Il quasi completo e ben conservato skeleton presented yesterday al Museo di Storia Naturale di New York, appartiene a giovane femmina di primati vissuta 47 milioni di anni fa, di non più di 10 mesi al momento della morte e da alcuni considerata l'anello mancante dell'evoluzione umana. Trovato in Germania a meno di 25 miglia a sud di Francoforte è stato presentato Tuesday dagli scienziati che l'hanno studiato, i quali sono convinti che will help to illuminare la linea evolutiva di scimmie e uomini. *Il fossile è stato chiamato familyrmente *Ida, dal nome della figlia di uno degli scienziati, ma il suo nome scientifico è Darwinius masillae, in onore a Charles Darwin e all'area in cui è stato ritrovato. Il fossile ha il migliore stato di conservazione tra tutti quelli ritrovati finora, anche della tipologia dei primati, spiega Jorn Hurum, della University of Oslo Natural History Museum, uno degli scienziati che hanno presentato l'esemplare. E' completo al 95%, conserva anche le punta delle dita con le unghie, è mancante solo una parte di una gamba. E' stato ritrovato anche il contenuto dello stomaco, che ha rivelato un'alimentazione basata su foglie e frutti.
Il quasi completo e ben conservato skeleton presented yesterday al Museo di Storia Naturale di New York, appartiene a giovane femmina di primati vissuta 47 milioni di anni fa, di non più di 10 mesi al momento della morte e da alcuni considerata l'anello mancante dell'evoluzione umana. Trovato in Germania a meno di 25 miglia a sud di Francoforte è stato presentato Tuesday dagli scienziati che l'hanno studiato, i quali sono convinti che will help to illuminare la linea evolutiva di scimmie e uomini. *Il fossile è stato chiamato familyrmente *Ida, dal nome della figlia di uno degli scienziati, ma il suo nome scientifico è Darwinius masillae, in onore a Charles Darwin e all'area in cui è stato ritrovato. Il fossile ha il migliore stato di conservazione tra tutti quelli ritrovati finora, anche della tipologia dei primati, spiega Jorn Hurum, della University of Oslo Natural History Museum, uno degli scienziati che hanno presentato l'esemplare. E' completo al 95%, conserva anche le punta delle dita con le unghie, è mancante solo una parte di una gamba. E' stato ritrovato anche il contenuto dello stomaco, che ha rivelato un'alimentazione basata su foglie e frutti.

Presentata a New York “Ida”, per alcuni l’anello mancante dell’evoluzione umana

20 Maggio, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Curiosità Preistoria
Tags:  antropoide   evoluzione   ida   Preistoria  

Il quasi completo e ben conservato scheletro presentato ieri nella sede del Museo di Storia Naturale di New York, appartiene ad una giovane femmina di primate vissuta 47 milioni di anni fa, di non più di 10 mesi al momento della morte e da alcuni considerata l’anello mancante dell’evoluzione umana. Trovato in Germania a meno di 25 miglia a sud d****i Francoforte è stato presentato martedì dagli scienziati che lo hano studiato, i quali sono convinti che aiuterà ad illuminare la linea evolutiva di scimmie ed uomini.

Su denuncia del Dottor Carmine Sanchirico dell'Università degli Studi di Siena, informiamo che sono aperte le candidature per la campagna di scaveggio di Marsiliana d'Albegna: Progetto Marsiliana d'Albegna: Settima Campagna di Ricerca (31/08/2009-30/10/2009) Dal 31/08 al 30/10/2009 le attività di ricerca archeologica nel centro etrusco di Marsiliana d'Albegna (Manciano, GR), con la direzione della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, in collaborazione con il Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti dell'Università degli Studi di Siena (Insegnamento e Laboratorio di Etruscologia e Antichità Italiche, diretto da Andrea Zifferero) e Etruria Nova, un'associazione no profit. Avviato in 2002, il Progetto Marsiliana d'Albegna ha contribuito alla riscoperta dell'importante centro protostorico e etrusco, già noto per i ricchi e estesi orientalizzanti scavati dal principe Tommaso Corsini agli inizi del Novecento. La Campagna di Ricerca 2009 prevede le following attività: scaveggio di un sito produttivo etrusco (fornace?) situato al fiume Albegna.
Su denuncia del Dottor Carmine Sanchirico dell'Università degli Studi di Siena, informiamo che sono aperte le candidature per la campagna di scaveggio di Marsiliana d'Albegna: Progetto Marsiliana d'Albegna: Settima Campagna di Ricerca (31/08/2009-30/10/2009) Dal 31/08 al 30/10/2009 le attività di ricerca archeologica nel centro etrusco di Marsiliana d'Albegna (Manciano, GR), con la direzione della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, in collaborazione con il Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti dell'Università degli Studi di Siena (Insegnamento e Laboratorio di Etruscologia e Antichità Italiche, diretto da Andrea Zifferero) e Etruria Nova, un'associazione no profit. Avviato in 2002, il Progetto Marsiliana d'Albegna ha contribuito alla riscoperta dell'importante centro protostorico e etrusco, già noto per i ricchi e estesi orientalizzanti scavati dal principe Tommaso Corsini agli inizi del Novecento. La Campagna di Ricerca 2009 prevede le following attività: scaveggio di un sito produttivo etrusco (fornace?) situato al fiume Albegna.

