L’Istituto Internazionale di Studi Liguri organizza il corso “La ceramica e i materiali di età romana”

3 Settembre, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Conferenze Epoca Romana Pubblicazioni
Tags:  borgighera   corso ceramica   istituto internazionale di studi liguri  

Si svolgerà a Bordighera, presso la sede centrale dell**‘Istituto Internazionale di Studi Liguri**, Centro Nino Lamboglia, via Romana 39, il Modulo n. 4 della SIMA, Scuola Interdisciplinare delle Metodologie Archeologiche, avente per oggetto “La Ceramica e i materiali di età romana“. In particolare il Modulo su “La ceramica e i materiali di età romana” prosegue la tradizione dei Corsi di Studi Liguri, giunti quest’anno alla 56a edizione, ideati nel 1947 da Nino Lamboglia, fondatore dell’Istituto, per permettere ai giovani studiosi di approfondire con lezioni teoriche e pratiche la conoscenza delle principali classi ceramiche di età romana.

[Questo articolo è stato recentemente pubblicato su Report On Line] Con l'avvento del nuovo millennio, in Irlanda, grazie a una politica di drastiche riduzioni di tasse per tutte le aziende del territorio irlandese, arrivò anche l'età dell'oro. La cosiddetta "Tigre Celtica" era nata, le multinazionali americane di ogni settore (informatica, finanziaria, turistica, etc.) facevano la gara per acquisire uno stabile dove trasferire i propri uffici e i nuovi lavoratori stranieri facevano la fila con un curriculum in mano per poter affittare una stanza dove vivere (con prezzi vertiginosi e spesso in pessime condizioni). Dublino ha visto in pochi anni raddoppiare il numero di condomini, uffici, businness point, agenzie di lavoro, tram, mense e bar. Nacque in quel periodo la leggenda della città dove chiunque, ma proprio chiunque, avrebbe potuto trovare lavoro in giro di poche ore, dal mattino al sera. In tutto questo sconvolgimento, anche l'archeologia - cosa più unica che rara - ha subito un esponenziale crescita, di fondi e di scavi.
[Questo articolo è stato recentemente pubblicato su Report On Line] Con l'avvento del nuovo millennio, in Irlanda, grazie a una politica di drastiche riduzioni di tasse per tutte le aziende del territorio irlandese, arrivò anche l'età dell'oro. La cosiddetta "Tigre Celtica" era nata, le multinazionali americane di ogni settore (informatica, finanziaria, turistica, etc.) facevano la gara per acquisire uno stabile dove trasferire i propri uffici e i nuovi lavoratori stranieri facevano la fila con un curriculum in mano per poter affittare una stanza dove vivere (con prezzi vertiginosi e spesso in pessime condizioni). Dublino ha visto in pochi anni raddoppiare il numero di condomini, uffici, businness point, agenzie di lavoro, tram, mense e bar. Nacque in quel periodo la leggenda della città dove chiunque, ma proprio chiunque, avrebbe potuto trovare lavoro in giro di poche ore, dal mattino al sera. In tutto questo sconvolgimento, anche l'archeologia - cosa più unica che rara - ha subito un esponenziale crescita, di fondi e di scavi.

Archeologia e crisi economica. La fine dell’età dell’oro irlandese

1 Settembre, 2009
Categorie:  Estero Generale Lavoro
Tags:  archeologia   Irlanda   Lavoro   Scavi  

[Questo articolo è stato recentemente pubblicato su Report On Line] Con l’avvento del nuovo millennio, in Irlanda, grazie ad una politica di drastiche riduzioni fiscali per tutte le aziende del territorio irlandese, arrivò anche l’età dell’oro. La cosiddetta “Tigre Celtica” era nata, le multinazionali americane di qualsiasi settore (informatico, finanziario, turistico, etc.) facevano a gara per accapparrarsi uno stabile dove trasferire i propri uffici ed i lavoratori stranieri neo-assunti facevano la fila con curriculum in mano per riuscire ad affittare una stanza dove vivere (a prezzi vertiginosi e spesso in pessime condizioni).

