Carabinieri

Recuperati reperti da scavi clandestini in casa di due professionisti torinesi

16 Gennaio, 2009
Categorie:  Mala Archeologia
Tags:  Carabinieri   scavi clandestini   tombaroli   torino  

Torino, 16 gen. – Un traffico illecito di reperti archeologici, ottenuti in Puglia grazie a scavi illegali, è stato stroncato dai carabinieri, che hanno consegnato ceramiche risalenti al settimo e al quarto secolo avanti Cristo alla Soprintendenza per i beni archeologici del Piemonte. L’attività investigativa era scattata nel luglio 2006, quando a due professionisti torinesi, un professore 48enne (Roberto Rebola) e un ingegnere 47enne (Gianfranco Sodero), sono state sequestrate ceramiche archeologiche senza documentazione.

Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha restituito alla Repubblica Islamica dell’Iran preziosi reperti archeologici di provenienza iraniana, sequestrati dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale. “Se è un dovere morale e scientifico quello di pretendere il ritorno in patria delle nostre opere trafugate e portate illegalmente all’estero – ha sottolineato il Ministro Francesco Rutelli nel corso della conferenza stampa che si è tenuto nella sede del Collegio Romano alla presenza dell’ambasciatore iraniano in Italia, Abolfazi Zohrevand – lo e’ altrettanto quello di restituire opere importate illegalmente in Italia”. Sono quarantuno i reperti archeologici restituiti all’Iran da cui erano stati trafugati ed in seguito rinvenuti nella provincia di Milano. Sequestrati nell’ambito dell’Operazione “Nal” dal Comando di Monza, i 41 reperti rientrano nel gruppo di 309 oggetti di varia natura, spacciati come generica “merce etnica” nel corso della manifestation fieristica “Brocantage. Top Antiques” nella provincia di Milano.
Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha restituito alla Repubblica Islamica dell’Iran preziosi reperti archeologici di provenienza iraniana, sequestrati dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale. “Se è un dovere morale e scientifico quello di pretendere il ritorno in patria delle nostre opere trafugate e portate illegalmente all’estero – ha sottolineato il Ministro Francesco Rutelli nel corso della conferenza stampa che si è tenuto nella sede del Collegio Romano alla presenza dell’ambasciatore iraniano in Italia, Abolfazi Zohrevand – lo e’ altrettanto quello di restituire opere importate illegalmente in Italia”. Sono quarantuno i reperti archeologici restituiti all’Iran da cui erano stati trafugati ed in seguito rinvenuti nella provincia di Milano. Sequestrati nell’ambito dell’Operazione “Nal” dal Comando di Monza, i 41 reperti rientrano nel gruppo di 309 oggetti di varia natura, spacciati come generica “merce etnica” nel corso della manifestation fieristica “Brocantage. Top Antiques” nella provincia di Milano.

41 reperti trafugati restituiti all’Iran

14 Novembre, 2007
Categorie:  Curiosità Mala Archeologia
Tags:  Carabinieri   Iran   mibac   restituzione opere  

Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha restituito alla Repubblica Islamica dell’Iran preziosi reperti archeologici di provenienza iraniana, sequestrati dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale. “Se e’ un dovere morale e scientifico quello di pretendere il ritorno in patria delle nostre opere trafugate e portate illecitamente all’estero – ha sottolineato il Ministro Francesco Rutelli nel corso della conferenza stampa che si è tenuta nella sede del Collegio Romano alla presenza dell’ambasciatore iraniano in Italia, Abolfazi Zohrevand – lo e’ altrettanto quello di restituire opere importate illegalmente in Italia”.


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