Egitto

Stabilita una nuova data di origin dell'Antico Egitto. Utilizzando tecniche al radiocarboneo e modelli al computer, un team di ricercatori britannici ha dimostrato che il primo sovrano della civiltà è salito al potere nel 3.100 avanti Cristo circa. L'indagine, pubblicata sui Proceedings of the Royal Society A (vedi l'articolo originale), è stata condotta da Michael Dee (Research Laboratory for Archaeology – University of Oxford). Finora la cronologia dei primi giorni d'Egitto si era basata su stime approssimative. In assenza di documenti scritti, una timeline è stata ipotizzata esaminando gli stili evoluti delle ceramiche ritrovate nelle sepolture. Considerando le informazioni raccolte precedentemente, il periodo predinastico, fase in cui i primi gruppi iniziarono a stabilirsi lungo il Nilo e a coltivare la terra, sarebbe iniziato nel 4000 avanti Cristo. Adesso la nuova analisi rivela che questo processo è in realtà iniziato più tardi, tra il 3700 e il 3600 avanti Cristo. Il team ha scoperto che poche centinaia di anni più tardi, da circa il 3100 avanti Cristo in poi, i gruppi si organizzarono in una società governata da un re.
Stabilita una nuova data di origin dell'Antico Egitto. Utilizzando tecniche al radiocarboneo e modelli al computer, un team di ricercatori britannici ha dimostrato che il primo sovrano della civiltà è salito al potere nel 3.100 avanti Cristo circa. L'indagine, pubblicata sui Proceedings of the Royal Society A (vedi l'articolo originale), è stata condotta da Michael Dee (Research Laboratory for Archaeology – University of Oxford). Finora la cronologia dei primi giorni d'Egitto si era basata su stime approssimative. In assenza di documenti scritti, una timeline è stata ipotizzata esaminando gli stili evoluti delle ceramiche ritrovate nelle sepolture. Considerando le informazioni raccolte precedentemente, il periodo predinastico, fase in cui i primi gruppi iniziarono a stabilirsi lungo il Nilo e a coltivare la terra, sarebbe iniziato nel 4000 avanti Cristo. Adesso la nuova analisi rivela che questo processo è in realtà iniziato più tardi, tra il 3700 e il 3600 avanti Cristo. Il team ha scoperto che poche centinaia di anni più tardi, da circa il 3100 avanti Cristo in poi, i gruppi si organizzarono in una società governata da un re.

6 Settembre, 2013
Categorie:  Egizi Pubblicazioni
Tags:  datazioni   Egitto   oxford   radiocarbonio  

Stabilita una nuova data di origine dell’Antico Egitto. Utilizzando tecniche al radiocarbonio e modelli al computer, un team di ricercatori britannici ha dimostrato che il primo sovrano della civiltà è salito al potere nel 3.100 avanti Cristo circa. L’indagine, pubblicata sui Proceedings of the Royal Society A (vedi l’articolo originale), è stata condotta da Michael Dee (Research Laboratory for Archaeology – University of Oxford). Finora la cronologia dei primi giorni d’Egitto si era basata su stime approssimative.

L'Egitto a Como. Francesco Ballerini (1877-1910) e la sua eredità

2 Ottobre, 2010
Categorie:  Conferenze Egizi Mostre
Tags:  Ballerini   CEFB   convegno   Egitto   egittologia   mostra  

In occasione del centenario della morte di Francesco Ballerini il CEFB (Centro di Egittologia Francesco Ballerini) organizza sabato 9 ottobre 2010 una Giornata di Studi e una Mostra per promuovere la riscoperta non solo di un grande egittologo e orientalista italiano, ma anche di un importante cittadino comasco, poco conosciuto nella sua stessa città d’origine. Francesco Ballerini, nato a Como nel 1877, subito dopo la laurea intraprende l’attività di insegnamento presso il ginnasio-liceo del “Collegio Gallio”.

