Incontri tra culture: XVII Congresso Internazionale di Archeologia Classica a Roma

11 Settembre, 2008
Categorie:  Comunicati stampa Conferenze
Tags:  Congresso   roma  

Si svolgerà a Roma dal 22 al 26 settembre nella prestigiosa sede del Palazzo della FAO (di fronte al Circo Massimo, a fianco delle Terme di Caracalla) il XVII Congresso Internazionale di Archeologia Classica ed avrà come tema specifico gli “Incontri tra Culture nel Mondo Mediterraneo Antico”, un’opportunità unica per coloro che operano nel settore dello studio, della conservazione e della gestione del patrimonio culturale, storico e archeologico, nazionale ed estero, per entrare in contatto con l’intera comunità scientifica internazionale.

Il percorso esposto all'interno del Palazzo Ferretti (XVI sec. d.C.), documenta la preistoria e la protostoria del territorio marchiano, dal paleolitico alla fine dell'età del ferro. L'attuale installazione aggiornata a più riprese (1988, 1991, 1995, 1996) è davvero "datato" e in parte NON fruibile, molti cartelli retroilluminati sono spenti e risultano illeggibili, le immagini in color sono per lo più sbiadite e anche le didascalie lasciano molto a desiderare, ma la qualità e la quantità dei reperti esposti è straordinaria! La sezione preistorica documenta ampiamente le fasi paleolitica (salle 1, 2,3), neolitica (salle 4, 5, 6) e inchilitica (salle 7), i numerosi reperti esposti testimoniano l'attività venatoria, agricola, tessile, carpenteria, la lavorazione di selce, legno, osso, corno e argilla. All'età del bronze sono dedicati le grandi sale 8 e 9, qui è possibile osservare gli splendidi cordi Protovillanoviani.
Il percorso esposto all'interno del Palazzo Ferretti (XVI sec. d.C.), documenta la preistoria e la protostoria del territorio marchiano, dal paleolitico alla fine dell'età del ferro. L'attuale installazione aggiornata a più riprese (1988, 1991, 1995, 1996) è davvero "datato" e in parte NON fruibile, molti cartelli retroilluminati sono spenti e risultano illeggibili, le immagini in color sono per lo più sbiadite e anche le didascalie lasciano molto a desiderare, ma la qualità e la quantità dei reperti esposti è straordinaria! La sezione preistorica documenta ampiamente le fasi paleolitica (salle 1, 2,3), neolitica (salle 4, 5, 6) e inchilitica (salle 7), i numerosi reperti esposti testimoniano l'attività venatoria, agricola, tessile, carpenteria, la lavorazione di selce, legno, osso, corno e argilla. All'età del bronze sono dedicati le grandi sale 8 e 9, qui è possibile osservare gli splendidi cordi Protovillanoviani.

Museo Archeologico Nazionale delle Marche di Ancona

9 Settembre, 2008
Categorie:  Italici Musei Protostoria
Tags:  Museo Ancona   Museo Archeologico   Ancona   marche  

Il percorso espositivo allestito all’interno dello storico Palazzo Ferretti (XVI sec. d.C.), documenta la preistoria e la protostoria del territorio marchigiano, dal paleolitico alla fine dell’età del ferro. L’attuale allestimento aggiornato a più riprese (1988, 1991, 1995, 1996) è davvero “datato” ed in parte NON fruibile, molti cartelli retroilluminati sono spenti e risultano illeggibili, le immagini a colori sono per lo più sbiadite ed anche le didascalie lasciano molto a desiderare, ma la qualità e la quantità dei reperti esposti è straordinaria!

