restituzioni

Con le dee Demetra e Kore, i visitatori di Aidone 2200 crescono del 200% in tre settimane contro il centinaio di scarsi anni passati Dopo l'apertura non-stop sotto Natale del lunedì il Museo torna al normale tempo. In tre settimane di esposizione gli acroliti di Demetra e Kore (vede l'articolo precedente)"" reperti del VI secolo restituiti dagli Usa alla Sicilia dopo 30 anni e per questo nuovo allestimento "vestiti" dalla stilista Marella Ferrera - hanno moltiplicato oltre il 200 per cento l'affluenza di visitatori al Museo Regionale di Aidone, nella provincia di Enna. "Altre 2 mila e 200 visitatori - spiega Beatrice Basile, Soprintendente ai Beni Culturali e Ambientali di Enna, commentando i dati registrati dal sbigliettamento "" in appena tre settimane, e con le scuole chiuse per le vacanze di Natale, aggiungerei, in fronte a una media di un centinaio di presenze in analogi periodi degli anni passati. Un risultato che certamente rallegrerà tutti coloro, in particular le istituzioni regionali e gli amministratori locali, che hanno creduto in questa operazione del Ritorno delle Dee e che segna una netta inversione di tendenza rispetto al passato.
Con le dee Demetra e Kore, i visitatori di Aidone 2200 crescono del 200% in tre settimane contro il centinaio di scarsi anni passati Dopo l'apertura non-stop sotto Natale del lunedì il Museo torna al normale tempo. In tre settimane di esposizione gli acroliti di Demetra e Kore (vede l'articolo precedente)"" reperti del VI secolo restituiti dagli Usa alla Sicilia dopo 30 anni e per questo nuovo allestimento "vestiti" dalla stilista Marella Ferrera - hanno moltiplicato oltre il 200 per cento l'affluenza di visitatori al Museo Regionale di Aidone, nella provincia di Enna. "Altre 2 mila e 200 visitatori - spiega Beatrice Basile, Soprintendente ai Beni Culturali e Ambientali di Enna, commentando i dati registrati dal sbigliettamento "" in appena tre settimane, e con le scuole chiuse per le vacanze di Natale, aggiungerei, in fronte a una media di un centinaio di presenze in analogi periodi degli anni passati. Un risultato che certamente rallegrerà tutti coloro, in particular le istituzioni regionali e gli amministratori locali, che hanno creduto in questa operazione del Ritorno delle Dee e che segna una netta inversione di tendenza rispetto al passato.

Grande successo per il rientro “con stile” di Demetra e Kore: oltre duemila visitatori e orari non-stop

14 Gennaio, 2010
Categorie:  Comunicati stampa Eventi Musei
Tags:  demetra   Getty Museum   kore   morgantina   Musei   restituzioni   rientro delle dee  

Con le dee Demetra e Kore crescono del 200% i visitatori ad Aidone 2200 in tre settimane contro il centinaio scarso degli anni passati Dopo l’apertura non-stop sotto Natale da lunedì al Museo torna l’orario ordinario. In sole tre settimane di esposizione gli acroliti di Demetra e Kore (vedi articolo precedente)"“ i reperti del VI secolo a.C. restituiti dagli Usa alla Sicilia dopo 30 anni e per questo nuovo allestimento “vestiti” dalla stilista Marella Ferrera – hanno moltiplicato di oltre il 200 per cento l’afflusso di visitatori al Museo Regionale di Aidone, in provincia di Enna.

