Altair4 – Le nuove tecnologie per far rivivere il passato

In questi ultimi anni lo sviluppo delle tecnologie informatiche per la ricostruzione tridimensionale di ambienti hanno preso sempre più piede, anche nel campo archeologico. Recentemente lo staff di Archeoblog ha avuto modo di osservare i lavori prodotti da Altair4 Multimedia. Gli argomenti trattati contengono prevalentemente tematiche inerenti la divulgazione e valorizzazione del patrimonio artistico culturale, ed in questo ambito è da segnalare l’ampia produzione di ricostruzioni archeologiche tridimensionali realizzate dall’atelier per musei, produzioni televisive Web, DVD-VIDEO/ROM interattivi, I-pod e VideoMobile.

Si passa dall’antico Egitto dei faraoni, all’eruzione del Vesuvio che distrusse Pompei, fino ad un viaggio a volo d’uccello sopra la Roma imperiale, con una capatina alla domus Neroniana; il tutto comodamente seduti in poltrona.

Le potenzialità delle nuove tecnologie non devono però far dimenticare che una ricostruzione storicamente corretta non può prescindere dallo studio delle fonti disponibili. Fa piacere, per chi come gli archeologi passa la vita a cercare di comprendere al meglio le vestigia di antichi popoli giunte fino a noi, scoprire con quanta cura ogni ricostruzione è progettata e studiata:

Una meticolosa ricerca di tutti gli elementi utili storici ed artistici, l’accurata lettura ed interpretazione dei rilievi, rappresentano sicuramente un aspetto imprescindibile in un’opera di ricostruzione archeologica, ma non sono ancora sufficienti se non vengono presi in esame i cosiddetti parametri di somiglianza. È infatti la somiglianza che ci permette di riconoscere in un dato elemento la sua appartenenza ad un particolare ambiente storico sociale. È la somiglianza che ci fa percepire più vero un paesaggio, interpretato e dipinto da un vedutista, da quello originale catturato da uno scatto fotografico. Sarà la somiglianza del ricostruito, con elementi appartenenti allo stesso gruppo culturale pervenuti fino ai nostri giorni, che al fine ci permetterà di riconoscere in una ricostruzione “UNA POSSIBILE RICOSTRUZIONE” La somiglianza o la non somiglianza, sono a livello inconscio fattori decisivi nell’accettare la realtà virtuale della ricostruzione come plausibile, rendendola fruibile ad un largo gruppo d’utenti; solo grazie allo stabilirsi di quest’equilibrio emozionale è possibile vedere la ricostruzione come parte di quel tessuto più ampio e complesso qual è stato l’ambiente storico culturale al quale l’opera ricostruita apparteneva. (fonte www.altair4.it)

Se la realtà virtuale vi incuriosisce, il consiglio è quello di visitare il sito web www.altair4.it e dare un’occhiata alle numerose ricostruzioni prodotte dal gruppo in questi anni.


Ultima modifica 2008/03/30