Una colonna di marmo risalente all'epoca romana, è stata recuperata dalla Finanza lungo la Torre Astura ad Anzio. Il ritrovamento conferma la presenza di un notevole patrimonio storico-archeologico nella zona di mare antistante l'oasi naturale. Anzio – Torre Astura in una cartolina dell'epoca La colonna, alta quattro metri, per un diametro di circa 80 centimetri, rappresenta un ritrovamento significativo per il patrimonio archeologico del territorio. Ad effettuare il ritrovamento sono stati gli uomini delle Fiamme Gialle della squadriglia nautica della Guardia di Finanza, guidata dal maresciallo Giuseppe Marrazzo. Il reperto, dopo un attento studio da parte degli esperti della Soprintendenza ai Beni Archeologici del Lazio, sarà ospitato nel Museo Archeologico di Anzio. Anzio fu l'ultima città a cedere a Roma. Da allora fu colonia romana e alla fine dell'età repubblicana conobbe un grande splendore diventando il luogo di villeggiatura preferito dai patrizi. Lungo la costa furono costruite le città più importanti, palazzi, teatri e templi ornarono la città. E certamente la colonna ritrovata lungo la Torre Astura non fa altro che confermare l'antica storia della città.
Una colonna di marmo risalente all'epoca romana, è stata recuperata dalla Finanza lungo la Torre Astura ad Anzio. Il ritrovamento conferma la presenza di un notevole patrimonio storico-archeologico nella zona di mare antistante l'oasi naturale. Anzio – Torre Astura in una cartolina dell'epoca La colonna, alta quattro metri, per un diametro di circa 80 centimetri, rappresenta un ritrovamento significativo per il patrimonio archeologico del territorio. Ad effettuare il ritrovamento sono stati gli uomini delle Fiamme Gialle della squadriglia nautica della Guardia di Finanza, guidata dal maresciallo Giuseppe Marrazzo. Il reperto, dopo un attento studio da parte degli esperti della Soprintendenza ai Beni Archeologici del Lazio, sarà ospitato nel Museo Archeologico di Anzio. Anzio fu l'ultima città a cedere a Roma. Da allora fu colonia romana e alla fine dell'età repubblicana conobbe un grande splendore diventando il luogo di villeggiatura preferito dai patrizi. Lungo la costa furono costruite le città più importanti, palazzi, teatri e templi ornarono la città. E certamente la colonna ritrovata lungo la Torre Astura non fa altro che confermare l'antica storia della città.

Ritrovata colonna romana al largo di Anzio, dove i patrizi andavano in villeggiatura

5 Settembre, 2008
Categorie:  Epoca Romana Nuovi Ritrovamenti
Tags:  Anzio   roma   Torre Astura  

Una colonna di marmo, risalente all’epoca romana, è stata recuperata dalla Finanza al largo di Torre Astura ad Anzio. Il ritrovamento conferma la presenza di un notevole patrimonio storico-archeologico nella zona di mare antistante l’oasi naturale. Anzio – Torre Astura in una cartolina d’epoca La colonna, alta quattro metri, per un diametro di circa 80 centimetri, rappresenta un ritrovamento significativo per il patrimonio archeologico del territorio. Ad effettuare il ritrovamento sono stati gli uomini delle Fiamme Gialle della squadriglia nautica della Guardia di Finanza, guidata dal maresciallo Giuseppe Marrazzo.

Le gemelle mai nate di Tutankhamon

5 Settembre, 2008
Categorie:  Curiosità Egizi
Tags:  Tutankhamon  

Forse erano due gemelle i feti mummificati ritrovati all’interno della tomba di Tutankhamon, lo dice il professor Connoly, antropologo dell’università di Liverpool. I due corpicini presentano un’età gestazionale apparentemente diversa, questa differenza pare sia dovuta alla giovane età della madre, la regina Ankhesenamon. Gli studi continuano per essere sempre più certi che i feti possano effettivamente essere le figlie del faraone oppure se questi piccoli corpi furono seppelliti con lui per simboleggiare la rinascita del re a nuova vita.

Presentazione della prima guida archeologica della provincia di Ancona al Museo Nazionale delle Marche

2 Settembre, 2008
Categorie:  Comunicati stampa Conferenze Pubblicazioni
Tags:  Ancona   marche  

Mercoledì 3 Settembre, alle ore 15:00, presso la sala conferenze del Museo Archeologico Nazionale delle Marche si terrà l’incontro di presentazione della prima guida delle aree archeologiche della provincia di Ancona. Un itinerario, per residenti e turisti, sulle tracce delle civiltà più antiche della provincia, che tocca i siti archeologici di Ancona, Sassoferrato, Castelleone di Suasa, Senigallia, Arcevia, Corinaldo, Ostra Vetere, Jesi, Osimo, Sirolo e Numana. Un patrimonio da scoprire e riscoprire attraverso la narrazione, in prima persona, di quel Marco Ottavio Asiatico che in epoca romana costruì a sue spese una strada tra Ancona e Jesi.