Aperte le iscrizioni per partecipare alla VII Campagna di Scavo nel sito etrusco di Marsiliana d’Albegna

20 Maggio, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Etruschi Scavi
Tags:  campo scavo   Etruschi   università siena  

Su segnalazione del dott. Carmine Sanchirico dell’Università degli Studi di Siena, informiamo che sono aperte le iscrizioni alla campagna di scavo di Marsiliana d’Albegna: Dal 31/08 al 30/10/2009 riprendono le attività di ricerca archeologica nel centro etrusco di Marsiliana d’Albegna (Manciano, GR), con la direzione della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, in collaborazione con il Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti dell’Università degli Studi di Siena (Insegnamento e Laboratorio di Etruscologia e Antichità Italiche, diretto da Andrea Zifferero) ed Etruria Nova, associazione no profit.

La Provincia di Bologna e la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna propongono la seconda édition delle ArcheoloGITE Bolognesi che si avverranno dal mezzo aprile al giugno 2009. Visto che nel 2009 si celebra l'Anno Internazionale dell'Astronomia, il tema scelto per questa seconda édition delle nostre "gite archeologiche" è il cielo degli antichi in diversi aspetti, gli asteri, il tempo, lo spazio. Nell'Anno dell'astronomia ArcheoloGITE 2009 propone dunque diversi percorsi attraverso le musei e le aree archeologiche del territorio bolognese, che consentano un approccio leggero ma meditato alle diverse questioni legate alla lettura del cielo degli antichi, supportate dalle importanti conferenze introduttive, presso il Dipartimento di Archeologia e il Museo Civico di Bologna, sulle specifiche tematiche dell'astronomia, del mondo etrusco e romano. L'iniziativa di Marzabotto chiuderà, nella suggestiva notte del solstizio d'estate, l'avventura attraverso i cieli di ArcheoloGITE 2009. PROSSIMI APPUNTAMENTI: giovedì 21 maggio, ore 16.
La Provincia di Bologna e la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna propongono la seconda édition delle ArcheoloGITE Bolognesi che si avverranno dal mezzo aprile al giugno 2009. Visto che nel 2009 si celebra l'Anno Internazionale dell'Astronomia, il tema scelto per questa seconda édition delle nostre "gite archeologiche" è il cielo degli antichi in diversi aspetti, gli asteri, il tempo, lo spazio. Nell'Anno dell'astronomia ArcheoloGITE 2009 propone dunque diversi percorsi attraverso le musei e le aree archeologiche del territorio bolognese, che consentano un approccio leggero ma meditato alle diverse questioni legate alla lettura del cielo degli antichi, supportate dalle importanti conferenze introduttive, presso il Dipartimento di Archeologia e il Museo Civico di Bologna, sulle specifiche tematiche dell'astronomia, del mondo etrusco e romano. L'iniziativa di Marzabotto chiuderà, nella suggestiva notte del solstizio d'estate, l'avventura attraverso i cieli di ArcheoloGITE 2009. PROSSIMI APPUNTAMENTI: giovedì 21 maggio, ore 16.

