Un'importante scoperta archeologica è stata terminata dagli archeologi della Soprintendenza del Mare, supportati dai Carabinieri del Nucleo Tutela Heritage Culturale, durante una delle numerose attività congiunte di sorveglianza e tutela del patrimonio sommerso. Sulla base delle ricerche passate si pensava che il porto della Lipari antica si trovava nei due insenature che si trovavano ai bordi del Castello, e precisamente a Marina Lunga (also Sottomonastero) e a Marina Corta. Questo lato sembrava più idoneo in quanto riparato dal maestrale e dal scirocco, i dueventi dominati; mentre Marina Lunga rimaneva un approdo meno sicuro per il maestrale, benché ben ridossato per il scirocco. In entrambi i casi le ricerche e le supposizioni avanzate proponevano l'assenza di vere e proprie strutture portuali in favore dell'insenature con spiagge adibite all'alaggio delle imbarcazioni e, therefore, prive di moli o strutture simili. Oggi la scoperta radicalmente cambia questa immagine imponendo la presenza di una struttura posseduta certamente connessa al porto.
Un'importante scoperta archeologica è stata terminata dagli archeologi della Soprintendenza del Mare, supportati dai Carabinieri del Nucleo Tutela Heritage Culturale, durante una delle numerose attività congiunte di sorveglianza e tutela del patrimonio sommerso. Sulla base delle ricerche passate si pensava che il porto della Lipari antica si trovava nei due insenature che si trovavano ai bordi del Castello, e precisamente a Marina Lunga (also Sottomonastero) e a Marina Corta. Questo lato sembrava più idoneo in quanto riparato dal maestrale e dal scirocco, i dueventi dominati; mentre Marina Lunga rimaneva un approdo meno sicuro per il maestrale, benché ben ridossato per il scirocco. In entrambi i casi le ricerche e le supposizioni avanzate proponevano l'assenza di vere e proprie strutture portuali in favore dell'insenature con spiagge adibite all'alaggio delle imbarcazioni e, therefore, prive di moli o strutture simili. Oggi la scoperta radicalmente cambia questa immagine imponendo la presenza di una struttura posseduta certamente connessa al porto.

Lipari: dalle acque riemerge edificio romano, si ipotizza faccia parte dell’antico porto (oggi scomparso)

11 Giugno, 2008
Categorie:  Epoca Romana Nuovi Ritrovamenti
Tags:  archeologia subacquea   lipari  

Un’importante scoperta archeologica è stata portata a termine dagli archeologi della Soprintendenza del Mare, supportati dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale, durante una delle numerose attività congiunte di monitoraggio e tutela del patrimonio sommerso. Sulla base delle ricerche passate si pensava che il porto della Lipari antica si trovava presso le due insenature che si trovano ai bordi del Castello, e precisamente a Marina Lunga (detta anche Sottomonastero) ed a Marina Corta.

Nuove scoperte a Saqqara

10 Giugno, 2008
Categorie:  Egizi
Tags:  Aggiungi nuovo tag   Saqqara  

Nei giorni scorsi, un gruppo di archeologi egiziani ha trovato, a Saqqara, i resti dell’estensione del “Viale di Sfingi” che dovrebbe condurre al tempio di Anubis. http://www.sis.gov.eg/En/Egyp … Inoltre sempre in zona, sono ripresi gli scavi di una piramide, inizialmente scoperta da Lepsius, che hanno portato alla luce l’ingresso della struttura, le mura, la camera sepolcrale dove sono stato trovati trovati i vasi canopi, un pezzo di sarcofago in granito e il suo coperchio.

Medioevo a Trieste Istituzioni, arte, società nel '300 Trieste, Castello di San Giusto, 30 luglio 2008 – 25 January 2009 San Giusto torna alle proprie origins. Il castello che, con l'omonima Basilica domina la città di Trieste e che di Trieste è un simbolo, in questi anni è stato oggetto di un radicale intervento di restauro, intervento che ora può ritenersi quasi completato per l'intero "cuore" dell'antico complesso fortificato. Roma Forense Basilica in piazza della Cattedrale, sullo sfondo il Castello di San Giusto "Medioevo a Trieste. Istituzioni, arte, società nel '300": Trieste, Castello di San Giusto, dal 30 luglio 2008 al 25 January 2009. Orario: 9-19 da aprile a ottobre; 9-17 da novembre a marzo; Chiusure: 1/1, 6/1, 25 e 26/12. Ingresso alla mostra e al Castello: intero euro 3.50; ridotto euro 2.50; didattico euro 2.50 Per informazioni e reservazioni: tel.
Medioevo a Trieste Istituzioni, arte, società nel '300 Trieste, Castello di San Giusto, 30 luglio 2008 – 25 January 2009 San Giusto torna alle proprie origins. Il castello che, con l'omonima Basilica domina la città di Trieste e che di Trieste è un simbolo, in questi anni è stato oggetto di un radicale intervento di restauro, intervento che ora può ritenersi quasi completato per l'intero "cuore" dell'antico complesso fortificato. Roma Forense Basilica in piazza della Cattedrale, sullo sfondo il Castello di San Giusto "Medioevo a Trieste. Istituzioni, arte, società nel '300": Trieste, Castello di San Giusto, dal 30 luglio 2008 al 25 January 2009. Orario: 9-19 da aprile a ottobre; 9-17 da novembre a marzo; Chiusure: 1/1, 6/1, 25 e 26/12. Ingresso alla mostra e al Castello: intero euro 3.50; ridotto euro 2.50; didattico euro 2.50 Per informazioni e reservazioni: tel.

