Ben 2 mostre sull'Antico Egitto a Milano al Palazzo Reale, entrambi hanno come filo conduttore la donna. Dal 21 dicembre 2006 al 9 April 2007 la mostra "La Bellezza Femminile nell'Antico Egitto". Al centro del percorso esibitivo, la donna egiziana nei suoi vestiti di regina, priestessa, moglie, amante, padrona della casa e perfino di dea, che il visitatore può conoscere e scoprire attraverso oltre 100 rare e preziosi oggetti provenienti da prestigiosi Musei, oltre agli oli, essenze e unguenti che creano l'atmosfera di quel tempo e svelano i segreti di tale bellezza. moreThe exhibition si articola in nove sezioni. The first section è dedicata all'ambiente naturale dell'Antico Egitto, ma anche ai numi tutelari della donna egiziana e della sua bellezza. The second section, con rich exposition di reperti archeologici, è riservata ai profumi e essenze, di cui vengono riproposti i procedures di estrazione, i modi d'uso e il fascino dal vivo. The third section fa riferimento alla crema, alla pratica della depilazione e del tatuaggio, nel contesto esibitivo degli abituali prodotti naturali usati dagli Egizi per cura della pelle.
Ben 2 mostre sull'Antico Egitto a Milano al Palazzo Reale, entrambi hanno come filo conduttore la donna. Dal 21 dicembre 2006 al 9 April 2007 la mostra "La Bellezza Femminile nell'Antico Egitto". Al centro del percorso esibitivo, la donna egiziana nei suoi vestiti di regina, priestessa, moglie, amante, padrona della casa e perfino di dea, che il visitatore può conoscere e scoprire attraverso oltre 100 rare e preziosi oggetti provenienti da prestigiosi Musei, oltre agli oli, essenze e unguenti che creano l'atmosfera di quel tempo e svelano i segreti di tale bellezza. moreThe exhibition si articola in nove sezioni. The first section è dedicata all'ambiente naturale dell'Antico Egitto, ma anche ai numi tutelari della donna egiziana e della sua bellezza. The second section, con rich exposition di reperti archeologici, è riservata ai profumi e essenze, di cui vengono riproposti i procedures di estrazione, i modi d'uso e il fascino dal vivo. The third section fa riferimento alla crema, alla pratica della depilazione e del tatuaggio, nel contesto esibitivo degli abituali prodotti naturali usati dagli Egizi per cura della pelle.

Due mostre sull’Antico Egitto a Milano

12 Febbraio, 2007
Categorie:  Egizi Mostre

Ben 2 mostre sull’Antico Egitto a Milano al Palazzo Reale, entrambe le mostre hanno come filo conduttore la donna. Dal 21 dicembre 2006 al 9 aprile 2007 la mostra “La Bellezza Femminile nell’Antico Egitto”. Al centro del percorso espositivo, la donna egizia nelle sue vesti di regina, sacerdotessa, moglie, amante, padrona della casa e perfino di dea, che il visitatore può conoscere e scoprire attraverso oltre 100 rari e preziosi oggetti provenienti da prestigiosi Musei, oltre agli oli, le essenze e gli unguenti che ricreano l’atmosfera di quel tempo e svelano i segreti di tale bellezza.

Ristrutturazione del museo egizio di Torino

12 Febbraio, 2007
Categorie:  Egizi Musei

(ANSA) – TORINO Anche la Regione Piemonte contribuira’ alla spesa per la ristrutturazione e il riallestimento del Museo Egizio di Torino, prevista in complessivi 50 milioni di euro. Investira’ sette milioni di euro, che verranno erogati a partire dal 2009. Gli altri enti che stanziano denaro per i lavori sono la Provincia di Torino, con tre milioni di euro, la Citta’ di Torino, con dieci, la Compagnia di San Paolo, con 25, e la Fondazione Crt, con cinque milioni.

Ritrovati i resti della perduta citta’ di Amyclae

12 Febbraio, 2007
Categorie:  Nuovi Ritrovamenti Protostoria Scavi

Roma, 11 feb. – (Adnkronos) – In provincia di Latina, sulle ultime propaggini dei monti Aurunci, subito alle spalle della cittadina di Fondi, sono stati ritrovati i resti della perduta citta’ di Amyclae, uno dei primi centri urbani del Lazio, famosissima nell’antichita’ e di cui si erano perse le tracce gia’ alla fine del IV secolo a.C. La scoperta, presentata sul nuovo fascicolo della rivista ”Archeologia Viva”, e’ stata effettuata dagli archeologi Lorenzo Quilici dell’Universita’ di Bologna e da Stefania Quilici Gigli dell’Universita’ di Napoli durante approfondite indagini condotte sul terreno con gli studenti.

Durante la costruzione del nuovo ospedale Sant'Anna a Como sono stati portati alla luce resti che "avrebbero potuto essere databili circa al V secolo a.C." come afferma la soprintendente Stefania Iorio. Quelle che inizialmente sembravano essere solo poche pietre isolate si sono infatti rivelate, a una più attenta indagine, parti di un semicerchio. Il diametro esterno misura approssimativamente una cinquantina di metri e circonda una zona con abbondanti tracce di ruggine, che potrebbero essere dovute alla ferrina presente nel suolo, o al disfacimento di manufatti metallici. Fonte: Corriere di Como http://www.corrieredicomo.it/frm_articoli.
Durante la costruzione del nuovo ospedale Sant'Anna a Como sono stati portati alla luce resti che "avrebbero potuto essere databili circa al V secolo a.C." come afferma la soprintendente Stefania Iorio. Quelle che inizialmente sembravano essere solo poche pietre isolate si sono infatti rivelate, a una più attenta indagine, parti di un semicerchio. Il diametro esterno misura approssimativamente una cinquantina di metri e circonda una zona con abbondanti tracce di ruggine, che potrebbero essere dovute alla ferrina presente nel suolo, o al disfacimento di manufatti metallici. Fonte: Corriere di Como http://www.corrieredicomo.it/frm_articoli.