Gli acroliti di Demetra e Kore, risalenti al V secolo a.C. e provenienti da scavi clandestini a Morgantina e finiti negli Usa, torneranno dopo 30 anni in Sicilia per essere esposti dal prossimo 13 dicembre al Museo Archeologico di Aidone (Enna). Per l'occasione saranno "vestiti" dalla stilista Marella Ferrera. Gli acroliti di Demetra e Kore sono considerati gli esemplari più antichi finora conosciuti di statue eseguite nella tecnica acrolitica, cioé con le estremità in marmo ed il corpo in terracotta o legno. L'esposizione dei reperti – due teste di marmo di grandezza naturale, con occhi a mandorla privi di pupille – rientra nel campo di "Morgantina 2009-2011. Il ritorno delle dee", un progetto coordinato dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Enna su iniziativa dell'assessorato regionale per i Beni Culturali e Ambientali, che prevede la restituzione al museo da qui al 2011 di una serie di preziosi reperti provenienti da scavi clandestini nell'antica città di Morgantina e finiti nelle aste internazionali d'antiquariato, fra cui la** Venere di Morgantina**, tutt'ora esposta al Paul Getty Museum, in California.
Gli acroliti di Demetra e Kore, risalenti al V secolo a.C. e provenienti da scavi clandestini a Morgantina e finiti negli Usa, torneranno dopo 30 anni in Sicilia per essere esposti dal prossimo 13 dicembre al Museo Archeologico di Aidone (Enna). Per l'occasione saranno "vestiti" dalla stilista Marella Ferrera. Gli acroliti di Demetra e Kore sono considerati gli esemplari più antichi finora conosciuti di statue eseguite nella tecnica acrolitica, cioé con le estremità in marmo ed il corpo in terracotta o legno. L'esposizione dei reperti – due teste di marmo di grandezza naturale, con occhi a mandorla privi di pupille – rientra nel campo di "Morgantina 2009-2011. Il ritorno delle dee", un progetto coordinato dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Enna su iniziativa dell'assessorato regionale per i Beni Culturali e Ambientali, che prevede la restituzione al museo da qui al 2011 di una serie di preziosi reperti provenienti da scavi clandestini nell'antica città di Morgantina e finiti nelle aste internazionali d'antiquariato, fra cui la** Venere di Morgantina**, tutt'ora esposta al Paul Getty Museum, in California.

Restituiti dopo 30 anni gli acroliti di Demetra e Kore, per l’occasione saranno “vestite” Marella Ferrera

20 Novembre, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Conferenze Eventi Mostre
Tags:  acroliti   demetra   Getty Museum   kore   morgantina   restituzioni   sicilia   venere di morgantina  

Gli acroliti di Demetra e Kore, risalenti al V secolo a.C. e provenienti da scavi clandestini a Morgantina e finiti negli Usa, torneranno dopo 30 anni in Sicilia per essere esposti dal prossimo 13 dicembre nel Museo Archeologico di Aidone (Enna). Per l’occasione saranno “vestiti” dalla stilista Marella Ferrera. Gli acroliti di Demetra e Kore sono ritenuti gli esemplari più antichi finora conosciuti di statue eseguite nella tecnica acrolitica, cioé con le estremità in marmo ed il corpo in terracotta o legno.

Il cratere di Euphronios: odissea di un capolavoro

11 Aprile, 2008
Categorie:  Curiosità Mala Archeologia
Tags:  cratere di eufronio   restituzioni  

Il 17 gennaio scorso il cratere di Euphronios è finalmente stato restituito all’Italia dal Metropolitan Museum di New York, dove era esposto fin dall’11 settembre 1972, dopo che era stato asportato clandestinamente da una tomba di Cerveteri nel 1971. Il cratere di Euphronios, che raffigura la morte di Sarpedon, figlio di Zeus, durante la guerra di Troia, è un pezzo fondamentale nella storia dell’arte greca, ed è ritenuto il più bello tra i 27 vasi dipinti che si attribuiscono al suo autore.

