Napoli

**II Rassegna del Cinema Archeologico di Stabia** **Castellammare di Stabia (Na) Da 21 al 25 April 2011** Seconda Rassegna del Cinema Archeologico di Stabia - Locandina Si tratta di un incontro programmatico annuale, che sarà da 21 al 25 April 2011. Organizizzato dalla <em>Fondazione Restoring Ancient Stabiae</em> (RAS) in collaborazione con <em>Archeologia Viva, Rassegna Internazionale del Cinema – Museo Civico di Rovereto e Film Commission Regione Campania</em>, a Castellammare di Stabia ha preso il Vesuvian Institute, sede operativa della Fondazione RAS. Oggetto dell'intera manifestation è la riqualificazione, promozione e conservazione dei siti archeologici dell'area vesuviana in generale e in particolare di Stabiae attraverso lo strumento cinematografico. Saranno messe in risalto le caratteristiche di un territorio archeologico che grazie a numerose ricerche di scavo condotte recentemente e in passato riesce a attirare un numero sempre più grande di persone. Il rapporto tra ambiente naturale e archeologico pone l'accento proprio su un connubio che è la principale caratteristica in generale del nostro Paese e in particolare della Regione Campania. **Programma Proiezioni** giovedì 21 April ore 17.
**II Rassegna del Cinema Archeologico di Stabia** **Castellammare di Stabia (Na) Da 21 al 25 April 2011** Seconda Rassegna del Cinema Archeologico di Stabia - Locandina Si tratta di un incontro programmatico annuale, che sarà da 21 al 25 April 2011. Organizizzato dalla <em>Fondazione Restoring Ancient Stabiae</em> (RAS) in collaborazione con <em>Archeologia Viva, Rassegna Internazionale del Cinema – Museo Civico di Rovereto e Film Commission Regione Campania</em>, a Castellammare di Stabia ha preso il Vesuvian Institute, sede operativa della Fondazione RAS. Oggetto dell'intera manifestation è la riqualificazione, promozione e conservazione dei siti archeologici dell'area vesuviana in generale e in particolare di Stabiae attraverso lo strumento cinematografico. Saranno messe in risalto le caratteristiche di un territorio archeologico che grazie a numerose ricerche di scavo condotte recentemente e in passato riesce a attirare un numero sempre più grande di persone. Il rapporto tra ambiente naturale e archeologico pone l'accento proprio su un connubio che è la principale caratteristica in generale del nostro Paese e in particolare della Regione Campania. **Programma Proiezioni** giovedì 21 April ore 17.

II Rassegna del Cinema Archeologico di Stabia – Castellammare di Stabia (Na) – Dal 21 al 25 aprile 2011

25 Febbraio, 2011
Categorie:  Comunicati stampa Eventi Visite
Tags:  Castellammare di Stabia   cinema   Napoli   Rassegna del Cinema Archeologico di Stabia  

**Castellammare di Stabia (Na) Dal 21 al 25 aprile 2011** Si tratta di un incontro programmatico annuale, che quest’anno cadrà dal 21 al 25 di aprile. Organizzato dalla <em>Fondazione Restoring Ancient Stabiae</em> (RAS) in collaborazione con <em>Archeologia Viva, Rassegna Internazionale del Cinema – Museo Civico di Rovereto e Film Commission Regione Campania</em>, a Castellammare di Stabia preso il Vesuvian Institute, sede operativa della Fondazione RAS. Oggetto dell'intera manifestazione è la riqualificazione, promozione e conservazione dei siti archeologici dell'area vesuviana in generale e nel particolare di Stabiae attraverso lo strumento cinematografico.

