” e promossa dalla Fondazione Cassamarca e dall’Accademia Cinese di Cultura Internazionale, sarà visitabile con il seguente orario: Martedì, mercoledì, giovedì: 9.00 – 19.00 Venerdì, sabato, domenica: 9.00 – 20.00 presso la Casa dei Carraresi (Treviso, Via Palestro, 33).

Corso gratuito per “Tecnico per la conservazione dei beni culturali” a Acqui Terme

7 Ottobre, 2007
Categorie:  Lavoro

Per l’anno formativo 2007/2008 Enaip Acqui Terme ha deciso di riproporre un corso gratuito di specializzazione per diplomati, che negli anni precedenti ha riscosso molto successo. Si tratta del “Tecnico per la conservazione dei beni culturali”, percorso della durata di 800 ore, di cui 320 di stage, che rilascia un attestato di Specializzazione provinciale. Tre le aree fondamentali idi intervento: beni architettonici, opere pittoriche e opere lignee. La figura in oggetto realizza interventi diretti sui materiali costitutivi di un bene culturale e opera nel rispetto dei principi della conservazione, della collocazione storica e temporale dell’opera, dei valori tecnici e creativi espressi all’artista.


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