Abu Simbel. Il salvataggio dei templi, l’uomo e la tecnologia

24 Maggio, 2010
Categorie:  Egizi Mostre
Tags:  Egitto   firenze   mostra  

E’ in corso al Museo Archeologico Nazionale di Firenze la mostra “Abu Simbel. Il salvataggio dei templi, l’uomo e la tecnologia“. Si tratta di un’occasione per celebrare forse uno degli interventi di salvataggio e restauro più significativi che mai siano intervenuti a salvaguardare un monumento del Patrimonio Culturale Mondiale: il grande complesso di Abu Simbel, che fu letteralmente spostato dalla sua sede originaria perché non fosse somerso dal lago che l’erigenda Diga di Assuan avrebbe creato.

Si trasmette il programma degli eventi organizzati per il 2010 dal CEFB – Centro di Egitto Francesco Ballerini, associazione senza scopo di lucro che per più di dieci anni promuove la conoscenza dell'antico Egitto e che, nella persona del suo presidente dot. Angelo Sesana, è proprietario della concessione di scavo presso l'area occupata dal Tempio dei Milioni di Anni di Amenhotep II a Luxor, Egitto. Per i cicli di lezioni è necessaria la prenotazione, all'adresse email info@cefb.it Le conferenze sono ad accesso gratuito e aperte a tutti gli interessati e appassionati. 1o Semestre venerdì 26 febbraio 2010 CONFERenza "Ittiti ed Egiziani sulla scena internazionale del Bronzo Tardo: una difficile convivenza" Prof.ssa CLELIA MORA, docente di Storia del Vicino Oriente antico e Ittitologia, Università degli Studi di Pavia 20:30 "" Aula Magna, Collegio Gallio, Via T. Gallio 1, Como ciclo di 2 lezioni, ogni giovedì: 4 marzo "" 11 marzo 2010 LEzioni DI CULTURA EGIZIA "Rapporti socio-politici tra Egitto e popoli del Vicino Oriente alla fine del Nuovo Regno" Dott. ANGELO SESANA 19:00 "" Collegio Gallio, Via T.
Si trasmette il programma degli eventi organizzati per il 2010 dal CEFB – Centro di Egitto Francesco Ballerini, associazione senza scopo di lucro che per più di dieci anni promuove la conoscenza dell'antico Egitto e che, nella persona del suo presidente dot. Angelo Sesana, è proprietario della concessione di scavo presso l'area occupata dal Tempio dei Milioni di Anni di Amenhotep II a Luxor, Egitto. Per i cicli di lezioni è necessaria la prenotazione, all'adresse email info@cefb.it Le conferenze sono ad accesso gratuito e aperte a tutti gli interessati e appassionati. 1o Semestre venerdì 26 febbraio 2010 CONFERenza "Ittiti ed Egiziani sulla scena internazionale del Bronzo Tardo: una difficile convivenza" Prof.ssa CLELIA MORA, docente di Storia del Vicino Oriente antico e Ittitologia, Università degli Studi di Pavia 20:30 "" Aula Magna, Collegio Gallio, Via T. Gallio 1, Como ciclo di 2 lezioni, ogni giovedì: 4 marzo "" 11 marzo 2010 LEzioni DI CULTURA EGIZIA "Rapporti socio-politici tra Egitto e popoli del Vicino Oriente alla fine del Nuovo Regno" Dott. ANGELO SESANA 19:00 "" Collegio Gallio, Via T.

Calendario delle Attività 2010 "“ CEFB, Centro di Egittologia Francesco Ballerini (Como)

22 Febbraio, 2010
Categorie:  Comunicati stampa Conferenze Egizi
Tags:  Como   Conferenze   corsi   Egitto   egittologia  

Si trasmette il programma degli eventi organizzati per il 2010 dal CEFB – Centro di Egittologia Francesco Ballerini, associazione senza fini di lucro che da più di dieci anni promuove la conoscenza dell’antico Egitto e che, nella persona del suo presidente dott. Angelo Sesana, è titolare della concessione di scavo presso l’area occupata dal Tempio dei Milioni di Anni di Amenhotep II a Luxor, Egitto. Per i cicli di lezioni è necessaria la prenotazione, all’indirizzo mail info@cefb.