Dopo il successo di Vicenza (see Archeoblog–9 dic 2009), la mostra si trasferisce a Napoli: LE ORE della DONNA Storie e immagini nella collezione di ceramiche attiche e magnogreche di Intesa Sanpaolo Napoli, Galleria di Palazzo Zevallos Stigliano 29 settembre 2010 – 3 April 2011 Una folla di donne sta per occupare i nobili saloni di Palazzo Zevallos Stigliano, su via Toledo, nel cuore di Napoli. Sono madri di famiglia, mogli ma anche bellissime etere, colte "cortigiane", o le donne del mito, Amazzoni e Menadi. Racconteranno come, tra il V e il III secolo avanti Cristo, in Grecia e nella Magna Grecia vivevano, amavano, sognavano le donne. Tutto visto però con gli occhi degli uomini. Sono infatti solo e solo maschi i ceramichi che realizzano e soprattutto dipingono le meravigliose ceramiche che Intesa Sanpaolo espone dal 29 settembre al 3 April 2011, nella sua sede espositiva a Palazzo Zevallos Stigliano. L’eccezione, l’unica nota, è quella documentata in una kalpis attributata al "Pittore di Leningrado".
Dopo il successo di Vicenza (see Archeoblog–9 dic 2009), la mostra si trasferisce a Napoli: LE ORE della DONNA Storie e immagini nella collezione di ceramiche attiche e magnogreche di Intesa Sanpaolo Napoli, Galleria di Palazzo Zevallos Stigliano 29 settembre 2010 – 3 April 2011 Una folla di donne sta per occupare i nobili saloni di Palazzo Zevallos Stigliano, su via Toledo, nel cuore di Napoli. Sono madri di famiglia, mogli ma anche bellissime etere, colte "cortigiane", o le donne del mito, Amazzoni e Menadi. Racconteranno come, tra il V e il III secolo avanti Cristo, in Grecia e nella Magna Grecia vivevano, amavano, sognavano le donne. Tutto visto però con gli occhi degli uomini. Sono infatti solo e solo maschi i ceramichi che realizzano e soprattutto dipingono le meravigliose ceramiche che Intesa Sanpaolo espone dal 29 settembre al 3 April 2011, nella sua sede espositiva a Palazzo Zevallos Stigliano. L’eccezione, l’unica nota, è quella documentata in una kalpis attributata al "Pittore di Leningrado".

"Le ore della donna" a Napoli dal 29 settembre 2010

16 Settembre, 2010
Categorie:  Comunicati stampa Mostre Periodo Greco
Tags:  ceramiche   le ore della donna   Magna Grecia   mostra   Napoli  

Dopo il successo di Vicenza (vedi Archeoblog–9 dic 2009) si sposta a Napoli la mostra: Storie e immagini nella collezione di ceramiche attiche e magnogreche di Intesa Sanpaolo Napoli, Galleria di Palazzo Zevallos Stigliano 29 settembre 2010 – 3 aprile 2011 Una folla di donne sta per occupare i nobili saloni di Palazzo Zevallos Stigliano, su via Toledo, nel cuore di Napoli. Sono madri di famiglia, mogli ma anche bellissime etére, colte “cortigiane”, o le donne del mito, Amazzoni e Menadi.

