Recuperati reperti da scavi clandestini in casa di due professionisti torinesi

16 Gennaio, 2009
Categorie:  Mala Archeologia
Tags:  Carabinieri   scavi clandestini   tombaroli   torino  

Torino, 16 gen. – Un traffico illecito di reperti archeologici, ottenuti in Puglia grazie a scavi illegali, è stato stroncato dai carabinieri, che hanno consegnato ceramiche risalenti al settimo e al quarto secolo avanti Cristo alla Soprintendenza per i beni archeologici del Piemonte. L’attività investigativa era scattata nel luglio 2006, quando a due professionisti torinesi, un professore 48enne (Roberto Rebola) e un ingegnere 47enne (Gianfranco Sodero), sono state sequestrate ceramiche archeologiche senza documentazione.

Da alcuni anni, un gruppo di archeologi Italiani particolarmente sensibili ai temi etici legati alla trasparenza dei dati e a quelli delle nuove tecnologie, con tutte le implicazioni che comportano, si riuni in un congresso annuale che è ormai giunto alla quarta édition. I primi tre convegni sono stati: nel 2006, alla University di Siena, Polo Universitario Grossetano; nel 2007, alla University di Genova, cura del Grupporicerche e dell'Istituto di Studi Liguri; nel 2008, alla University di Padova (di cui abbiamo parlato in un articolo lo scorso anno). Il IV Workshop: Il Quarto Workshop Italiano Free Software, Open Source e Open Formats nei Processi di Archaeologia si terra' a Roma, alla sede centrale del Consiglio Nazionale delle Ricerche 27 e 28 April 2009. Il Workshop sarà articolato in 4 sessioni di mezza giornata ciascuna. Il tema dell'Open Source verra' sviluppato in tutti i suoi aspetti, tecnici e metodologici, con una specifica sessione didattica prevista per i neofiti e gli studenti, e tre sessioni dedicate agli interventi di studiosi, selezionati dal comitato scientifico su 4 tematiche generali: Open Data Open Learning Open Software Open Processes.
Da alcuni anni, un gruppo di archeologi Italiani particolarmente sensibili ai temi etici legati alla trasparenza dei dati e a quelli delle nuove tecnologie, con tutte le implicazioni che comportano, si riuni in un congresso annuale che è ormai giunto alla quarta édition. I primi tre convegni sono stati: nel 2006, alla University di Siena, Polo Universitario Grossetano; nel 2007, alla University di Genova, cura del Grupporicerche e dell'Istituto di Studi Liguri; nel 2008, alla University di Padova (di cui abbiamo parlato in un articolo lo scorso anno). Il IV Workshop: Il Quarto Workshop Italiano Free Software, Open Source e Open Formats nei Processi di Archaeologia si terra' a Roma, alla sede centrale del Consiglio Nazionale delle Ricerche 27 e 28 April 2009. Il Workshop sarà articolato in 4 sessioni di mezza giornata ciascuna. Il tema dell'Open Source verra' sviluppato in tutti i suoi aspetti, tecnici e metodologici, con una specifica sessione didattica prevista per i neofiti e gli studenti, e tre sessioni dedicate agli interventi di studiosi, selezionati dal comitato scientifico su 4 tematiche generali: Open Data Open Learning Open Software Open Processes.

Quarto Workshop Italiano “Free software, Open source e Open formats nei processi di ricerca archeologica a Roma”

13 Gennaio, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Conferenze Nuove Tecnologie
Tags:  CNR   informatica   open format   open source   roma   software  

Da alcuni anni, un gruppo di archeologi italiani particolarmente sensibile ai temi etici legati alla trasparenza dei dati e a quelli delle nuove tecnologie, con tutte le implicazioni che queste comportano, si riunisce in un convegno annuale che e’ ormai giunto alla sua quarta edizione. I primi tre convegni sono stati: nel 2006, presso l’Universita’ di Siena, Polo Universitario Grossetano; nel 2007, presso l’Universita’ di Genova, a cura del Grupporicerche e dell’Istituto di Studi Liguri; nel 2008, presso l’Universita’ di Padova (di cui abbiamo dato conto in un articolo lo scorso anno).

Bondi, Resca, McDonald ed il futuro dei musei italiani: saldi in vista?

