necropoli

La necropoli risale all'Età del Rame e contiene 22 tombe.
La necropoli risale all'Età del Rame e contiene 22 tombe.

Scoperta in Italia una necropoli dell'Età del Rame contenente resti scheletrici e armi ancora affilate, forse appartenute ad antichi guerrieri

8 Marzo, 2024
Categorie:  Nuovi Ritrovamenti Preistoria Scavi
Tags:  Valdaro   San Giorgio Bigarello   necropoli   Italia   Età del Rame   guerrieri   armi   selce  

La scoperta è stata fatta a novembre a San Giorgio Bigarello, un comune nel nord dell’Italia, durante la costruzione di un giardino comunitario. Tuttavia, i ricercatori non avevano idea dell’estensione del sito funerario di 5.000 anni fino a quando le escavazioni di quest’anno non hanno rivelato 22 tombe contenenti resti umani. Molte delle sepolture includevano armi di selce, tra cui pugnali, “punte di freccia perfette” e lame, secondo quanto riportato da un articolo su ArchaeoReporter.

**Convegno internazionale di etruscologia Studi e ricerche a Tarquinia e in Etruria Tarquinia, 24 e sabato 25 settembre 2010 ** Il Convegno internazionale di Etruscologia, che si svolge a Tarquinia, Sala Consultare del Comune, venerdì 24 e sabato 25 settembre 2010, vuole ricordare l'etruscologa Francesca Romana Serra Ridgeway, scomparsa nel 2008, studiosa della civiltà etrusca, in particolar modo di Tarquinia, si era dedicata in particolare allo studio della porzione di necropoli etrusca in locali Monterozzi, denominata " Area Scataglini", pubblicandone completamente sia l'aspecto architettonico delle tombe che il loro corredo. I lunghi anni di intensa attività scientifica e le ampie relazioni internazionali hanno guidato nell'individuazione di 28 invitati "" che hanno tutti aderito con entusiasmo – a partecipare al Convegno, che si svolge in due giorni. I rapporti di friendship e di collaborazione scientifica che i singoli hanno avuto con la studiosa, aggiungono una nota – di non secondaria importanza – di partecipazione affettiva all'incontro di studio.
**Convegno internazionale di etruscologia Studi e ricerche a Tarquinia e in Etruria Tarquinia, 24 e sabato 25 settembre 2010 ** Il Convegno internazionale di Etruscologia, che si svolge a Tarquinia, Sala Consultare del Comune, venerdì 24 e sabato 25 settembre 2010, vuole ricordare l'etruscologa Francesca Romana Serra Ridgeway, scomparsa nel 2008, studiosa della civiltà etrusca, in particolar modo di Tarquinia, si era dedicata in particolare allo studio della porzione di necropoli etrusca in locali Monterozzi, denominata " Area Scataglini", pubblicandone completamente sia l'aspecto architettonico delle tombe che il loro corredo. I lunghi anni di intensa attività scientifica e le ampie relazioni internazionali hanno guidato nell'individuazione di 28 invitati "" che hanno tutti aderito con entusiasmo – a partecipare al Convegno, che si svolge in due giorni. I rapporti di friendship e di collaborazione scientifica che i singoli hanno avuto con la studiosa, aggiungono una nota – di non secondaria importanza – di partecipazione affettiva all'incontro di studio.

Convegno internazionale di etruscologia a Tarquinia

23 Settembre, 2010
Categorie:  Comunicati stampa Conferenze Eventi
Tags:  convegno   etruscologia   necropoli   tarquinia  

**Convegno internazionale di etruscologia Studi e ricerche a Tarquinia e in Etruria Tarquinia, 24 e sabato 25 settembre 2010 ** Il Convegno internazionale di Etruscologia, che si terrà a Tarquinia, Sala consiliare del Comune, venerdì 24 e sabato 25 settembre 2010, vuole ricordare l’etruscologa** Francesca Romana Serra Ridgeway**, scomparsa nel 2008, studiosa della civiltà etrusca, in particolar modo di Tarquinia, si era dedicata particolarmente allo studio della porzione di necropoli etrusca in località Monterozzi, denominata " Area Scataglini", pubblicandone completamente sia l’aspetto architettonico delle tombe che il loro corredo.