Importante missione archeologica italiana sulle tracce di Kubilai Khan in Giappone

25 Agosto, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Estero Nuovi Ritrovamenti
Tags:  archeologia subacquea   giappone   kubilai khan   soprintendenza del Mare  

Missione archeologica della Soprintendenza del Mare in Giappone, in collaborazione con l’Università di Bologna Un gruppo di ricerca multidisciplinare, composto da ricercatori e tecnici della Soprintendenza del Mare, dell’Università di Bologna e dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, è partito alla volta del Giappone il 18 agosto e tornerà in Italia il 3 settembre. Il progetto di collaborazione tra Italia e Giappone prevede la realizzazione di ricognizioni del fondale nell’isola di Ojika (prefettura di Nagasaki ““ Kita Kyushu), in previsione di effettivi scavi archeologici subacquei.

CONCLUSA LA CAMPAgna DI RICERCA ARCHEOLOGICA A BIBBIENA Portate alla luce nuove strutture dell'impianto termico della Villa Romana di Domo Si è conclusa domenica 17 agosto la seconda Campagna di Ricerca Archeologica realizzata dagli archeologi dell'Archeodomani s.a.s. nel territorio del Comune di Bibbiena (Arezzo). Sul cantiere, nel corso del mese di intenso lavoro (i scavi sono infatti iniziati il 19 Luglio) si sono alternati oltre 60 studenti provenienti da tutta Italia (Firenze, Milano, Arezzo, Napoli, Vasto, Roma, Reggio Emilia, Parma, Bologna ecc.) con la scientifica direzione Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana (Soprintendente dott.ssa Fulvia Lo Schiavo, funzionario incaricato dott. Luca Fedeli). Il cantiere è stato diretto, per Archeodomani s.a.s., dal dot. Alfredo Guarino, con la coordinazione del dot. Lorenzo Dell'Aquila.
CONCLUSA LA CAMPAgna DI RICERCA ARCHEOLOGICA A BIBBIENA Portate alla luce nuove strutture dell'impianto termico della Villa Romana di Domo Si è conclusa domenica 17 agosto la seconda Campagna di Ricerca Archeologica realizzata dagli archeologi dell'Archeodomani s.a.s. nel territorio del Comune di Bibbiena (Arezzo). Sul cantiere, nel corso del mese di intenso lavoro (i scavi sono infatti iniziati il 19 Luglio) si sono alternati oltre 60 studenti provenienti da tutta Italia (Firenze, Milano, Arezzo, Napoli, Vasto, Roma, Reggio Emilia, Parma, Bologna ecc.) con la scientifica direzione Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana (Soprintendente dott.ssa Fulvia Lo Schiavo, funzionario incaricato dott. Luca Fedeli). Il cantiere è stato diretto, per Archeodomani s.a.s., dal dot. Alfredo Guarino, con la coordinazione del dot. Lorenzo Dell'Aquila.

Conclusa la II Campagna di Scavo a Bibbiena (Arezzo), indagato l’impianto termale della Villa Romana di Domo

24 Agosto, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Epoca Romana Nuovi Ritrovamenti Scavi
Tags:  Arezzo   bibbiena   campo scavo   terme romane  

A BIBBIENA Si è conclusa domenica 17 agosto la seconda Campagna di Ricerca Archeologica realizzata dagli archeologi dell**“Archeodomani s.a.s.** nel territorio del Comune di Bibbiena (Arezzo). Sul cantiere, nel corso del mese di intenso lavoro (gli scavi sono infatti iniziati il 19 Luglio) si sono alternati oltre 60 studenti provenienti dal tutta Italia (Firenze, Milano, Arezzo, Napoli, Vasto, Roma, Reggio Emilia, Parma, Bologna ecc.) con la direzione scientifica Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana (Soprintendente dott.

