Como – Villa Olmo: è tempo di programmazione (forse una mostra sull’arte precolombiana nel 2008)

12 Dicembre, 2007
Categorie:  Comunicati stampa Curiosità Mostre Musei
Tags:  Como   precolombiani   villa olmo  

Una grande mostra di arte precolombiana con pezzi mai visti in Italia, circa trecento, che avrebbe l’imprimatur del Museo storico di Santiago del Cile. È questa l’esposizione che risulterebbe in pole position per la prossima tappa del progetto ‘grandi mostre‘ a Villa Olmo, che aprirà nel marzo 2008. Al progetto lavora da mesi l’assessore alla Cultura di Como Sergio Gaddi, curatore ufficiale degli eventi della storica dimora a lago dal 2006 a questa parte, attualmente impegnato in un tour che l’ha portato prima a Vienna e poi negli Usa.

Al Museo Archaeologico del Territorio Toleriense di Colleferro sono state affidate i preziosi reperti sequestrati poco tempo fa dalla Guardia di Finanza a San Cesareo. Si tratta di ben 11 pezzi, considerati di grande interesse archeologico, che gli uomini del Comando di Tenenza della Guardia di Finanza di Colleferro, all'ordine del Ten. Giancarlo Urciuoli, dopo esserne entrati in possesso hanno consegnato alla Soprintendenza per i beni Archeologici del Lazio nella persona dell'Ispettrice della Zona Marisa De Spagnolis. I reperti recuperati "La Soprintendenza - dice il sindaco Mario Cacciotti - ha ritenuto dover affidare questi reperti, databili tra i VII e i IV secoli a.C., al nostro Museo, visto il grande contributo dato da questa struttura alla salvaguardia e conservazione del patrimonio archeologico da venti anni a questa parte". "Il vasellame - spiega il direttore del museo Angelo Luttazzi -, ben conservato, con molta probabilità potrebbe provenire dall'Etruria, ma anche da qualche sito del Lazio a sud di Roma".
Al Museo Archaeologico del Territorio Toleriense di Colleferro sono state affidate i preziosi reperti sequestrati poco tempo fa dalla Guardia di Finanza a San Cesareo. Si tratta di ben 11 pezzi, considerati di grande interesse archeologico, che gli uomini del Comando di Tenenza della Guardia di Finanza di Colleferro, all'ordine del Ten. Giancarlo Urciuoli, dopo esserne entrati in possesso hanno consegnato alla Soprintendenza per i beni Archeologici del Lazio nella persona dell'Ispettrice della Zona Marisa De Spagnolis. I reperti recuperati "La Soprintendenza - dice il sindaco Mario Cacciotti - ha ritenuto dover affidare questi reperti, databili tra i VII e i IV secoli a.C., al nostro Museo, visto il grande contributo dato da questa struttura alla salvaguardia e conservazione del patrimonio archeologico da venti anni a questa parte". "Il vasellame - spiega il direttore del museo Angelo Luttazzi -, ben conservato, con molta probabilità potrebbe provenire dall'Etruria, ma anche da qualche sito del Lazio a sud di Roma".

Al museo di Colleferro i reperti recuperati dalla GdF

11 Dicembre, 2007
Categorie:  Comunicati stampa Epoca Romana Etruschi Musei
Tags:  colleferro   lazio  

Al Museo Archeologico del Territorio Toleriense di Colleferro sono stati affidati i preziosi reperti sequestrati poco tempo fa dalla Guardia di Finanza a San Cesareo. Si tratta di ben 11 pezzi, considerati di grande interesse archeologico, che gli uomini del Comando di Tenenza della Guardia di Finanza di Colleferro, agli ordini del Ten. Giancarlo Urciuoli, dopo esserne entrati in possesso hanno consegnato alla Soprintendenza per i beni Archeologici del Lazio nella persona dell’Ispettrice di Zona Marisa De Spagnolis.