Riaprono il 29 aprile al pubblico - dopo alcuni anni di chiusura - due delle grandi collezioni del Museo Archeologico Nazionale di Naples: la Collezione Affreschi, che raccoglie più di 400 affreschi restituiti dalle città vezuviane distrutta dall'Eruzione del 79 d.C., e la Collezione Farnese (da settembre 2009), che nasce nel 1500 con l'opera di Alessandro Farnese, futuro Papa Paolo III e che costituisce la più grande raccolta storica di statue antiche al mondo. La collezione delle pitture del Museo rappresenta un eccezionale documento della pittura dell'età romana, nella sua evoluzione e varietà, partendo dal II stile, perché le pitture del I stile, non essendo figurate, non sono mai state staccate per le raccolte musuali. Un gruppo di pitture, di notevole bellezza, proviene dalla Casa del Poeta Tragico; queste rappresentano la Ierogamia di Zeus e Hera, Achille e Breseide, e il Sacrificio di Ifigenia. Oltre alla pittura degli stili pompeiani, è presente un altro filone più popolare, realizzato per fini pratici come le insegne di bottega, la decorazione delle taverne o di altri simili esercizi commerciali.
Riaprono il 29 aprile al pubblico - dopo alcuni anni di chiusura - due delle grandi collezioni del Museo Archeologico Nazionale di Naples: la Collezione Affreschi, che raccoglie più di 400 affreschi restituiti dalle città vezuviane distrutta dall'Eruzione del 79 d.C., e la Collezione Farnese (da settembre 2009), che nasce nel 1500 con l'opera di Alessandro Farnese, futuro Papa Paolo III e che costituisce la più grande raccolta storica di statue antiche al mondo. La collezione delle pitture del Museo rappresenta un eccezionale documento della pittura dell'età romana, nella sua evoluzione e varietà, partendo dal II stile, perché le pitture del I stile, non essendo figurate, non sono mai state staccate per le raccolte musuali. Un gruppo di pitture, di notevole bellezza, proviene dalla Casa del Poeta Tragico; queste rappresentano la Ierogamia di Zeus e Hera, Achille e Breseide, e il Sacrificio di Ifigenia. Oltre alla pittura degli stili pompeiani, è presente un altro filone più popolare, realizzato per fini pratici come le insegne di bottega, la decorazione delle taverne o di altri simili esercizi commerciali.

Pittura Pompeiana al MANN di Napoli: dal 29 aprile in mostra 400 affreschi pompeiani

23 Aprile, 2009
Categorie:  Epoca Romana Generale Mostre Musei Restauri Visite
Tags:  affreschi   mann   mostra   Napoli   pittura   pompei  

Riaprono il 29 aprile al pubblico – dopo alcuni anni di chiusura – due delle grandi collezioni del Museo Archeologico Nazionale di Napoli: la Collezione Affreschi, che raccoglie più di 400 affreschi restituiti dalle città vesuviane distrutte dall’Eruzione del 79 d.C., e la Collezione Farnese (da settembre 2009), che nasce nel 1500 ad opera di Alessandro Farnese, futuro papa Paolo III e che costituisce la più grande raccolta storica di statue antiche al mondo.

PURPURAE VESTES III: tessuti e tintura nel Mediterraneo antico

4 Novembre, 2008
Categorie:  Conferenze
Tags:  mediterraneo   Napoli   Tessuti  

Si svolgerà a Napoli dal 13 al 15 novembre 2008 il Terzo Symposium Internazionale “Tessuti e tintura nel Mediterraneo Antico” organizzato dall’Università Federico II di Napoli, l’Universitat de Valencia, il Centre Jean Bérard (CNRS-EFR) di Napoli e il Centre Camille Jullian (CNRS – Université de Aix-en-Provence) di Aix-en-provence. Questo il programma provvisorio relativo agli interventi e ai posters che verranno presentati: TESSUTI Giorgios Sanidas, (Maitre de Conferences Lille III): Les ateliers de production textile dans l’Athènes hellénistique et romaine: nouvelles perspectives.

