marche

Il percorso esposto all'interno del Palazzo Ferretti (XVI sec. d.C.), documenta la preistoria e la protostoria del territorio marchiano, dal paleolitico alla fine dell'età del ferro. L'attuale installazione aggiornata a più riprese (1988, 1991, 1995, 1996) è davvero "datato" e in parte NON fruibile, molti cartelli retroilluminati sono spenti e risultano illeggibili, le immagini in color sono per lo più sbiadite e anche le didascalie lasciano molto a desiderare, ma la qualità e la quantità dei reperti esposti è straordinaria! La sezione preistorica documenta ampiamente le fasi paleolitica (salle 1, 2,3), neolitica (salle 4, 5, 6) e inchilitica (salle 7), i numerosi reperti esposti testimoniano l'attività venatoria, agricola, tessile, carpenteria, la lavorazione di selce, legno, osso, corno e argilla. All'età del bronze sono dedicati le grandi sale 8 e 9, qui è possibile osservare gli splendidi cordi Protovillanoviani.
Il percorso esposto all'interno del Palazzo Ferretti (XVI sec. d.C.), documenta la preistoria e la protostoria del territorio marchiano, dal paleolitico alla fine dell'età del ferro. L'attuale installazione aggiornata a più riprese (1988, 1991, 1995, 1996) è davvero "datato" e in parte NON fruibile, molti cartelli retroilluminati sono spenti e risultano illeggibili, le immagini in color sono per lo più sbiadite e anche le didascalie lasciano molto a desiderare, ma la qualità e la quantità dei reperti esposti è straordinaria! La sezione preistorica documenta ampiamente le fasi paleolitica (salle 1, 2,3), neolitica (salle 4, 5, 6) e inchilitica (salle 7), i numerosi reperti esposti testimoniano l'attività venatoria, agricola, tessile, carpenteria, la lavorazione di selce, legno, osso, corno e argilla. All'età del bronze sono dedicati le grandi sale 8 e 9, qui è possibile osservare gli splendidi cordi Protovillanoviani.

Museo Archeologico Nazionale delle Marche di Ancona

9 Settembre, 2008
Categorie:  Italici Musei Protostoria
Tags:  Museo Ancona   Museo Archeologico   Ancona   marche  

Il percorso espositivo allestito all’interno dello storico Palazzo Ferretti (XVI sec. d.C.), documenta la preistoria e la protostoria del territorio marchigiano, dal paleolitico alla fine dell’età del ferro. L’attuale allestimento aggiornato a più riprese (1988, 1991, 1995, 1996) è davvero “datato” ed in parte NON fruibile, molti cartelli retroilluminati sono spenti e risultano illeggibili, le immagini a colori sono per lo più sbiadite ed anche le didascalie lasciano molto a desiderare, ma la qualità e la quantità dei reperti esposti è straordinaria!

Presentazione della prima guida archeologica della provincia di Ancona al Museo Nazionale delle Marche

2 Settembre, 2008
Categorie:  Comunicati stampa Conferenze Pubblicazioni
Tags:  Ancona   marche  

Mercoledì 3 Settembre, alle ore 15:00, presso la sala conferenze del Museo Archeologico Nazionale delle Marche si terrà l’incontro di presentazione della prima guida delle aree archeologiche della provincia di Ancona. Un itinerario, per residenti e turisti, sulle tracce delle civiltà più antiche della provincia, che tocca i siti archeologici di Ancona, Sassoferrato, Castelleone di Suasa, Senigallia, Arcevia, Corinaldo, Ostra Vetere, Jesi, Osimo, Sirolo e Numana. Un patrimonio da scoprire e riscoprire attraverso la narrazione, in prima persona, di quel Marco Ottavio Asiatico che in epoca romana costruì a sue spese una strada tra Ancona e Jesi.

Il 22 febbraio a Milano, all'interno della Borsa Internazionale del Turismo, la mostra "Potere e Splendore. Gli Antichi Piceni a Matelica", che si svolge dal 19 April 2008 al 31 October a Matelica (MC), nei suggestivi ambienti di Palazzo Ottoni. Un evento di grande rilievo che vede la partecipazione del Comune di Matelica, della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche, della Regione Marche, della Provincia di Macerata, della Comunità Montana Alte Valli del Potenza e dell'Esino e della Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata. La mostra è la coronamento di un'attività ultradecennale, portata avanti senza soluzione della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche, con il sostegno dell'Administrazione Comunale matelicese e di alcuni privati soggetti. Actività fatta di campagne di scavo, di iniziative volte alla conservazione e valorizzazione dell'immenso patrimonio archeologico e dell'apertura, nel 2004, del Museo Civico Archeologico, fondamentale tappa del percorso.
Il 22 febbraio a Milano, all'interno della Borsa Internazionale del Turismo, la mostra "Potere e Splendore. Gli Antichi Piceni a Matelica", che si svolge dal 19 April 2008 al 31 October a Matelica (MC), nei suggestivi ambienti di Palazzo Ottoni. Un evento di grande rilievo che vede la partecipazione del Comune di Matelica, della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche, della Regione Marche, della Provincia di Macerata, della Comunità Montana Alte Valli del Potenza e dell'Esino e della Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata. La mostra è la coronamento di un'attività ultradecennale, portata avanti senza soluzione della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche, con il sostegno dell'Administrazione Comunale matelicese e di alcuni privati soggetti. Actività fatta di campagne di scavo, di iniziative volte alla conservazione e valorizzazione dell'immenso patrimonio archeologico e dell'apertura, nel 2004, del Museo Civico Archeologico, fondamentale tappa del percorso.