Si intitola "Antinoo dopo e oltre. Dall'Egitto Copto alle Opere di Paola Crema" la mostra, allestita al Salone del Nicchio del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, che trasporta i visitatori nella città di Antinoe, fondata in Egitto subito la morte di Antinoo, dalla sua fondazione al suo abbandono, e oltre, attraverso le suggestive opere di Paola Crema, artista contemporanea, e con un doveroso omaggio a Marguerite Yourcenar, autrice delle "Memorie di Adriano". La città di Antinoe fu fondata nel Medio Egitto per volontà dell'imperatore Adriano che voleva commemorare Antinoo, il suo amante giovane e bellissimo, divinizzato dopo la morte. Un oracolo aveva predetto, durante il soggiorno di Adriano e Antinoo in Egitto, che uno dei due avrebbe dovuto morire. Il giovane amante si annegò nel Nilo, salvando così la vita all'imperatore. Da questo nefasto nacque una splendida città, che andò acquisendo col tempo notevole prestigio e divenne un centro fiorente, soprattutto in età copta (convenzionalmente dal 313 d.C al 640 d.C., quando giunsero gli Arabi), mentre fu abbandonata tra il VIII e il IX secolo d.
Si intitola "Antinoo dopo e oltre. Dall'Egitto Copto alle Opere di Paola Crema" la mostra, allestita al Salone del Nicchio del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, che trasporta i visitatori nella città di Antinoe, fondata in Egitto subito la morte di Antinoo, dalla sua fondazione al suo abbandono, e oltre, attraverso le suggestive opere di Paola Crema, artista contemporanea, e con un doveroso omaggio a Marguerite Yourcenar, autrice delle "Memorie di Adriano". La città di Antinoe fu fondata nel Medio Egitto per volontà dell'imperatore Adriano che voleva commemorare Antinoo, il suo amante giovane e bellissimo, divinizzato dopo la morte. Un oracolo aveva predetto, durante il soggiorno di Adriano e Antinoo in Egitto, che uno dei due avrebbe dovuto morire. Il giovane amante si annegò nel Nilo, salvando così la vita all'imperatore. Da questo nefasto nacque una splendida città, che andò acquisendo col tempo notevole prestigio e divenne un centro fiorente, soprattutto in età copta (convenzionalmente dal 313 d.C al 640 d.C., quando giunsero gli Arabi), mentre fu abbandonata tra il VIII e il IX secolo d.

"ANTINOO DOPO E OLTRE" in mostra al Museo Archeologico Nazionale di Firenze

13 Dicembre, 2009
Categorie:  Epoca Romana Generale Mostre
Tags:  Adriano   antinoo   Egitto   mostra   museo archeologico firenze  

Si intitola “Antinoo dopo e oltre. Dall’Egitto Copto alle Opere di Paola Crema” la mostra, allestita nel Salone del Nicchio del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, che trasporta i visitatori nella città di Antinoe, fondata in Egitto subito la morte di Antinoo, dalla sua fondazione al suo abbandono, e oltre, attraverso le suggestive opere scultoree di Paola Crema, artista contemporanea, e con un doveroso omaggio a Marguerite Yourcenar, autrice delle “Memorie di Adriano”.

12a missione archeologica presso il Tempio dei milioni di anni di Amenhotep II a Luxor, Egitto CEFB, Centro di Egittologia Francesco Ballerini Inizierà il 21 dicembre 2009 la 12a missione archeologica italiana, condotta dal CEFB – Centro di Egittologia Francesco Ballerini e diretta dal dott. Angelo Sesana, presso il Tempio dei milioni di anni di Amenhotep II a Luxor, West Bank. Lo scavo, che dopo molti anni ha permesso di riportare alla luce i resti di una delle più importanti strutture templari della XVIII dinastia, si protrarrà fino al 15 gennaio 2010. Gli obiettivi principali sono quelli di completare l'indagine all'interno del cortile colonnato del tempio e di continuare con l'indagine di alcune tombe relative a necropoli che hanno occupato l'area sia prima (Medio Regno) che dopo (Terzo periodo intermedio) la costruzione del tempio stesso. Proseguiranno inoltre le operazioni di conservazione e restauro, intraprese già lo scorso anno, volte a rendere in futuro fruibile al pubblico l'area attualmente oggetto di indagine. Si potranno seguire le fasi principali dello scavo attraverso le notizie che verranno periodicamente pubblicate sul nuovo sito del CEFB, www.cefb.it.
12a missione archeologica presso il Tempio dei milioni di anni di Amenhotep II a Luxor, Egitto CEFB, Centro di Egittologia Francesco Ballerini Inizierà il 21 dicembre 2009 la 12a missione archeologica italiana, condotta dal CEFB – Centro di Egittologia Francesco Ballerini e diretta dal dott. Angelo Sesana, presso il Tempio dei milioni di anni di Amenhotep II a Luxor, West Bank. Lo scavo, che dopo molti anni ha permesso di riportare alla luce i resti di una delle più importanti strutture templari della XVIII dinastia, si protrarrà fino al 15 gennaio 2010. Gli obiettivi principali sono quelli di completare l'indagine all'interno del cortile colonnato del tempio e di continuare con l'indagine di alcune tombe relative a necropoli che hanno occupato l'area sia prima (Medio Regno) che dopo (Terzo periodo intermedio) la costruzione del tempio stesso. Proseguiranno inoltre le operazioni di conservazione e restauro, intraprese già lo scorso anno, volte a rendere in futuro fruibile al pubblico l'area attualmente oggetto di indagine. Si potranno seguire le fasi principali dello scavo attraverso le notizie che verranno periodicamente pubblicate sul nuovo sito del CEFB, www.cefb.it.