ArcheoloGITE Bolognesi 2009, fino al solstizio d’estate incontri sul “cielo degli antichi”

19 Maggio, 2009
Categorie:  Conferenze Epoca Romana Etruschi Eventi Musei Visite
Tags:  archeologite   astronomia   bologna   cielo   Conferenze   Etruschi   incontri   romani  

La Provincia di Bologna e la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna propongono la seconda edizione delle ArcheoloGITE Bolognesi che si terranno dalla metà di aprile a giugno 2009. Visto che nel 2009 si festeggia l’Anno Internazionale dell’Astronomia, il tema scelto per questa seconda edizione delle nostre “gite archeologiche” è il cielo degli antichi nei suoi molteplici aspetti, gli astri, il tempo, lo spazio. Nell’anno dell’astronomia ArcheoloGITE 2009 propone dunque vari itinerari attraverso i musei e le aree archeologiche del territorio bolognese, che consentano un approccio leggero ma meditato alle diverse problematiche legate alla lettura del cielo degli antichi, supportate dalle importanti conferenze introduttive, presso il Dipartimento di Archeologia e il Museo Civico di Bologna, sulle specifiche tematiche dell’astronomia, del mondo etrusco e romano.

Dopo il successo vichingo del Sea Stallion, ora sta per nascere una nave nuragica. Non ha ancora un nome ma è destinata a una missione da favola. Sulla scia del Kon Tiki. Sarà una "imbarcazione di 11 metri. Fatta come solo gli antichi abitanti dell'isola avrebbero potuto costruirla. La sua missione? Solcare il Mediterraneo. Dal Nord Sardegna verso l'Oriente. Prima, rotta su Creta. Poi, barra dritta verso la costa più a Levante. Tutto per imitare l'impresa di Thor Heyerdahl, l'antropologo norvegese che, a bordo della zattera chiamata come il Figlio del Sole, ha dimostrato la possibilità per le popolazioni incaiche di raggiungere la Polinesia partendo dalle spiagge del Sudamerica. Ora il sogno è simile, l'avventura diversa. Stavolta un assortito di professionisti sardi intende trovare elementi indiretti di riscontro su uno dei più controversi temi degli ultimi anni. I nostri progenitori si dedicavano solo ai commerci con gli stranieri lungo i litorali e al piccolo cabotaggio vicino all'isola? Oppure erano capaci di compiere spedizioni molto più a est, sino alla costa dell'odierna Turchia? Gli animatori del progetto vogliono dimostrare la concrete consistenza di questa seconda ipotesi.
Dopo il successo vichingo del Sea Stallion, ora sta per nascere una nave nuragica. Non ha ancora un nome ma è destinata a una missione da favola. Sulla scia del Kon Tiki. Sarà una "imbarcazione di 11 metri. Fatta come solo gli antichi abitanti dell'isola avrebbero potuto costruirla. La sua missione? Solcare il Mediterraneo. Dal Nord Sardegna verso l'Oriente. Prima, rotta su Creta. Poi, barra dritta verso la costa più a Levante. Tutto per imitare l'impresa di Thor Heyerdahl, l'antropologo norvegese che, a bordo della zattera chiamata come il Figlio del Sole, ha dimostrato la possibilità per le popolazioni incaiche di raggiungere la Polinesia partendo dalle spiagge del Sudamerica. Ora il sogno è simile, l'avventura diversa. Stavolta un assortito di professionisti sardi intende trovare elementi indiretti di riscontro su uno dei più controversi temi degli ultimi anni. I nostri progenitori si dedicavano solo ai commerci con gli stranieri lungo i litorali e al piccolo cabotaggio vicino all'isola? Oppure erano capaci di compiere spedizioni molto più a est, sino alla costa dell'odierna Turchia? Gli animatori del progetto vogliono dimostrare la concrete consistenza di questa seconda ipotesi.

Spedizione Nur, nel 2010 una nave nuragica solcherà il Mediterraneo

18 Maggio, 2009
Categorie:  Curiosità
Tags:  archeologia sperimentale   nave   nuragico   sardegna  

Dopo il successo vichingo del Sea Stallion, sta ora per nascere una nave nuragica. Non ha ancora un nome ma è destinata a una missione da favola. Sulla scia del Kon Tiki. Sarà un**“imbarcazione di 11 metri**. Fatta come solo gli antichi abitatori dell’isola avrebbero potuto costruirla. La sua missione? Solcare il Mediterraneo. Dal Nord Sardegna verso l’Oriente. Prima, rotta su Creta. Poi, barra dritta verso le coste più a Levante.

