Ciclo di conferenze di archeologia, arte e storia al Salone del Tiepolo dell’Universita’ di Udine

9 Febbraio, 2009
Categorie:  Conferenze
Tags:  archeologia   Conferenze   tiepolo   udine   università  

Febbraio all’insegna dell’archeologia, dell’arte e della storia all"Università di Udine. Il dipartimento di Storia e tutela dei beni culturali organizza nel Salone del Tiepolo di Palazzo Caiselli, in vicolo Florio 2/b a Udine, quattordici conferenze in ambito umanistico aperte a tutti gli interessati. Programma delle giornate: Martedì 10 febbraio, dalle 14.30: Grosso Giuseppe Marsel (Università di Udine), “La memoria delle corrispondenze. Giovan Mario Verdizzotti: un poeta-pittore nell’atelier di Tiziano”; Matteo Mazzalupi (Università di Udine), “Il Quattrocento ad Ancona: Nicola di maestro Antonio e il Rinascimento adriatico”;

Agitazione tra gli archeologi: il Ministro Bondi affida le Soprintendenze di Roma e Ostia alla Protezione Civile

5 Febbraio, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Mala Archeologia
Tags:  ostia   roma   soprintendenze  

Il corpo tecnico-scientifico della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, avuta notizia dell’annuncio da parte del Ministro Bondi della richiesta di un commissariamento straordinario del proprio Ufficio, non ritenendo plausibili le motivazioni addotte a sostegno di un tale gravissimo provvedimento, che solo un" emergenza di protezione civile potrebbe giustificare, dichiara lo stato di agitazione permanente. La nomina di un Commissario straordinario, attualmente responsabile del dipartimento della Protezione Civile, di un vicecommissario attuatore (incompatibilmente Assessore del Comune di Roma) e di consulenti tecnico-scientifici esterni, oltre a porre l’attività dell’Ufficio di tutela al di fuori dell’amministrazione ordinaria, esautora di fatto il corpo degli Archeologi, degli Architetti e di tutto il personale tecnico-amministrativo, della pienezza del proprio ruolo istituzionale determinando una sovrapposizione (o forse meglio uno svuotamento) di funzioni in evidente gravissimo contrasto con ogni criterio di economicità e di controllo della Pubblica Amministrazione, oltre che di quella valorizzazione della sua produttività tanto proclamata dal Governo e in particolare dal Ministro della Funzione Pubblica.

Firenze – 7º Incontro Nazionale di Archeologia Viva

3 Febbraio, 2009
Categorie:  Conferenze
Tags:  Archeologia Viva   firenze  

Si svolgerà il 1 marzo 2009 nel consueto Auditorium del Palazzo dei Congressi di Firenze il 7º INCONTRO NAZIONALE DI ARCHEOLOGIA VIVA, da anni occasione di incontro, confronto e diffusione di notizie e di approfondimenti legati al mondo dell’archeologia italiana ed estera. Il successo che ha caratterizzato le passate edizioni era dovuto principalmente all’attenzione posta dagli organizzatori della Giornata – la rivista Archeologia Viva, nella persona del suo direttore, Piero Pruneti – alla divulgazione e alla comunicazione al pubblico delle scoperte archeologiche.

Drimolen - Una fase dello scavo Firenze – Mercoledì 18 Febuario alle 17 ore al museo di storia naturale, il professore Jacopo Moggi Cecchi guiderà i presenti attraverso i paesaggi sudafricani per raccontare la ricerca paleoantropologica fatta in Sudafrica dai laboratori di antropologia dell'università di Firenze. In occasione della conferenza, ci sarà l' straordinaria apertura del Museo dalle 16.00 alle 19.00 nella sezione di Antropologia e Etnologia, alla Sala delle Conferenze, in Via del Proconsolo, 12 Firenze. L'ingresso è libero. Il sito archeologico e paleontologico di Drimolen in Sudafrica si trova all'interno di uno dei 'World Heritage Sites' dell'Unesco e in particolare nella zona nota anche come 'Cradle of Humankind' a circa 40 km da Johannesburg. La missione paleoantropologia italiana, finanziata dal Ministero degli Esteri, ha avviato da tempo una campagna di scavi. Fra tutti i siti paleontologici della zona, Drimolen è certamente quello potenzialmente più ricco di tutti in termini di reperti fossili di ominidi, antenati della linea evolutiva umana. Fino ad oggi sono venuti alla luce oltre un centinaio di reperti fossili di ominidi.
Drimolen - Una fase dello scavo Firenze – Mercoledì 18 Febuario alle 17 ore al museo di storia naturale, il professore Jacopo Moggi Cecchi guiderà i presenti attraverso i paesaggi sudafricani per raccontare la ricerca paleoantropologica fatta in Sudafrica dai laboratori di antropologia dell'università di Firenze. In occasione della conferenza, ci sarà l' straordinaria apertura del Museo dalle 16.00 alle 19.00 nella sezione di Antropologia e Etnologia, alla Sala delle Conferenze, in Via del Proconsolo, 12 Firenze. L'ingresso è libero. Il sito archeologico e paleontologico di Drimolen in Sudafrica si trova all'interno di uno dei 'World Heritage Sites' dell'Unesco e in particolare nella zona nota anche come 'Cradle of Humankind' a circa 40 km da Johannesburg. La missione paleoantropologia italiana, finanziata dal Ministero degli Esteri, ha avviato da tempo una campagna di scavi. Fra tutti i siti paleontologici della zona, Drimolen è certamente quello potenzialmente più ricco di tutti in termini di reperti fossili di ominidi, antenati della linea evolutiva umana. Fino ad oggi sono venuti alla luce oltre un centinaio di reperti fossili di ominidi.