Non finiscono mai per stupire le Grotte delle Meraviglie, il complesso carsico situato all'inizio della Valle Brembana, diventato meta negli ultimi anni di visite di migliaia di appassionati o di semplici curiosi. Per arricchire il loro fascino ci sono ora anche due «buche», «il Büs del Tabac» e la «Büsa de Andrea», che tra poco saranno facilmente raggiungibili grazie a un nuovo sentiero, realizzato dal Comune di Zogno, che dalle grotte conduce direttamente alle due cavità. «Oltre a poter admirare l'immenso fascino delle grotte naturali – spiega Angelo Curnis, assessore alla Comunicazione del Comune di Zogno –, i visitatori potranno fare un viaggio a ritroso nel tempo di oltre 6.000 anni. L'obiettivo è quello di costituire un piccolo ma interessante parco geologico e antropologico destinato ad accrescere il patrimonio culturale della Valle Brembana, con l'opportunità di coniugare nel complesso carsico sia la speleologia che l'archeologia, grazie anche alla collaborazione con il Museo della Valle, dove tutti i reperti rinvenuti sono stati catalogati in modo accurato». Per chi vuole visitare gratis le Grotte delle Meraviglie per quest'anno ci sono solo tre date disponibili: 23 agosto, 6 settembre e 20 settembre.
Non finiscono mai per stupire le Grotte delle Meraviglie, il complesso carsico situato all'inizio della Valle Brembana, diventato meta negli ultimi anni di visite di migliaia di appassionati o di semplici curiosi. Per arricchire il loro fascino ci sono ora anche due «buche», «il Büs del Tabac» e la «Büsa de Andrea», che tra poco saranno facilmente raggiungibili grazie a un nuovo sentiero, realizzato dal Comune di Zogno, che dalle grotte conduce direttamente alle due cavità. «Oltre a poter admirare l'immenso fascino delle grotte naturali – spiega Angelo Curnis, assessore alla Comunicazione del Comune di Zogno –, i visitatori potranno fare un viaggio a ritroso nel tempo di oltre 6.000 anni. L'obiettivo è quello di costituire un piccolo ma interessante parco geologico e antropologico destinato ad accrescere il patrimonio culturale della Valle Brembana, con l'opportunità di coniugare nel complesso carsico sia la speleologia che l'archeologia, grazie anche alla collaborazione con il Museo della Valle, dove tutti i reperti rinvenuti sono stati catalogati in modo accurato». Per chi vuole visitare gratis le Grotte delle Meraviglie per quest'anno ci sono solo tre date disponibili: 23 agosto, 6 settembre e 20 settembre.

Grotte delle Meraviglie (BG): pubblicato il calendario delle visite guidate gratuite

21 Agosto, 2009
Categorie:  Visite
Tags:  grotte delle meraviglie   speleologia   visite guidate  

Non finiscono mai di stupire le Grotte delle Meraviglie, il complesso carsico posto all’inizio della Valle Brembana, diventato meta negli ultimi anni di visite di migliaia di appassionati o di semplici curiosi. Ad arricchire il loro fascino ci sono ora anche due «buche», «il Büs del Tabac» e la «Büsa de Andrea», che tra breve saranno facilmente raggiungibili grazie a un nuovo tratto di sentiero, realizzato dal Comune di Zogno, che dalle grotte conduce direttamente alle due cavità.

