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Il recupero della famosa nave fenicia è stato reso necessario dalla mutata orografia della costa.
Il recupero della famosa nave fenicia è stato reso necessario dalla mutata orografia della costa.

Archeologi spagnoli recuperano la famosa nave Fenicia Mazarrón II

7 Febbraio, 2025
Categorie:  Nuovi Ritrovamenti
Tags:  nave   fenici   Spagna   archeologia subacquea  

Gli archeologi in Spagna hanno recuperato con successo il relitto fenicio Mazarrón II, risalente a 2.600 anni fa. Scoperta nel 1994, questa nave si trovava a soli due metri di profondità nelle acque del Mediterraneo, vicino a Playa de la Isla, a Mazarrón. Uno dei relitti fenici meglio conservati mai trovati, offre preziose informazioni sul commercio marittimo antico e sulle tecniche di costruzione navale. Inizialmente sepolta sotto la sabbia, la nave è rimasta protetta per secoli.

Dopo il successo vichingo del Sea Stallion, ora sta per nascere una nave nuragica. Non ha ancora un nome ma è destinata a una missione da favola. Sulla scia del Kon Tiki. Sarà una "imbarcazione di 11 metri. Fatta come solo gli antichi abitanti dell'isola avrebbero potuto costruirla. La sua missione? Solcare il Mediterraneo. Dal Nord Sardegna verso l'Oriente. Prima, rotta su Creta. Poi, barra dritta verso la costa più a Levante. Tutto per imitare l'impresa di Thor Heyerdahl, l'antropologo norvegese che, a bordo della zattera chiamata come il Figlio del Sole, ha dimostrato la possibilità per le popolazioni incaiche di raggiungere la Polinesia partendo dalle spiagge del Sudamerica. Ora il sogno è simile, l'avventura diversa. Stavolta un assortito di professionisti sardi intende trovare elementi indiretti di riscontro su uno dei più controversi temi degli ultimi anni. I nostri progenitori si dedicavano solo ai commerci con gli stranieri lungo i litorali e al piccolo cabotaggio vicino all'isola? Oppure erano capaci di compiere spedizioni molto più a est, sino alla costa dell'odierna Turchia? Gli animatori del progetto vogliono dimostrare la concrete consistenza di questa seconda ipotesi.
Dopo il successo vichingo del Sea Stallion, ora sta per nascere una nave nuragica. Non ha ancora un nome ma è destinata a una missione da favola. Sulla scia del Kon Tiki. Sarà una "imbarcazione di 11 metri. Fatta come solo gli antichi abitanti dell'isola avrebbero potuto costruirla. La sua missione? Solcare il Mediterraneo. Dal Nord Sardegna verso l'Oriente. Prima, rotta su Creta. Poi, barra dritta verso la costa più a Levante. Tutto per imitare l'impresa di Thor Heyerdahl, l'antropologo norvegese che, a bordo della zattera chiamata come il Figlio del Sole, ha dimostrato la possibilità per le popolazioni incaiche di raggiungere la Polinesia partendo dalle spiagge del Sudamerica. Ora il sogno è simile, l'avventura diversa. Stavolta un assortito di professionisti sardi intende trovare elementi indiretti di riscontro su uno dei più controversi temi degli ultimi anni. I nostri progenitori si dedicavano solo ai commerci con gli stranieri lungo i litorali e al piccolo cabotaggio vicino all'isola? Oppure erano capaci di compiere spedizioni molto più a est, sino alla costa dell'odierna Turchia? Gli animatori del progetto vogliono dimostrare la concrete consistenza di questa seconda ipotesi.

Spedizione Nur, nel 2010 una nave nuragica solcherà il Mediterraneo

18 Maggio, 2009
Categorie:  Curiosità
Tags:  archeologia sperimentale   nave   nuragico   sardegna  

Dopo il successo vichingo del Sea Stallion, sta ora per nascere una nave nuragica. Non ha ancora un nome ma è destinata a una missione da favola. Sulla scia del Kon Tiki. Sarà un**“imbarcazione di 11 metri**. Fatta come solo gli antichi abitatori dell’isola avrebbero potuto costruirla. La sua missione? Solcare il Mediterraneo. Dal Nord Sardegna verso l’Oriente. Prima, rotta su Creta. Poi, barra dritta verso le coste più a Levante.

19 April 2008 la Soprintendente del Mare – Sebastiano Tusa, dirigente del Servicio Rilievo e Progettazione – Gaetano Lino e il funzionario archaeologo Nicolò Bruno, hanno fatto un'investigazione subacquea in locali Lido di Valderice (TP) following la segnalazione di un subacqueo, Battista Grillo, venuto alla Soprintendente del Mare on 14 April u.s. Nella segnalazione il subacqueo declarava che, nel corso di una battuta di pesca aveva avvertito un relitto di nave, probabilmente antico, data la presenza di frammenti ceramici nella zona. Il relitto giace a circa 250 metri dalla costa ad una profondità di circa 4 metri su un fondale di sabbia e rocce, al limite del ciglio relativo al plateau che da quel punto, con un'altezza media di 1 metro, arriva alla riva. Da una prima ricostruzione il naufragio potrebbe essere provocato da condizioni meteo-marine che hanno reso ingovernabile la nave facendola rovinare sul ciglio della platea, causando l'affondamento lungo l'orlata.
19 April 2008 la Soprintendente del Mare – Sebastiano Tusa, dirigente del Servicio Rilievo e Progettazione – Gaetano Lino e il funzionario archaeologo Nicolò Bruno, hanno fatto un'investigazione subacquea in locali Lido di Valderice (TP) following la segnalazione di un subacqueo, Battista Grillo, venuto alla Soprintendente del Mare on 14 April u.s. Nella segnalazione il subacqueo declarava che, nel corso di una battuta di pesca aveva avvertito un relitto di nave, probabilmente antico, data la presenza di frammenti ceramici nella zona. Il relitto giace a circa 250 metri dalla costa ad una profondità di circa 4 metri su un fondale di sabbia e rocce, al limite del ciglio relativo al plateau che da quel punto, con un'altezza media di 1 metro, arriva alla riva. Da una prima ricostruzione il naufragio potrebbe essere provocato da condizioni meteo-marine che hanno reso ingovernabile la nave facendola rovinare sul ciglio della platea, causando l'affondamento lungo l'orlata.

Trapani – Ritrovato relitto di nave: prime immagini

24 Aprile, 2008
Categorie:  Epoca Romana Nuovi Ritrovamenti
Tags:  anfore   archeologia subacquea   nave   relitto   trapani  

Il 19 aprile 2008 il Soprintendente del Mare – Sebastiano Tusa, il Dirigente del Servizio Rilievo e Progettazione – Gaetano Lino e il funzionario archeologo Nicolò Bruno, hanno effettuato una prospezione subacquea in località Lido di Valderice (TP) a seguito della segnalazione di un subacqueo, Battista Grillo, pervenuta alla Soprintendenza del Mare il 14 aprile u.s. Nella segnalazione il subacqueo dichiarava che, nel corso di una battuta di pesca aveva avvistato un relitto di nave, probabilmente antico, data la presenza di frammenti ceramici nella zona.


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