Settimana degli Ipogei – V edizione – Trani

10 Dicembre, 2007
Categorie:  Conferenze Curiosità
Tags:  ipogeo   trani  

[Trani] E’ in svolgimento in questi giorni (dal 10 al 15 dicembre) la V edizione della “Settimana degli Ipogei”. Una serie di convegni sono programmati presso il Centro servizi del Parco Archeologico: martedì 11 alle ore 19, Alessandro Buongiorno, direttore dell’Agenzia Puglia Imperiale, il sindaco di Gennaro e l’assessore Aquilino parleranno di: “Cultura e Turismo per lo sviluppo socio-economico del territorio”. La sera successiva (mercoledì 12) sarà la volta di Luigi Colapietro, capo dipartimento Ricerca scientifica e universitaria dell’associazione Ipogei urbani del capoluogo dauno che illustrerà la “Foggia Ipogeica”.

Diamo spazio alla segnalazione del Prof."- "Daniele Castrizio"- dell'Università degli Studi di Messina, Dipartimento di Scienze dell'-""Antichità, sul ritrovamento nelle acque di Punta Calamizzi (Reggio Calabria), di elementi di trabeazione facnti probabilmente parte dell'Artemission di Reggio, ricordato dalle fonti greche. Alcune immagini del ritrovamento: La città di Reggio Calabria,"- "in epoca antica,"- "era avvantaggiata per la sua collocazione geografica e,"- "soprattutto,"- "per la naturale presenza di un ottimo porto naturale."- "Tale porto era"- "reso sicuro,"- "a nord,"- "dalla Rada Giunchi,"- "che lo proteggeva dai venti settentrionali,"- "mentre a sud la presenza di Punta Calamizzi riusciva a ripararlo dal scirocco e dal libeccio. Il porto,"- "-secondo le evidence storiche,"- "si doveva trovare vicino all'attuale fiumara Calopinace,"- "come"- "dimostra la contrazione della città in epoca romea,"- "quasi abbarbicata al suo approdo.
Diamo spazio alla segnalazione del Prof."- "Daniele Castrizio"- dell'Università degli Studi di Messina, Dipartimento di Scienze dell'-""Antichità, sul ritrovamento nelle acque di Punta Calamizzi (Reggio Calabria), di elementi di trabeazione facnti probabilmente parte dell'Artemission di Reggio, ricordato dalle fonti greche. Alcune immagini del ritrovamento: La città di Reggio Calabria,"- "in epoca antica,"- "era avvantaggiata per la sua collocazione geografica e,"- "soprattutto,"- "per la naturale presenza di un ottimo porto naturale."- "Tale porto era"- "reso sicuro,"- "a nord,"- "dalla Rada Giunchi,"- "che lo proteggeva dai venti settentrionali,"- "mentre a sud la presenza di Punta Calamizzi riusciva a ripararlo dal scirocco e dal libeccio. Il porto,"- "-secondo le evidence storiche,"- "si doveva trovare vicino all'attuale fiumara Calopinace,"- "come"- "dimostra la contrazione della città in epoca romea,"- "quasi abbarbicata al suo approdo.

Ritrovato l’Artemision di Reggio Calabria nelle acque di Punta Calamizzi

8 Dicembre, 2007
Categorie:  Comunicati stampa Nuovi Ritrovamenti Periodo Greco

Diamo spazio alla segnalazione del Prof.“­ “¬Daniele Castrizio“­ dell’Università degli Studi di Messina, Dipartimento di Scienze dell’­"“¬Antichità, sul ritrovamento nelle acque di Punta Calamizzi (Reggio Calabria), di elementi di trabeazione facenti probabilmente parte dell’Artemision di Reggio, ricordato dalle fonti greche. Alcune immagini del ritrovamento: La città di Reggio Calabria,“­ “¬in epoca antica,“­ “¬era avvantaggiata per la sua collocazione geografica e,“­ “¬soprattutto,“­ “¬per la naturale presenza di un ottimo porto naturale.“­ “¬Tale porto era"­ “¬reso sicuro,“­ “¬a nord,“­ “¬dalla Rada Giunchi,“­ “¬che lo proteggeva dai venti settentrionali,“­ “¬mentre a sud la presenza di Punta Calamizzi riusciva a ripararlo dallo scirocco e dal libeccio.

20 anni di scavi a Castel Tirolo

7 Dicembre, 2007
Categorie:  Comunicati stampa Pubblicazioni Scavi
Tags:  castel tirolo  

Una retrospettiva su 20 anni di ricerche e scavi a Castel Tirolo sono stati raccolti in un’ampia documentazione presentata questa mattina alla stampa dal presidente Luis Durnwalder, dall’assessore Sabine Kasslatter Mur e dai vertici del museo storico-culturale della Provincia. Il progetto, la cui partenza in fase embrionale era avvenuta nel 1986, è stato coordinato negli ultimi anni dal direttore del Dipartimento lavori pubblici Josef March. “Ora conosciamo l’età di ogni pietra dell’area di Castel Tirolo”, ha sottolineato March, e dando un’occhiata ai numeri della documentazione non si stenta a credergli.

