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Pompei – La Casa del Moralista, forse crolla forse no e intanto Bondi non si dimette

30 Novembre, 2010
Categorie:  Epoca Romana Mala Archeologia Restauri
Tags:  Bondi   crolli   pompei  

Notizia del 30 Novembre: Nuovo crollo a Pompei nella “Casa del moralista” chiusa al pubblico da sempre e situata a 20 metri dall’edificio crollato circa un mese fa su Via dell’Abbondanza. Il crollo riguarda un muro di fondo della casa che faceva da contenimento al peristilio, al giardino della domus. Sono caduti sei-sette metri di materiale “incerto”, fortunatamente di scarso valore, formato solo da tufo e calcare. Recentemente erano stati eseguiti dei lavori al terrapieno retrostante la domus, che è inzuppato d’acqua.

Pompei – La politica fa più danni dell’eruzione

4 Ottobre, 2010
Categorie:  Epoca Romana Mala Archeologia
Tags:  Bondi   politica   pompei  

Ennesimo esempio di gestione scellerata di uno dei parchi archeologici più importanti al mondo. Apprendiamo dalle pagine di Repubblica come il parco archeologico di Pompei sia da sei mesi privo del dirigente responsabile. Da sei mesi senza vertice il parco archeologico più importante del mondo, quello degli scavi pompeiani. Il ministero dei Beni culturali non ha ancora nominato il responsabile definitivo della soprintendenza unificata di Napoli e Pompei. È giallo sulla mancata nomina: il 29 settembre il ministero avrebbe dovuto incaricare un responsabile definitivo, Angelo Maria Ardovino, ex dirigente generale per i Beni Archeologici.

Riaprono il 29 aprile al pubblico - dopo alcuni anni di chiusura - due delle grandi collezioni del Museo Archeologico Nazionale di Naples: la Collezione Affreschi, che raccoglie più di 400 affreschi restituiti dalle città vezuviane distrutta dall'Eruzione del 79 d.C., e la Collezione Farnese (da settembre 2009), che nasce nel 1500 con l'opera di Alessandro Farnese, futuro Papa Paolo III e che costituisce la più grande raccolta storica di statue antiche al mondo. La collezione delle pitture del Museo rappresenta un eccezionale documento della pittura dell'età romana, nella sua evoluzione e varietà, partendo dal II stile, perché le pitture del I stile, non essendo figurate, non sono mai state staccate per le raccolte musuali. Un gruppo di pitture, di notevole bellezza, proviene dalla Casa del Poeta Tragico; queste rappresentano la Ierogamia di Zeus e Hera, Achille e Breseide, e il Sacrificio di Ifigenia. Oltre alla pittura degli stili pompeiani, è presente un altro filone più popolare, realizzato per fini pratici come le insegne di bottega, la decorazione delle taverne o di altri simili esercizi commerciali.
Riaprono il 29 aprile al pubblico - dopo alcuni anni di chiusura - due delle grandi collezioni del Museo Archeologico Nazionale di Naples: la Collezione Affreschi, che raccoglie più di 400 affreschi restituiti dalle città vezuviane distrutta dall'Eruzione del 79 d.C., e la Collezione Farnese (da settembre 2009), che nasce nel 1500 con l'opera di Alessandro Farnese, futuro Papa Paolo III e che costituisce la più grande raccolta storica di statue antiche al mondo. La collezione delle pitture del Museo rappresenta un eccezionale documento della pittura dell'età romana, nella sua evoluzione e varietà, partendo dal II stile, perché le pitture del I stile, non essendo figurate, non sono mai state staccate per le raccolte musuali. Un gruppo di pitture, di notevole bellezza, proviene dalla Casa del Poeta Tragico; queste rappresentano la Ierogamia di Zeus e Hera, Achille e Breseide, e il Sacrificio di Ifigenia. Oltre alla pittura degli stili pompeiani, è presente un altro filone più popolare, realizzato per fini pratici come le insegne di bottega, la decorazione delle taverne o di altri simili esercizi commerciali.

