germania

risale a almeno 35.000 anni fa la piccola scultura femminile in avorio di mammut ritrovata nella grotta di Fels (Hohle Fels), vicino alla città di Schelklingen, nel Giura svevo, in Germania sud-occidentale. Questa dataazione della "Venere di Hohle Fels" indica che rappresenta uno dei più antichi esempi di arte figurativa del mondo. Per fare una comparazione, la famosa "Venere di Willendorf", il più famoso esempio di scultura paleolitica, secondo le più recenti datazioni risale a 22-24.000 anni fa. La scoperta è descritta in un articolo firmato da Nicholas J. Conard, dell’Istituto di Studi Preistorici dell’Università di Tübingen, pubblicato su "Nature". La dataazione al radiocarbono degli orizzonti stratigrafici in cui prossimità è stata ritrovata la nuova Venere indica un periodo compresa tra i 31.000 e 40.000 anni, e l’ensemble dei dati stratigrafici la attribuisce agli albori del periodo chiamato Aurignaziano. (Un orizzonte stratigrafico è un'interfaccia che indica una posizione particolare nella sequenza stratigrafica, dotata di caratteristiche tali da poterne seguire l’andamento laterale.
risale a almeno 35.000 anni fa la piccola scultura femminile in avorio di mammut ritrovata nella grotta di Fels (Hohle Fels), vicino alla città di Schelklingen, nel Giura svevo, in Germania sud-occidentale. Questa dataazione della "Venere di Hohle Fels" indica che rappresenta uno dei più antichi esempi di arte figurativa del mondo. Per fare una comparazione, la famosa "Venere di Willendorf", il più famoso esempio di scultura paleolitica, secondo le più recenti datazioni risale a 22-24.000 anni fa. La scoperta è descritta in un articolo firmato da Nicholas J. Conard, dell’Istituto di Studi Preistorici dell’Università di Tübingen, pubblicato su "Nature". La dataazione al radiocarbono degli orizzonti stratigrafici in cui prossimità è stata ritrovata la nuova Venere indica un periodo compresa tra i 31.000 e 40.000 anni, e l’ensemble dei dati stratigrafici la attribuisce agli albori del periodo chiamato Aurignaziano. (Un orizzonte stratigrafico è un'interfaccia che indica una posizione particolare nella sequenza stratigrafica, dotata di caratteristiche tali da poterne seguire l’andamento laterale.

Scoperta in Germania la Venere di Hohle Fels, la più antica scultura del mondo: risale a 35.000 anni fa

15 Maggio, 2009
Categorie:  Estero Generale Nuovi Ritrovamenti Preistoria
Tags:  germania   paleolitico   scultura   venere  

Risale ad almeno 35.000 anni fa la piccola scultura femminile in avorio di mammut ritrovata nella grotta di Fels (Hohle Fels), vicino alla cittadina di Schelklingen, nel Giura svevo, nella Germania sud-occidentale. Questa datazione della “Venere di Hohle Fels” indica che essa rappresenta uno dei più **antichi esempi di arte figurativa del mondo. **Per fare un confronto, la famosa “Venere di Willendorf“, il più celebre esempio di scultura paleolitica, secondo le più recenti datazioni risale a 22-24.

E" Open a Roma the archaeological exhibition "I sovrani di Pergamo", fino al 16 marzo negli spazi del Museo Nazionale Romano, a Palazzo Massimo. Frutto della decennale collaborazione tra Italia e Germania, l'esposizione vede protagonisti i due importanti reperti che provengono dal Pergamonmuseum e dell'Altes Museum di Berlino: i due testi marmorei di Attalo I e di Attalo III "" mentre il Museo Nazionale Romano ricambi il prestito con una serie di reperti in mostra a Berlino in questo periodo, cioè gli affreschi, le quattro lunette della Tomba di Morlupo e la scultura in bronzo del Pugilatore della sua collezione. Attalo I (fonte http://commons.wikimedia.org) Pergamo, alleato di Roma già dal 200 a.C., diventando lo stato che aveva più relazioni con Roma, e su cui forse molte caratteristiche si sono modellate, symbolezzò l'apertura di Roma verso il mondo. E la presentazione di questi due ritratti del, rispettivamente, primo e ultimo imperatore di Pergamo getta nuova luce su di un piccolo ma modernissimo principato, quello degli Attalidi (III secolo a.C.
E" Open a Roma the archaeological exhibition "I sovrani di Pergamo", fino al 16 marzo negli spazi del Museo Nazionale Romano, a Palazzo Massimo. Frutto della decennale collaborazione tra Italia e Germania, l'esposizione vede protagonisti i due importanti reperti che provengono dal Pergamonmuseum e dell'Altes Museum di Berlino: i due testi marmorei di Attalo I e di Attalo III "" mentre il Museo Nazionale Romano ricambi il prestito con una serie di reperti in mostra a Berlino in questo periodo, cioè gli affreschi, le quattro lunette della Tomba di Morlupo e la scultura in bronzo del Pugilatore della sua collezione. Attalo I (fonte http://commons.wikimedia.org) Pergamo, alleato di Roma già dal 200 a.C., diventando lo stato che aveva più relazioni con Roma, e su cui forse molte caratteristiche si sono modellate, symbolezzò l'apertura di Roma verso il mondo. E la presentazione di questi due ritratti del, rispettivamente, primo e ultimo imperatore di Pergamo getta nuova luce su di un piccolo ma modernissimo principato, quello degli Attalidi (III secolo a.C.