CEFB: il 21 dicembre parte la 12a missione archeologica italiana presso il “Tempio dei milioni di anni” a Luxor

2 Dicembre, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Egizi Scavi
Tags:  amenhotep   CEFB   Egitto   scavo   tempio dei milioni di anni  

Inizierà il 21 dicembre 2009 la 12a missione archeologica italiana, condotta dal CEFB – Centro di Egittologia Francesco Ballerini e diretta dal dott. Angelo Sesana, presso il Tempio dei milioni di anni di Amenhotep II a Luxor, West bank. Lo scavo, che dopo molti anni ha permesso di riportare alla luce i resti di una delle più importanti strutture templari della XVIII dinastia, si protrarrà fino al 15 gennaio 2010.

L'Egitto porta bene, anzi benissimo. E' stato confermato al Buonconsiglio dove la mostra "Egitto mai visto. Collezioni nuove del Museo Egizio di Torino e del Castello del Buonconsiglio di Trento" ha già superato 123 mila visitatori, "stracciando" il precedente record detenuto con 113mila presenze dalla splendida mostra "Ori delle Alpi" allestita nel lontano 1997. "Egitto mai visto" è dunque la mostra più visitata di tutti i tempi recenti al Castello del Buonconsiglio.Questo successo, davvero clamoroso, ha spinto Franco Marzatico, Direttore dei Castelli Provinciali, a proporre una proroga della mostra sino al 10 January 2010. La proposta è stata accolta dall'Assessor Provinciale alla cultura Franco Panizza e dalla Soprintendenza peri beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichità Egizie (da cui proviene gran parte dei prestiti). Potremo così, afferma il Direttore Marzatico, dare una risposta positiva ai gruppi e alle scolaresche in lista di attesa e consentire anche ai ritardatari di admirare affascinanti reperti che restituiscono quel gusto per l'egittomania imperante nei salotti europei ottocenteschi.
L'Egitto porta bene, anzi benissimo. E' stato confermato al Buonconsiglio dove la mostra "Egitto mai visto. Collezioni nuove del Museo Egizio di Torino e del Castello del Buonconsiglio di Trento" ha già superato 123 mila visitatori, "stracciando" il precedente record detenuto con 113mila presenze dalla splendida mostra "Ori delle Alpi" allestita nel lontano 1997. "Egitto mai visto" è dunque la mostra più visitata di tutti i tempi recenti al Castello del Buonconsiglio.Questo successo, davvero clamoroso, ha spinto Franco Marzatico, Direttore dei Castelli Provinciali, a proporre una proroga della mostra sino al 10 January 2010. La proposta è stata accolta dall'Assessor Provinciale alla cultura Franco Panizza e dalla Soprintendenza peri beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichità Egizie (da cui proviene gran parte dei prestiti). Potremo così, afferma il Direttore Marzatico, dare una risposta positiva ai gruppi e alle scolaresche in lista di attesa e consentire anche ai ritardatari di admirare affascinanti reperti che restituiscono quel gusto per l'egittomania imperante nei salotti europei ottocenteschi.

