soprintendenza del Mare

A Palmento (RA), a giugno e luglio 2010 “VI Corso d’introduzione all’archeologia subacquea”

18 Marzo, 2010
Categorie:  Comunicati stampa Metodologie archeologiche
Tags:  archeologia subacquea   sicilia   soprintendenza del Mare  

**6º CORSO D’INTRODUZIONE ALL’ARCHEOLOGIA SUBACQUEA e CAMPO DI LAVORO ** MONITORAGGIO NELL’AREA ARCHEOLOGICA PROTETTA DEL PALMENTO LOC. PUNTA SECCA E CON LA SUPERVISIONE DELLA SOPRINTENDENZA DEL MARE AA.BB.CC. DELLA REGIONE SICILIANA Finalità: Il corso sportivo si propone di promuovere una più approfondita conoscenza dei problemi legati all’archeologia, e di fornire, a livelli diversi, strumenti tecnici d’osservazione, studio ed intervento, è pensato per fornire una base tecnico culturale in grado di favorire una corretta difesa e una corretta fruizione del patrimonio culturale sommerso, in collaborazione con le strutture preposte.

Libia – eccezionale archaeological discovery in the waters della Cirenaica: una città sommersa Un gruppo di archaeologi e tecnici dell'Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana e dell'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, guidati da Sebastiano Tusa, hanno fatto un entusiasta discovery che oltre alla spettacolarità insita nei suoi contorni ambientali, manifeste un interesse scientifico di prima importanza, nel corso del progetto ArCoLibia (Archeologia Costiera della Libia) iniziato alcuni anni fa e che ha già portato ad alcune eccezionali scoperte come quella della nave veneziana Tigre naufragata presso il capo Ras al-Hilal. Ai occhi degli archaeologi italiano che facevano immersioni di ricognizione in the waters del Capo Ras Etteen alla ricerca di relitti e strutture portuali, sul lato occidentale del Golfo di Bomba, ci sono comparsi muri, strade, edifici e tombe, ci è accorto di essere in presenza di una porzione estesa oltre un ettaro di una grande città che alcuni studiosi avevano appena indiziato grazie a alcuni resti di strutture murarie nascosti tra le dune sabbiose che orbitano le spiagge del capo.
Libia – eccezionale archaeological discovery in the waters della Cirenaica: una città sommersa Un gruppo di archaeologi e tecnici dell'Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana e dell'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, guidati da Sebastiano Tusa, hanno fatto un entusiasta discovery che oltre alla spettacolarità insita nei suoi contorni ambientali, manifeste un interesse scientifico di prima importanza, nel corso del progetto ArCoLibia (Archeologia Costiera della Libia) iniziato alcuni anni fa e che ha già portato ad alcune eccezionali scoperte come quella della nave veneziana Tigre naufragata presso il capo Ras al-Hilal. Ai occhi degli archaeologi italiano che facevano immersioni di ricognizione in the waters del Capo Ras Etteen alla ricerca di relitti e strutture portuali, sul lato occidentale del Golfo di Bomba, ci sono comparsi muri, strade, edifici e tombe, ci è accorto di essere in presenza di una porzione estesa oltre un ettaro di una grande città che alcuni studiosi avevano appena indiziato grazie a alcuni resti di strutture murarie nascosti tra le dune sabbiose che orbitano le spiagge del capo.

Libia – scoperta una città sommersa di epoca romana

11 Dicembre, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Epoca Romana Estero Nuovi Ritrovamenti
Tags:  archeologia subacquea   libia   soprintendenza del Mare  

Un gruppo di archeologi e tecnici italiani della Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana e dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, guidati da Sebastiano Tusa, hanno effettuato un’entusiasmante scoperta che oltre alla spettacolarità insita nei suoi contorni ambientali, manifesta interesse scientifico di primaria importanza, nel corso del progetto ArCoLibia (Archeologia Costiera della Libia) iniziato alcuni anni fa e che ha già portato ad alcune scoperte eccezionali come quella della nave veneziana Tigre naufragata presso il capo Ras al-Hilal.