Louis Charpentier nel suo "Il mistero Basco" ripercorre, come facilmente intuibile, la suggestiva storia del popolo basco, ponendo domande sulle sue origini e parentali con altri popoli del bacino del Mediterraneo. Il filo rosso dell'intero libro la presunta discendenza del popolo basco dall'uomo di Cro-Magnon e la diffusione delle sue peculiari caratteristiche al di fuori degli attuali confini. Leggendo il libro ci troveremo a riflettere sui suoi rituali religiosi e sui suoi gruppi sanguigni, su Atlantide e sui miti delle origini, spesso con una punta polemica rispetto al mondo scientifico e accademico, dal punto di vista dell'autore troppo ciecamente rigoroso nelle metodologie di ricerca. Nel perfetto stile del suo tempo (la prima pubblicazione di "Il mistero Basco" risale al 1975), l'autore dà un ampio spazio alle sue opinioni personali, con una carica e un trasporto che raramente troviamo nei scritti a noi contemporanei, anche se a volte con il pericolo di perdere obiettività o chiarezza nelle sue trattazioni.
Louis Charpentier nel suo "Il mistero Basco" ripercorre, come facilmente intuibile, la suggestiva storia del popolo basco, ponendo domande sulle sue origini e parentali con altri popoli del bacino del Mediterraneo. Il filo rosso dell'intero libro la presunta discendenza del popolo basco dall'uomo di Cro-Magnon e la diffusione delle sue peculiari caratteristiche al di fuori degli attuali confini. Leggendo il libro ci troveremo a riflettere sui suoi rituali religiosi e sui suoi gruppi sanguigni, su Atlantide e sui miti delle origini, spesso con una punta polemica rispetto al mondo scientifico e accademico, dal punto di vista dell'autore troppo ciecamente rigoroso nelle metodologie di ricerca. Nel perfetto stile del suo tempo (la prima pubblicazione di "Il mistero Basco" risale al 1975), l'autore dà un ampio spazio alle sue opinioni personali, con una carica e un trasporto che raramente troviamo nei scritti a noi contemporanei, anche se a volte con il pericolo di perdere obiettività o chiarezza nelle sue trattazioni.

“Il mistero basco. Alle origini della civiltà occidentale” – Louis Charpentier

5 Dicembre, 2007
Categorie:  Preistoria Protostoria Pubblicazioni
Tags:  baschi   charpentier  

Louis Charpentier nel suo “Il mistero Basco” ripercorre, come facilmente intuibile, la suggestiva storia del popolo basco, ponendosi domande sulle sue origini e sulle parentele con altri popoli del bacino del mediterraneo. Filo rosso dell’intero libro la presunta discendenza del popolo basco dall’uomo di Cro-Magnon e la diffusione delle sue peculiari caratteristiche al di fuori degli attuali confini. Leggendo il libro ci troveremo a riflettere su rituali religiosi e su gruppi sanguigni, su Atlantide e sui miti delle origini, spesso con una punta polemica nei confronti del mondo scientifico ed accademico, dal punto di vista dell’autore troppo ciecamente rigoroso nelle metodologie di ricerca.

