Ritrovata in Egitto la tomba intatta di un guerriero dell’XI Dinastia

22 Febbraio, 2008
Categorie:  Egizi Nuovi Ritrovamenti
Tags:  Egitto   Luxor   tombe  

Giorni fa, nei pressi di Luxor, un’equipe spagnola ha ritrovato la camera funebre inviolata di Iker, la sua mummia conservata nel sarcofago dipinto, due archi, tre bastoni e alcune frecce. S. http://www.laportadeltempo.com/Egitto/eg_150208.htm http://www.guardians.net/hawass/discoveries/middle_kingdom_burial_is_found_i.htm http://www.elmundo.es/elmundo/2008/02/18/cultura/1203342004.html

Il 22 febbraio a Milano, all'interno della Borsa Internazionale del Turismo, la mostra "Potere e Splendore. Gli Antichi Piceni a Matelica", che si svolge dal 19 April 2008 al 31 October a Matelica (MC), nei suggestivi ambienti di Palazzo Ottoni. Un evento di grande rilievo che vede la partecipazione del Comune di Matelica, della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche, della Regione Marche, della Provincia di Macerata, della Comunità Montana Alte Valli del Potenza e dell'Esino e della Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata. La mostra è la coronamento di un'attività ultradecennale, portata avanti senza soluzione della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche, con il sostegno dell'Administrazione Comunale matelicese e di alcuni privati soggetti. Actività fatta di campagne di scavo, di iniziative volte alla conservazione e valorizzazione dell'immenso patrimonio archeologico e dell'apertura, nel 2004, del Museo Civico Archeologico, fondamentale tappa del percorso.
Il 22 febbraio a Milano, all'interno della Borsa Internazionale del Turismo, la mostra "Potere e Splendore. Gli Antichi Piceni a Matelica", che si svolge dal 19 April 2008 al 31 October a Matelica (MC), nei suggestivi ambienti di Palazzo Ottoni. Un evento di grande rilievo che vede la partecipazione del Comune di Matelica, della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche, della Regione Marche, della Provincia di Macerata, della Comunità Montana Alte Valli del Potenza e dell'Esino e della Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata. La mostra è la coronamento di un'attività ultradecennale, portata avanti senza soluzione della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche, con il sostegno dell'Administrazione Comunale matelicese e di alcuni privati soggetti. Actività fatta di campagne di scavo, di iniziative volte alla conservazione e valorizzazione dell'immenso patrimonio archeologico e dell'apertura, nel 2004, del Museo Civico Archeologico, fondamentale tappa del percorso.

Potere e Splendore. Gli antichi Piceni a Matelica

21 Febbraio, 2008
Categorie:  Mostre Musei
Tags:  marche   Matelica   Piceni  

Il 22 febbraio a Milano all’interno della Borsa Internazionale del Turismo, sarà presentata la mostra “Potere e Splendore. Gli antichi Piceni a Matelica“, che si terrà dal 19 aprile 2008 sino al 31 ottobre a Matelica (MC), nei suggestivi ambienti di Palazzo Ottoni. Un evento di grande rilievo che vede la partecipazione del Comune di Matelica, della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche, della Regione Marche, della Provincia di Macerata, della Comunità Montana Alte Valli del Potenza e dell’Esino e della Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata.