Presentazione del nuovo volume “Battaglia di Palermo”presso la Società Siciliana per la Storia Patria

2 Novembre, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Pubblicazioni
Tags:  battaglia di palermo   Pubblicazioni   sicilia   soprintendenza del Mare  

Il 4 novembre 2009 alle ore 17,00 presso la Società Siciliana per la Storia Patria, piazza S. Domenico 1 a Palermo, verrà presentato il volume contenente gli esiti delle ricerche preliminari svolte dalla Soprintendenza del Mare e finalizzate ad effettuare una campagna di ricerca archeologica per l’individuazione delle vestigia (relitti ed altro) inerenti lo scontro avvenuto il 2 giugno 1676 nel golfo di Palermo fra la flotta francese e la coalizione Ispano-olandese “Battaglia di Palermo”.

Missione Archeologica Italiana in Japan La prima campagna della Missione Archeologica Italiana in Japan, organizzata dalla Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana, dall'Università di Bologna e da Archeologiattiva s.c.a r.l., diritta da Daniele Petrella e Sebastiano Tusa in collaboration con l'Asian Research Institute of Underwater Archaeology under the direction of Hayashida Kenzo. I travaux di ricerca subacquea si sono svolti nelle acque della Baia di Maegata, non lontano dal Capo Kusukuri, sulla costa occidentale dell'isola di Ojika, prefettura di Nagasaki (Kyushu, Giappone meridionale). Already since 2001 campaigns of research and scavo have allowed the identification of important reperti (ceramics, anchor ceppi. etc.) databili between the XII and XIV century in large part of cinese provenienza. Such a situation would link the archeological evidence of questa baia with the vicende inerenti the disastro della flota di Kubilai Khan distrutta in 1281 da un tifone during the attempt to invasione dell'arcipelago giapponese.
Missione Archeologica Italiana in Japan La prima campagna della Missione Archeologica Italiana in Japan, organizzata dalla Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana, dall'Università di Bologna e da Archeologiattiva s.c.a r.l., diritta da Daniele Petrella e Sebastiano Tusa in collaboration con l'Asian Research Institute of Underwater Archaeology under the direction of Hayashida Kenzo. I travaux di ricerca subacquea si sono svolti nelle acque della Baia di Maegata, non lontano dal Capo Kusukuri, sulla costa occidentale dell'isola di Ojika, prefettura di Nagasaki (Kyushu, Giappone meridionale). Already since 2001 campaigns of research and scavo have allowed the identification of important reperti (ceramics, anchor ceppi. etc.) databili between the XII and XIV century in large part of cinese provenienza. Such a situation would link the archeological evidence of questa baia with the vicende inerenti the disastro della flota di Kubilai Khan distrutta in 1281 da un tifone during the attempt to invasione dell'arcipelago giapponese.

Si è conclusa la I Missione Archeologica Italiana in Giappone, presentati i risultati

9 Settembre, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Estero Nuovi Ritrovamenti Scavi
Tags:  giappone   kubilai khan   soprintendenza del Mare  

Si è svolta dal 20 al 26 agosto 2009 la prima campagna della Missione Archeologica Italiana in Giappone organizzata dalla Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana, dall"Università di Bologna e da Archeologiattiva s.c.a r.l., diretta da Daniele Petrella e Sebastiano Tusa in collaborazione con l**“Asian Research Institute of Underwater Archaeology** sotto la direzione di Hayashida Kenzo. I lavori di ricerca subacquea si sono svolti nelle acque della Baia di Maegata, non lontano dal Capo Kusukuri, sulla costa occidentale del**“isola di Ojika**, prefettura di Nagasaki (Kyushu, Giappone meridionale).

Importante missione archeologica italiana sulle tracce di Kubilai Khan in Giappone

25 Agosto, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Estero Nuovi Ritrovamenti
Tags:  archeologia subacquea   giappone   kubilai khan   soprintendenza del Mare  

Missione archeologica della Soprintendenza del Mare in Giappone, in collaborazione con l’Università di Bologna Un gruppo di ricerca multidisciplinare, composto da ricercatori e tecnici della Soprintendenza del Mare, dell’Università di Bologna e dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, è partito alla volta del Giappone il 18 agosto e tornerà in Italia il 3 settembre. Il progetto di collaborazione tra Italia e Giappone prevede la realizzazione di ricognizioni del fondale nell’isola di Ojika (prefettura di Nagasaki ““ Kita Kyushu), in previsione di effettivi scavi archeologici subacquei.