6 Gennaio, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Curiosità Mala Archeologia Musei
Tags:  Bondi   Resca   Salvatore Settis  

Il 14 novembre 2008 il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi, che già di suo non è una persona ferrata in materia, ha nominato l’ex direttore di McDonald Italia, Mario Resca, alla direzione generale dei musei italiani. Le prime perplessità non si sono fatte attendere. «Dirigere una fabbrica importante o i musei italiani non è la stessa cosa» ha dichiarato al Corriere della Sera il 21 novembre Salvatore Settis, presidente del Consiglio nazionale dei beni culturali e direttore della Normale di Pisa.

Cani addestrati al ritrovamento di “siti archeologici”

5 Gennaio, 2009
Categorie:  Curiosità Epoca Romana Nuovi Ritrovamenti Protostoria Scavi
Tags:  cani   necropoli   similaun   svizzera  

Studiosi milanesi stanno addestrando unità cinofile specializzate nell’individuazione e nel recupero di resti umani del passato e reperti archeologici. Nove gli animali coinvolti, due le razze – Labrador e Golden Retriever ““ entrambe caratterizzate da un fiuto eccezionale e da grandi capacità di apprendimento. Finora, grazie al loro aiuto, sono state fatte due importanti scoperte archeologiche: una in bergamasca, l’altra in Svizzera. In bergamasca, nei pressi di Martinengo, è venuta alla luce una necropoli romana: i cani sono stati fondamentali per l’individuazione di almeno 27 aree di scavo, da cui è stato possibile riportare in luce tombe e urne cinerarie.

Foggia - S. Lorenzo in Carmignano - Immagine della zona degli scavi Le fonti dell'età romana indicano l'esistenza di una proprietà imperiale, e poi di un vescovo di nome Probo; il sito ricompare nelle fonti medievali come casale e poi come castrum, situate a breve distanza dalle residenze imperiali della stessa Foggia e di Pantano, che si propone di identificare nella zona della Macchia Gialla di Foggia (presso la Masseria Pantano, luogo anche di una Masseria regia), sulla base delle ricerche di superficie fatte nel 2006. Prima dell'inizio delle ricerche, l'unica testimonianza era rappresentata solo dalla chiesetta rurale di San Lorenzo, ridotta quasi allo stato di rovina. Foggia - S. Lorenzo in Carmignano - Reperto Archeologico In front della perdita ormai irrecuperabile di molte tracce, i scavi fin qui condotti in effetti hanno ottenuto dati di grande interesse, illuminando strutture e reperti dell'età romana, tardoantica e medievale.
Foggia - S. Lorenzo in Carmignano - Immagine della zona degli scavi Le fonti dell'età romana indicano l'esistenza di una proprietà imperiale, e poi di un vescovo di nome Probo; il sito ricompare nelle fonti medievali come casale e poi come castrum, situate a breve distanza dalle residenze imperiali della stessa Foggia e di Pantano, che si propone di identificare nella zona della Macchia Gialla di Foggia (presso la Masseria Pantano, luogo anche di una Masseria regia), sulla base delle ricerche di superficie fatte nel 2006. Prima dell'inizio delle ricerche, l'unica testimonianza era rappresentata solo dalla chiesetta rurale di San Lorenzo, ridotta quasi allo stato di rovina. Foggia - S. Lorenzo in Carmignano - Reperto Archeologico In front della perdita ormai irrecuperabile di molte tracce, i scavi fin qui condotti in effetti hanno ottenuto dati di grande interesse, illuminando strutture e reperti dell'età romana, tardoantica e medievale.

Foggia – Riprende lo scavo archeologico a San Lorenzo in Carmignano

4 Gennaio, 2009
Categorie:  Epoca Romana Medioevo Scavi
Tags:  Foggia   San Lorenzo in Carmignano  

FOGGIA – Manca ormai poco alla ripresa delle indagini archeologiche nel sito medievale di San Lorenzo in Carmignano, alla periferia di Foggia (zona Salice Nuovo), ora inserite nel quadro di un progetto della Regione Puglia “PIS 12 (Itinerario Normanno-Svevo-Angoino): lavori di consolidamento e restauro architettonico della chiesa di San Lorenzo in Carminiano”. Il progetto archeologico, avviato nel 2005 dal Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi di Foggia, sotto la direzione scientifica di Giuliano Volpe e Pasquale Favia e preceduto da una serie di operazioni preliminari, come la ricognizione di superficie, prospezioni geomagnetiche, riprese fotografiche aeree è stato condotto in un’area fortemente compromessa dalla rapida espansione edilizia.