Il volto di Francesco Belleardi (fonte: www.archeobologna.beniculturali.it) A due secoli dalla sua distruzione, è così possibile rivedere quel volto: il monumento funebre, terminato nel 1529 dal famoso plasticatore modenese ricordato da Michelangelo ma oggi sconosciuto ai più, era stato demolito a martellate dalle truppe di Napoleone nel 1807, dopo aver ridotto la chiesa a stalla per la cavalleria di passaggio. "L'episodio - sottolinea Daniela Ferriani della Soprintendenza per il patrimonio storico e artistico di Modena - è paradigmatico di quanto si legge nei manuali di esempi prodotti nelle chiese italienne dalle milizie francesi. I frammenti ritrovati dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna sotto il pavimento testimoniano la 'perizia' con cui il marzo francese li ridusse al minimo delle dimensioni, ottimali perché il massatto pavimentale con essi realizzato lasciasse l'urina dei cavalli più scolare".
Il volto di Francesco Belleardi (fonte: www.archeobologna.beniculturali.it) A due secoli dalla sua distruzione, è così possibile rivedere quel volto: il monumento funebre, terminato nel 1529 dal famoso plasticatore modenese ricordato da Michelangelo ma oggi sconosciuto ai più, era stato demolito a martellate dalle truppe di Napoleone nel 1807, dopo aver ridotto la chiesa a stalla per la cavalleria di passaggio. "L'episodio - sottolinea Daniela Ferriani della Soprintendenza per il patrimonio storico e artistico di Modena - è paradigmatico di quanto si legge nei manuali di esempi prodotti nelle chiese italienne dalle milizie francesi. I frammenti ritrovati dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna sotto il pavimento testimoniano la 'perizia' con cui il marzo francese li ridusse al minimo delle dimensioni, ottimali perché il massatto pavimentale con essi realizzato lasciasse l'urina dei cavalli più scolare".

Modena – Tra i pezzi del monumento funebre Belleardi ritrovato anche il volto di Francesco

20 Febbraio, 2008
Categorie:  Medioevo Nuovi Ritrovamenti Scavi
Tags:  Antonio Begarelli   Belleardi   emilia   modena  

Modena, febbraio 2008 – Un ritrovamento definito eccezionale dalla soprintendenza che – assieme alla speranza di una ricostruzione anche parziale del monumento – riapre una ferita mai sanata nella storia modenese. Gli scavi archeologici nella Chiesa di San Francesco hanno portato al recupero di 440 frammenti del monumento funebre Belleardi, opera di Antonio Begarelli (1499-1565). Alla luce sono rinvenuti frammenti di due cartigli iscritti, pezzi di ghirlande con frutti e foglie d’alloro, brandelli di vesti ed ali degli angeli, parti del busto del Cristo Risorto, una porzione di toga con un fermaglio dorato e le zampe leonine che fungevano da appoggio all’arca funeraria.

Palermo, 15 Febuary 2008 - Nel corso delle ricerche condotte tra fine gennaio e fine Febuary 2008 dalla Missione Archeologica in Libya, diritta da Sebastiano Tusa e realizzata dalla Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana in collaboration con l'Università Suor Orsola Benincasa di Naples e l'IAS di Palermo, in coordinazione con il Department of Antiquities of Libya, è stata iniziata l'esplorazione di due porti romani finora sconosciuti tra le dune costiere delle fantastiche spiagge della Cirenaica ad Est di Bengasi. La missione era parte di un vast programma, finanziato dalla regione Campania, per realizzare in diverse aree costiere del Mediterraneo dei "dimostratori" questo potere applicare tecnologie innovative nel campo dell'analisi, conservazione e gestione dei beni culturali per promuovere la conoscenza e il potenziale insertion delle piccole e medie imprese del settore. Il lavoro fatto è stato, infatti, mirato anche alla raccolta di dati utili alla realizzazione di un progetto destinato alla conoscenza e valorizzazione dei luoghi identificati in chiave culturale e turistica in piena accordo con le autorità libiche.
Palermo, 15 Febuary 2008 - Nel corso delle ricerche condotte tra fine gennaio e fine Febuary 2008 dalla Missione Archeologica in Libya, diritta da Sebastiano Tusa e realizzata dalla Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana in collaboration con l'Università Suor Orsola Benincasa di Naples e l'IAS di Palermo, in coordinazione con il Department of Antiquities of Libya, è stata iniziata l'esplorazione di due porti romani finora sconosciuti tra le dune costiere delle fantastiche spiagge della Cirenaica ad Est di Bengasi. La missione era parte di un vast programma, finanziato dalla regione Campania, per realizzare in diverse aree costiere del Mediterraneo dei "dimostratori" questo potere applicare tecnologie innovative nel campo dell'analisi, conservazione e gestione dei beni culturali per promuovere la conoscenza e il potenziale insertion delle piccole e medie imprese del settore. Il lavoro fatto è stato, infatti, mirato anche alla raccolta di dati utili alla realizzazione di un progetto destinato alla conoscenza e valorizzazione dei luoghi identificati in chiave culturale e turistica in piena accordo con le autorità libiche.