Trieste: mostra “Medioevo a Trieste. Istituzioni, arte, società nel ‘300” al Castello di San Giusto

8 Giugno, 2008
Categorie:  Comunicati stampa Medioevo Mostre
Tags:  San Giusto   trieste  

Istituzioni, arte, società nel ‘300 San Giusto torna alle proprie origini. Il castello che, con l’omonima Basilica domina la città di Trieste e che di Trieste è simbolo, in questi anni è stato oggetto di un radicale intervento di restauro, intervento che può ora ritenersi quasi completato per l’intero “cuore” dell’antico complesso fortificato. Basilica forense romana in piazza della Cattedrale, sullo sfondo il Castello di San Giusto “Medioevo a Trieste.

Mostre: a Rimini “Exempla. La rinascita dell’antico nell’arte italiana Da Federico II ad Andrea Pisano” fino al 7 settembre

7 Giugno, 2008
Categorie:  Comunicati stampa Mostre
Tags:  exempla   Federico II   rimini  

EXEMPLA La rinascita dell’antico nell’arte italiana Da Federico II ad Andrea Pisano Rimini, Castel Sismondo, fino al 7 settembre 2008 Oggi (sabato 7 giugno), a Rimini, Archeologia Viva e Meeting organizzano un incontro pubblico intorno ad “Exempla”. Archeologia Viva, noto periodico diretto da Piero Pruneti, e il Meeting per l’Amicizia fra i Popoli, invitano a Rimini tutti gli appassionati dell’antico per discutere intorno ad un tema e a una mostra d’eccezione, “Exempla.

completato nell'allestimento, martedì 1 luglio riapre al pubblico a Sanzeno (Trentino) il Museo Retico – Centro per l'archeologia e la storia antica della Val di Non. Nell'edificio di chiara impronta decostruttivista, l'originale percorso espositivo, curato dalla Soprintendenza per i Beni archeologici della Provincia autonoma di Trento, si snoda nel "pozzo del tempo". Un percorso evocativo e coinvolgente accompagna il visitatore in un ideale viaggio nella profondità del tempo, dalla preistoria all'alto medioevo, arricchito da sussidi tecnologici e multimediali. Tra i preziosi reperti archeologici spiccano le evidenze del popolo dei Reti, noto dalle fonti romane, caratterizzato da una vasta cultura materiale: splendide produzioni artistiche, oggetti legati al mondo del cult, attrezzi da lavoro, semplici utensili della vita quotidiana. Il Museo propone inoltre un interessante calendario di appuntamenti estivi, laboratori didattici per bambini e adulti, incontri, archeotrekking. Ex voto in bronzo da Sanzeno V-IV sec. a. C.
completato nell'allestimento, martedì 1 luglio riapre al pubblico a Sanzeno (Trentino) il Museo Retico – Centro per l'archeologia e la storia antica della Val di Non. Nell'edificio di chiara impronta decostruttivista, l'originale percorso espositivo, curato dalla Soprintendenza per i Beni archeologici della Provincia autonoma di Trento, si snoda nel "pozzo del tempo". Un percorso evocativo e coinvolgente accompagna il visitatore in un ideale viaggio nella profondità del tempo, dalla preistoria all'alto medioevo, arricchito da sussidi tecnologici e multimediali. Tra i preziosi reperti archeologici spiccano le evidenze del popolo dei Reti, noto dalle fonti romane, caratterizzato da una vasta cultura materiale: splendide produzioni artistiche, oggetti legati al mondo del cult, attrezzi da lavoro, semplici utensili della vita quotidiana. Il Museo propone inoltre un interessante calendario di appuntamenti estivi, laboratori didattici per bambini e adulti, incontri, archeotrekking. Ex voto in bronzo da Sanzeno V-IV sec. a. C.