Le povere Mura Aureliane della grande Roma, invase da erba e scritti e che ogni tanto perdono pezzi. L'ultimo episodio in June 2009 a Piazza della Croce Rossa, incrociato con viale del Policlinico: è crollato un altro pezzo di muro, sull'angolo, nella parte bassa delle Mura. Ogni volta in fretta e furia viene montato un recinto, un puntello, presa una misura d'emergenza e il posto diverrà nel tempo un altro tipico angolo della nuova Roma disastrata, come negli anni post bellici. In novembre 2007 in un altrotratto, a viale Pretoriano, nei pressi di San Lorenzo, crollò una bella porzione di muro, che ora è tutta puntellata, per evitare altre precipitazioni. I cantieri sono qua e là, spesso abbandonati in attesa di finanziamenti. I crolli più noti sono del 2006 (sempre dalle parti della caserma di Castro Pretorio) e soprattutto del 2001 (in macerie un tratto lungo circa dieci metri tra Porta San Sebastiano e Porta Latina, che era stata restaurata nel 1999 con i Fondi del Giubileo). L'osservatore dell'Ufficio Mura della Soprintendenza fa il giro dell'antica cinta muraria.
Le povere Mura Aureliane della grande Roma, invase da erba e scritti e che ogni tanto perdono pezzi. L'ultimo episodio in June 2009 a Piazza della Croce Rossa, incrociato con viale del Policlinico: è crollato un altro pezzo di muro, sull'angolo, nella parte bassa delle Mura. Ogni volta in fretta e furia viene montato un recinto, un puntello, presa una misura d'emergenza e il posto diverrà nel tempo un altro tipico angolo della nuova Roma disastrata, come negli anni post bellici. In novembre 2007 in un altrotratto, a viale Pretoriano, nei pressi di San Lorenzo, crollò una bella porzione di muro, che ora è tutta puntellata, per evitare altre precipitazioni. I cantieri sono qua e là, spesso abbandonati in attesa di finanziamenti. I crolli più noti sono del 2006 (sempre dalle parti della caserma di Castro Pretorio) e soprattutto del 2001 (in macerie un tratto lungo circa dieci metri tra Porta San Sebastiano e Porta Latina, che era stata restaurata nel 1999 con i Fondi del Giubileo). L'osservatore dell'Ufficio Mura della Soprintendenza fa il giro dell'antica cinta muraria.

Crollano parti delle Mura Aureliane. Mancano i fondi per la manutenzione

20 Agosto, 2009
Categorie:  Epoca Romana Mala Archeologia
Tags:  mura aureliane   roma  

Le povere Mura Aureliane della grande Roma, invase da erbacce e scritte e che ogni tanto perdono pezzi. L’ultimo episodio a giugno del 2009 a piazza della Croce Rossa, incrocio con viale del Policlinico: è crollato un altro pezzo di muro, sull’angolo, nella parte bassa delle Mura. Ogni volta in fretta e furia viene montato un recinto, un puntello, presa una misura d’emergenza e il posto diverrà nel tempo un altro angolo caratteristico della nuova Roma disastrata, come negli anni post bellici.

Presso la caserma La Marmora di Roma ha tenuto una conferenza stampa nel corso della quale sono state illustrate, con immagini e fotografie, le fasi di una delicata attività condotta dal personale del Reparto Operativo sulla costa del basso Lazio, all'altezza della località chiamata Osservatorio Cortese, che ha consentito la "eccezionale scoperta di un'antica tomba, risalente al III millennio a.C., appartenuta a un guerriereo dell'epoca preistorica, e l'individuazione di un sito dove sorgeva una necropoli nuova al mondo scientifico. Il seppelliere presentava nel costo una punta di freccia e era circondato da vasellame di varia natura, probabilmente il seppelliere corredo depositato nel feretro all'atto della sepoltura. Marina Sapelli Ragni, sovrintendente per i Beni archeologici del Lazio, ha poi aggiunto: 'Il seppelliere e' composto da sei vasetti in ceramica, molto ben conservati e attribuibili all'eneolitico, ovvero l'eta' del rame, che copre il terzo millennio a.C. Nei prossimi mesi analizziamo questi reperti nel nostro laboratorio di antropologia di Tivoli, e li confrontamo con gli altri rinvenimenti del periodo architettonico'.
Presso la caserma La Marmora di Roma ha tenuto una conferenza stampa nel corso della quale sono state illustrate, con immagini e fotografie, le fasi di una delicata attività condotta dal personale del Reparto Operativo sulla costa del basso Lazio, all'altezza della località chiamata Osservatorio Cortese, che ha consentito la "eccezionale scoperta di un'antica tomba, risalente al III millennio a.C., appartenuta a un guerriereo dell'epoca preistorica, e l'individuazione di un sito dove sorgeva una necropoli nuova al mondo scientifico. Il seppelliere presentava nel costo una punta di freccia e era circondato da vasellame di varia natura, probabilmente il seppelliere corredo depositato nel feretro all'atto della sepoltura. Marina Sapelli Ragni, sovrintendente per i Beni archeologici del Lazio, ha poi aggiunto: 'Il seppelliere e' composto da sei vasetti in ceramica, molto ben conservati e attribuibili all'eneolitico, ovvero l'eta' del rame, che copre il terzo millennio a.C. Nei prossimi mesi analizziamo questi reperti nel nostro laboratorio di antropologia di Tivoli, e li confrontamo con gli altri rinvenimenti del periodo architettonico'.