risale a almeno 35.000 anni fa la piccola scultura femminile in avorio di mammut ritrovata nella grotta di Fels (Hohle Fels), vicino alla città di Schelklingen, nel Giura svevo, in Germania sud-occidentale. Questa dataazione della "Venere di Hohle Fels" indica che rappresenta uno dei più antichi esempi di arte figurativa del mondo. Per fare una comparazione, la famosa "Venere di Willendorf", il più famoso esempio di scultura paleolitica, secondo le più recenti datazioni risale a 22-24.000 anni fa. La scoperta è descritta in un articolo firmato da Nicholas J. Conard, dell’Istituto di Studi Preistorici dell’Università di Tübingen, pubblicato su "Nature". La dataazione al radiocarbono degli orizzonti stratigrafici in cui prossimità è stata ritrovata la nuova Venere indica un periodo compresa tra i 31.000 e 40.000 anni, e l’ensemble dei dati stratigrafici la attribuisce agli albori del periodo chiamato Aurignaziano. (Un orizzonte stratigrafico è un'interfaccia che indica una posizione particolare nella sequenza stratigrafica, dotata di caratteristiche tali da poterne seguire l’andamento laterale.
risale a almeno 35.000 anni fa la piccola scultura femminile in avorio di mammut ritrovata nella grotta di Fels (Hohle Fels), vicino alla città di Schelklingen, nel Giura svevo, in Germania sud-occidentale. Questa dataazione della "Venere di Hohle Fels" indica che rappresenta uno dei più antichi esempi di arte figurativa del mondo. Per fare una comparazione, la famosa "Venere di Willendorf", il più famoso esempio di scultura paleolitica, secondo le più recenti datazioni risale a 22-24.000 anni fa. La scoperta è descritta in un articolo firmato da Nicholas J. Conard, dell’Istituto di Studi Preistorici dell’Università di Tübingen, pubblicato su "Nature". La dataazione al radiocarbono degli orizzonti stratigrafici in cui prossimità è stata ritrovata la nuova Venere indica un periodo compresa tra i 31.000 e 40.000 anni, e l’ensemble dei dati stratigrafici la attribuisce agli albori del periodo chiamato Aurignaziano. (Un orizzonte stratigrafico è un'interfaccia che indica una posizione particolare nella sequenza stratigrafica, dotata di caratteristiche tali da poterne seguire l’andamento laterale.

Scoperta in Germania la Venere di Hohle Fels, la più antica scultura del mondo: risale a 35.000 anni fa

15 Maggio, 2009
Categorie:  Estero Generale Nuovi Ritrovamenti Preistoria
Tags:  germania   paleolitico   scultura   venere  

Risale ad almeno 35.000 anni fa la piccola scultura femminile in avorio di mammut ritrovata nella grotta di Fels (Hohle Fels), vicino alla cittadina di Schelklingen, nel Giura svevo, nella Germania sud-occidentale. Questa datazione della “Venere di Hohle Fels” indica che essa rappresenta uno dei più **antichi esempi di arte figurativa del mondo. **Per fare un confronto, la famosa “Venere di Willendorf“, il più celebre esempio di scultura paleolitica, secondo le più recenti datazioni risale a 22-24.

“Ventimiglia e il suo territorio dalle origini ai giorni nostri”: XV ciclo di conferenze a Ventimiglia (IM)

14 Maggio, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Conferenze Musei
Tags:  Conferenze   Ventimiglia  

Il MAR, Museo Civico Archeologico Girolamo Rossi di Ventimiglia (IM) organizza per maggio/giugno 2009 il XV Ciclo di conferenze **“Ventimiglia e il suo territorio dalle origini ai giorni nostri” **volto a far conoscere sempre meglio al pubblico il passato storico e archeologico di una terra di confine quale è quella ventimigliese, da sempre interessata dalla presenza umana: si pensi innanzitutto alle Grotte dei Balzi Rossi, frequentate fin dal Paleolitico, poi alla città romana di Albintimilium, della quale si conservano il teatro e le terme e che è tuttora oggetto di scavi archeologici, e quindi al borgo medievale di Ventimiglia Alta, nel quale spiccano la cattedrale romanica, il battistero e la chiesa di San Michele.