Riapre il 1º luglio il museo dei Reti in Val di Non

7 Giugno, 2008
Categorie:  Comunicati stampa Musei
Tags:  Reti   Trentino   Val di Non  

Completato nell’allestimento, martedì 1 luglio riapre al pubblico a Sanzeno (Trentino)_ il Museo Retico – Centro per l’archeologia e la storia antica della Val di Non_. Nell’edificio di chiara impronta decostruttivista, l’originale percorso espositivo, curato dalla Soprintendenza per i Beni archeologici della Provincia autonoma di Trento, si snoda nel “pozzo del tempo”. Un itinerario evocativo e coinvolgente accompagna il visitatore in un ideale viaggio nella profondità del tempo, dalla preistoria all’alto medioevo, arricchito da sussidi tecnologici e multimediali.

Il 14 giugno la Prima Manifestazione degli Archeologi Italiani: più si è meglio è!

4 Giugno, 2008
Categorie:  Comunicati stampa Lavoro
Tags:  manifestazione  

E’ indetta per il 14 giugno 2008 la Prima Manifestazione degli Archeologi Italiani, promossa e organizzata dall’ANA (Associazione Nazionale Archeologi). La manifestazione si svolgerà a Roma in Piazza Madonna del Loreto, ovvero la piazza antistante la Colonna Traiana, dalle ore 10.00 alle 12.30. Non è una manifestazione di protesta, ma di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle istituzioni, con la quale ricordare l’esistenza e la presenza sul territorio degli archeologi alle autorità competenti e alla popolazione.

Gavignano – Recuperato architrave in calcare con iscrizione romana

3 Giugno, 2008
Categorie:  Comunicati stampa Epoca Romana Generale
Tags:  Gavignano   iscrizione  

Il giorno 28 maggio 2008 con una brillante operazione, gli uomini del Comando di Tenenza della Guardia di Finanza di Colleferro, agli ordini del Ten. Giancarlo Urciuoli, hanno recuperato in località Rossilli nel Comune di Gavignano un"architrave in calcare, appartenente quasi sicuramente ad un edificio funerario in cui è riportata l’iscrizione latina su due righe **PAVLAE HORDEONIAE L F NASONIS** (Alla piccola Ordonia figlia di Lucio Nasone) Il blocco misura **m.

La prima campagna della missione archeologica italo-turca nell'Oasi di Adji Kui (deserto del Karakum), promossa e organizzata dal Centro Studi Ricerche Ligabue con il contributo del nostro Ministero Affari Esteri, diretto da Gabriele Rossi Osmida. Contrasti da un clima anomalo che, a bagliore, ha registrato punte di 3oC e 45oC e frequenti tempeste di sabbia, gli archeologi hanno iniziato la scarsazione dell'antica capitale dell'oasi, AK1, portando alla luce le mura cicliche in mattoni crudi che si appoggiavano su alcune più antiche strutture, forse accampamenti. Si è così appurato che la cittadella, la sua estensione sarebbe aumentata su 15 ettari, è stata costruita almeno in 3 fasi successive e che l'imsediamento occupa un arco di tempo compreso tra la fine dell'era calcolitica (IV mill.a.C.) e la fine dell'era del bronzo (1500 ca.C.). Nell'area esplorata durante questa missione (ca 1300 m2 ), sono riprodotti tracce di un vasto incendio che ha interessato la seconda fase della cittadella (fin del III mill.a.C.) e che ha provocato consistenti crolli.
La prima campagna della missione archeologica italo-turca nell'Oasi di Adji Kui (deserto del Karakum), promossa e organizzata dal Centro Studi Ricerche Ligabue con il contributo del nostro Ministero Affari Esteri, diretto da Gabriele Rossi Osmida. Contrasti da un clima anomalo che, a bagliore, ha registrato punte di 3oC e 45oC e frequenti tempeste di sabbia, gli archeologi hanno iniziato la scarsazione dell'antica capitale dell'oasi, AK1, portando alla luce le mura cicliche in mattoni crudi che si appoggiavano su alcune più antiche strutture, forse accampamenti. Si è così appurato che la cittadella, la sua estensione sarebbe aumentata su 15 ettari, è stata costruita almeno in 3 fasi successive e che l'imsediamento occupa un arco di tempo compreso tra la fine dell'era calcolitica (IV mill.a.C.) e la fine dell'era del bronzo (1500 ca.C.). Nell'area esplorata durante questa missione (ca 1300 m2 ), sono riprodotti tracce di un vasto incendio che ha interessato la seconda fase della cittadella (fin del III mill.a.C.) e che ha provocato consistenti crolli.