Presentato il “Guerriero di Torre Astura” una straordinaria sepoltura del III millennio a.C.

17 Agosto, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Nuovi Ritrovamenti Preistoria
Tags:  eneolitico   lazio   sepoltura   sezione archeologica CC  

Presso la caserma La Marmora di Roma si è tenuta una conferenza stampa nel corso della quale sono state illustrate, con immagini e fotografie, le fasi di una delicata attività condotta dal personale del Reparto Operativo nel litorale del basso Lazio, all’altezza della località denominata Osservatorio Cortese, che ha consentito l"eccezionale scoperta di un’antica tomba, risalente al III millennio a.C., appartenuta ad un guerriero di epoca preistorica, e l’individuazione di un sito dove sorgeva una necropoli inedita al mondo scientifico.

Potrebbe essere la residence di campagna dell'imperatore Vespasiano, di cui proprio quest'anno si celebra il bicentennial della nascita, la villa romana dell'età imperiale scoperta in Alto Lazio, nella provincia di Rieti, nei territori dell'antica Sabina pochi giorni fa. Tito Flavio Vespasiano, il fondatore che fece costruire a Roma il Colosseo, un nuovo foro, i bagni pubblici che da lui hanno preso il nome e il splendido Tempio della Pace, veniva da una famiglia umile di queste zone. Era nato a Falacrinae, un villaggio, e come tanti province di successo voleva tornare al paese e mostrare a chi l'aveva visto crescere il segno del suo trionfo. «Di Falacrinae sapevamo l'esistenza dalle fonti letterarie, ma non c'era mai traccia», racconta il sindaco di Cittareale al quotidiano torinese, Pierluigi Feliciangeli.
Potrebbe essere la residence di campagna dell'imperatore Vespasiano, di cui proprio quest'anno si celebra il bicentennial della nascita, la villa romana dell'età imperiale scoperta in Alto Lazio, nella provincia di Rieti, nei territori dell'antica Sabina pochi giorni fa. Tito Flavio Vespasiano, il fondatore che fece costruire a Roma il Colosseo, un nuovo foro, i bagni pubblici che da lui hanno preso il nome e il splendido Tempio della Pace, veniva da una famiglia umile di queste zone. Era nato a Falacrinae, un villaggio, e come tanti province di successo voleva tornare al paese e mostrare a chi l'aveva visto crescere il segno del suo trionfo. «Di Falacrinae sapevamo l'esistenza dalle fonti letterarie, ma non c'era mai traccia», racconta il sindaco di Cittareale al quotidiano torinese, Pierluigi Feliciangeli.

A due millenni dalla sua nascita, scoperta alle porte di Rieti la villa di Vespasiano

13 Agosto, 2009
Categorie:  Epoca Romana Nuovi Ritrovamenti Scavi
Tags:  Scavi   scoperte   vespasiano   villa imperiale  

Potrebbe essere la residenza di campagna dell’imperatore Vespasiano, di cui proprio quest’anno si celebra il bimillenario della nascita, la villa romana di età imperiale scoperta nell’alto Lazio, in provincia di Rieti, nei territori dell’antica Sabina pochi giorni fa. Tito Flavio Vespasiano, il rifondatore che a Roma fece costruire il Colosseo, un nuovo foro, i bagni pubblici che da lui presero il nome e lo splendido Tempio della Pace, veniva da una famiglia umile di queste zone.