In occasione della fine della campagna 2008 dei scavi archeologici che l'Università di Perugia sta conducendo ora in due anni nella frazione di Villa San Silvestro nel comune di Cascia, il direttore scientifico del progetto, prof. Coarelli, professore ordinario di Storia Romana all'Università di Perugia e uno dei più grandi studiosi di antichità romana, organizza la conferenza di presentazione delle ultime scoperte legate airesti del tempio romano di Villa San Silvestro. La conferenza prevede la visita al scavo sotto la guida dello stesso professore Coarelli. Alla base dell'attività di scavo, l'osservazione secondo la quale la presenza di un tempio risalente a un periodo poco dopo la sottomissione della Sabina ai Romani implica la presenza di un portico o di un foro di dimensioni proporzionali a quelle del tempio, all'interno del quale fosse collocato questo. Così gli oltre 40 studenti provenienti da Spagna, Germania, Francia e Canada, coordinati dalla dottoressa Diosono, hanno riportato iresti di un foro di 120 metri per 60, che funzionava, molto probabilmente, da centro commerciale e amministrativo. Secondo la più accreditata ipotesi, infatti, non c'era nella zona una città ma tanti villaggi che avevano in foro individuato un punto di incontro.
In occasione della fine della campagna 2008 dei scavi archeologici che l'Università di Perugia sta conducendo ora in due anni nella frazione di Villa San Silvestro nel comune di Cascia, il direttore scientifico del progetto, prof. Coarelli, professore ordinario di Storia Romana all'Università di Perugia e uno dei più grandi studiosi di antichità romana, organizza la conferenza di presentazione delle ultime scoperte legate airesti del tempio romano di Villa San Silvestro. La conferenza prevede la visita al scavo sotto la guida dello stesso professore Coarelli. Alla base dell'attività di scavo, l'osservazione secondo la quale la presenza di un tempio risalente a un periodo poco dopo la sottomissione della Sabina ai Romani implica la presenza di un portico o di un foro di dimensioni proporzionali a quelle del tempio, all'interno del quale fosse collocato questo. Così gli oltre 40 studenti provenienti da Spagna, Germania, Francia e Canada, coordinati dalla dottoressa Diosono, hanno riportato iresti di un foro di 120 metri per 60, che funzionava, molto probabilmente, da centro commerciale e amministrativo. Secondo la più accreditata ipotesi, infatti, non c'era nella zona una città ma tanti villaggi che avevano in foro individuato un punto di incontro.

Visita allo scavo del tempio romano di Villa San Silvestro (Cascia, PG)

29 Agosto, 2008
Categorie:  Conferenze Epoca Romana Scavi Visite
Tags:  Cascia   Perugia   Villa San Silvestro  

In occasione della chiusura della campagna 2008 degli scavi archeologici che l’Università di Perugia sta conducendo oramai da due anni nella frazione di Villa San Silvestro nel Comune di Cascia, il direttore scientifico del progetto, il prof. Coarelli, professore ordinario di Storia Romana all’Università di Perugia e uno dei massimi studiosi di antichità romana, terrà la conferenza di presentazione delle ultime scoperte legate ai resti del tempio romano di Villa San Silvestro.