Missione archeologica italo-turkmena scopre tomba di donna assassinata con un colpo d’ascia in fronte 4.000 anni fa

2 Giugno, 2008
Categorie:  Estero Nuovi Ritrovamenti Scavi
Tags:  Karakum   Oasi di Adji Kui   Turkmenistan  

Si è conclusa la campagna primaverile della missione archeologica italo-turkmena nell’Oasi di Adji Kui (deserto del Karakum), promossa e organizzata dal Centro Studi Ricerche Ligabue con il contributo del nostro Ministero Affari Esteri, diretta da Gabriele Rossi Osmida. Contrastati da un clima anomalo che, a sbalzi, ha registrato punte di 3ºC e 45ºC e frequenti tempeste di sabbia, gli archeologi hanno iniziato lo scavo dell’antica capitale dell’oasi, AK1, portando alla luce delle mura ciclopiche in mattoni crudi che poggiavano su alcune strutture più antiche, forse accampamenti.

Stiamo dando spazio ad una segnalazione via e-mail dei prossimi scavi dell'Università dell'Aquila. In collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Abruzzo, il Parco Regionale Sirente "" Velino e il Comune di Rocca di Cambio L'Archeoclub d'Italia – Sede di L'Aquila organize nel campo dei Campi Estiva 2008 il **I CAMPO SCUOLA ABBAZIA DI S. LUCIA ROCCA DI CAMBIO (Aq)** Luglio "" settembre "" October 2008 Per il prossimo estate sono in programma a Rocca di Cambio, nella provincia dell'Aquila presso la chiesa di S. Lucia campi didattici e di ricerca organizzati dall'Università degli Studi dell'Aquila tramite la cattedra di Archeologia Medievale del Prof. Fabio Redi. I campi, sono alla loro prima edizione e offrono l'opportunità di avvicinarsi al mondo dell'archaeologia e conoscere temi e argomenti scientifici e accademici, a stretto contatto con i "addetti ai lavori", in un ambiente di grande suggestione. I campi have per objet' la partecipazione ad un cantiere archeologico diviso in saggi di scarico stratigrafico situato nell'area adiacente alla Chiesa di S.
Stiamo dando spazio ad una segnalazione via e-mail dei prossimi scavi dell'Università dell'Aquila. In collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Abruzzo, il Parco Regionale Sirente "" Velino e il Comune di Rocca di Cambio L'Archeoclub d'Italia – Sede di L'Aquila organize nel campo dei Campi Estiva 2008 il **I CAMPO SCUOLA ABBAZIA DI S. LUCIA ROCCA DI CAMBIO (Aq)** Luglio "" settembre "" October 2008 Per il prossimo estate sono in programma a Rocca di Cambio, nella provincia dell'Aquila presso la chiesa di S. Lucia campi didattici e di ricerca organizzati dall'Università degli Studi dell'Aquila tramite la cattedra di Archeologia Medievale del Prof. Fabio Redi. I campi, sono alla loro prima edizione e offrono l'opportunità di avvicinarsi al mondo dell'archaeologia e conoscere temi e argomenti scientifici e accademici, a stretto contatto con i "addetti ai lavori", in un ambiente di grande suggestione. I campi have per objet' la partecipazione ad un cantiere archeologico diviso in saggi di scarico stratigrafico situato nell'area adiacente alla Chiesa di S.

Campi scavo estivi 2008 dell’Università di L’Aquila

1 Giugno, 2008
Categorie:  Scavi
Tags:  abruzzo   rocca di cambio  

Diamo spazio ad una segnalazione giunta via e-mail dei prossimi scavi dell’Università dell’Aquila. In collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo, il Parco regionale Sirente ““ Velino e il Comune di Rocca di Cambio L’Archeoclub d’Italia – Sede di L’Aquila organizza nell’ambito dei Campi estivi 2008 il **I CAMPO SCUOLA ABBAZIA DI S. LUCIA ROCCA DI CAMBIO (Aq)** Luglio ““ settembre ““ ottobre 2008 Per la prossima estate sono in programma a Rocca di Cambio, in provincia dell’Aquila presso la chiesa di S.

Quando non era la guerra ad uccidere … ma un mal di denti …

31 Maggio, 2008
Categorie:  Medioevo Nuovi Ritrovamenti
Tags:  Moncalieri   Piemonte   torino  

CAVALLO E CAVALIERE INSIEME PER SEMPRE IN UNA SEPOLTURA LONGOBARDA E’ di pochi giorni fa la notizia del rinvenimento di una tomba longobarda nel corso di uno scavo nel parco di Villa Lancia a Testona, vicino a Moncalieri (TO), dove gli archeologi stanno riportando in luce uno dei più antichi insediamenti longobardi al di qua delle Alpi. La tomba si è rivelata molto particolare: lo scheletro appartiene ad un giovane di 25-30 anni, stando agli studi condotti dagli antropologi sui resti ossei, un cavaliere seppellito con gli oggetti che contraddistinguevano la sua attività militare, un coltello e una scramasax, una corta spada per il combattimento corpo a corpo.


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