Oasi di Adji Kui

La prima campagna della missione archeologica italo-turca nell'Oasi di Adji Kui (deserto del Karakum), promossa e organizzata dal Centro Studi Ricerche Ligabue con il contributo del nostro Ministero Affari Esteri, diretto da Gabriele Rossi Osmida. Contrasti da un clima anomalo che, a bagliore, ha registrato punte di 3oC e 45oC e frequenti tempeste di sabbia, gli archeologi hanno iniziato la scarsazione dell'antica capitale dell'oasi, AK1, portando alla luce le mura cicliche in mattoni crudi che si appoggiavano su alcune più antiche strutture, forse accampamenti. Si è così appurato che la cittadella, la sua estensione sarebbe aumentata su 15 ettari, è stata costruita almeno in 3 fasi successive e che l'imsediamento occupa un arco di tempo compreso tra la fine dell'era calcolitica (IV mill.a.C.) e la fine dell'era del bronzo (1500 ca.C.). Nell'area esplorata durante questa missione (ca 1300 m2 ), sono riprodotti tracce di un vasto incendio che ha interessato la seconda fase della cittadella (fin del III mill.a.C.) e che ha provocato consistenti crolli.
La prima campagna della missione archeologica italo-turca nell'Oasi di Adji Kui (deserto del Karakum), promossa e organizzata dal Centro Studi Ricerche Ligabue con il contributo del nostro Ministero Affari Esteri, diretto da Gabriele Rossi Osmida. Contrasti da un clima anomalo che, a bagliore, ha registrato punte di 3oC e 45oC e frequenti tempeste di sabbia, gli archeologi hanno iniziato la scarsazione dell'antica capitale dell'oasi, AK1, portando alla luce le mura cicliche in mattoni crudi che si appoggiavano su alcune più antiche strutture, forse accampamenti. Si è così appurato che la cittadella, la sua estensione sarebbe aumentata su 15 ettari, è stata costruita almeno in 3 fasi successive e che l'imsediamento occupa un arco di tempo compreso tra la fine dell'era calcolitica (IV mill.a.C.) e la fine dell'era del bronzo (1500 ca.C.). Nell'area esplorata durante questa missione (ca 1300 m2 ), sono riprodotti tracce di un vasto incendio che ha interessato la seconda fase della cittadella (fin del III mill.a.C.) e che ha provocato consistenti crolli.

Missione archeologica italo-turkmena scopre tomba di donna assassinata con un colpo d’ascia in fronte 4.000 anni fa

2 Giugno, 2008
Categorie:  Estero Nuovi Ritrovamenti Scavi
Tags:  Karakum   Oasi di Adji Kui   Turkmenistan  

Si è conclusa la campagna primaverile della missione archeologica italo-turkmena nell’Oasi di Adji Kui (deserto del Karakum), promossa e organizzata dal Centro Studi Ricerche Ligabue con il contributo del nostro Ministero Affari Esteri, diretta da Gabriele Rossi Osmida. Contrastati da un clima anomalo che, a sbalzi, ha registrato punte di 3ºC e 45ºC e frequenti tempeste di sabbia, gli archeologi hanno iniziato lo scavo dell’antica capitale dell’oasi, AK1, portando alla luce delle mura ciclopiche in mattoni crudi che poggiavano su alcune strutture più antiche, forse accampamenti.


© 2025 ArcheoBlog
Made with ❤️ by Software Engineering Arjuna Del Toso