A Trento record di visitatori per la mostra “Egitto mai visto”. Prorogata l’apertura fino al 10 gennaio 2010

5 Novembre, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Egizi Eventi Mostre
Tags:  Castello del Buonconsiglio   Egitto   mostra   trento  

L’Egitto porta bene, anzi benissimo. Se ne ha conferma al Buonconsiglio dove la mostra “Egitto mai visto. Collezioni inedite dal Museo Egizio di Torino e dal Castello del Buonconsiglio di Trento” ha già superato i 123 mila visitatori, “stracciando” il precedente record detenuto con 113mila presenze dalla splendida esposizione “Ori delle Alpi” allestita nel lontano 1997. “Egitto mai visto” è dunque la mostra più visitata di tutti i tempi recenti al Castello del Buonconsiglio.

Aprirà il prossimo 30 maggio la mostra "Egitto mai visto", un'anteprima mondiale dedicata ai ritrovamenti di due importanti collezioni nuove, tra loro molto diverse: la Collezione del Museo Egizio di Torino e la Collezione del Castello del Buonconsiglio, di Trento. La più ricca, proveniente dai depositi del Museo Egizio di Torino, l'istituzione museale dedicata all'Egitto più importante dopo quella del Cairo, sarà esposta insieme alla curiosa sezione egizia del Castello del Buonconsiglio, costituita da oggetti mai mostrati, acquisiti nella prima metà dell'Ottocento e conservati fino ad oggi nei depositi del museo. Tra ricostruzioni scenografiche saranno visibili 500 ritrovamenti mai esposti: mummie, sarcofagi, vesti, corredi funerari, 40 inedite pareti di sarcofago incise e dieci esemplari di stele appena restaurate. Ad oltre cento anni dalle scoperte, la mostra affronterà per la prima volta lo studio completo dei materiali ritrovati dalla Missione Archeologica Italiana, permettendo una ricostruzione filologica dei contesti funerari fino ad oggi sconosciuti al grande pubblico.
Aprirà il prossimo 30 maggio la mostra "Egitto mai visto", un'anteprima mondiale dedicata ai ritrovamenti di due importanti collezioni nuove, tra loro molto diverse: la Collezione del Museo Egizio di Torino e la Collezione del Castello del Buonconsiglio, di Trento. La più ricca, proveniente dai depositi del Museo Egizio di Torino, l'istituzione museale dedicata all'Egitto più importante dopo quella del Cairo, sarà esposta insieme alla curiosa sezione egizia del Castello del Buonconsiglio, costituita da oggetti mai mostrati, acquisiti nella prima metà dell'Ottocento e conservati fino ad oggi nei depositi del museo. Tra ricostruzioni scenografiche saranno visibili 500 ritrovamenti mai esposti: mummie, sarcofagi, vesti, corredi funerari, 40 inedite pareti di sarcofago incise e dieci esemplari di stele appena restaurate. Ad oltre cento anni dalle scoperte, la mostra affronterà per la prima volta lo studio completo dei materiali ritrovati dalla Missione Archeologica Italiana, permettendo una ricostruzione filologica dei contesti funerari fino ad oggi sconosciuti al grande pubblico.

“Egitto mai visto”: anteprima mondiale e reperti inediti dal 30 maggio al Castello del Buonconsiglio di Trento

22 Aprile, 2009
Categorie:  Egizi Mostre
Tags:  Castello del Buonconsiglio   Egitto   mostra   trento  

Aprirà il prossimo 30 maggio la mostra “Egitto mai visto”, un"anteprima mondiale dedicata ai ritrovamenti di due importanti collezioni inedite, tra loro molto diverse: la Collezione del Museo Egizio di Torino e la Collezione del Castello del Buonconsiglio, di Trento. La raccolta più ricca, proveniente dai depositi del Museo Egizio di Torino, l’istituzione museale dedicata all’Egitto più importante dopo quella del Cairo, sarà esposta insieme alla curiosa sezione egizia del Castello del Buonconsiglio, costituita da oggetti mai mostrati, acquisiti nella prima metà dell’Ottocento e conservati fino ad oggi nei depositi del museo.

