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Scoperta in Italia una necropoli dell'Età del Rame contenente resti scheletrici e armi ancora affilate, forse appartenute ad antichi guerrieri
La scoperta è stata fatta a novembre a San Giorgio Bigarello, un comune nel nord dell’Italia, durante la costruzione di un giardino comunitario. Tuttavia, i ricercatori non avevano idea dell’estensione del sito funerario di 5.000 anni fino a quando le escavazioni di quest’anno non hanno rivelato 22 tombe contenenti resti umani. Molte delle sepolture includevano armi di selce, tra cui pugnali, “punte di freccia perfette” e lame, secondo quanto riportato da un articolo su ArchaeoReporter.
Convegno internazionale di etruscologia a Tarquinia
**Convegno internazionale di etruscologia
Studi e ricerche a Tarquinia e in Etruria
Tarquinia, 24 e sabato 25 settembre 2010 **
Il Convegno internazionale di Etruscologia, che si terrà a Tarquinia, Sala consiliare del Comune, venerdì 24 e sabato 25 settembre 2010, vuole ricordare l’etruscologa** Francesca Romana Serra Ridgeway**, scomparsa nel 2008, studiosa della civiltà etrusca, in particolar modo di Tarquinia, si era dedicata particolarmente allo studio della porzione di necropoli etrusca in località Monterozzi, denominata " Area Scataglini", pubblicandone completamente sia l’aspetto architettonico delle tombe che il loro corredo.
Villaggio neolitico di Travo – scoperte 120 nuove tombe
Importante ritrovamento archeologico nel piacentino, precisamente nel villaggio neolitico di Travo. 120 tombe risalenti al VI ““ VII secolo d.c. sono affiorate in località Sant’Andrea.
Gli esperti presumono che nella zona si siano alternate diverse generazioni, dalla preistoria al medioevo e fino ai giorni nostri. Sono stati ritrovati anche oggetti in ceramica, pozzi, canalette di drenaggio e resti di mura di pietra. E’ la prima volta che una necropoli così estesa viene scoperta nella zona.
Prorogata la mostra “L’alba della città – Le prime necropoli del centro protourbano di Castelletto Ticino”
La mostra archeologica dal titolo L’alba della città – Le prime necropoli del centro protourbano di Castelletto Ticino, inaugurata lo scorso 26 aprile e attualmente in corso presso la Sala Polivalente “Albino Calletti” a Castelletto Sopra Ticino (Parco Comunale “Giovanni Sibilia”) è stata prorogata fino al 31 dicembre 2009.
Oggetto dell’esposizione sono i reperti provenienti dagli scavi condotti dalla Soprintendenza per i beni archeologici del Piemonte, avvalendosi anche della collaborazione con il Gruppo Storico Archeologico Castellettese, a Castelletto Ticino – località Croce Pietra (Via del Maneggio, Via Aronco, Via Repubblica), dove tra la fine del IX ed il VII secolo a.
Firenze, Museo Archeologico: “La donna nell’antichità dal tardo impero ai Longobardi. Nuove acquisizioni in Toscana”
Si apre con una galleria di sei donne al centro del potere negli anni tra la caduta dell’Impero Romano d’Occidente e la nascita del Sacro Romano Impero (Galla Placidia, Teodora, Amalasunta, Rosmunda, Teodolinda, Ermengarda) la mostra “La donna nell’antichità dal Tardo Impero ai Longobardi. Nuove acquisizioni in Toscana”, allestita presso il Museo Archeologico Nazionale di Firenze dall"8 marzo all'8 giugno 2009.
Dopo una prima sezione introduttiva sul ruolo e la condizione della donna nel mondo romano, esemplificata attraverso busti, gemme, monete di età imperiale, si entra nel vivo della mostra con i ritrovamenti di età longobarda effettuati nel corso degli anni in Toscana.
“L’alba della città“, in mostra a Castelletto Ticino nuovi reperti dalle necropoli golasecchiane
La manifestazione “Le pietre dei signori del fiume“, tenutasi dal settembre al dicembre 2007, aveva rappresentato il primo passo di un progetto espositivo che culmina ora nella Mostra “L’alba della città – Le prime necropoli del centro protourbano di Castelletto Ticino“, dedicata ad illustrare il momento di avvio del primo centro protourbano dell’Italia nord-occidentale.
Oggetto dell’esposizione sono i reperti provenienti dagli scavi condotti dalla Soprintendenza per i beni archeologici del Piemonte a Castelletto Ticino ““ località Croce Pietra (Via del Maneggio, Via Aronco, Via Repubblica), dove tra la fine del IX ed il VII secolo a.
Scavata necropoli del I a.C. in Egitto. Hawass annuncia: potrebbe essere la tomba di Antonio e Cleopatra
Fa scalpore, l’annuncio di un gruppo di archeologi, che avrebbe individuato nel sito dell’antica Taposiris Magna, ad Abusir, ovest di Alessandria. la sepoltura di due amanti.
Sotto le rovine di un tempio dedicato a Iside che si affaccia sul mediterraneo, alcuni studiosi di una spedizione della Repubblica Dominicana hanno scoperto, con l’aiuto di un radar, tre camere alla profondità di 20 metri sotto le rocce. Secondo gli archeologi potrebbe essere la tomba della coppia più famosa e tormentata dell’antichità: Marco Antonio e Cleopatra.
Cani addestrati al ritrovamento di “siti archeologici”
Studiosi milanesi stanno addestrando unità cinofile specializzate nell’individuazione e nel recupero di resti umani del passato e reperti archeologici. Nove gli animali coinvolti, due le razze – Labrador e Golden Retriever ““ entrambe caratterizzate da un fiuto eccezionale e da grandi capacità di apprendimento.
Finora, grazie al loro aiuto, sono state fatte due importanti scoperte archeologiche: una in bergamasca, l’altra in Svizzera.
In bergamasca, nei pressi di Martinengo, è venuta alla luce una necropoli romana: i cani sono stati fondamentali per l’individuazione di almeno 27 aree di scavo, da cui è stato possibile riportare in luce tombe e urne cinerarie.
Catania: trovati 350 corpi in una necropoli medievale
Oltre 350 catanesi, vissuti in eta’ medievale e sepolti gli uni sugli altri in un fazzoletto di terra, ritornano alla luce a Catania alle Terme Romane della Rotonda, in pieno centro storico, alle spalle del Teatro Romano.
I volontari dell’associazione SiciliAntica stamattina hanno cominciato a scavare, sotto la supervisione del servizio Beni Archeologici della Soprintendenza catanese. Andranno avanti per un mese, fino a meta’ ottobre.
I lavori per la cupola e per l’area esterna, dove sono stati trovati un edificio termale e resti di necropoli che vanno dall’eta’ medievale al 1500, sono stati finanziati con un progetto del Por (valore circa 5 milioni di euro).