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Gli Dei tornano a casa. Brescia, 7 marzo 2013. Grande Riapertura del Capitolium. Impossibile perdere un'emozione assolutamente unica: assistere al ritorno degli antichi Dei all'interno del Capitolium, duemila anni dopo il loro primo ingresso. Accadrà a Brescia dove, dal 7 marzo, ripristina il Capitolium, uno degli edifici dell'età imperiale meglio conservati in Italia settentrionale. La riapertura è limitata a pochi mesi perché si tratta di una preview privilegiata del primo di una serie di interventi di scavo, studio e restauro che hanno già coinvolto, e continue a coinvolgere, l'intero complesso archeologico all'interno del Museo di Santa Giulia, ambito che per la sua importanza è stato riconosciuto dall'Unesco come Patrimonio dell'Umanità. Rendere assolutamente eccezionale questa temporanea riapertura è non solo la bellezza, l'imponenza e l'intrinsicità del monumento simbolo di Brescia ma il nuovo percorso musuale che Francesca Morandini, curatrice per l'archeologia dei Civici Musei e Paola Faroni responsabile per l'edificio monumentale del Comune di Brescia, in team con Filli Rossi della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia, hanno ideato.
Gli Dei tornano a casa. Brescia, 7 marzo 2013. Grande Riapertura del Capitolium. Impossibile perdere un'emozione assolutamente unica: assistere al ritorno degli antichi Dei all'interno del Capitolium, duemila anni dopo il loro primo ingresso. Accadrà a Brescia dove, dal 7 marzo, ripristina il Capitolium, uno degli edifici dell'età imperiale meglio conservati in Italia settentrionale. La riapertura è limitata a pochi mesi perché si tratta di una preview privilegiata del primo di una serie di interventi di scavo, studio e restauro che hanno già coinvolto, e continue a coinvolgere, l'intero complesso archeologico all'interno del Museo di Santa Giulia, ambito che per la sua importanza è stato riconosciuto dall'Unesco come Patrimonio dell'Umanità. Rendere assolutamente eccezionale questa temporanea riapertura è non solo la bellezza, l'imponenza e l'intrinsicità del monumento simbolo di Brescia ma il nuovo percorso musuale che Francesca Morandini, curatrice per l'archeologia dei Civici Musei e Paola Faroni responsabile per l'edificio monumentale del Comune di Brescia, in team con Filli Rossi della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia, hanno ideato.

Brescia, dal 7 marzo grande riapertura del Capitolium

15 Gennaio, 2013
Categorie:  Comunicati stampa Epoca Romana Eventi Musei Visite
Tags:  brescia   capitolium  

Brescia, 7 marzo 2013. Grande riapertura del Capitolium. Impossibile perdere una emozione assolutamente unica: assistere al ritorno degli antichi Dei all’interno del loro Capitolium, duemila anni dopo il loro primo ingresso. Accadrà a Brescia dove, dal 7 marzo, riapre il Capitolium, uno degli edifici di età imperiale meglio conservati in Italia settentrionale. La riapertura è limitata ad alcuni mesi perché si tratta di una preview privilegiata del primo di una serie di interventi di scavo, studio e restauro che hanno già coinvolto, e continueranno a coinvolgere, l’intero complesso archeologico a ridosso del Museo di Santa Giulia, ambito che per la sua importanza è stato riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità.

Al Diocesano di Brescia rivive l'età del rame (3400 – 2200 a.C.). Fu un millennio fondamentale per l'umanità: "nascono" l'aratro, la ruota, l'aggiogamento degli animali per la trazione, il carro a quattro ruote, il sviluppo della metallurgia del rame, spesso in legazione con l'arsenico, l'agricoltura e l'allevamento, attività che favoriscono nuovi assetti economici e sociali. Questa è la mostra che esperti e appassionati attendevano da anni, dato che dell'Eta del rame si sa molto; ma moltissimo ancora resta da scoprire e da definire. Così la mostra di Brescia sarà l'opportunità per fare il punto di tutte le nuove scoperte in Italia settentrionale, ambito fondamentale per questa civiltà. A promuovere, in collaborazione con le diverse Soprintendenze, il Museo Diocesano e la Fondazione CAB, è un apposito Organizing Committee accompanied da un qualificatissimo comitato scientifico presieduto da Raffaele.C. De Marinis.
Al Diocesano di Brescia rivive l'età del rame (3400 – 2200 a.C.). Fu un millennio fondamentale per l'umanità: "nascono" l'aratro, la ruota, l'aggiogamento degli animali per la trazione, il carro a quattro ruote, il sviluppo della metallurgia del rame, spesso in legazione con l'arsenico, l'agricoltura e l'allevamento, attività che favoriscono nuovi assetti economici e sociali. Questa è la mostra che esperti e appassionati attendevano da anni, dato che dell'Eta del rame si sa molto; ma moltissimo ancora resta da scoprire e da definire. Così la mostra di Brescia sarà l'opportunità per fare il punto di tutte le nuove scoperte in Italia settentrionale, ambito fondamentale per questa civiltà. A promuovere, in collaborazione con le diverse Soprintendenze, il Museo Diocesano e la Fondazione CAB, è un apposito Organizing Committee accompanied da un qualificatissimo comitato scientifico presieduto da Raffaele.C. De Marinis.