Pittura Pompeiana al MANN di Napoli: dal 29 aprile in mostra 400 affreschi pompeiani

23 Aprile, 2009
Categorie:  Epoca Romana Generale Mostre Musei Restauri Visite
Tags:  affreschi   mann   mostra   Napoli   pittura   pompei  

Riaprono il 29 aprile al pubblico – dopo alcuni anni di chiusura – due delle grandi collezioni del Museo Archeologico Nazionale di Napoli: la Collezione Affreschi, che raccoglie più di 400 affreschi restituiti dalle città vesuviane distrutte dall’Eruzione del 79 d.C., e la Collezione Farnese (da settembre 2009), che nasce nel 1500 ad opera di Alessandro Farnese, futuro papa Paolo III e che costituisce la più grande raccolta storica di statue antiche al mondo.

* Pompei - Via dell'abbondanza (Foto CFuga)*Un terracotta è rotta su via dell'Abbondanza**, la strada più importante della Pompei romana, qualche ora prima dell'apertura al pubblico. Fortunatamente, non c'è stato nessun ferito, e nessun danno apparente ai tesori dell'area archeologica. I sindacati parlano di «scarsa maintenance del museo a cielo aperto più famoso del mondo». E proprio l'abandono dell'area archeologica è la causa della valanga di detriti che ha invaso via dell'Abbondanza, a pochi metri dalla praedia impériale Giulia Felice. Gli affreschi della villa più maestosa e bella della Pompei romana, quindi, hanno rischiato di essere danneggiati dal fango. «Se avesse luogo negli orari di visita – dice Antonio Pepe allarmato, segretario della Cisl – qualche turista o un agente di vigilanza a quest'ora potrebbe essere gravemente ferito, nella migliore delle ipotesi. L'abandono totale dell'area archeologica comporta, anche, il rischio di danneggiare preziosi tesori custoditi negli Scavi». Pompei - Casa di Sallustio (Foto Gorbulas Sandybanks) Ieri, la parte interessata dalla rotta del terracotta è stata transennata.
* Pompei - Via dell'abbondanza (Foto CFuga)*Un terracotta è rotta su via dell'Abbondanza**, la strada più importante della Pompei romana, qualche ora prima dell'apertura al pubblico. Fortunatamente, non c'è stato nessun ferito, e nessun danno apparente ai tesori dell'area archeologica. I sindacati parlano di «scarsa maintenance del museo a cielo aperto più famoso del mondo». E proprio l'abandono dell'area archeologica è la causa della valanga di detriti che ha invaso via dell'Abbondanza, a pochi metri dalla praedia impériale Giulia Felice. Gli affreschi della villa più maestosa e bella della Pompei romana, quindi, hanno rischiato di essere danneggiati dal fango. «Se avesse luogo negli orari di visita – dice Antonio Pepe allarmato, segretario della Cisl – qualche turista o un agente di vigilanza a quest'ora potrebbe essere gravemente ferito, nella migliore delle ipotesi. L'abandono totale dell'area archeologica comporta, anche, il rischio di danneggiare preziosi tesori custoditi negli Scavi». Pompei - Casa di Sallustio (Foto Gorbulas Sandybanks) Ieri, la parte interessata dalla rotta del terracotta è stata transennata.

Pompei Scavi – Smottamento in via dell’Abbondanza e crollo calcinacci nella domus di Sallustio

29 Gennaio, 2009
Categorie:  Epoca Romana Mala Archeologia
Tags:  pompei  

**** Pompei - Via dell’abbondanza (Foto CFuga)********Un terrapieno è franato su via dell’Abbondanza, la strada più importante della Pompei romana, qualche ora prima dell’apertura al pubblico. Non c’è stato alcun ferito, per fortuna, e nessun danno apparente ai tesori dell’area archeologica. I sindacati parlano di «scarsa manutenzione ordinaria del museo a cielo aperto più famoso del mondo». E proprio l’abbandono dell’area archeologica è la causa della valanga di detriti che ha invaso via dell’Abbondanza, a pochi metri dall’imperiale praedia di Giulia Felice.

Pompei la notte, aperture straordinarie tutti i fine settimana

14 Giugno, 2008
Categorie:  Comunicati stampa Epoca Romana Visite
Tags:  campania   pompei  

Per tutti i fine settimana d’estate fino a novembre, si entra nella città vecchia e si passeggia nelle strade della Pompei notturna: settanta minuti alla scoperta di una città fotografata nelle ore che precedono l’eruzione del 79 d.C., sito archeologico tra i più visitati, conservato intatto per secoli sotto sei metri di cenere e lapilli. Ascoltando le voci degli abitanti, i rumori e i suoni delle interminabili ore prima della fine del mondo che si abbattè su Pompei la sera del 25 agosto di duemila anni fa.