Riveluta nei giorni scorsi un'altra porzione del gia' vasto pavimento musico scoperto durante le scavazioni nella Cappella dei Caduti della Cattedrale di Reggio Emilia. Si tratta di un mosaico databile tra il IV e il V secolo d.C., riveluta a circa 2,5 metri di profondità dal piano di calpestio della cripta. Lo rende noto la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna, ricordando che il pavimento ha una decorazione policroma complessa e di notevole qualità, caratterizzata da un'alternarsi di elementi geometrici e figurati. Piccoli riquadri incorniciano pernici, colombe, pavoni e figure di danzatori mentre negli emblemi principali compaiono figure femminili e maschi nudi ma riccamente ingioiellate. Di estremo pregio e raffinatezza e' la decorazione riveluta nei giorni scorsi, una figura maschile con il capo cinto da una corona d'edera. Con questa nuova scoperta, il 'tappeto di pietra' si estende ora su una superficie di circa 13 mq. Al momento si sta procedendo al distacco del mosaico, operazione necessaria per preservarne l'integrita' e consentirne la futura esposizione al pubblico.
Riveluta nei giorni scorsi un'altra porzione del gia' vasto pavimento musico scoperto durante le scavazioni nella Cappella dei Caduti della Cattedrale di Reggio Emilia. Si tratta di un mosaico databile tra il IV e il V secolo d.C., riveluta a circa 2,5 metri di profondità dal piano di calpestio della cripta. Lo rende noto la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna, ricordando che il pavimento ha una decorazione policroma complessa e di notevole qualità, caratterizzata da un'alternarsi di elementi geometrici e figurati. Piccoli riquadri incorniciano pernici, colombe, pavoni e figure di danzatori mentre negli emblemi principali compaiono figure femminili e maschi nudi ma riccamente ingioiellate. Di estremo pregio e raffinatezza e' la decorazione riveluta nei giorni scorsi, una figura maschile con il capo cinto da una corona d'edera. Con questa nuova scoperta, il 'tappeto di pietra' si estende ora su una superficie di circa 13 mq. Al momento si sta procedendo al distacco del mosaico, operazione necessaria per preservarne l'integrita' e consentirne la futura esposizione al pubblico.

Cattedrale di Reggio Emilia – Riportata alla luce un’altra sezione del mosaico del IV secolo

19 Dicembre, 2008
Categorie:  Epoca Romana Nuovi Ritrovamenti
Tags:  emilia romagna   mosaico   Reggio Emilia  

Rinvenuta nei giorni scorsi un’altra porzione del gia’ ampio pavimento musivo scoperto durante gli scavi nella Cappella dei Caduti della Cattedrale di Reggio Emilia. Si tratta di un mosaico databile tra il IV e il V secolo d.C., rinvenuto a circa 2,5 metri di profondita’ dall’attuale piano di calpestio della cripta. Lo rende noto la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna, ricordando che il pavimento ha una decorazione policroma complessa e di notevole qualita’, caratterizzata da un’alternarsi di elementi geometrici e figurati.

MEMORIE DAL SOTTOSUOLO. Visite guidate a una Firenze inconsueta e sconosciuta

16 Dicembre, 2008
Categorie:  Epoca Romana Visite
Tags:  firenze   Florentia   Museo-Strico Topografico  

Una Firenze così non l’avete mai vista. Una Firenze che per una volta appare non nella sua veste di culla del Rinascimento, ma che invece si presenta per come era alle origini: Florentia, colonia romana voluta da Cesare nel 59 a.C. ed effettivamente edificata tra il 30 e il 15 a.C. Di questa, che in età imperiale divenne una fiorente città, si sa poco, data l’importanza della sua fase rinascimentale. Oggi però si compie un passo per colmare questa lacuna: l’Assessorato alla Cultura di Firenze in collaborazione con la Cooperativa Archeologia organizzano ogni prima domenica del mese una serie di visite guidate che consentono di visitare virtualmente e fisicamente i punti focali della Firenze romana.

