palafitte

Visto l'interesse del pubblico e le molte richieste di visita da parte di appassionati di archeologia, operatori turistici e gruppi organizzati, la Soprintendenza per i Beni archivisti e archeologi della Provincia Autonoma di Trento ha previsto l'apertura del Museo delle Palafitte di Fiavé in maniera straordinaria anche nel mese di dicembre e durante le prossime festività Natale. Il museo sarà visitabile dal 1 dicembre al 6 gennaio ogni sabato e domenica dalle ore 14 alle 18 e negli stessi orari anche il 26, 27 e 28 dicembre. Il percorso espositivo racconta le vicende dei diversi abitati palafitticoli succedutisi lungo le sponde del lago Carera, bacino di origine glaciale, dal IV al II millennio a.C. La visita è un avvincente viaggio nel passato e rappresenta una unica opportunità per conoscere e capire meglio la vita dei nostri antenati dell'età del Bronzo. Straordinari reperti in legno che stupiscono per la loro modernità, testimonianze di notevoli tecniche costruttive, filmati, installazioni e un grande plastico conducono nell'atmosfera di un villaggio palafitticolo di 3.500 anni fa. Una sezione del museo è inoltre dedicata al biotopo Fiavé-Carera, riserva naturale provinciale e sito di importanza comunitaria.
Visto l'interesse del pubblico e le molte richieste di visita da parte di appassionati di archeologia, operatori turistici e gruppi organizzati, la Soprintendenza per i Beni archivisti e archeologi della Provincia Autonoma di Trento ha previsto l'apertura del Museo delle Palafitte di Fiavé in maniera straordinaria anche nel mese di dicembre e durante le prossime festività Natale. Il museo sarà visitabile dal 1 dicembre al 6 gennaio ogni sabato e domenica dalle ore 14 alle 18 e negli stessi orari anche il 26, 27 e 28 dicembre. Il percorso espositivo racconta le vicende dei diversi abitati palafitticoli succedutisi lungo le sponde del lago Carera, bacino di origine glaciale, dal IV al II millennio a.C. La visita è un avvincente viaggio nel passato e rappresenta una unica opportunità per conoscere e capire meglio la vita dei nostri antenati dell'età del Bronzo. Straordinari reperti in legno che stupiscono per la loro modernità, testimonianze di notevoli tecniche costruttive, filmati, installazioni e un grande plastico conducono nell'atmosfera di un villaggio palafitticolo di 3.500 anni fa. Una sezione del museo è inoltre dedicata al biotopo Fiavé-Carera, riserva naturale provinciale e sito di importanza comunitaria.

IL MUSEO DELLE PALAFITTE DI FIAVÉ SARÀ APERTO ANCHE IN DICEMBRE E PER LE FESTIVITA" NATALIZIE

4 Dicembre, 2012
Categorie:  Mostre Musei Preistoria Visite
Tags:  fiavè   museo   palafitte  

Visto l’interesse da parte del pubblico e le molte richieste di visita pervenute da appassionati di archeologia, operatori turistici e gruppi organizzati, la Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento ha previsto l’apertura del Museo delle Palafitte di Fiavé in via straordinaria anche nel mese di dicembre e durante le prossime festività natalizie. Il museo sarà visitabile dal 1 dicembre al 6 gennaio ogni sabato e domenica dalle ore 14 alle 18 e negli stessi orari anche il 26, 27 e 28 dicembre.

Sono ripresi da pochi giorni, all'Isolino Virginia che si trova a pochi centimetri dalla riva di Biandronno, i lavori per riscoprire le tracce del più antico passato. Condurre gli scavi, come accade ormai da tempo, è l'equipe guidata da Daria Banchieri, conservatrice archeologica del Museo Civico della Villa Mirabello a Varese. L'esperta è tornata sulla minuscola isola, uno dei più famosi siti della preistoria europea, per continuare il lavoro di studio e di ricerca che, in passato, ha permesso di portare alla luce preziosi reperti. Le ultime scoperte sono in effetti sorprendenti: resti di platforme in legno su cui gli antenati palafittici dei varesini costruivano le loro abitazioni, strumenti in pietra e in ceramica colorata, osse degli animali che raccontano cosa cibavano i nostri antenati. Oggetti, che vanno ad aggiungere un tassello fondamentale alla storia del Varesotto. Grazie a queste scoperte gli studiosi non hanno più dubbi: gli antenati palafittici erano abilissimi pescatori e cacciatori, eccezionali carpentieri e costruttori.
Sono ripresi da pochi giorni, all'Isolino Virginia che si trova a pochi centimetri dalla riva di Biandronno, i lavori per riscoprire le tracce del più antico passato. Condurre gli scavi, come accade ormai da tempo, è l'equipe guidata da Daria Banchieri, conservatrice archeologica del Museo Civico della Villa Mirabello a Varese. L'esperta è tornata sulla minuscola isola, uno dei più famosi siti della preistoria europea, per continuare il lavoro di studio e di ricerca che, in passato, ha permesso di portare alla luce preziosi reperti. Le ultime scoperte sono in effetti sorprendenti: resti di platforme in legno su cui gli antenati palafittici dei varesini costruivano le loro abitazioni, strumenti in pietra e in ceramica colorata, osse degli animali che raccontano cosa cibavano i nostri antenati. Oggetti, che vanno ad aggiungere un tassello fondamentale alla storia del Varesotto. Grazie a queste scoperte gli studiosi non hanno più dubbi: gli antenati palafittici erano abilissimi pescatori e cacciatori, eccezionali carpentieri e costruttori.

Riprendono gli scavi all’Isolino Virginia, uno dei siti piu’ importanti della preistoria europea

16 Luglio, 2009
Categorie:  Preistoria Scavi
Tags:  isolino virginia   neolitico   palafitte   Preistoria   Scavi   varese  

Sono ripresi da pochi giorni, all"Isolino Virginia che si trova a poche decine di metri dalla riva di Biandronno, i lavori per riscoprire le tracce del più antico passato. A condurre gli scavi, come avviene ormai da tempo, è l’equipe guidata da Daria Banchieri, conservatrice archeologica del Museo Civico di Villa Mirabello a Varese. L’esperta è tornata sulla minuscola isola, uno dei siti più famosi della preistoria europea, per continuare il lavoro di studio e di ricerca che, in passato, ha permesso di portare alla luce preziosi reperti.


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