Il nuovo illuminazione degli Scavi di Ercolano è un progetto realizzato con fondi propri della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei e reso possibile dalla preliminare operazione di potenziamento e messa a norma, secondo i parametri ENEL, della cabina elettrica di ricezione e di trasformazione e dai diffusi interventi di restaurazione e manutenzione eseguiti con fondi ordinari e soprattutto nell’ambito dell’Herculaneum Conservation Project, il programma di conservazione finanziato dal Packard Humanities Institute e attuato dalla British School at Rome. Restauri che in effetti hanno sensibilmente migliorato le condizioni generali del sito, al punto di rendere possibile una sua esaltazione notturna. La stessa illuminazione ha dall’altro canto rappresentato un’altra occasione di restaurazione, comportando per esempio il rifacimento del 75% di tutti i colmi di restaurazione presenti nel sito e all’interno di cui sono stati condotti i cavi elettrici. L’illuminazione notturna degli scavi, che è qualificata come un grande intervento di valorizzazione degli stessi, con conseguente potenziale incremento della fruizione, ha essenzialmente presupposo la grande operazione di restaurazione del parco archeologico che è stata condotta dalla Soprintendenza soprattutto nell’ultimo quinquennale.
Il nuovo illuminazione degli Scavi di Ercolano è un progetto realizzato con fondi propri della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei e reso possibile dalla preliminare operazione di potenziamento e messa a norma, secondo i parametri ENEL, della cabina elettrica di ricezione e di trasformazione e dai diffusi interventi di restaurazione e manutenzione eseguiti con fondi ordinari e soprattutto nell’ambito dell’Herculaneum Conservation Project, il programma di conservazione finanziato dal Packard Humanities Institute e attuato dalla British School at Rome. Restauri che in effetti hanno sensibilmente migliorato le condizioni generali del sito, al punto di rendere possibile una sua esaltazione notturna. La stessa illuminazione ha dall’altro canto rappresentato un’altra occasione di restaurazione, comportando per esempio il rifacimento del 75% di tutti i colmi di restaurazione presenti nel sito e all’interno di cui sono stati condotti i cavi elettrici. L’illuminazione notturna degli scavi, che è qualificata come un grande intervento di valorizzazione degli stessi, con conseguente potenziale incremento della fruizione, ha essenzialmente presupposo la grande operazione di restaurazione del parco archeologico che è stata condotta dalla Soprintendenza soprattutto nell’ultimo quinquennale.

Nuova luce sugli scavi di Ercolano

31 Luglio, 2008
Categorie:  Curiosità Epoca Romana Visite
Tags:  ercolano   Napoli  

Il nuovo impianto di illuminazione degli Scavi di Ercolano è un progetto realizzato con fondi propri della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei e reso possibile dalla preliminare opera di potenziamento e di messa a norma, secondo i parametri ENEL, della cabina elettrica di ricezione e di trasformazione e dai diffusi interventi di restauro e manutenzione eseguiti con fondi ordinari e soprattutto nell’ambito dell’Herculaneum Conservation Project, il programma di conservazione finanziato dal Packard Humanities Institute e attuato dalla British School at Rome.

Comincerà entro il 2008 il restauro di un conciario complesso fra i più antichi del mondo che si trova nei Scavi di Pompei, alla Porta Stabia, nel quartiere dei teatri (Regione I, Insula 5). Il restauro sarà realizzato con il contributo dell'Unione Nazionale Industrie Conciaria (UNIC) con cui la Soprintendenza Archeologica di Pompei ha recentemente firmato una convention. Scoperta tra 1873-74, la conceria fu scavata nella sua completezza da Amedeo Maiuri negli anni '50. Nell'edificio erano l'habitation del gestore e gli ambienti destinati alla lavorazione, come il portico diviso in sei parti, separato da cinque tramezzi, in 3 dei quali è murata la conduttura che portava acqua alle giare. Nell'area posteriore si trovano 15 vasche circolari in muratura, rivestite di cocciopesto, con foro di carico e scarico. Dodici di queste venivano usate per la concia al vegetale di pelli grandi e 3 per quella allume di rocca di pelli piccole. Sotto il portico avveniva la prima fase del lavoro, ovvero lo scuoio dell'animale, poi seguita dall'immersion in tini. Qui le pelli venivano trattate con il tannino.
Comincerà entro il 2008 il restauro di un conciario complesso fra i più antichi del mondo che si trova nei Scavi di Pompei, alla Porta Stabia, nel quartiere dei teatri (Regione I, Insula 5). Il restauro sarà realizzato con il contributo dell'Unione Nazionale Industrie Conciaria (UNIC) con cui la Soprintendenza Archeologica di Pompei ha recentemente firmato una convention. Scoperta tra 1873-74, la conceria fu scavata nella sua completezza da Amedeo Maiuri negli anni '50. Nell'edificio erano l'habitation del gestore e gli ambienti destinati alla lavorazione, come il portico diviso in sei parti, separato da cinque tramezzi, in 3 dei quali è murata la conduttura che portava acqua alle giare. Nell'area posteriore si trovano 15 vasche circolari in muratura, rivestite di cocciopesto, con foro di carico e scarico. Dodici di queste venivano usate per la concia al vegetale di pelli grandi e 3 per quella allume di rocca di pelli piccole. Sotto il portico avveniva la prima fase del lavoro, ovvero lo scuoio dell'animale, poi seguita dall'immersion in tini. Qui le pelli venivano trattate con il tannino.