Il capolavoro di Eufronio è stato acquistato nel 1972 dal Metropolitan che ha pagato 1 milione di dollari da Robert Hecht, un mercantile d'arte oggi sotto processo a Roma. Come è stato annunciato dal Ministro dei Beni Culturali Francesco Rutelli per l'inaugurazione della mostra dei Nostoi, una volta in Italia il vaso di Eufronio sarà incluso tra le opere esposte a Quirinale, tutte recuperate da musei internazionali come il Fine Arts di Boston e il Getty di Los Angeles. Il New York Sun titola il suo articolo "Il Met fa un cambio", mentre il New York Times saluta il cratere con un italiano "Ciao" al "trofeo del Met che torna in Italia". Intervistato dal New York Times, il direttore del Metropolitan Philippe de Montebello, che nei recenti giorni ha annunciato che lascerà il suo incarico quest'anno, sottolinea come il prestito ricevuto dall'Italia in cambio del pregiato vaso dimostri su cui "solido terreno saranno le future collaborazioni con Italia". In un recente articolo scritto dal direttore del Met per la rivista dell'American Academy di Berlino, de Montebello ha definito il ritorno del cratere di Eufronio in Italia come l'annuncio di "a nuova era nel modo in cui le opere antiche sono conservate e presentate".
Il capolavoro di Eufronio è stato acquistato nel 1972 dal Metropolitan che ha pagato 1 milione di dollari da Robert Hecht, un mercantile d'arte oggi sotto processo a Roma. Come è stato annunciato dal Ministro dei Beni Culturali Francesco Rutelli per l'inaugurazione della mostra dei Nostoi, una volta in Italia il vaso di Eufronio sarà incluso tra le opere esposte a Quirinale, tutte recuperate da musei internazionali come il Fine Arts di Boston e il Getty di Los Angeles. Il New York Sun titola il suo articolo "Il Met fa un cambio", mentre il New York Times saluta il cratere con un italiano "Ciao" al "trofeo del Met che torna in Italia". Intervistato dal New York Times, il direttore del Metropolitan Philippe de Montebello, che nei recenti giorni ha annunciato che lascerà il suo incarico quest'anno, sottolinea come il prestito ricevuto dall'Italia in cambio del pregiato vaso dimostri su cui "solido terreno saranno le future collaborazioni con Italia". In un recente articolo scritto dal direttore del Met per la rivista dell'American Academy di Berlino, de Montebello ha definito il ritorno del cratere di Eufronio in Italia come l'annuncio di "a nuova era nel modo in cui le opere antiche sono conservate e presentate".

Torna il Cratere di Eufronio

12 Gennaio, 2008
Categorie:  Mostre Musei
Tags:  cratere di eufronio   restituzioni  

La stampa americana annuncia oggi che domenica prossima sarà l’ultimo giorno per i newyorkesi per potere ammirare il Cratere di Eufronio al Metropolitan Museum. Il vaso greco rientrerà la prossima settimana a Roma, a seguito dell’accordo siglato nel 2006 tra il museo di New York e il Ministero dei Beni Culturali. In cambio del cratere, scrive oggi il New York Times, saranno esposti per 4 anni nella galleria dedicata all’arte greca e romana del Met, una coppa di terracotta firmata dal vasaio Euxitheos, una altro vaso con le fattezze di una testa femminile attribuito a Charinos e un cratere del Sud Italia, decorato dalla scena dell’enigma della Sfinge a Edipo.

“Nostoi. Capolavori ritrovati” o, per meglio dire, restituiti

20 Dicembre, 2007
Categorie:  Comunicati stampa Leggi Mala Archeologia Mostre
Tags:  getty   quirinale   restituzioni   roma  

Diamo spazio ad un approfondito articolo di Adnkronos sulle recenti restituzioni di reperti archeologici da parte dei musei americani. Già ad inizio agosto ci eravamo interessati alla questione nell’articolo “Getty: accordo per la restituzione di 40 opere“: Roma, 17 dic. – (Adnkronos Cultura) – Come i compagni greci di Ulisse cantati da Omero nell’Odissea tornarono in Patria dopo la distruzione di Troia, così, 67 capolavori archeologici che, trafugati dall’Italia, avevano trovato “casa” in prestigiosi musei esteri sono tornati nel loro Paese d’origine.

Getty: accordo per la restituzione di 40 opere

2 Agosto, 2007
Categorie:  Leggi Mala Archeologia Musei
Tags:  getty   restituzioni  

ROMA – Accordo fatto con il Getty. L’annuncio arriva con una nota congiunta del ministro dei beni culturali Francesco Rutelli e del direttore del museo di Los Angeles Michael Brand. Nell’accordo si stabilisce che il Getty renderà all’Italia 40 pezzi, tra cui la Venere di Morgantina. Ma per l’altro oggetto del contendere, l’atleta in bronzo attribuito a Lisippo, si è deciso di “rinviare ulteriori discussioni alle risultanze del procedimento legale in corso a Pesaro”.


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