Firenze – Museo di Storia Naturale – Presentazione dello scavo di Drimolen (Sudafrica)

30 Gennaio, 2009
Categorie:  Conferenze Musei Preistoria Scavi
Tags:  Drimolen   firenze   Ominidi   Sudafrica  

In occasione della conferenza, ci sarà l’apertura straordinaria del Museo dalle 16.00 alle 19.00 nella sezione di Antropologia e Etnologia, presso Sala delle Conferenze , in Via del Proconsolo, 12 Firenze. L’ingresso è libero. Il sito archeologico e paleontologico di Drimolen in Sudafrica si trova all’interno di uno dei ‘World Heritage Sites‘ dell’Unesco ed in particolare nella zona nota anche come “Cradle of Humankind‘ a circa 40 km da Johannesburg.

* Pompei - Via dell'abbondanza (Foto CFuga)*Un terracotta è rotta su via dell'Abbondanza**, la strada più importante della Pompei romana, qualche ora prima dell'apertura al pubblico. Fortunatamente, non c'è stato nessun ferito, e nessun danno apparente ai tesori dell'area archeologica. I sindacati parlano di «scarsa maintenance del museo a cielo aperto più famoso del mondo». E proprio l'abandono dell'area archeologica è la causa della valanga di detriti che ha invaso via dell'Abbondanza, a pochi metri dalla praedia impériale Giulia Felice. Gli affreschi della villa più maestosa e bella della Pompei romana, quindi, hanno rischiato di essere danneggiati dal fango. «Se avesse luogo negli orari di visita – dice Antonio Pepe allarmato, segretario della Cisl – qualche turista o un agente di vigilanza a quest'ora potrebbe essere gravemente ferito, nella migliore delle ipotesi. L'abandono totale dell'area archeologica comporta, anche, il rischio di danneggiare preziosi tesori custoditi negli Scavi». Pompei - Casa di Sallustio (Foto Gorbulas Sandybanks) Ieri, la parte interessata dalla rotta del terracotta è stata transennata.
* Pompei - Via dell'abbondanza (Foto CFuga)*Un terracotta è rotta su via dell'Abbondanza**, la strada più importante della Pompei romana, qualche ora prima dell'apertura al pubblico. Fortunatamente, non c'è stato nessun ferito, e nessun danno apparente ai tesori dell'area archeologica. I sindacati parlano di «scarsa maintenance del museo a cielo aperto più famoso del mondo». E proprio l'abandono dell'area archeologica è la causa della valanga di detriti che ha invaso via dell'Abbondanza, a pochi metri dalla praedia impériale Giulia Felice. Gli affreschi della villa più maestosa e bella della Pompei romana, quindi, hanno rischiato di essere danneggiati dal fango. «Se avesse luogo negli orari di visita – dice Antonio Pepe allarmato, segretario della Cisl – qualche turista o un agente di vigilanza a quest'ora potrebbe essere gravemente ferito, nella migliore delle ipotesi. L'abandono totale dell'area archeologica comporta, anche, il rischio di danneggiare preziosi tesori custoditi negli Scavi». Pompei - Casa di Sallustio (Foto Gorbulas Sandybanks) Ieri, la parte interessata dalla rotta del terracotta è stata transennata.