Fa scalpore, l'annuncio di un gruppo di archeologi, che avrebbe individuato nel sito dell'antica Taposiris Magna, ad Abusir,vest dell'Alessandria. la sepoltura di due amanti. Sotto le rovine di un tempio dedicato a Iside che si dirige verso il Mediterraneo, alcuni studiosi di una spedizione della Repubblica Dominicana hanno scoperto, con l'aiuto di un radar, tre camere alla profondità di 20 metri sotto le rocce. Secondo gli archeologi potrebbe essere la tomba della coppia più famosa e tormentata dell'antichità: Marco Antonio e Cleopatra. Zahi Hawass, capo degli archeologi, dirama un immediato comunicato stampa, in cui precisa che, dopo tre anni di scavo del sito sospettato di accogliere l'eterno riposo della coppia e dopo tre mesi di indagine sistematica con il georadar, ha identificato con i colleghi una vasta necropoli con più di 27 tombe (per un totale di 20 scheletri tutti del I sec. a.C.: quindi proprio il periodo di Cleopatra, nata nel 69 a.C. e deceduta nel 30 a.C.).
Fa scalpore, l'annuncio di un gruppo di archeologi, che avrebbe individuato nel sito dell'antica Taposiris Magna, ad Abusir,vest dell'Alessandria. la sepoltura di due amanti. Sotto le rovine di un tempio dedicato a Iside che si dirige verso il Mediterraneo, alcuni studiosi di una spedizione della Repubblica Dominicana hanno scoperto, con l'aiuto di un radar, tre camere alla profondità di 20 metri sotto le rocce. Secondo gli archeologi potrebbe essere la tomba della coppia più famosa e tormentata dell'antichità: Marco Antonio e Cleopatra. Zahi Hawass, capo degli archeologi, dirama un immediato comunicato stampa, in cui precisa che, dopo tre anni di scavo del sito sospettato di accogliere l'eterno riposo della coppia e dopo tre mesi di indagine sistematica con il georadar, ha identificato con i colleghi una vasta necropoli con più di 27 tombe (per un totale di 20 scheletri tutti del I sec. a.C.: quindi proprio il periodo di Cleopatra, nata nel 69 a.C. e deceduta nel 30 a.C.).

Scavata necropoli del I a.C. in Egitto. Hawass annuncia: potrebbe essere la tomba di Antonio e Cleopatra

21 Aprile, 2009
Categorie:  Curiosità Egizi Epoca Romana Estero Nuovi Ritrovamenti Scavi
Tags:  cleopatra   Egitto   necropoli   Zahi Hawass  

Fa scalpore, l’annuncio di un gruppo di archeologi, che avrebbe individuato nel sito dell’antica Taposiris Magna, ad Abusir, ovest di Alessandria. la sepoltura di due amanti. Sotto le rovine di un tempio dedicato a Iside che si affaccia sul mediterraneo, alcuni studiosi di una spedizione della Repubblica Dominicana hanno scoperto, con l’aiuto di un radar, tre camere alla profondità di 20 metri sotto le rocce. Secondo gli archeologi potrebbe essere la tomba della coppia più famosa e tormentata dell’antichità: Marco Antonio e Cleopatra.

La lupa e la sfinge – Mostra a Castel Sant’Angelo

21 Luglio, 2008
Categorie:  Egizi Epoca Romana Mostre Musei
Tags:  Castel Sant'angelo   Egitto   roma  

Al Museo di Castel Sant’Angelo (Roma) è in corso la mostra La Lupa e la Sfinge dove, con oltre 50 sculture, testi e pitture, si cerca di approfondire il tema del rapporto tra Roma e l’Egitto. Un’influenza, quella egizia, riscontrabile in ogni luogo della Città Eterna; sul Campidoglio il “Tevere” e il “Nilo” uniscono nel mito le due lontane sponde, come nei versi di un poeta dell’Arcadia, e i leoni egizi accolgono i visitatori alla base della lunga scalinata, mentre nel rione Campo Marzio, dove ora sorgono i palazzi del Governo, il sottosuolo è disseminato di reperti del tempio di Iside e poco più in là, verso le pendici del Quirinale, si trova il Serapeo.


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