"Canova. L'ideale classico tra scultura e pittura". Forlì, Musei San Domenico 25 January "" 21 June 2009 Gli addetti ai lavori probabilmente lo sanno, il pubblico verosimilmente no. Non è noto che Forlì, e con Forlì le Romagne, erano luoghi fondamentali per Canova e, in generale, per il neoclassico in pittura e scultura. Una grande (e l'aggettivo, una volta tanto, è del tutto appropriato) rassegna ne darà conto a San Domenico, a partire dal 25 January 2009. Si tratta della mostra "Canova. L'ideale classico tra scultura e pittura" promossa dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, curata da Antonio Paolucci, Fernando Mazzocca e Sergéj Androsov e con l'allestimento di Wilmotte e Alessandro Lucchi. "Canova. L'ideale classico tra scultura e pittura" si configura come la più impegnativa e completa esposizione sino ad oggi dedicata al maestro veneto, dopo quella di Venezia del 1992. A Forlì si potrà ammirare 160 opere.
"Canova. L'ideale classico tra scultura e pittura". Forlì, Musei San Domenico 25 January "" 21 June 2009 Gli addetti ai lavori probabilmente lo sanno, il pubblico verosimilmente no. Non è noto che Forlì, e con Forlì le Romagne, erano luoghi fondamentali per Canova e, in generale, per il neoclassico in pittura e scultura. Una grande (e l'aggettivo, una volta tanto, è del tutto appropriato) rassegna ne darà conto a San Domenico, a partire dal 25 January 2009. Si tratta della mostra "Canova. L'ideale classico tra scultura e pittura" promossa dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, curata da Antonio Paolucci, Fernando Mazzocca e Sergéj Androsov e con l'allestimento di Wilmotte e Alessandro Lucchi. "Canova. L'ideale classico tra scultura e pittura" si configura come la più impegnativa e completa esposizione sino ad oggi dedicata al maestro veneto, dopo quella di Venezia del 1992. A Forlì si potrà ammirare 160 opere.

Canova. L’ideale classico tra scultura e pittura – Forlì – 25 gennaio – 21 giugno 2009

12 Dicembre, 2008
Categorie:  Comunicati stampa Mostre
Tags:  Canova   Forlì  

Forlì, Musei San Domenico 25 gennaio ““ 21 giugno 2009 Gli addetti ai lavori probabilmente lo sanno, il pubblico verosimilmente no. Non è noto che Forlì, e con Forlì le Romagne, furono luoghi fondamentali per Canova e, in generale, per il neoclassico in pittura e scultura. Una grande (e l’aggettivo, una volta tanto, è del tutto appropriato) rassegna ne darà conto al San Domenico, a partire dal 25 gennaio 2009.

Scoperta la strada di Marco Emilio Scauro

11 Dicembre, 2008
Categorie:  Epoca Romana Nuovi Ritrovamenti
Tags:  Piemonte   Strade   Via Emilia Scauri  

Pochi giorni fa viene scoperta una strada della quale si è molto sentito parlare nelle opere di Strabone. Un tratto di 23 km della “Via Emilia Scauri”, antica strada romana costruita nel 109 a.C. dal censore Emilio Scauro, è stata riscoperta tra Tortona e Acqui Terme, in Piemonte. Il ritrovamento archeologico è avvenuto alcuni giorni fa nel corso di un sorvolo aereo di alcuni siti archeologici dell’antica città romana di “Aquae Statiellae” (attuale Acqui Terme): è stata così verificata l’esistenza dell’antica arteria nel tratto che collegava l’antica “Dertona” (Tortona) a “Vada Sabatia” (attuale Vado Ligure in provincia di Savona) passando per la valle Bormida.

Sabato visita guidata gratuita alla scoperta del patrimonio storico di Sassuolo

10 Dicembre, 2008
Categorie:  Visite
Tags:  emilia romagna   modena   Sassuolo  

SASSUOLO -Sabato 13 dicembre, alle ore 16.00, presso la Residenza Municipale del comune di Sassuolo in via Fenuzzi 5 sarà possibile partecipare ad una visita guidata alla scoperta del cospicuo ed eterogeneo complesso di oltre mille pezzi di interesse storico e artistico, ospitati nelle diverse sedi comunali ed ora riuniti idealmente nelle Raccolte Civiche. La visita, curata da Luca Silingardi, storico dell’arte e Curatore della Raccolta d’Arte del Comune di Sassuolo permetterà di visionare i dipinti, i disegni, le grafiche e sculture, ma anche le epigrafi, i reperti archeologici, le ceramiche, gli arredi e persino una suggestiva collezione ornitologica, ora ospitata nel Museo Naturalistico «Andrea Fiori», che nel corso dei secoli la Municipalità sassolese è andata aggregando.


© 2025 ArcheoBlog
Made with ❤️ by Software Engineering Arjuna Del Toso