Scoperti due porti romani in Libia – Resoconto ed immagini

19 Febbraio, 2008
Categorie:  Comunicati stampa Epoca Romana Estero Nuovi Ritrovamenti Scavi
Tags:  Bengasi   Cirenaica   libia   Porti Romani  

Palermo, 15 febbraio 2008 – Nel corso delle ricerche condotte tra la fine di gennaio e gli inizi di febbraio 2008 dalla Missione Archeologica in Libia diretta da Sebastiano Tusa e realizzata dalla Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana in collaborazione con l"Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e l"IAS di Palermo, con l’accordo con il Department of Antiquities of Libya, si è iniziata l"esplorazione di due porti romani finora sconosciuti nascosti tra le dune costiere delle fantastiche spiagge della Cirenaica ad Est di Bengasi.

Roma e i Barbari – Mostra a Palazzo Grassi (Venezia) – Le prime impressioni

18 Febbraio, 2008
Categorie:  Mostre Musei
Tags:  Palazzo Grassi   Roma e i barbari   Venezia  

Ritorniamo con questo post sulla mostra “Roma e i Barbari” in corso di svolgimento a Palazzo Grassi a Venezia, inaugurata il 26 gennaio e aperta fino al 20 luglio prossimo, di cui avevamo già dato nota in questo articolo, per segnalare un bellissimo articolo pubblicato sulla Gazzetta di Sondrio con le prime impressioni sull’esposizione I beni esposti sono considerati dei tesori nazionali; è il caso per esempio del tesoro di Beja in Portogallo, del reliquiario esagonale di Conques, o del tesoro di Childerico, conservato alla Biblioteca Nazionale Francese a Parigi, dell’evangeliario di Notger in Belgio, del ritratto presunto di Amalasunta custodito al Museo del Bargello a Firenze.

La scimmia nuda. Mostra a Udine sulle origini dell’uomo

17 Febbraio, 2008
Categorie:  Mostre Preistoria Visite
Tags:  udine  

LA SCIMMIA NUDA STORIA NATURALE DELL’UMANITÀ Udine, ex chiesa di San Francesco La mostra resterà aperta da febbraio a settembre 2008 La collaborazione tra i musei di Storia Naturale di Trento, Udine e Torino ha dato vita ad una mostra che costituisce un viaggio particolare nella storia naturale dell’umanità. L’esposizione nasce con l’intento di far riflettere su una serie di tematiche legate al posto dell’uomo nella natura, alle sue origini animali e alla sua evoluzione fisica e culturale.

E" Open a Roma the archaeological exhibition "I sovrani di Pergamo", fino al 16 marzo negli spazi del Museo Nazionale Romano, a Palazzo Massimo. Frutto della decennale collaborazione tra Italia e Germania, l'esposizione vede protagonisti i due importanti reperti che provengono dal Pergamonmuseum e dell'Altes Museum di Berlino: i due testi marmorei di Attalo I e di Attalo III "" mentre il Museo Nazionale Romano ricambi il prestito con una serie di reperti in mostra a Berlino in questo periodo, cioè gli affreschi, le quattro lunette della Tomba di Morlupo e la scultura in bronzo del Pugilatore della sua collezione. Attalo I (fonte http://commons.wikimedia.org) Pergamo, alleato di Roma già dal 200 a.C., diventando lo stato che aveva più relazioni con Roma, e su cui forse molte caratteristiche si sono modellate, symbolezzò l'apertura di Roma verso il mondo. E la presentazione di questi due ritratti del, rispettivamente, primo e ultimo imperatore di Pergamo getta nuova luce su di un piccolo ma modernissimo principato, quello degli Attalidi (III secolo a.C.
E" Open a Roma the archaeological exhibition "I sovrani di Pergamo", fino al 16 marzo negli spazi del Museo Nazionale Romano, a Palazzo Massimo. Frutto della decennale collaborazione tra Italia e Germania, l'esposizione vede protagonisti i due importanti reperti che provengono dal Pergamonmuseum e dell'Altes Museum di Berlino: i due testi marmorei di Attalo I e di Attalo III "" mentre il Museo Nazionale Romano ricambi il prestito con una serie di reperti in mostra a Berlino in questo periodo, cioè gli affreschi, le quattro lunette della Tomba di Morlupo e la scultura in bronzo del Pugilatore della sua collezione. Attalo I (fonte http://commons.wikimedia.org) Pergamo, alleato di Roma già dal 200 a.C., diventando lo stato che aveva più relazioni con Roma, e su cui forse molte caratteristiche si sono modellate, symbolezzò l'apertura di Roma verso il mondo. E la presentazione di questi due ritratti del, rispettivamente, primo e ultimo imperatore di Pergamo getta nuova luce su di un piccolo ma modernissimo principato, quello degli Attalidi (III secolo a.C.

