oro

[Agi] - E' un vero enigma la scoperta in Iran, a Shahr-i Sokta, sul confine con l'Afghanistan, di resti di un sciamano con un occhio d'oro. La scoperta è stata fatta alla fine del 2006 da archeologi iraniani diritti da M. Sajjadi dell'Iran Centre for Archaeological Research (ICAR), codiuvati dalla missione italiana che opera nella zona dal 1967 grazie ai finanziamenti del ministero degli Esteri, quello dei Beni Culturali, dal museo di Arte Orientale dall'Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (ISIAO) gia' ISMEO l'Istituto fondato dal grande esploratore di quei territori, Professor Giuseppe Tucci. Ma la storia della sacerdotessa con l'occhio d'oro e' ancora tutta da scrivere e una nuova missione partirà il 30 novembre per continuare le ricerche a Shahr-i Sokhta e per riprendere l'analisi della protesi oculare in collaborazione con i colleghi iraniani. La donna era alta un metro e 82 cm e aveva caratteristiche afroidi, la mascella pronunciata, forse la pelle blu. "A scoprirla sono stati gli archeologi iraniani scavando nel enorme necropoli - dice all'Agi Lorenzo Costantini, capo della missione italiana a Shahr-i Sokta.
[Agi] - E' un vero enigma la scoperta in Iran, a Shahr-i Sokta, sul confine con l'Afghanistan, di resti di un sciamano con un occhio d'oro. La scoperta è stata fatta alla fine del 2006 da archeologi iraniani diritti da M. Sajjadi dell'Iran Centre for Archaeological Research (ICAR), codiuvati dalla missione italiana che opera nella zona dal 1967 grazie ai finanziamenti del ministero degli Esteri, quello dei Beni Culturali, dal museo di Arte Orientale dall'Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (ISIAO) gia' ISMEO l'Istituto fondato dal grande esploratore di quei territori, Professor Giuseppe Tucci. Ma la storia della sacerdotessa con l'occhio d'oro e' ancora tutta da scrivere e una nuova missione partirà il 30 novembre per continuare le ricerche a Shahr-i Sokhta e per riprendere l'analisi della protesi oculare in collaborazione con i colleghi iraniani. La donna era alta un metro e 82 cm e aveva caratteristiche afroidi, la mascella pronunciata, forse la pelle blu. "A scoprirla sono stati gli archeologi iraniani scavando nel enorme necropoli - dice all'Agi Lorenzo Costantini, capo della missione italiana a Shahr-i Sokta.

Un’équipe italiana studierà la famosa “sciamana dall’occhio d’oro”

26 Novembre, 2007
Categorie:  Curiosità Nuovi Ritrovamenti
Tags:  oro   sciamano  

[Agi] – E’ un vero e proprio enigma il ritrovamento in Iran, a Shahr-i Sokta, al confine con l’Afghanistan, dei resti di una sciamana con un occhio d’oro. La scoperta e’ stata fatta alla fine del 2006 dagli archeologi iraniani diretti da M. Sajjadi dell’Iranian Centre for Archaeological Research (ICAR), coadiuvati dalla missione italiana che opera nella zona dal 1967 grazie ai finanziamenti del ministero degli Esteri, quello dei Beni Culturali, dal museo di Arte Orientale dall’Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente (ISIAO) gia’ ISMEO l’Istituto fondato dal grande esploratore di quei territori, il Professor Giuseppe Tucci.


© 2025 ArcheoBlog
Made with ❤️ by Software Engineering Arjuna Del Toso