MODENA – Sono iniziate questa mattina e continueranno fino domani sulla via Emilia est, all'altezza dell'attraversamento della ferrovia Modena-Sassuolo, le operazioni per smontare il monumento funerario di Vetilia Egloge, imponente ara romana di oltre 4 metri di altitudine e 25 tonnellate di peso, databile al primo secolo d.C., ritrovata nel settembre scorso durante scavi per la realizzazione di interrati. Sotto la direzione scientifica della Soprintendenza per i beni archeologici dell'Emilia-Romagna, l'ara sarà completamente smontata, trasferita in deposito, sottoposta a interventi conservativi e rimontata al Lapidario romano dei Musei civici, al Palazzo dei musei, dove riceverà il benvenuto il 16 dicembre. L'ara funeraria ritrovata a Modena agli inizi del settembre, è emersa a poco più di un metro e mezzo dal piano della campagna, mentre il bacino si trova a circa 5 metri e mezzo di profondità. In pietra calcarea e di forma parallelepipoidale, alto un metro e 70; presenta intatta l'inscription, la cornice e le decorazioni laterali.
MODENA – Sono iniziate questa mattina e continueranno fino domani sulla via Emilia est, all'altezza dell'attraversamento della ferrovia Modena-Sassuolo, le operazioni per smontare il monumento funerario di Vetilia Egloge, imponente ara romana di oltre 4 metri di altitudine e 25 tonnellate di peso, databile al primo secolo d.C., ritrovata nel settembre scorso durante scavi per la realizzazione di interrati. Sotto la direzione scientifica della Soprintendenza per i beni archeologici dell'Emilia-Romagna, l'ara sarà completamente smontata, trasferita in deposito, sottoposta a interventi conservativi e rimontata al Lapidario romano dei Musei civici, al Palazzo dei musei, dove riceverà il benvenuto il 16 dicembre. L'ara funeraria ritrovata a Modena agli inizi del settembre, è emersa a poco più di un metro e mezzo dal piano della campagna, mentre il bacino si trova a circa 5 metri e mezzo di profondità. In pietra calcarea e di forma parallelepipoidale, alto un metro e 70; presenta intatta l'inscription, la cornice e le decorazioni laterali.

Modena – Al via i lavori per il “trasloco” di Vetilia Egloge

5 Dicembre, 2007
Categorie:  Curiosità Epoca Romana Nuovi Ritrovamenti
Tags:  ara funeraria   emilia   modena  

MODENA – Sono iniziate questa mattina e proseguiranno fino a domani in via Emilia est, all’altezza dell’attraversamento della ferrovia Modena-Sassuolo, le operazioni per smontare il monumento funerario di Vetilia Egloge, imponente ara romana di oltre 4 metri di altezza e 25 tonnellate di peso, databile al I secolo d.C., ritrovata nel settembre scorso durante scavi per la realizzazione di interrati. Sotto la direzione scientifica della Soprintendenza per i beni archeologici dell’Emilia-Romagna, l’ara sarà completamente smontata, trasferita in deposito, sottoposta a interventi conservativi e rimontata al Lapidario romano dei Musei civici, al Palazzo dei musei, dove riceverà il benvenuto il 16 dicembre.

Incontri con l’archeologia, la storia e l’arte – Manciano (GR)

4 Dicembre, 2007
Categorie:  Comunicati stampa Conferenze
Tags:  grosseto   Manciano   Saturnia  

Il Comune di Manciano (Grosseto) in collaborazione con i Musei civici e il Parco archeologico di Saturnia e della Valle dell’Albegna organizza anche quest’anno gli “Incontri con l’archeologia, la storia e l’arte” giunti alla nona edizione. Il primo appuntamento è per sabato 1 dicembre, alle 17, alla Biblioteca comunale di Manciano, con l’incontro “Esoterismo e alchimia nell’arte cinquecentesca della Bassa Maremma” a cura di Giovanni Antonio Baragliu della Riserva naturale “Selva del Lamone”.

Spedizione “Sfingi 2007” : aggiornamento

4 Dicembre, 2007
Categorie:  Egizi
Tags:  sfingi  

Il Dott. Baratono pubblica un aggiornamento sulla sua spedizione che sembra dia ottimi risultati: http://www.laportadeltempo.com/Egitto/eg_291107(DB).htm S.

Presentazione del “Trono in legno e avorio decorato” dalla Villa dei Papiri – Ercolano

1 Dicembre, 2007
Categorie:  Epoca Romana Nuovi Ritrovamenti Restauri
Tags:  ercolano   Napoli   trono  

La cosiddetta villa dei Papiri di Ercolano ha restituito un’altro tesoro. Gli scavi ripresi nel 2003 hanno portato di recente alla luce un prezioso trono di legno e avorio decorato. Il manufatto è ora in fase di restauro, ma sarà presentato alla stampa a Roma martedì 4 dicembre nell’ex chiesa di Santa Marta. La villa dei Papiri è una sontuosa villa d’otium appartenuta ad un importante e colto esponente della nobilitas romana, la cui identificazione con L.


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