Pompei Scavi – Smottamento in via dell’Abbondanza e crollo calcinacci nella domus di Sallustio

29 Gennaio, 2009
Categorie:  Epoca Romana Mala Archeologia
Tags:  pompei  

**** Pompei - Via dell’abbondanza (Foto CFuga)********Un terrapieno è franato su via dell’Abbondanza, la strada più importante della Pompei romana, qualche ora prima dell’apertura al pubblico. Non c’è stato alcun ferito, per fortuna, e nessun danno apparente ai tesori dell’area archeologica. I sindacati parlano di «scarsa manutenzione ordinaria del museo a cielo aperto più famoso del mondo». E proprio l’abbandono dell’area archeologica è la causa della valanga di detriti che ha invaso via dell’Abbondanza, a pochi metri dall’imperiale praedia di Giulia Felice.

“Le zone umide: archivi del paesaggio culturale tra ricerca e gestione”: un workshop internazionale a Genova

27 Gennaio, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Conferenze Nuove Tecnologie
Tags:  Genova   Workshop   Zone umide  

Si svolgerà a Genova nei giorni 29 e 30 gennaio 2009 il workshop internazionale “Le zone umide: archivi del paesaggio culturale tra ricerca e gestione – Wetlands as archives of the landscapers: from research to management“, seminario sul tema dell’archeologia delle zone umide (laghi e specchi d’acqua) della Liguria_._ Temi del workshop, che si terrà presso l’Archivio di stato di Genova, nel complesso monumentale di S. Ignazio, via S. Chiara, 28r, saranno:

Trento ripropone gli “Incontri di archeologia musicale” – Terza Edizione

26 Gennaio, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Conferenze
Tags:  Egizi   Grecia   India   musica   trento  

**L’ORIZZONTE SONORO DEL MONDO ANTICO: INCONTRI DI ARCHEOLOGIA MUSICALE** 3º edizione: febbraio-aprile 2009 Anche quest’anno a Trento, dopo il successo dell’edizione del 2008, nella suggestiva ambientazione della Tridentum romana presso il S.A.S.S. (Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas, in piazza Battisti), si terranno gli “Incontri di archeologia musicale“, un ciclo di manifestazioni culturali il cui contenuto viene riassunto dal titolo “L’orizzonte sonoro del mondo antico“. La rassegna, giunta alla terza edizione, è organizzata dalla Soprintendenza per i Beni archeologici della Provincia autonoma di Trento e dal Conservatorio “F.

Lo scorso novembre abbiamo appreso della scoperta di una chiesa cristiana risalente a 1.500 anni fa nella famosa citta' di Palmyra, nel deserto siriano. Un gruppo di archeologi polachi e siriani l'hanno trovato scavando a circa 220 km dalla capitale siriana Damasco. "Il cristianesimo arrivò a Palmyra nel 312 e questa è la più grande chiesa cristiana mai ritrovata da queste parti", ha detto il direttore del museo cittadino, Walid Assaad. "La sua realizzazione dovrebbe risalire al quarto o quinto secolo dopo Cristo". L'edificio, in forma rettangolare, misura 12 metri per 24 e ha delle colonne alte sei metri. Gli archeologi hanno ritrovato a fianco alla costruzione anche due stanze che erano probabilmente state usate per celebrazioni particolari, come i battesimi. In questi giorni anche la BBC ne ha parlato con un servizio (in inglese) direttamente da Palmyra. Nel servizio ci sono anche interviste agli archeologi del team di lavoro e immagini dello scavo di una casa romana di recente scoperta. Per vedere il filmato cliccate il link seguente: http://news.bbc.co.uk/1/hi/world/middle_east/7849698.stm Palmyra (Foto: David W.
Lo scorso novembre abbiamo appreso della scoperta di una chiesa cristiana risalente a 1.500 anni fa nella famosa citta' di Palmyra, nel deserto siriano. Un gruppo di archeologi polachi e siriani l'hanno trovato scavando a circa 220 km dalla capitale siriana Damasco. "Il cristianesimo arrivò a Palmyra nel 312 e questa è la più grande chiesa cristiana mai ritrovata da queste parti", ha detto il direttore del museo cittadino, Walid Assaad. "La sua realizzazione dovrebbe risalire al quarto o quinto secolo dopo Cristo". L'edificio, in forma rettangolare, misura 12 metri per 24 e ha delle colonne alte sei metri. Gli archeologi hanno ritrovato a fianco alla costruzione anche due stanze che erano probabilmente state usate per celebrazioni particolari, come i battesimi. In questi giorni anche la BBC ne ha parlato con un servizio (in inglese) direttamente da Palmyra. Nel servizio ci sono anche interviste agli archeologi del team di lavoro e immagini dello scavo di una casa romana di recente scoperta. Per vedere il filmato cliccate il link seguente: http://news.bbc.co.uk/1/hi/world/middle_east/7849698.stm Palmyra (Foto: David W.