La V édition del Corso di Introduzione all'Archeologia Subacquea, organizzato al Castello di Donnafugata (Ragusa), dalla Lega per le Attività Subacquee della UISP e dal Centro subacqueo ibleo "Blu Diving", voluto e coordinato dalla Soprintendenza del Mare di Palermo, in effetti ha riservato un'insperata sorpresa. La parte pratica del corso è stata fatta all'interno dell'area del "Palmento" a Punta Secca (RG), dove si ipotizza la presenza di un porto tardo romano – bizannico, legato probabilmente al vicino abitato di Kaukana. All' interno del specchio d'acqua sono notati da diversi decenni due relitti non ancora scientificamente indagati. Il corso prevedeva l'rilievo di uno dei due relitti attualmente visibili e il prelevamento di campioni di lignei per la datazione al Carbonio 14. Durante una fase di operativa didattica, chiamata "ricognizione a pettine", è stato individuato dalla corsista Barbara Ferrari di Massa Carrara un elemento litico di forma anomala, rivelato poi un frammento scultoreo in marmo di notevole interesse.
La V édition del Corso di Introduzione all'Archeologia Subacquea, organizzato al Castello di Donnafugata (Ragusa), dalla Lega per le Attività Subacquee della UISP e dal Centro subacqueo ibleo "Blu Diving", voluto e coordinato dalla Soprintendenza del Mare di Palermo, in effetti ha riservato un'insperata sorpresa. La parte pratica del corso è stata fatta all'interno dell'area del "Palmento" a Punta Secca (RG), dove si ipotizza la presenza di un porto tardo romano – bizannico, legato probabilmente al vicino abitato di Kaukana. All' interno del specchio d'acqua sono notati da diversi decenni due relitti non ancora scientificamente indagati. Il corso prevedeva l'rilievo di uno dei due relitti attualmente visibili e il prelevamento di campioni di lignei per la datazione al Carbonio 14. Durante una fase di operativa didattica, chiamata "ricognizione a pettine", è stato individuato dalla corsista Barbara Ferrari di Massa Carrara un elemento litico di forma anomala, rivelato poi un frammento scultoreo in marmo di notevole interesse.

Novita’ dal Corso di Archeologia Subacquea: scoperto un torso maschile in marmo nelle acque di Punta Secca (Ragusa)

20 Luglio, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Epoca Romana Nuovi Ritrovamenti Scavi
Tags:  archeologia subacquea   punta secca   soprintendenza del Mare  

La V edizione del Corso di Introduzione all’Archeologia Subacquea, organizzato al Castello di Donnafugata (Ragusa), dalla Lega per le Attività Subacquee della UISP e dal Centro subacqueo ibleo “Blu Diving”, voluto e coordinato dalla Soprintendenza del Mare di Palermo, ha infatti riservato un’insperata sorpresa. La parte pratica del corso è stata eseguita all’interno dell’area del “Palmento” presso Punta Secca (RG), dove si ipotizza la presenza di un porto tardo romano – bizantino, legato probabilmente al vicino abitato di Kaukana.