La proloco "I Bronzi per Riace", presieduto dalla Dott.ssa Anna Maria Bombardieri, ha organizzato una giornata di studio dedicata ai Bronzi di Riace che si celebrará il prossimo 16 maggio 2009 a Riace Marina presso l'hotel Federica in collaborazione con l'Università della Calabria e con il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali, della Regione Calabria, della Provincia di Reggio Calabria. L'evento, fortemente voluto dalla proloco per fare in modo che Riace possa finalmente avere qualcosa dalle magnifiche opere di bronzo ritrovate nelle acque del suo mare nell'agosto del 1972 vedrà la presenza di prestigiosi relatori ed esponenti istituzionali. Giovanni La Torre, Magnifico Rettore "" UNICAL; R. Perrelli, Preside della Facoltà di Lettere e Philosophia "" UNICAL; C. Greco, Soprintendente per i Beni Archeologici della Calabria; G. Roma, Prof. Ordinario di Archeologia Cristiana e Medievale – Direttore del Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti "" UNICAL; M. Torelli, Prof. Ordinario di Archeologia e Storia dell'Arte Greca e Romana "" Università di Perugia; M. Paoletti, Prof.
La proloco "I Bronzi per Riace", presieduto dalla Dott.ssa Anna Maria Bombardieri, ha organizzato una giornata di studio dedicata ai Bronzi di Riace che si celebrará il prossimo 16 maggio 2009 a Riace Marina presso l'hotel Federica in collaborazione con l'Università della Calabria e con il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali, della Regione Calabria, della Provincia di Reggio Calabria. L'evento, fortemente voluto dalla proloco per fare in modo che Riace possa finalmente avere qualcosa dalle magnifiche opere di bronzo ritrovate nelle acque del suo mare nell'agosto del 1972 vedrà la presenza di prestigiosi relatori ed esponenti istituzionali. Giovanni La Torre, Magnifico Rettore "" UNICAL; R. Perrelli, Preside della Facoltà di Lettere e Philosophia "" UNICAL; C. Greco, Soprintendente per i Beni Archeologici della Calabria; G. Roma, Prof. Ordinario di Archeologia Cristiana e Medievale – Direttore del Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti "" UNICAL; M. Torelli, Prof. Ordinario di Archeologia e Storia dell'Arte Greca e Romana "" Università di Perugia; M. Paoletti, Prof.

“Riflessioni sui Bronzi di Riace”. Il 16 maggio giornata di studi a Riace Marina

12 Maggio, 2009
Categorie:  Conferenze Periodo Greco
Tags:  bronzi di riace   conferenza  

La proloco “I Bronzi per Riace”, presieduta dalla Dott.ssa Anna Maria Bombardieri, ha organizzato una giornata studio dedicata ai Bronzi di Riace che si terrà il prossimo 16 maggio 2009 a Riace Marina presso l’hotel Federica in collaborazione con l"Università della Calabria e con il patrocinio del Ministero dei Beni culturali, della Regione Calabria, della Provincia di Reggio Calabria. L’evento, fortemente voluto dalla proloco per fare in modo che Riace possa finalmente avere qualcosa dalle superbe opere bronzee ritrovate nelle acque del suo mare nell’agosto del 1972 vedrà la presenza di prestigiosi relatori ed esponenti istituzionali.

La Società Friulana di Archeologia – Sezione Udine presenta: CONVEGNO DI TOPONOMASTICA LOCALE "" VII édition "Toponomastica e archeologia: dati e confronti" Branco di Tavagnacco (Ud), Centro Sociale, 15-24 maggio 2009 PROGRAMMA: Sabato 16 maggio, ore 15.15: Inizio dei lavori. Coordinatrice: Venusia Dominici. – Valter Zucchiatti, "Indizi toponomastici sulla strada Concordia – Ad Silanos"; – Benvenuto Castellarin, "Sopravvivenze longobarde nella toponomastica del Friuli"; – Giovanni Filippo Rosset, "Le necropoli della cultura paleoslava di Kottlach in Friuli: alcune considerazioni tra archeologia e toponomastica"; – Franco Finco, "Considerazioni su alcuni nomi di luogo del Friuli"; – Paola Barbierato, "La toponomastica come fonte di conoscenza per le ricerche storiche e archeologiche"; Martedì 19 maggio, ore 20.30: presentazione delle tabelle toponomastiche relative al centro storico di Colugna. "Per una ricerca archeologica del territorio: i rilevamenti 3D". A cura di Ivano Sebastianutti (Comune di Tavagnacco). venerdì 22 maggio, ore 18.30: presentazione del primo volume dei "Quaderni di Tavagnacco", di Massimo de Sabbata e Luca Marin.
La Società Friulana di Archeologia – Sezione Udine presenta: CONVEGNO DI TOPONOMASTICA LOCALE "" VII édition "Toponomastica e archeologia: dati e confronti" Branco di Tavagnacco (Ud), Centro Sociale, 15-24 maggio 2009 PROGRAMMA: Sabato 16 maggio, ore 15.15: Inizio dei lavori. Coordinatrice: Venusia Dominici. – Valter Zucchiatti, "Indizi toponomastici sulla strada Concordia – Ad Silanos"; – Benvenuto Castellarin, "Sopravvivenze longobarde nella toponomastica del Friuli"; – Giovanni Filippo Rosset, "Le necropoli della cultura paleoslava di Kottlach in Friuli: alcune considerazioni tra archeologia e toponomastica"; – Franco Finco, "Considerazioni su alcuni nomi di luogo del Friuli"; – Paola Barbierato, "La toponomastica come fonte di conoscenza per le ricerche storiche e archeologiche"; Martedì 19 maggio, ore 20.30: presentazione delle tabelle toponomastiche relative al centro storico di Colugna. "Per una ricerca archeologica del territorio: i rilevamenti 3D". A cura di Ivano Sebastianutti (Comune di Tavagnacco). venerdì 22 maggio, ore 18.30: presentazione del primo volume dei "Quaderni di Tavagnacco", di Massimo de Sabbata e Luca Marin.