Servizio della BBC sulla chiesa di 1.500 anni fa scoperta a Palmyra (Siria)

25 Gennaio, 2009
Categorie:  Estero Nuovi Ritrovamenti Scavi Storia Cristiana
Tags:  BBC   chiesa   Palmyra   Siria   Video  

Lo scorso novembre abbiamo appreso della scoperta di una chiesa cristiana risalente a 1.500 anni fa nella famosa citta’ di Palmyra, nel deserto siriano. Un gruppo di archeologi polacchi e siriani l’hanno trovato scavando a circa 220 chilometri dalla capitale siriana Damasco. ”Il cristianesimo arrivò a Palmyra nell’anno 312 e questa è la chiesa cristiana più grande mai ritrovata da queste parti”, ha detto il direttore del museo cittadino, Walid Assaad.

“Liguri e Liguria antica”: incontri al Museo di Diano Marina (IM)

23 Gennaio, 2009
Categorie:  Conferenze
Tags:  Liguri   Liguria  

Il Museo Civico di Diano Marina (IM) ““ sez. Archeologica, organizza per il mese di febbraio un ciclo di tre conferenze che hanno per tema “I Liguri e la Liguria antica”. Con questi tre eventi, organizzati con la collaborazione dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri e del Comune di Diano Marina, il Museo vuole proporre alla popolazione altrettanti approfondimenti sull’archeologia del territorio, in particolare del Ponente Ligure, spaziando dall’età preromana fino agli inizi del XX secolo.

Etruschi- Le antiche metropoli del Lazio prorogate fino al 8 marzo 2009 Palazzo delle Esposizioni Roma, via Nazionale 194 La mostra racconta e descrive l'eccellenza della civiltà etrusca del Lazio attraverso l' straordinario sviluppo dei suoi principali centri urbani: Veio, Cerveteri, Vulci, Tarquinia, città che, partendo dai più antichi e comuni caratteri, sono andate via differenziando, non solo rispetto alla produzione artistica, ma anche, più in generale, rispetto agli orientamenti culturali e di culto, agli stili di vita, alle prassi commerciali. Ai rapporti tra queste antiche metropoli e Roma è dedicata la seconda parte della mostra, che mette in luce la forte influenza esercitata dalla civiltà etrusca sul mondo romano quanto alle pratiche religiose e symboliche del potere, illustrando continuità ma anche le differenze tra le due culture. I caratteri delle quattro metropoli dell'Etruria meridionale sono resi evidenti nella loro specificità dalla presentazione delle più importanti testimonianze artistiche locali, molte delle quali presentate al pubblico per la prima volta. Veio è la città della coroplastica, la produzione in terracotta destinata a decorate i tetti degli edifici e a realizzare ex-voto scultorei.
Etruschi- Le antiche metropoli del Lazio prorogate fino al 8 marzo 2009 Palazzo delle Esposizioni Roma, via Nazionale 194 La mostra racconta e descrive l'eccellenza della civiltà etrusca del Lazio attraverso l' straordinario sviluppo dei suoi principali centri urbani: Veio, Cerveteri, Vulci, Tarquinia, città che, partendo dai più antichi e comuni caratteri, sono andate via differenziando, non solo rispetto alla produzione artistica, ma anche, più in generale, rispetto agli orientamenti culturali e di culto, agli stili di vita, alle prassi commerciali. Ai rapporti tra queste antiche metropoli e Roma è dedicata la seconda parte della mostra, che mette in luce la forte influenza esercitata dalla civiltà etrusca sul mondo romano quanto alle pratiche religiose e symboliche del potere, illustrando continuità ma anche le differenze tra le due culture. I caratteri delle quattro metropoli dell'Etruria meridionale sono resi evidenti nella loro specificità dalla presentazione delle più importanti testimonianze artistiche locali, molte delle quali presentate al pubblico per la prima volta. Veio è la città della coroplastica, la produzione in terracotta destinata a decorate i tetti degli edifici e a realizzare ex-voto scultorei.

“Etruschi – Le antiche metropoli del Lazio” a Roma prorogata fino l’8 marzo

19 Gennaio, 2009
Categorie:  Etruschi Mostre Pubblicazioni
Tags:  catalogo   Palazzo delle Esposizioni   roma  

Palazzo delle Esposizioni Roma, via Nazionale 194 La mostra racconta e descrive l’eccellenza della civiltà etrusca del Lazio attraverso lo straordinario sviluppo dei suoi principali centri urbani: Veio, Cerveteri, Vulci, Tarquinia, città che a partire dai più antichi e comuni caratteri, si andarono via via differenziando, non solo rispetto alla produzione artistica, ma anche, più in generale, rispetto agli orientamenti culturali e di culto, agli stili di vita, alle prassi commerciali.


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