ancora

Dopo l'esemplare ritrovato a Grado (GO) qualche tempo fa, diamo spazio alla notizia di una nuova ancora emersa dal mare nostrum. A seguito di una segnalazione del Dott. Giuseppe Donato, subacqueo di Messina, la Soprintendenza del Mare ha allertato la Capitaneria di Porto di Milazzo "" Ufficio locale di Patti per realizzare il recupero di un'ancora in piombo. L'ancora, trovata in pericolo di trafugamento nei fondali di Capo Schinò (Gioiosa Marea), è stata recuperata il 9 aprile con la coordinamento della Soprintendenza del Mare a cura di Philippe Tisseyre archaeologo del Ministero Beni Archeologici e con la collaborazione del scopritore Giuseppe Donato. L'ancora della lunghezza di 1.96 metri e di un peso approssimativo di 270 Kg risalente al periodo romano, si trovava su un fondale di sabbia mischiata a circa 14 metri, visibilmente decontestualizzata; il reperto non presenta registrazioni o decorazioni ed è del tipo a cassa senza perno. Dopo il recupero l'ancora è stata trasportata presso i locali della Capitaneria di Porto di Milazzo a cura dei militari coordinati dal Tenente di Vascello Michele Messina e dal Capo di I cl.
Dopo l'esemplare ritrovato a Grado (GO) qualche tempo fa, diamo spazio alla notizia di una nuova ancora emersa dal mare nostrum. A seguito di una segnalazione del Dott. Giuseppe Donato, subacqueo di Messina, la Soprintendenza del Mare ha allertato la Capitaneria di Porto di Milazzo "" Ufficio locale di Patti per realizzare il recupero di un'ancora in piombo. L'ancora, trovata in pericolo di trafugamento nei fondali di Capo Schinò (Gioiosa Marea), è stata recuperata il 9 aprile con la coordinamento della Soprintendenza del Mare a cura di Philippe Tisseyre archaeologo del Ministero Beni Archeologici e con la collaborazione del scopritore Giuseppe Donato. L'ancora della lunghezza di 1.96 metri e di un peso approssimativo di 270 Kg risalente al periodo romano, si trovava su un fondale di sabbia mischiata a circa 14 metri, visibilmente decontestualizzata; il reperto non presenta registrazioni o decorazioni ed è del tipo a cassa senza perno. Dopo il recupero l'ancora è stata trasportata presso i locali della Capitaneria di Porto di Milazzo a cura dei militari coordinati dal Tenente di Vascello Michele Messina e dal Capo di I cl.

Ancora un’ancora romana. Il reperto ritrovato a Capo Schinò (ME)

17 Aprile, 2008
Categorie:  Epoca Romana Nuovi Ritrovamenti
Tags:  ancora   archeologia subacquea  

Dopo l’esemplare ritrovato a Grado (GO) qualche tempo fa, diamo spazio alla notizia di una nuova ancora emersa dal mare nostrum. A seguito di una segnalazione del Dott. Giuseppe Donato, subacqueo di Messina, la Soprintendenza del Mare ha allertato la Capitaneria di Porto di Milazzo ““ Ufficio locale di Patti per effettuare il recupero di un”ancora in piombo. L’ancora, trovata in pericolo di trafugamento nei fondali di Capo Schinò (Gioiosa Marea), è stata recuperata il 9 aprile con il coordinamento della Soprintendenza del Mare a cura di Philippe Tisseyre archeologo del Servizio Beni Archeologici e con la collaborazione dello scopritore Giuseppe Donato.


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