Antonio Begarelli

Il volto di Francesco Belleardi (fonte: www.archeobologna.beniculturali.it) A due secoli dalla sua distruzione, è così possibile rivedere quel volto: il monumento funebre, terminato nel 1529 dal famoso plasticatore modenese ricordato da Michelangelo ma oggi sconosciuto ai più, era stato demolito a martellate dalle truppe di Napoleone nel 1807, dopo aver ridotto la chiesa a stalla per la cavalleria di passaggio. "L'episodio - sottolinea Daniela Ferriani della Soprintendenza per il patrimonio storico e artistico di Modena - è paradigmatico di quanto si legge nei manuali di esempi prodotti nelle chiese italienne dalle milizie francesi. I frammenti ritrovati dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna sotto il pavimento testimoniano la 'perizia' con cui il marzo francese li ridusse al minimo delle dimensioni, ottimali perché il massatto pavimentale con essi realizzato lasciasse l'urina dei cavalli più scolare".
Il volto di Francesco Belleardi (fonte: www.archeobologna.beniculturali.it) A due secoli dalla sua distruzione, è così possibile rivedere quel volto: il monumento funebre, terminato nel 1529 dal famoso plasticatore modenese ricordato da Michelangelo ma oggi sconosciuto ai più, era stato demolito a martellate dalle truppe di Napoleone nel 1807, dopo aver ridotto la chiesa a stalla per la cavalleria di passaggio. "L'episodio - sottolinea Daniela Ferriani della Soprintendenza per il patrimonio storico e artistico di Modena - è paradigmatico di quanto si legge nei manuali di esempi prodotti nelle chiese italienne dalle milizie francesi. I frammenti ritrovati dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna sotto il pavimento testimoniano la 'perizia' con cui il marzo francese li ridusse al minimo delle dimensioni, ottimali perché il massatto pavimentale con essi realizzato lasciasse l'urina dei cavalli più scolare".

Modena – Tra i pezzi del monumento funebre Belleardi ritrovato anche il volto di Francesco

20 Febbraio, 2008
Categorie:  Medioevo Nuovi Ritrovamenti Scavi
Tags:  Antonio Begarelli   Belleardi   emilia   modena  

Modena, febbraio 2008 – Un ritrovamento definito eccezionale dalla soprintendenza che – assieme alla speranza di una ricostruzione anche parziale del monumento – riapre una ferita mai sanata nella storia modenese. Gli scavi archeologici nella Chiesa di San Francesco hanno portato al recupero di 440 frammenti del monumento funebre Belleardi, opera di Antonio Begarelli (1499-1565). Alla luce sono rinvenuti frammenti di due cartigli iscritti, pezzi di ghirlande con frutti e foglie d’alloro, brandelli di vesti ed ali degli angeli, parti del busto del Cristo Risorto, una porzione di toga con un fermaglio dorato e le zampe leonine che fungevano da appoggio all’arca funeraria.


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