I conciari restaureranno l’antica conceria di Pompei

1 Febbraio, 2008
Categorie:  Comunicati stampa Epoca Romana Restauri
Tags:  Conceria   Napoli   pompei  

Partirà entro il 2008 il restauro di un complesso conciario fra i più antichi del mondo che si trova negli Scavi di Pompei, presso Porta Stabia, nel quartiere dei teatri (Regione I, Insula 5). Il restauro sarà realizzato con il contributo dell’Unione Nazionale Industria Conciaria (UNIC) con la quale la Soprintendenza Archeologica di Pompei ha recentemente firmato una convenzione. Scoperta tra il 1873-74, la conceria fu scavata nella sua completezza da Amedeo Maiuri negli anni “50.

Prime immagini del “Trono della Villa dei Papiri”

10 Gennaio, 2008
Categorie:  Conferenze Epoca Romana Nuovi Ritrovamenti Scavi
Tags:  ercolano   Napoli   trono  

Grazie all’agenzia radicale possiamo ora ammirare i ritrovamenti nella nota villa di Ercolano. Avevamo già parlato della scoperta in un articolo di inizio dicembre (Presentazione del “Trono in legno e avorio decorato” dalla Villa dei Papiri – Ercolano). Il breve filmato dal titolo “Il Trono della Villa dei Papiri di Ercolano”, presentato qui grazie alla gentile concessione della Soprintendenza Archeologica di Pompei, ha una durata pari a cinque minuti e mostra le attività per la tutela, il restauro e la valorizzazione dell’area archeologia della Villa dei Papiri, i lavori di scavo archeologico dell’antica area ercolanese nonché la sequenza dell’eccezionale ritrovamento.

Presentazione del “Trono in legno e avorio decorato” dalla Villa dei Papiri – Ercolano

1 Dicembre, 2007
Categorie:  Epoca Romana Nuovi Ritrovamenti Restauri
Tags:  ercolano   Napoli   trono  

La cosiddetta villa dei Papiri di Ercolano ha restituito un’altro tesoro. Gli scavi ripresi nel 2003 hanno portato di recente alla luce un prezioso trono di legno e avorio decorato. Il manufatto è ora in fase di restauro, ma sarà presentato alla stampa a Roma martedì 4 dicembre nell’ex chiesa di Santa Marta. La villa dei Papiri è una sontuosa villa d’otium appartenuta ad un importante e colto esponente della nobilitas romana, la cui identificazione con L.

Oltre 100 reperti archeologici sequestrati in case, negozi e hotel

15 Novembre, 2007
Categorie:  Mala Archeologia
Tags:  campania   Napoli   scavi clandestini   tombaroli  

Sala da pranzo di un grande hotel di Sorrento: sotto i piedi, intarsiate nel pavimento, le tessere autentiche di un mosaico pompeiano; alle pareti, affreschi ritenuti della stessa epoca. Meraviglie dell’antichità ora sotto sequestro. Non è chiara, per ora, la provenienza, ma gli inquirenti fanno riferimento a scavi clandestini. Tre persone denunciate per ricettazione, recuperate oltre cento reperti: è questo il bilancio, reso noto ieri, di una serie di operazioni condotte dal Nucleo Tutela Patrimonio Culturale del Comando dei Carabinieri di Napoli.


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