Settimo convegno di Toponomastica Locale – Branco di Tavagnacco (UD), 15-24 maggio 2009

12 Maggio, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Conferenze
Tags:  convegno   Friuli   sfa   toponomastica   udine  

La Società Friulana di Archeologia – Sezione Udine presenta: PROGRAMMA: Sabato 16 maggio, ore 15.15: Inizio dei lavori. Coordinatrice: Venusia Dominici. – Valter Zucchiatti, “Indizi toponomastici sulla strada Concordia – Ad Silanos”; – Benvenuto Castellarin, “Sopravvivenze longobarde nella toponomastica del Friuli”; – Giovanni Filippo Rosset, “Le necropoli della cultura paleoslava di Kottlach in Friuli: alcune considerazioni tra archeologia e toponomastica"; – Franco Finco, “Considerazioni su alcuni nomi di luogo del Friuli”;

E' il senso dell'iniziativa "La Notte dei Musei", prevista per il 16 maggio e giunta alla sua quarta edición. La manifestation nasce nel 2005 con l'idea del Ministero della Cultura e della Comunicazione francese. Italy, attraverso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, assume il ruolo di coordinazione nazionale dei propri istituti territoriali. I musei che partecipano all'iniziativa, oltre a offrire l'ingresso gratuita, con l'organizzazione di spettacoli e manifestazioni, rimangono aperti fino alle 2.00 del mattino (la ultima entrata all'1.00). In particolare, si segnala la collaborazione con l'Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma che partecipa con i più importanti Musei della città, con il slogan "Una Notte tutta da vivere". Oltre 60 spazi espositivi della Capitale remainranno aperti gratis fino alla notte inoltrata offering un eccezionale cartellone di eventi artistici, mostre culturali e guidate; per l'occasione prolongheranno l'orario anche molte librerie e restaurants del Centro Storico. Tra oltre 100 eventi previsto sul territorio nazionale si segnala: "Voci, colori e luci al Castello: una notte alla scoperta dei musei" al Castello Sforzesco di Milano, che prevede due visite guidate alla Strada coperta della Ghirlanda.
E' il senso dell'iniziativa "La Notte dei Musei", prevista per il 16 maggio e giunta alla sua quarta edición. La manifestation nasce nel 2005 con l'idea del Ministero della Cultura e della Comunicazione francese. Italy, attraverso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, assume il ruolo di coordinazione nazionale dei propri istituti territoriali. I musei che partecipano all'iniziativa, oltre a offrire l'ingresso gratuita, con l'organizzazione di spettacoli e manifestazioni, rimangono aperti fino alle 2.00 del mattino (la ultima entrata all'1.00). In particolare, si segnala la collaborazione con l'Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma che partecipa con i più importanti Musei della città, con il slogan "Una Notte tutta da vivere". Oltre 60 spazi espositivi della Capitale remainranno aperti gratis fino alla notte inoltrata offering un eccezionale cartellone di eventi artistici, mostre culturali e guidate; per l'occasione prolongheranno l'orario anche molte librerie e restaurants del Centro Storico. Tra oltre 100 eventi previsto sul territorio nazionale si segnala: "Voci, colori e luci al Castello: una notte alla scoperta dei musei" al Castello Sforzesco di Milano, che prevede due visite guidate alla Strada coperta della Ghirlanda.