Importante ritrovamento archeologico nel piacentino, precisamente nel villaggio neolitico di Travo. 120 tombe risalenti al VI "" VII secolo d.c. sono affiorate in locali Sant'Andrea. Gli esperti presumono che nella zona si siano alternate diverse generazioni, dal preistoria al medioevo e fino ai giorni nostri. Sono stati ritrovati anche oggetti in ceramica, pozzi, canalette di drenaggio e resti di mura di pietra. E' la prima volta che una necropoli così estesa viene scoperta nella zona. Il gruppo archeologico "La Minerva" presenterà l'importante scoperta il 2 settembre presso la biblioteca di Travo alle 21, entrata gratis. Info: http://www.archeotravo.it/index.php Fonte: http://www.piacenza24.eu/index.
Importante ritrovamento archeologico nel piacentino, precisamente nel villaggio neolitico di Travo. 120 tombe risalenti al VI "" VII secolo d.c. sono affiorate in locali Sant'Andrea. Gli esperti presumono che nella zona si siano alternate diverse generazioni, dal preistoria al medioevo e fino ai giorni nostri. Sono stati ritrovati anche oggetti in ceramica, pozzi, canalette di drenaggio e resti di mura di pietra. E' la prima volta che una necropoli così estesa viene scoperta nella zona. Il gruppo archeologico "La Minerva" presenterà l'importante scoperta il 2 settembre presso la biblioteca di Travo alle 21, entrata gratis. Info: http://www.archeotravo.it/index.php Fonte: http://www.piacenza24.eu/index.

Villaggio neolitico di Travo – scoperte 120 nuove tombe

2 Settembre, 2010
Categorie:  Nuovi Ritrovamenti Protostoria Scavi
Tags:  necropoli   neolitico   scavo   travo  

Importante ritrovamento archeologico nel piacentino, precisamente nel villaggio neolitico di Travo. 120 tombe risalenti al VI ““ VII secolo d.c. sono affiorate in località Sant’Andrea. Gli esperti presumono che nella zona si siano alternate diverse generazioni, dalla preistoria al medioevo e fino ai giorni nostri. Sono stati ritrovati anche oggetti in ceramica, pozzi, canalette di drenaggio e resti di mura di pietra. E’ la prima volta che una necropoli così estesa viene scoperta nella zona.

Prorogata la mostra “L’alba della città – Le prime necropoli del centro protourbano di Castelletto Ticino”

23 Novembre, 2009
Categorie:  Mostre Musei
Tags:  castelletto ticino   mostra   necropoli  

La mostra archeologica dal titolo L’alba della città – Le prime necropoli del centro protourbano di Castelletto Ticino, inaugurata lo scorso 26 aprile e attualmente in corso presso la Sala Polivalente “Albino Calletti” a Castelletto Sopra Ticino (Parco Comunale “Giovanni Sibilia”) è stata prorogata fino al 31 dicembre 2009. Oggetto dell’esposizione sono i reperti provenienti dagli scavi condotti dalla Soprintendenza per i beni archeologici del Piemonte, avvalendosi anche della collaborazione con il Gruppo Storico Archeologico Castellettese, a Castelletto Ticino – località Croce Pietra (Via del Maneggio, Via Aronco, Via Repubblica), dove tra la fine del IX ed il VII secolo a.

Si apre con una galleria di sei donne al centro del potere negli anni tra la caduta dell'Impero Romano dell'Occidente e la nascita del Sacro Romano Impero (Galla Placidia, Teodora, Amalasunta, Rosmunda, Teodolinda, Ermengarda) la mostra "La donna nell'antichità dal Tardo Impero ai Longobardi. Nuove acquisizioni in Toscana", allestita al Museo Archeologico Nazionale di Firenze dal"8 marzo al 8 June 2009. Dopo una prima sezione introduttiva sul ruolo e la condizione della donna nel mondo romano, esemplificata attraverso busti, gemme, monete d'età imperiale, si entra in vivo della mostra con i ritrovamenti di età lungabarda fatti nel corso degli anni in Toscana. I Longobardi arrivano in Nord Italia following Re Alboino nel 568 d.C. Incursioni longobarde tra 569 e 570 originano dai Ducati di Lucca e Chiusi in Toscana, e di Spoleto, mentre nel Sud Italia il Ducato di Benevento è fondato nel 571. La presenza longobarda resiste in Italia fino al 774, solo a Benevento perdura fino alla metà del XI secolo. Oltre alle fonti, la presenza longobarda in Toscana è confermata dalle numerose attestazioni archeologiche rinvenute nella regione.
Si apre con una galleria di sei donne al centro del potere negli anni tra la caduta dell'Impero Romano dell'Occidente e la nascita del Sacro Romano Impero (Galla Placidia, Teodora, Amalasunta, Rosmunda, Teodolinda, Ermengarda) la mostra "La donna nell'antichità dal Tardo Impero ai Longobardi. Nuove acquisizioni in Toscana", allestita al Museo Archeologico Nazionale di Firenze dal"8 marzo al 8 June 2009. Dopo una prima sezione introduttiva sul ruolo e la condizione della donna nel mondo romano, esemplificata attraverso busti, gemme, monete d'età imperiale, si entra in vivo della mostra con i ritrovamenti di età lungabarda fatti nel corso degli anni in Toscana. I Longobardi arrivano in Nord Italia following Re Alboino nel 568 d.C. Incursioni longobarde tra 569 e 570 originano dai Ducati di Lucca e Chiusi in Toscana, e di Spoleto, mentre nel Sud Italia il Ducato di Benevento è fondato nel 571. La presenza longobarda resiste in Italia fino al 774, solo a Benevento perdura fino alla metà del XI secolo. Oltre alle fonti, la presenza longobarda in Toscana è confermata dalle numerose attestazioni archeologiche rinvenute nella regione.