Museo Nazionale Romano, in mostra le “teste” degli Attalidi

16 Febbraio, 2008
Categorie:  Epoca Romana Mostre Musei
Tags:  Attalo   Berlino   germania   Pergamo  

E" aperta a Roma la mostra archeologica “I sovrani di Pergamo”, fino al 16 marzo negli spazi del Museo Nazionale Romano, a Palazzo Massimo. Frutto della decennale collaborazione tra Italia e Germania, l’esposizione vede protagonisti i due importanti reperti che provengono dal Pergamonmuseum e dell’Altes Museum di Berlino: le due teste marmoree di Attalo I e di Attalo III ““ mentre il Museo Nazionale Romano ricambia il prestito con una serie di reperti in mostra a Berlino in questo stesso periodo, cioè gli affreschi, le quattro lunette della Tomba di Morlupo e la scultura in bronzo del Pugilatore della sua collezione.

I Corso di Introduzione all’Archeologia Subacquea con l’Università di Venezia

15 Febbraio, 2008
Categorie:  Comunicati stampa
Tags:  archeologia subacquea   Venezia  

L’Associazione Reitia Onlus in collaborazione con il Dipartimento di Scienze dell’Antichità e del Vicino Oriente dell’Università Cà Foscari di Venezia, organizza il _I _Corso di Introduzione all’Archeologia Subacquea, in programma a Capo Rizzuto dall’8 al 14 giugno 2008. Questa nuova iniziativa didattica è rivolta principalmente a studenti e laureati in archeologia e conservazione dei beni culturali o cultori della materia in possesso di brevetto di immersione ARA di secondo livello o superiore, interessati ad acquisire una preparazione di base sulle tecniche di prospezione e di documentazione in archeologia subacquea e navale.

Al macero la Carta Archeologica del Veneto

14 Febbraio, 2008
Categorie:  Curiosità
Tags:  cartografia   Veneto  

La Regione Veneto sta mandando al macero la cartografia al 5.000 e al 10.000 dell’intera regione, dato che ormai tali dati sono disponibili on-line agli utenti. Chi volesse recuperare parte dei fogli cartacei (tra cui anche dei bellissimi fotopiani della provincia di Venezia e in parte della provincia di Padova), più alcune pubblicazioni della regione, quali ad esempio la “Carta Archeologica del Veneto” volumi I e II, può recarsi presso:

Addio all’archeologo Fabio Maniscalco, vittima dell’uranio impoverito

11 Febbraio, 2008
Categorie:  Generale
Tags:  archeologi   Fabio Maniscalco  

E’ scomparso da pochi giorni l’archeologo napoletano Fabio Maniscalco, 43 anni, specialista di tutela e salvaguardia dei beni culturali. Maniscalco, dal 1998 a capo dell’Osservatorio per la protezione dei beni culturali in area di crisi, è deceduto in seguito ad un adenocarcinoma al pancreas, rara ed anomala forma di cancro, causata dall’esposizione a metalli pesanti e uranio impoverito presumibilmente avuta tra il 1995 e il 1998 quando, ufficiale dell’Esercito italiano, monitorò la situazione del patrimonio culturale della Bosnia.


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