L’età del Rame. La pianura padana e le Alpi al tempo di Ötzi. Brescia, Museo Diocesano

6 Dicembre, 2012
Categorie:  Comunicati stampa Mostre Preistoria Protostoria
Tags:  brescia   eta del rame   oetzi   similaun  

Al Diocesano di Brescia rivivrà l’età del Rame (3400 – 2200 a.C.). Fu un millennio fondamentale per l’umanità: “nascono” l’aratro, la ruota, l’aggiogamento degli animali per la trazione, il carro a quattro ruote, lo sviluppo della metallurgia del rame, spesso in lega con l’arsenico, l’agricoltura e l’allevamento, attività che favoriscono nuovi assetti economici e sociali. Questa è la mostra che esperti ed appassionati attendevano da anni, dato che dell’Eta del rame si sa molto; ma moltissimo resta ancora da scoprire e da definire.

Il venerdì 30 settembre, al Museo Diocesanico di Brescia, via Gaspare da Salò 13, alle 18.00, si sarà tenuto un incontro sul tema: "Il Nodo di Salomone" presentato da studiosi che hanno condotto ricerche specifiche sul simbolo. Riassumendo anni di ricerca, esposto in una mostra itinerante, in una monografia e nella recente pubblicazione pubblicata da ANANKE dal titolo "Il Nodo di Salomone, un simbolo nei millenni", si può affermare che il segno ha risalto e fortunato in un arco di tempo durato circa cinque millenni. Questo si è manifestato nell'ambito delle prime civiltà mediorientali, in quello pagano greco-romano, quindi in più cicli, da quello cristiano, nell'Ebraismo, nell'Islam e in diverse culture. La struttura del simbolo è semplice: due anelli schiacciati e uniti ortogonalmente, che formano un disegno cruciforme, con alcune varianti. Nelle estreme stilizzazioni il Nodo è la croce nei tappeti orientali, torciglio di serpenti in uno dei più antichi casi di area sumeria, raccordo di figurazioni complesse come in Ireland, nelle croci germaniche e, infine, simbolo iniziatico, magico, esoterico, nelle varie combinate con il labirinto fino al XVII secolo.
Il venerdì 30 settembre, al Museo Diocesanico di Brescia, via Gaspare da Salò 13, alle 18.00, si sarà tenuto un incontro sul tema: "Il Nodo di Salomone" presentato da studiosi che hanno condotto ricerche specifiche sul simbolo. Riassumendo anni di ricerca, esposto in una mostra itinerante, in una monografia e nella recente pubblicazione pubblicata da ANANKE dal titolo "Il Nodo di Salomone, un simbolo nei millenni", si può affermare che il segno ha risalto e fortunato in un arco di tempo durato circa cinque millenni. Questo si è manifestato nell'ambito delle prime civiltà mediorientali, in quello pagano greco-romano, quindi in più cicli, da quello cristiano, nell'Ebraismo, nell'Islam e in diverse culture. La struttura del simbolo è semplice: due anelli schiacciati e uniti ortogonalmente, che formano un disegno cruciforme, con alcune varianti. Nelle estreme stilizzazioni il Nodo è la croce nei tappeti orientali, torciglio di serpenti in uno dei più antichi casi di area sumeria, raccordo di figurazioni complesse come in Ireland, nelle croci germaniche e, infine, simbolo iniziatico, magico, esoterico, nelle varie combinate con il labirinto fino al XVII secolo.

Il nodo di salomone. Conferenza al Museo Diocesano di Brescia

29 Settembre, 2011
Categorie:  Conferenze
Tags:  brescia   Conferenze   nodo salomone   val camonica  

Venerdì 30 Settembre presso il Museo Diocesano di Brescia, in via Gaspare da Salò 13, alle ore 18.00 si terrà un incontro sul tema : “Il nodo di Salomone” presentato da studiosi che hanno condotto ricerche specifiche sul simbolo. Riassumendo anni di ricerche, sfociate in una mostra itinerante, in una monografia e nella recente pubblicazione edita da ANANKE dal titolo “Il Nodo di Salomone, un simbolo nei millenni”, si può affermare che il segno ha avuto risalto e fortuna in un arco di tempo durato circa cinque millenni.

Il Gruppo Archeologico Ambrosiano propone delle visite guidate ai musei del Cremonese, del Mantovano e del Bresciano

12 Febbraio, 2011
Categorie:  Musei Visite
Tags:  brescia   cremona   gruppo archeologico ambrosiano   Mantova   remedello  

Domenica 13 febbraio il Gruppo Archeologico Ambrosiano – associazione di volontariato impegnata nella valorizzazione del patrimonio storico-archeologico italiano – offre ai propri soci la possibilità di visitare tre musei della provincia di Cremona, Mantova e Brescia. Inoltre, i non soci che volessero partecipare alla manifestazione, possono acquistare la “tessera simpatizzanti”, al costo di 5,00 euro, che permette di partecipare a due iniziative a scelta organizzate del Gruppo Archeologico Ambrosiano. Questa iniziativa è promossa dai Gruppi Archeologici d’Italia, di cui il Gruppo Archeologico Ambrosiano fa parte, per far riscoprire ai cittadini l’importanza e il valore del meraviglioso patrimonio artistico e archeologico italiano.


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