Firenze, Museo Archeologico: “La donna nell’antichità dal tardo impero ai Longobardi. Nuove acquisizioni in Toscana”

29 Aprile, 2009
Categorie:  Medioevo Mostre
Tags:  donna   fiesole   firenze   Longobardi   necropoli  

Si apre con una galleria di sei donne al centro del potere negli anni tra la caduta dell’Impero Romano d’Occidente e la nascita del Sacro Romano Impero (Galla Placidia, Teodora, Amalasunta, Rosmunda, Teodolinda, Ermengarda) la mostra “La donna nell’antichità dal Tardo Impero ai Longobardi. Nuove acquisizioni in Toscana”, allestita presso il Museo Archeologico Nazionale di Firenze dall"8 marzo all'8 giugno 2009. Dopo una prima sezione introduttiva sul ruolo e la condizione della donna nel mondo romano, esemplificata attraverso busti, gemme, monete di età imperiale, si entra nel vivo della mostra con i ritrovamenti di età longobarda effettuati nel corso degli anni in Toscana.

**L'alba della città "" Le prime necropoli del centro protourbano di Castelletto Ticino** Sala Polivalente "Albino Calletti", Castelletto Sopra Ticino (No) Da 26 aprile al 29 novembre 2009 La mostra, curata dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichità Egizie in collaborazione con il Gruppo Storico Archeologico Castellettese, fortemente voluta dall'amministrazione comunale e realizzata grazie al contributo della Regione Piemonte, Provincia di Novara, Fondazione della Comunità del Novarese e Distretto Turistico dei Laghi, si trova nella Sala Polivalente "Albino Calletti", presso il Parco Comunale "Giovanni Sibilia", e sarà aperta dal 26 aprile al 29 novembre 2009. La manifestazione "Le pietre dei signori del fiume", tenutasi dal settembre al December 2007, rappresentava il primo passo di un progetto espositivo che culmina ora nella mostra "L'alba della città – Le prime necropoli del centro protourbano di Castelletto Ticino", dedicata ad illustrare il momento di avvio del primo centro protourbano dell'Italia nord-occidentale.
**L'alba della città "" Le prime necropoli del centro protourbano di Castelletto Ticino** Sala Polivalente "Albino Calletti", Castelletto Sopra Ticino (No) Da 26 aprile al 29 novembre 2009 La mostra, curata dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichità Egizie in collaborazione con il Gruppo Storico Archeologico Castellettese, fortemente voluta dall'amministrazione comunale e realizzata grazie al contributo della Regione Piemonte, Provincia di Novara, Fondazione della Comunità del Novarese e Distretto Turistico dei Laghi, si trova nella Sala Polivalente "Albino Calletti", presso il Parco Comunale "Giovanni Sibilia", e sarà aperta dal 26 aprile al 29 novembre 2009. La manifestazione "Le pietre dei signori del fiume", tenutasi dal settembre al December 2007, rappresentava il primo passo di un progetto espositivo che culmina ora nella mostra "L'alba della città – Le prime necropoli del centro protourbano di Castelletto Ticino", dedicata ad illustrare il momento di avvio del primo centro protourbano dell'Italia nord-occidentale.

“L’alba della città“, in mostra a Castelletto Ticino nuovi reperti dalle necropoli golasecchiane

27 Aprile, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Generale Mostre Nuovi Ritrovamenti Protostoria Visite
Tags:  castelletto ticino   golasecca   mostra   necropoli  

La manifestazione “Le pietre dei signori del fiume“, tenutasi dal settembre al dicembre 2007, aveva rappresentato il primo passo di un progetto espositivo che culmina ora nella Mostra “L’alba della città – Le prime necropoli del centro protourbano di Castelletto Ticino“, dedicata ad illustrare il momento di avvio del primo centro protourbano dell’Italia nord-occidentale. Oggetto dell’esposizione sono i reperti provenienti dagli scavi condotti dalla Soprintendenza per i beni archeologici del Piemonte a Castelletto Ticino ““ località Croce Pietra (Via del Maneggio, Via Aronco, Via Repubblica), dove tra la fine del IX ed il VII secolo a.

