metodologie archeologiche

“I colori dell’archeologia” in mostra a Roma

3 Dicembre, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Mostre
Tags:  metodologie archeologiche   mostra   roma  

Dal 18 dicembre 2009 al 28 febbraio 2010 sarà possibile visitare la mostra “I colori dell’archeologia. La documentazione archeologica prima dell’introduzione della fotografia a colori (1703-1948)” allestita presso il complesso monumentale delle Terme di Diocleziano. La mostra vuole spiegare al pubblico come, prima dell’avvento della fotocamera digitale e, ancora prima, delle foto a colori, gli archeologi potessero documentare le loro scoperte archeologiche, in particolare quelle, come i dipinti murari, che necessitavano per lo studio e per la ricerca, di immagini a colori aderenti al vero.

II SUMMER SCHOOL "Metodologie di Indagine della Ceramica Romana" 27 luglio al 1 agosto 2009 Salone del Castello di San Severino, Grumento Nova (Pz) La ceramica romana rappresenta una delle classi di materiali più diffuse nella documentation archeologica dell'antichità. Essa rappresenta un elemento indispensabile per la datazione, per la caratterizzazione culturale e economica di un sito o di una fase di questo sito, oltre a un patrimonio della storia dell'arte antica. Il corso intende fornire le basi per l'identificazione e la classificazione di alcune importanti classi della ceramica romana. I docenti del corso hanno dietro una vasta esperienza lavorativa, soprattutto in Italia centro-meridionale, e serviranno della documentation presente al Museo archeologico dell'alta Val d'Agri per fornire un supporto didattico diretto, sia analizzando reperti integri, sia attraverso i frammenti. Attualmente la catalogazione dei beni culturali italiano tende ad essere progressivamente trasferita agli enti locali e il corso permette di imparare le norme che si stanno affermando nell'acquisition del patrimonio archeologico per quanto riguarda la ceramica romana e le sue registrazioni.
II SUMMER SCHOOL "Metodologie di Indagine della Ceramica Romana" 27 luglio al 1 agosto 2009 Salone del Castello di San Severino, Grumento Nova (Pz) La ceramica romana rappresenta una delle classi di materiali più diffuse nella documentation archeologica dell'antichità. Essa rappresenta un elemento indispensabile per la datazione, per la caratterizzazione culturale e economica di un sito o di una fase di questo sito, oltre a un patrimonio della storia dell'arte antica. Il corso intende fornire le basi per l'identificazione e la classificazione di alcune importanti classi della ceramica romana. I docenti del corso hanno dietro una vasta esperienza lavorativa, soprattutto in Italia centro-meridionale, e serviranno della documentation presente al Museo archeologico dell'alta Val d'Agri per fornire un supporto didattico diretto, sia analizzando reperti integri, sia attraverso i frammenti. Attualmente la catalogazione dei beni culturali italiano tende ad essere progressivamente trasferita agli enti locali e il corso permette di imparare le norme che si stanno affermando nell'acquisition del patrimonio archeologico per quanto riguarda la ceramica romana e le sue registrazioni.

Per gli appassionati di ceramica romana, sono ora aperte le iscrizioni alla II Summer School di Grumento Nova

21 Maggio, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Epoca Romana Nuove Tecnologie
Tags:  ceramica   Grumento   metodologie archeologiche   summer school  

“Metodologie di Indagine della Ceramica Romana” La ceramica romana costituisce una delle classi di materiali più diffuse nella documentazione archeologica dell’antichità. Essa rappresenta un elemento indispensabile per la datazione, per la caratterizzazione culturale ed economica di un sito o di una sua fase, oltre che un patrimonio della storia dell’arte antica. Il corso intende fornire le basi per l’identificazione e la classificazione di alcune importanti classi della ceramica romana. I docenti del corso hanno alle spalle una vasta esperienza lavorativa, soprattutto in Italia centro-meridionale, e si serviranno della documentazione presente al Museo archeologico dell’alta Val d’Agri per fornire un supporto didattico diretto, sia analizzando reperti integri, sia attraverso i frammenti.


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