Potere e Splendore. Gli antichi Piceni a Matelica

21 Febbraio, 2008
Categorie:  Mostre Musei
Tags:  marche   Matelica   Piceni  

Il 22 febbraio a Milano all’interno della Borsa Internazionale del Turismo, sarà presentata la mostra “Potere e Splendore. Gli antichi Piceni a Matelica“, che si terrà dal 19 aprile 2008 sino al 31 ottobre a Matelica (MC), nei suggestivi ambienti di Palazzo Ottoni. Un evento di grande rilievo che vede la partecipazione del Comune di Matelica, della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche, della Regione Marche, della Provincia di Macerata, della Comunità Montana Alte Valli del Potenza e dell’Esino e della Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata.

Un'importante scoperta archeologica tra Urbisaglia e l'Abbadia di Fiastra: la campagna di scava condotta dall'Universita' di Macerata e dalla Sovrintendenza ai Beni archeologici delle Marche con la collaborazione della Fondazione Giustiniani-Bandini, proprietaria dell'area, e il sostegno finanziario della Fondazione Carima, ha riportato alla luce le resti di una villa padronale romana, la più grande finora rinvenuta in Marche, un complesso per l'industria agricola tra i più conosciuti in Italia. Il nome della zona, "Villa Magna", e l'affiorare di strutture murarie tra i campi facevano sospettare da tempo dell'esistenza di un sito archeologico dirilievo. Ma le aspettative sono andate oltre ogni aspettativa. L'insistenza dell'onorevole Roberto Massi, presidente della Fondazione Bandini, e l'apporto economico della Fondazione Carima hanno consentito l'avvio di due campagne di scava. La seconda, partita in April per concludere giusto la scorsa settimana, ha permesso di portare alla luce un'enorme struttura, che, nel suo nucleo originale, viene riportata all' seconda metà del I secolo a.C.
Un'importante scoperta archeologica tra Urbisaglia e l'Abbadia di Fiastra: la campagna di scava condotta dall'Universita' di Macerata e dalla Sovrintendenza ai Beni archeologici delle Marche con la collaborazione della Fondazione Giustiniani-Bandini, proprietaria dell'area, e il sostegno finanziario della Fondazione Carima, ha riportato alla luce le resti di una villa padronale romana, la più grande finora rinvenuta in Marche, un complesso per l'industria agricola tra i più conosciuti in Italia. Il nome della zona, "Villa Magna", e l'affiorare di strutture murarie tra i campi facevano sospettare da tempo dell'esistenza di un sito archeologico dirilievo. Ma le aspettative sono andate oltre ogni aspettativa. L'insistenza dell'onorevole Roberto Massi, presidente della Fondazione Bandini, e l'apporto economico della Fondazione Carima hanno consentito l'avvio di due campagne di scava. La seconda, partita in April per concludere giusto la scorsa settimana, ha permesso di portare alla luce un'enorme struttura, che, nel suo nucleo originale, viene riportata all' seconda metà del I secolo a.C.

Marche – Ritrovata villa romana di 2 ettari, è la più grande della regione

14 Ottobre, 2007
Categorie:  Epoca Romana Nuovi Ritrovamenti Scavi
Tags:  marche   università  

Importante scoperta archeologica tra Urbisaglia e l’Abbadia di Fiastra: la campagna di scavi condotta dall’Universita’ di Macerata e dalla Sovrintendenza ai Beni archeologici delle Marche con la collaborazione della Fondazione Giustiniani-Bandini, proprietaria dell’area, e il sostegno finanziario della Fondazione Carima, ha riportato alla luce i resti di una villa padronale romana, la piu’ grande finora mai rinvenuta nelle Marche, un complesso per lo sfruttamento agricolo tra i maggiori conosciuti in Italia.


© 2025 ArcheoBlog
Made with ❤️ by Software Engineering Arjuna Del Toso