Fa scalpore, l'annuncio di un gruppo di archeologi, che avrebbe individuato nel sito dell'antica Taposiris Magna, ad Abusir,vest dell'Alessandria. la sepoltura di due amanti. Sotto le rovine di un tempio dedicato a Iside che si dirige verso il Mediterraneo, alcuni studiosi di una spedizione della Repubblica Dominicana hanno scoperto, con l'aiuto di un radar, tre camere alla profondità di 20 metri sotto le rocce. Secondo gli archeologi potrebbe essere la tomba della coppia più famosa e tormentata dell'antichità: Marco Antonio e Cleopatra. Zahi Hawass, capo degli archeologi, dirama un immediato comunicato stampa, in cui precisa che, dopo tre anni di scavo del sito sospettato di accogliere l'eterno riposo della coppia e dopo tre mesi di indagine sistematica con il georadar, ha identificato con i colleghi una vasta necropoli con più di 27 tombe (per un totale di 20 scheletri tutti del I sec. a.C.: quindi proprio il periodo di Cleopatra, nata nel 69 a.C. e deceduta nel 30 a.C.).
Fa scalpore, l'annuncio di un gruppo di archeologi, che avrebbe individuato nel sito dell'antica Taposiris Magna, ad Abusir,vest dell'Alessandria. la sepoltura di due amanti. Sotto le rovine di un tempio dedicato a Iside che si dirige verso il Mediterraneo, alcuni studiosi di una spedizione della Repubblica Dominicana hanno scoperto, con l'aiuto di un radar, tre camere alla profondità di 20 metri sotto le rocce. Secondo gli archeologi potrebbe essere la tomba della coppia più famosa e tormentata dell'antichità: Marco Antonio e Cleopatra. Zahi Hawass, capo degli archeologi, dirama un immediato comunicato stampa, in cui precisa che, dopo tre anni di scavo del sito sospettato di accogliere l'eterno riposo della coppia e dopo tre mesi di indagine sistematica con il georadar, ha identificato con i colleghi una vasta necropoli con più di 27 tombe (per un totale di 20 scheletri tutti del I sec. a.C.: quindi proprio il periodo di Cleopatra, nata nel 69 a.C. e deceduta nel 30 a.C.).

Scavata necropoli del I a.C. in Egitto. Hawass annuncia: potrebbe essere la tomba di Antonio e Cleopatra

21 Aprile, 2009
Categorie:  Curiosità Egizi Epoca Romana Estero Nuovi Ritrovamenti Scavi
Tags:  cleopatra   Egitto   necropoli   Zahi Hawass  

Fa scalpore, l’annuncio di un gruppo di archeologi, che avrebbe individuato nel sito dell’antica Taposiris Magna, ad Abusir, ovest di Alessandria. la sepoltura di due amanti. Sotto le rovine di un tempio dedicato a Iside che si affaccia sul mediterraneo, alcuni studiosi di una spedizione della Repubblica Dominicana hanno scoperto, con l’aiuto di un radar, tre camere alla profondità di 20 metri sotto le rocce. Secondo gli archeologi potrebbe essere la tomba della coppia più famosa e tormentata dell’antichità: Marco Antonio e Cleopatra.

Cani addestrati al ritrovamento di “siti archeologici”

5 Gennaio, 2009
Categorie:  Curiosità Epoca Romana Nuovi Ritrovamenti Protostoria Scavi
Tags:  cani   necropoli   similaun   svizzera  

Studiosi milanesi stanno addestrando unità cinofile specializzate nell’individuazione e nel recupero di resti umani del passato e reperti archeologici. Nove gli animali coinvolti, due le razze – Labrador e Golden Retriever ““ entrambe caratterizzate da un fiuto eccezionale e da grandi capacità di apprendimento. Finora, grazie al loro aiuto, sono state fatte due importanti scoperte archeologiche: una in bergamasca, l’altra in Svizzera. In bergamasca, nei pressi di Martinengo, è venuta alla luce una necropoli romana: i cani sono stati fondamentali per l’individuazione di almeno 27 aree di scavo, da cui è stato possibile riportare in luce tombe e urne cinerarie.

Catania: trovati 350 corpi in una necropoli medievale

22 Settembre, 2008
Categorie:  Medioevo Nuovi Ritrovamenti Scavi
Tags:  archeologia medievale   necropoli   Scavi  

Oltre 350 catanesi, vissuti in eta’ medievale e sepolti gli uni sugli altri in un fazzoletto di terra, ritornano alla luce a Catania alle Terme Romane della Rotonda, in pieno centro storico, alle spalle del Teatro Romano. I volontari dell’associazione SiciliAntica stamattina hanno cominciato a scavare, sotto la supervisione del servizio Beni Archeologici della Soprintendenza catanese. Andranno avanti per un mese, fino a meta’ ottobre. I lavori per la cupola e per l’area esterna, dove sono stati trovati un edificio termale e resti di necropoli che vanno dall’eta’ medievale al 1500, sono stati finanziati con un progetto del Por (valore circa 5 milioni di euro).


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