lazio

L'Archeoclub d'Italia Onlus sede Mentana-Monterotondo comunica che domenica 11 ottobre dalle ore 10 alle ore 13 sarà possibile visitare gratuitamente l'area archeologica della via Nomentum-Eretum in locali Tor Mancina, all'interno della Riserva Naturale Macchia di Gattaceca e Macchia del Barco. L'area archeologica si trova in via di Castelchiodato snc, all'interno dell'Istituto Sperimentale per la Zootecnia di Monterotondo. Indicazioni stradali: Per chi viene da Monterotondo: 1 km circa dopo il cimitero di Monterotondo, nella direzione di Mentana. Per chi viene da Mentana: prendere via Reatina e al bivio con Castelchiodato e Monterotondo, percorrere circa 1 km circa nella direzione di Monterotondo. Per informazioni e prenotazioni visite guidate: tel. 069091245 email archeoclubmm@hotmail.
L'Archeoclub d'Italia Onlus sede Mentana-Monterotondo comunica che domenica 11 ottobre dalle ore 10 alle ore 13 sarà possibile visitare gratuitamente l'area archeologica della via Nomentum-Eretum in locali Tor Mancina, all'interno della Riserva Naturale Macchia di Gattaceca e Macchia del Barco. L'area archeologica si trova in via di Castelchiodato snc, all'interno dell'Istituto Sperimentale per la Zootecnia di Monterotondo. Indicazioni stradali: Per chi viene da Monterotondo: 1 km circa dopo il cimitero di Monterotondo, nella direzione di Mentana. Per chi viene da Mentana: prendere via Reatina e al bivio con Castelchiodato e Monterotondo, percorrere circa 1 km circa nella direzione di Monterotondo. Per informazioni e prenotazioni visite guidate: tel. 069091245 email archeoclubmm@hotmail.

Il 10 ottobre, visite gratuite all’area archeologica di via Nomentum-Eretum (Roma)

23 Settembre, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Visite
Tags:  lazio   nomentum   tor mancina   Visite  

L**“Archeoclub d’Italia** Onlus sede Mentana-Monterotondo comunica che domenica 11 ottobre dalle ore 10 alle ore 13 sarà possibile visitare gratuitamente l’area archeologica della via Nomentum-Eretum in località Tor Mancina, all’interno della Riserva Naturale Macchia di Gattaceca e Macchia del Barco. L’area archeologica si trova in via di Castelchiodato snc, all’interno dell’Istituto Sperimentale per la Zootecnia di Monterotondo. Indicazioni stradali: Per chi viene da Monterotondo: 1 km circa dopo il cimitero di Monterotondo, in direzione Mentana.

Presso la caserma La Marmora di Roma ha tenuto una conferenza stampa nel corso della quale sono state illustrate, con immagini e fotografie, le fasi di una delicata attività condotta dal personale del Reparto Operativo sulla costa del basso Lazio, all'altezza della località chiamata Osservatorio Cortese, che ha consentito la "eccezionale scoperta di un'antica tomba, risalente al III millennio a.C., appartenuta a un guerriereo dell'epoca preistorica, e l'individuazione di un sito dove sorgeva una necropoli nuova al mondo scientifico. Il seppelliere presentava nel costo una punta di freccia e era circondato da vasellame di varia natura, probabilmente il seppelliere corredo depositato nel feretro all'atto della sepoltura. Marina Sapelli Ragni, sovrintendente per i Beni archeologici del Lazio, ha poi aggiunto: 'Il seppelliere e' composto da sei vasetti in ceramica, molto ben conservati e attribuibili all'eneolitico, ovvero l'eta' del rame, che copre il terzo millennio a.C. Nei prossimi mesi analizziamo questi reperti nel nostro laboratorio di antropologia di Tivoli, e li confrontamo con gli altri rinvenimenti del periodo architettonico'.
Presso la caserma La Marmora di Roma ha tenuto una conferenza stampa nel corso della quale sono state illustrate, con immagini e fotografie, le fasi di una delicata attività condotta dal personale del Reparto Operativo sulla costa del basso Lazio, all'altezza della località chiamata Osservatorio Cortese, che ha consentito la "eccezionale scoperta di un'antica tomba, risalente al III millennio a.C., appartenuta a un guerriereo dell'epoca preistorica, e l'individuazione di un sito dove sorgeva una necropoli nuova al mondo scientifico. Il seppelliere presentava nel costo una punta di freccia e era circondato da vasellame di varia natura, probabilmente il seppelliere corredo depositato nel feretro all'atto della sepoltura. Marina Sapelli Ragni, sovrintendente per i Beni archeologici del Lazio, ha poi aggiunto: 'Il seppelliere e' composto da sei vasetti in ceramica, molto ben conservati e attribuibili all'eneolitico, ovvero l'eta' del rame, che copre il terzo millennio a.C. Nei prossimi mesi analizziamo questi reperti nel nostro laboratorio di antropologia di Tivoli, e li confrontamo con gli altri rinvenimenti del periodo architettonico'.