“La notte dei musei”, il 16 maggio 2009 musei aperti anche di notte

11 Maggio, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Eventi Mostre Musei Visite
Tags:  Mostre   Notte dei musei   Visite  

Lasciare aperti i musei statali in orario notturno e gratuitamente permettendo quindi la fruizione dell’inestimabile patrimonio artistico italiano anche a chi non riesce a farlo nel normale orario di visita. E" il senso dell’iniziativa “La Notte dei Musei”, prevista per il 16 maggio e giunta alla sua quarta edizione. La manifestazione nasce nel 2005 su idea del **Ministero della Cultura **e della Comunicazione francese. L’Italia, attraverso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, svolge un ruolo di coordinamento nazionale dei propri istituti territoriali.

Pianificazione territoriale, urbanistica e archeologia: una possibile sintesi Sabato 9 maggio 2009, Sala Convegni della Banca Popolare di Verona La giornata di studi vuole rappresentare il primo di una serie di incontri** che sono diventati la principale tematica i beni culturali. Nel suo primo appuntamento riguardante i più antichi della nostra storia, la necessità di sviluppare un forte senso civico e una presa di coscienza dell'importanza del **fare archeologia e pianificazione del territorio rispetto alle testimonianze archeologiche sepolte,** rappresenta una materia su cui gli esperti di diversi settori sentono il bisogno di confrontarsi: da un lato l'**urbanista** o chi governa il territorio e dall'altro il mondo dell'**archeologia**. Nel fare pianificazione territoriale è bene che l'urbanista sia una conoscenza di chi lavora in un'area, conosce il patrimonio archeologico, le sue potenzialità anche in termini di valorizzazione e che le molteplici esperienze di chi lavora per il bene del territorio siano da stimolo per un dialogo. Al tempo stesso **chi fa archeologia**, deve essere una conoscenza dei progetti e degli strumenti di **gestione del territorio** e fornire una chiave di lettura storica dell'evoluzione del paesaggio. PROGRAMMA della GIORNATA: 9.45 – 10.
Pianificazione territoriale, urbanistica e archeologia: una possibile sintesi Sabato 9 maggio 2009, Sala Convegni della Banca Popolare di Verona La giornata di studi vuole rappresentare il primo di una serie di incontri** che sono diventati la principale tematica i beni culturali. Nel suo primo appuntamento riguardante i più antichi della nostra storia, la necessità di sviluppare un forte senso civico e una presa di coscienza dell'importanza del **fare archeologia e pianificazione del territorio rispetto alle testimonianze archeologiche sepolte,** rappresenta una materia su cui gli esperti di diversi settori sentono il bisogno di confrontarsi: da un lato l'**urbanista** o chi governa il territorio e dall'altro il mondo dell'**archeologia**. Nel fare pianificazione territoriale è bene che l'urbanista sia una conoscenza di chi lavora in un'area, conosce il patrimonio archeologico, le sue potenzialità anche in termini di valorizzazione e che le molteplici esperienze di chi lavora per il bene del territorio siano da stimolo per un dialogo. Al tempo stesso **chi fa archeologia**, deve essere una conoscenza dei progetti e degli strumenti di **gestione del territorio** e fornire una chiave di lettura storica dell'evoluzione del paesaggio. PROGRAMMA della GIORNATA: 9.45 – 10.

L’urbanista e l’archeologo, due ruoli a confronto il 9 maggio in una giornata di studi a Verona

9 Maggio, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Conferenze
Tags:  archeologia   convegno   urbanistica   verona  

La giornata di studi vuole rappresentare il primo di una **serie di incontri** aventi come **tematica principale i beni culturali**. Nel suo primo appuntamento riguardante i periodi più antichi della nostra storia, la necessità di sviluppare un forte senso civico ed una presa di coscienza dell’importanza del **fare archeologia e pianificazione del territorio nel rispetto delle testimonianze archeologiche sepolte,** rappresenta una materia su cui gli esperti di diversi settori sentono il bisogno di confrontarsi: da un lato l’**urbanista** o chi governa il territorio e dall’altro il mondo dell’**archeologia**.


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