Un veliere da carico del "500 è tornato nelle acque di Castellammare del Golfo. Evidentemente le mareggiate invernali hanno rimossato grandi quantità di sabbia facendo emergere le resti del probabile veliere. Su segnalazione di collaboratore esterno, Vito Sottile, è stata fatta prontamente una ricognizione guidata da Gaetano Lino della Soprintendenza del Mare, coadiuvato da Franco Balistreri. LE RICERCHE Era da tempo che la Soprintendenza del Mare era sulle tracce di questa imbarcazione segnalata dalle persone del luogo. Ma ogni tentativo di individuarla era stato vano, per la non identificazione dell'esatto luogo di giacitura o per la presenza di forte insabbiamento. Tutte le segnalazioni convergevano nell'affermare la presenza di una nave naufragata alla costa sabbiosa tra Castellammare del Golfo e la foce del San Bartolomeo, di fronte alla località oggi definita "Plaja". Vi era anche un document datato alla fine del 1400 che competeva per animare la ricerca.
Un veliere da carico del "500 è tornato nelle acque di Castellammare del Golfo. Evidentemente le mareggiate invernali hanno rimossato grandi quantità di sabbia facendo emergere le resti del probabile veliere. Su segnalazione di collaboratore esterno, Vito Sottile, è stata fatta prontamente una ricognizione guidata da Gaetano Lino della Soprintendenza del Mare, coadiuvato da Franco Balistreri. LE RICERCHE Era da tempo che la Soprintendenza del Mare era sulle tracce di questa imbarcazione segnalata dalle persone del luogo. Ma ogni tentativo di individuarla era stato vano, per la non identificazione dell'esatto luogo di giacitura o per la presenza di forte insabbiamento. Tutte le segnalazioni convergevano nell'affermare la presenza di una nave naufragata alla costa sabbiosa tra Castellammare del Golfo e la foce del San Bartolomeo, di fronte alla località oggi definita "Plaja". Vi era anche un document datato alla fine del 1400 che competeva per animare la ricerca.

Nuove scoperte per la Soprintendenza del Mare: veliero da carico rinvenuto nelle acque di Castellammare del Golfo

9 Luglio, 2009
Categorie:  Nuove Tecnologie Scavi
Tags:  archeologia subacquea   castellammare del golfo   soprintendenza del Mare   veliero  

Un veliero da carico del “500 è stato rinvenuto nelle acque di Castellammare del Golfo. Evidentemente le mareggiate invernali hanno rimosso grandi quantità di sabbia facendo emergere i resti del probabile veliero. Su segnalazione di collaboratore esterno, Vito Sottile, è stata effettuata prontamente una ricognizione guidata da Gaetano Lino della Soprintendenza del Mare, coadiuvato da Franco Balistreri. LE RICERCHE Era da tempo che la Soprintendenza del Mare era sulle tracce di questa imbarcazione segnalata da gente del luogo.

I Mercoledì di Palazzetto Mirto – Continua il ciclo di incontri per il Progetto Scuola Museo

28 Aprile, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Conferenze Epoca Romana Scavi
Tags:  Conferenze   Pisa   sicilia   soprintendenza del Mare   topografia   Volterra  

Segnaliamo un’interessante ciclo di incontri organizzato dalla Soprintentenza del Mare. – Martedì 28 aprile, ore 16.00 presso la sede del [Museo Diocesano di Mazara del Vallo](http://www.museodiocesanomazara.it/), “Il sistema portuale di Pisa antica e il retroterra produttivo di Portus Pisanus” a cura di Marinella Pasquinucci, docente di Topografia antica ed Archeologia subacquea dell’Università di Pisa. – Mercoledì 29 aprile sempre alle ore 16.00, nell’ambito dei [**Mercoledì di Palazzetto Mirto**](http://archeoblog.net/2008/palermo-i-mercoledi-di-palazzetto-mirto/) presso la sede della Soprintendenza del Mare a

Palermo – I Mercoledì di Palazzetto Mirto

5 Aprile, 2008
Categorie:  Conferenze
Tags:  Palazzetto Mirto   sicilia   soprintendenza del Mare  

Nicola Leanza, Assessore regionale Beni Culturali ed Ambientali e P.I. Romeo Palma, Dirigente regionale Beni Culturali ed Ambientali ed E. P. Sebastiano Tusa, Soprintendente del Mare rendono noto il prossimo appuntamento nell’ambito de “I Mercoledì di Palazzetto Mirto“: **La scultura in marmo in Occidente: importazione e linguaggi artistici locali ** che si svolgerà il 9 aprile alle ore 17.00 presso la sede della Soprintendenza del MareInterverranno: Gianfranco Adornato, ricercatore di Archeologia e Storia dell’Arte Antica – Scuola Normale Superiore di Pisa


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