Il venerdì 29 agosto alle 11 del Museo Archeologico Nazionale di Orvieto, ci sarà una conferenza stampa nel corso della quale saranno illustrate le importanti scoperte avvenute durante la campagna di scavo 2008, iniziata il 7 luglio e programmata fino al 30 agosto 2008 in due turni di quattro settimane ciascuno, condotta la concessione ministeriale dall'Università di Macerata in locali Campo della Fiera di Orvieto. Quest'anno le ricerche, iniziate nel 2000, hanno fatto emergere elementi di assoluto prestigio e rilevanza scientifica che contribuiscono a sottolineare l'importanza del santuario etrusco e a rivelare presenze di età romana di spessore finora sconosciuto a Orvieto. I risultati finora ottenuti sono di grande interesse e documentano la notevole importanza storica di un sito che, se alcuni frammenti del VIII secolo a.C. rivelavano frequentazioni già in età protostoria, fu destinato dalla metà del VI secolo a.C. ad essere sede di un santuario etrusco. La sua funzione di luogo sacro non solo perdurò in epoca romana, repubblicana e imperiale, ma continuò fino all'età medievale divenendo sede della chiesa di San Pietro in Vetere, finora considerata perduta.
Il venerdì 29 agosto alle 11 del Museo Archeologico Nazionale di Orvieto, ci sarà una conferenza stampa nel corso della quale saranno illustrate le importanti scoperte avvenute durante la campagna di scavo 2008, iniziata il 7 luglio e programmata fino al 30 agosto 2008 in due turni di quattro settimane ciascuno, condotta la concessione ministeriale dall'Università di Macerata in locali Campo della Fiera di Orvieto. Quest'anno le ricerche, iniziate nel 2000, hanno fatto emergere elementi di assoluto prestigio e rilevanza scientifica che contribuiscono a sottolineare l'importanza del santuario etrusco e a rivelare presenze di età romana di spessore finora sconosciuto a Orvieto. I risultati finora ottenuti sono di grande interesse e documentano la notevole importanza storica di un sito che, se alcuni frammenti del VIII secolo a.C. rivelavano frequentazioni già in età protostoria, fu destinato dalla metà del VI secolo a.C. ad essere sede di un santuario etrusco. La sua funzione di luogo sacro non solo perdurò in epoca romana, repubblicana e imperiale, ma continuò fino all'età medievale divenendo sede della chiesa di San Pietro in Vetere, finora considerata perduta.

Orvieto, conferenza stampa sugli scavi al Santuario Etrusco di Campo della Fiera

25 Agosto, 2008
Categorie:  Comunicati stampa Etruschi Scavi
Tags:  Campo della Fiera   Fanum Voltumnae   Orvieto  

Venerdì 29 agosto alle ore 11 nel Museo Archeologico Nazionale di Orvieto, avrà luogo una conferenza stampa nel corso della quale saranno illustrate le importanti scoperte avvenute durante la campagna di scavo 2008, iniziata il 7 luglio e programmata fino al 30 agosto 2008 in due turni di quattro settimane ciascuno, condotta su concessione ministeriale dall"Università di Macerata in località Campo della Fiera di Orvieto. Quest’anno le indagini, iniziate nel 2000, hanno fatto emergere elementi di assoluto prestigio e rilevanza scientifica che contribuiscono a sottolineare l’importanza del santuario etrusco e a rivelare presenze di età romana di spessore finora sconosciuto ad Orvieto.

Archeologia per tutti al Museo di Artimino

21 Agosto, 2008
Categorie:  Comunicati stampa Etruschi Musei
Tags:  Museo di Artimino   necropoli di Montefortini   Tombe di Prato Rosello  

Archeologia per tutti al Museo di**** Artimino (Carmignano, PO) Tanti nuovi appuntamenti in programma da agosto ad ottobre Il Museo si apre al pubblico con una ricca offerta di iniziative per avvicinare piccoli e grandi alle eccellenze storico-artistiche ed enogastronomiche del territorio. Le proposte per vivere il patrimonio culturale come una esperienza emozionante variano dai laboratori per bambini e adulti, dove il divertimento diventa una forma di conoscenza partecipata, alle visite didattiche sui temi cari alla terra di Carmignano: necropoli nascoste tra magnifiche colline, il medioevo degli artigiani ceramisti, l’arte del vino e della buona tavola.

Studio sui feti mummificati trovati nella tomba di Tutankhamon

21 Agosto, 2008
Categorie:  Egizi
Tags:  Tutankhamon  

E’ stato avviato un progetto di studio per esaminare i due feti mummificati ritrovati nella tomba di Tutankhamon al momento della sua scoperta. S. http://www.guardians.net/hawass/Press%20Releases/tuts_children_08-08.htm

Intervista a Zahi Hawass

21 Agosto, 2008
Categorie:  Egizi
Tags:  Zahi Hawass  

Interessante intervista a Zahi Hawass in cui l’egittologo racconta le ultime scoperte e i progressi dei progetti in corso. S. http://www.guardians.net/spotlite/spotlite-hawass-2008.htm


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