Presentato il “Guerriero di Torre Astura” una straordinaria sepoltura del III millennio a.C.

17 Agosto, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Nuovi Ritrovamenti Preistoria
Tags:  eneolitico   lazio   sepoltura   sezione archeologica CC  

Presso la caserma La Marmora di Roma si è tenuta una conferenza stampa nel corso della quale sono state illustrate, con immagini e fotografie, le fasi di una delicata attività condotta dal personale del Reparto Operativo nel litorale del basso Lazio, all’altezza della località denominata Osservatorio Cortese, che ha consentito l"eccezionale scoperta di un’antica tomba, risalente al III millennio a.C., appartenuta ad un guerriero di epoca preistorica, e l’individuazione di un sito dove sorgeva una necropoli inedita al mondo scientifico.

Viterbo – “La Tuscia nella preistoria e protostoria” il 30 gennaio

29 Gennaio, 2008
Categorie:  Conferenze
Tags:  lazio   Tuscia   Viterbo  

[Viterbo] – Continuano presso la Sala Gatti gli Incontri Culturali di Archeologia, organizzati dalle Associazioni Archeotuscia e GAR-Sezione di Viterbo. Mercoledì 30 gennaio con inizio alle ore 17, sarà la volta di Giuseppe Occhini che parlerà della “Tuscia nella preistoria e protostoria”, mentre Mario Tizi approfondirà i misteri ancor oggi irrisolti della “Grotta della Regina” di Tuscania. Tutti sono invitati ad iscriversi ai corsi, intervenendo qualche minuto prima del loro inizio.

Al Museo Archaeologico del Territorio Toleriense di Colleferro sono state affidate i preziosi reperti sequestrati poco tempo fa dalla Guardia di Finanza a San Cesareo. Si tratta di ben 11 pezzi, considerati di grande interesse archeologico, che gli uomini del Comando di Tenenza della Guardia di Finanza di Colleferro, all'ordine del Ten. Giancarlo Urciuoli, dopo esserne entrati in possesso hanno consegnato alla Soprintendenza per i beni Archeologici del Lazio nella persona dell'Ispettrice della Zona Marisa De Spagnolis. I reperti recuperati "La Soprintendenza - dice il sindaco Mario Cacciotti - ha ritenuto dover affidare questi reperti, databili tra i VII e i IV secoli a.C., al nostro Museo, visto il grande contributo dato da questa struttura alla salvaguardia e conservazione del patrimonio archeologico da venti anni a questa parte". "Il vasellame - spiega il direttore del museo Angelo Luttazzi -, ben conservato, con molta probabilità potrebbe provenire dall'Etruria, ma anche da qualche sito del Lazio a sud di Roma".
Al Museo Archaeologico del Territorio Toleriense di Colleferro sono state affidate i preziosi reperti sequestrati poco tempo fa dalla Guardia di Finanza a San Cesareo. Si tratta di ben 11 pezzi, considerati di grande interesse archeologico, che gli uomini del Comando di Tenenza della Guardia di Finanza di Colleferro, all'ordine del Ten. Giancarlo Urciuoli, dopo esserne entrati in possesso hanno consegnato alla Soprintendenza per i beni Archeologici del Lazio nella persona dell'Ispettrice della Zona Marisa De Spagnolis. I reperti recuperati "La Soprintendenza - dice il sindaco Mario Cacciotti - ha ritenuto dover affidare questi reperti, databili tra i VII e i IV secoli a.C., al nostro Museo, visto il grande contributo dato da questa struttura alla salvaguardia e conservazione del patrimonio archeologico da venti anni a questa parte". "Il vasellame - spiega il direttore del museo Angelo Luttazzi -, ben conservato, con molta probabilità potrebbe provenire dall'Etruria, ma anche da qualche sito del Lazio a sud di Roma".

Al museo di Colleferro i reperti recuperati dalla GdF

11 Dicembre, 2007
Categorie:  Comunicati stampa Epoca Romana Etruschi Musei
Tags:  colleferro   lazio  

Al Museo Archeologico del Territorio Toleriense di Colleferro sono stati affidati i preziosi reperti sequestrati poco tempo fa dalla Guardia di Finanza a San Cesareo. Si tratta di ben 11 pezzi, considerati di grande interesse archeologico, che gli uomini del Comando di Tenenza della Guardia di Finanza di Colleferro, agli ordini del Ten. Giancarlo Urciuoli, dopo esserne entrati in possesso hanno consegnato alla Soprintendenza per i beni Archeologici del Lazio nella persona dell’Ispettrice di Zona Marisa De Spagnolis.


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