In mostra a Castel del Monte i “Castelli sul Mare”

11 Agosto, 2009
Categorie:  Medioevo Mostre Visite

Un percorso fotografico e pannellistico allestito nella splendida e imponente cornice di Castel del Monte (Andria) invita i visitatori che ammirano la pesante architettura del castello di Federico II a soffermarsi e a conoscere i castelli e le fortificazioni che furono realizzati lungo le coste italiane nel Medioevo con duplice scopo, mercantile e militare. Il titolo della mostra, “Castelli sul mare, itinerario fotografico attraverso l’Italia“ rende chiaro il fine per la quale essa è stata realizzata: mostrare, attraverso le fotografie di Nicola Amato e Sergio Leonardi, i monumenti più caratteristici delle coste italiane, e attraverso di essi ripercorrere la storia della penisola tra Medioevo ed Età Moderna: una storia densa di eventi e di avvenimenti, di contrasti e di incontri che si svolsero nel mare e per colpa del mare.

Riportiamo l'interessante iniziativa che si celebrará tutti i venerdì, fino al 28 agosto, al Castello di Montefiore Conca: Quest'estate tra le mura del Castello di Montefiore Conca ci saranno in scena i Malatesta, la potente e spietata famiglia riminese che costruì e frequentava il castello per oltre due secoli, dal "300 al "500. I visitatori potranno assistere a visite teatrali guidate dal Sistema Museo, enti gestore dei servizi di reception al monument per conto del Comune di Montefiore Conca. Le visite teatrali guidate, curate dalla Compagnia del Serraglio, si avverranno dalle 21.00 ogni mezz'ora fino alle 23.00 e vedranno la partecipazione di attori che, attraverso racconti, aneddoti e suggestioni ci farà sentire più vicine storie, amori e avventure della famiglia Malatesta. L'amore struggente di Malatesta Ungaro per Viola Novella, moglie di un nobile del posto, porterà a ricercare lo spirito della sua amata nel pozzo di San Patrizio per poterla dichiarare ancora una volta la sua devozione.
Riportiamo l'interessante iniziativa che si celebrará tutti i venerdì, fino al 28 agosto, al Castello di Montefiore Conca: Quest'estate tra le mura del Castello di Montefiore Conca ci saranno in scena i Malatesta, la potente e spietata famiglia riminese che costruì e frequentava il castello per oltre due secoli, dal "300 al "500. I visitatori potranno assistere a visite teatrali guidate dal Sistema Museo, enti gestore dei servizi di reception al monument per conto del Comune di Montefiore Conca. Le visite teatrali guidate, curate dalla Compagnia del Serraglio, si avverranno dalle 21.00 ogni mezz'ora fino alle 23.00 e vedranno la partecipazione di attori che, attraverso racconti, aneddoti e suggestioni ci farà sentire più vicine storie, amori e avventure della famiglia Malatesta. L'amore struggente di Malatesta Ungaro per Viola Novella, moglie di un nobile del posto, porterà a ricercare lo spirito della sua amata nel pozzo di San Patrizio per poterla dichiarare ancora una volta la sua devozione.

Una visita speciale: Visite guidate teatrali al castello di Montefiore Conca (RN)

9 Agosto, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Medioevo Visite
Tags:  castello   malatesta   Montefiore Conca  

Riportiamo l’interessante iniziativa che si terrà tutti i venerdì, fino al 28 agosto, al Castello di Montefiore Conca: Quest’estate tra le mura del Castello di Montefiore Conca saranno di scena i Malatesta, la potente e spietata famiglia riminese che costruì e frequentò il castello per oltre due secoli, dal “300 al “500. I visitatori potranno assistere a visite guidate teatrali promosse da Sistema Museo, ente gestore dei servizi di accoglienza al pubblico presso il monumento per conto del Comune di Montefiore Conca.


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