Museo Nazionale Romano, in mostra le “teste” degli Attalidi

16 Febbraio, 2008
Categorie:  Epoca Romana Mostre Musei
Tags:  Attalo   Berlino   germania   Pergamo  

E" aperta a Roma la mostra archeologica “I sovrani di Pergamo”, fino al 16 marzo negli spazi del Museo Nazionale Romano, a Palazzo Massimo. Frutto della decennale collaborazione tra Italia e Germania, l’esposizione vede protagonisti i due importanti reperti che provengono dal Pergamonmuseum e dell’Altes Museum di Berlino: le due teste marmoree di Attalo I e di Attalo III ““ mentre il Museo Nazionale Romano ricambia il prestito con una serie di reperti in mostra a Berlino in questo stesso periodo, cioè gli affreschi, le quattro lunette della Tomba di Morlupo e la scultura in bronzo del Pugilatore della sua collezione.

Germania - La Bucerius Kunst Forum di Amburgo ha inaugurato per la prima volta al pubblico la mostra "Malerei fur die Ewigkeit, die graber von Paestum" - Painted per l'eternità, le tombe di Paestum -, visitabile dal 12 ottobre 2007 al 20 January 2008. In mostra vi sono circa quattrocento lastre, tutte provenienti da cento tombe dipinte, conservate abitualmente al Museo Archaeologico Nazionale di Paestum, uno dei più importanti musei archeologici Italiani. L'esposizione curata dal classico archeologico Andreas Hoffmann, responsabile amministrativo del Bucerius Kunst Forum di Amburgo e direttore dei progetti di arte e cultura della Fondazione Zeit Ebelin und Gerd Bucerius, è stata resa possibile grazie alla collaborazione del Istituto Italiano locale di cultura. L'istallazione invece è stata realizzata da un comitato scientifico costituito per l'opportunità che ha visto diversi professionisti in campo. Come consulente per la montaggio e per l'allestimento delle opere, e esperto restauratore, Fabiano Ferrucci sottolinea che "la mostra si presenta come un importante evento di riscoperta delle pitture lucane e come il giusto continuamento ai lavori di restauro avvenuti in questi anni".
Germania - La Bucerius Kunst Forum di Amburgo ha inaugurato per la prima volta al pubblico la mostra "Malerei fur die Ewigkeit, die graber von Paestum" - Painted per l'eternità, le tombe di Paestum -, visitabile dal 12 ottobre 2007 al 20 January 2008. In mostra vi sono circa quattrocento lastre, tutte provenienti da cento tombe dipinte, conservate abitualmente al Museo Archaeologico Nazionale di Paestum, uno dei più importanti musei archeologici Italiani. L'esposizione curata dal classico archeologico Andreas Hoffmann, responsabile amministrativo del Bucerius Kunst Forum di Amburgo e direttore dei progetti di arte e cultura della Fondazione Zeit Ebelin und Gerd Bucerius, è stata resa possibile grazie alla collaborazione del Istituto Italiano locale di cultura. L'istallazione invece è stata realizzata da un comitato scientifico costituito per l'opportunità che ha visto diversi professionisti in campo. Come consulente per la montaggio e per l'allestimento delle opere, e esperto restauratore, Fabiano Ferrucci sottolinea che "la mostra si presenta come un importante evento di riscoperta delle pitture lucane e come il giusto continuamento ai lavori di restauro avvenuti in questi anni".

Le tombe di Paestum in mostra ad Amburgo

21 Dicembre, 2007
Categorie:  Epoca Romana Mostre Musei
Tags:  amburgo   dipinti   germania   Paestum   tombe  

Germania – La Bucerius Kunst Forum di Amburgo ha aperto per la prima volta al pubblico la mostra “Malerei fur die Ewigkeit, die graber von Paestum” – Dipinti per l’eternità, le tombe di Paestum -, visitabile dal 12 ottobre 2007 sino al 20 gennaio 2008. In mostra vi sono circa quattrocento lastre, tutte provenienti dalle cento tombe dipinte, conservate abitualmente al Museo Archeologico Nazionale di Paestum, uno tra i più importanti musei archeologici italiani.


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