Comincerà entro il 2008 il restauro di un conciario complesso fra i più antichi del mondo che si trova nei Scavi di Pompei, alla Porta Stabia, nel quartiere dei teatri (Regione I, Insula 5). Il restauro sarà realizzato con il contributo dell'Unione Nazionale Industrie Conciaria (UNIC) con cui la Soprintendenza Archeologica di Pompei ha recentemente firmato una convention. Scoperta tra 1873-74, la conceria fu scavata nella sua completezza da Amedeo Maiuri negli anni '50. Nell'edificio erano l'habitation del gestore e gli ambienti destinati alla lavorazione, come il portico diviso in sei parti, separato da cinque tramezzi, in 3 dei quali è murata la conduttura che portava acqua alle giare. Nell'area posteriore si trovano 15 vasche circolari in muratura, rivestite di cocciopesto, con foro di carico e scarico. Dodici di queste venivano usate per la concia al vegetale di pelli grandi e 3 per quella allume di rocca di pelli piccole. Sotto il portico avveniva la prima fase del lavoro, ovvero lo scuoio dell'animale, poi seguita dall'immersion in tini. Qui le pelli venivano trattate con il tannino.
Comincerà entro il 2008 il restauro di un conciario complesso fra i più antichi del mondo che si trova nei Scavi di Pompei, alla Porta Stabia, nel quartiere dei teatri (Regione I, Insula 5). Il restauro sarà realizzato con il contributo dell'Unione Nazionale Industrie Conciaria (UNIC) con cui la Soprintendenza Archeologica di Pompei ha recentemente firmato una convention. Scoperta tra 1873-74, la conceria fu scavata nella sua completezza da Amedeo Maiuri negli anni '50. Nell'edificio erano l'habitation del gestore e gli ambienti destinati alla lavorazione, come il portico diviso in sei parti, separato da cinque tramezzi, in 3 dei quali è murata la conduttura che portava acqua alle giare. Nell'area posteriore si trovano 15 vasche circolari in muratura, rivestite di cocciopesto, con foro di carico e scarico. Dodici di queste venivano usate per la concia al vegetale di pelli grandi e 3 per quella allume di rocca di pelli piccole. Sotto il portico avveniva la prima fase del lavoro, ovvero lo scuoio dell'animale, poi seguita dall'immersion in tini. Qui le pelli venivano trattate con il tannino.

I conciari restaureranno l’antica conceria di Pompei

1 Febbraio, 2008
Categorie:  Comunicati stampa Epoca Romana Restauri
Tags:  Conceria   Napoli   pompei  

Partirà entro il 2008 il restauro di un complesso conciario fra i più antichi del mondo che si trova negli Scavi di Pompei, presso Porta Stabia, nel quartiere dei teatri (Regione I, Insula 5). Il restauro sarà realizzato con il contributo dell’Unione Nazionale Industria Conciaria (UNIC) con la quale la Soprintendenza Archeologica di Pompei ha recentemente firmato una convenzione. Scoperta tra il 1873-74, la conceria fu scavata nella sua completezza da Amedeo Maiuri negli anni “50.

Si è concluso ieri il convegno “Vesuviana – Archeologie a confronto”

17 Gennaio, 2008
Categorie:  Comunicati stampa Conferenze Epoca Romana
Tags:  bologna   pompei  

[Bologna] – Era l’azzurro e non il rosso il colore per eccellenza dei pompeiani e degli ercolanesi duemila anni fa. La scoperta è stata fatta dagli esperti dell’Università di Bologna guidati dall’archeologa Daniela Scagliarini durante le ricerche effettuate su affreschi, mosaici e mobilio restituito dagli scavi in due secoli e mezzo di indagini archeologiche. I risultati degli studi saranno presentati nel corso del convegno “Vesuviana ““ archeologie a confronto” tenutosi dal 14 gennaio a mercoledì 16 nell’aula “Prodi” dell’Ateneo bolognese.


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