Como: recinto del V secolo a.C. sotto il nuovo ospedale

10 Febbraio, 2007
Categorie:  Nuovi Ritrovamenti Protostoria Scavi

Durante la costruzione del nuovo ospedale Sant’Anna a Como sono venuti alla luce resti che “dovrebbero essere databili circa al V secolo a.C.” come afferma la soprintendente Stefania Iorio. Quelle che inizialmente sembravano essere solo poche pietre isolate si sono infatti rivelate, a una più attenta indagine, parti di un semicerchio. Il diametro esterno misura approssimativamente una cinquantina di metri e circonda una zona con abbondanti tracce di ruggine, che potrebbero essere dovute alla ferrina presente nel suolo, oppure al disfacimento di manufatti metallici.

Tra l'autunno 2006 e la primavera 2007, l'atrio della filiale milanese della Banca Monte dei Paschi di Siena si trasformerà in uno spazio espositivo, per accogliere una serie di opere provenienti dai Musei Senesi. In questa importante "vetrina", con una cadenza bimestrale, tre diversi tipi di tematiche, aventi per protagonisti rispettivamente l'archeologia, l'arte e le tradizioni popolari della terra di Siena. La prima esposizione, ormai terminata, (16 ottobre – 13 December 2006) è stata dedicata ai musei etnografici con riferimenti al fascino della perduta quotidianità del mondo mezzadrile, le tradizionali tecniche di raccolta e produzione di preziosi prodotti della terra come il tartufo e l'olio, l'evoluzione delle tecniche di fabbricazione di materiali come la terracotta e il cristallo, dall'artigianato al design.
Tra l'autunno 2006 e la primavera 2007, l'atrio della filiale milanese della Banca Monte dei Paschi di Siena si trasformerà in uno spazio espositivo, per accogliere una serie di opere provenienti dai Musei Senesi. In questa importante "vetrina", con una cadenza bimestrale, tre diversi tipi di tematiche, aventi per protagonisti rispettivamente l'archeologia, l'arte e le tradizioni popolari della terra di Siena. La prima esposizione, ormai terminata, (16 ottobre – 13 December 2006) è stata dedicata ai musei etnografici con riferimenti al fascino della perduta quotidianità del mondo mezzadrile, le tradizionali tecniche di raccolta e produzione di preziosi prodotti della terra come il tartufo e l'olio, l'evoluzione delle tecniche di fabbricazione di materiali come la terracotta e il cristallo, dall'artigianato al design.

Entra in banca a visitare il … museo

10 Febbraio, 2007
Categorie:  Etruschi Mostre Musei

Tra l’autunno 2006 e la primavera 2007, l’atrio della filiale milanese della Banca Monte dei Paschi di Siena si trasformerà in uno spazio espositivo, per accogliere una serie di opere provenienti dai Musei Senesi. In questa importante ‘vetrina’ saranno allestite, con cadenza bimestrale, tre differenti rassegne tematiche, aventi per protagonisti rispettivamente l’archeologia, l’arte e le tradizioni popolari della terra di Siena. La prima esposizione, ormai terminata, (16 ottobre – ­ 13 dicembre 2006) è stata dedicata ai musei etnografici con riferimenti al fascino della perduta quotidianità del mondo mezzadrile, le tradizionali tecniche di raccolta e produzione di preziosi prodotti della terra come il tartufo e l’olio, l’evoluzione delle tecniche di fabbricazione di materiali come la terracotta e il cristallo, dall’artigianato al design.

A San Giorgio, vicino a Mantova, è stata trovata la sepoltura di una coppia, di sesso diverso, tumulata insieme faccia a faccia. Gli "amanti di Valdaro", sono l'unico esempio di sepoltura doppia in Italia settentrionale. La tumulazione dei due scheletri è stata fatta nello stesso istante, come dimostra l'incrocio delle loro ossa ad abbraccio. Il scheletro maschile ha a livello delle vertebre cervicali una punta di freccia e quello femminile a livello delle cosce una lama di selce, da qui nasce l'ipotesi che si tratti di un omicidio o di una deposizione rituale di oggetti in rare.
A San Giorgio, vicino a Mantova, è stata trovata la sepoltura di una coppia, di sesso diverso, tumulata insieme faccia a faccia. Gli "amanti di Valdaro", sono l'unico esempio di sepoltura doppia in Italia settentrionale. La tumulazione dei due scheletri è stata fatta nello stesso istante, come dimostra l'incrocio delle loro ossa ad abbraccio. Il scheletro maschile ha a livello delle vertebre cervicali una punta di freccia e quello femminile a livello delle cosce una lama di selce, da qui nasce l'ipotesi che si tratti di un omicidio o di una deposizione rituale di oggetti in rare.

San Valentino neolitico: trovata a Mantova sepoltura di amanti (forse uccisi)

9 Febbraio, 2007
Categorie:  Nuovi Ritrovamenti Preistoria

A San Giorgio, vicino Mantova, è stata trovata la sepoltura di una coppia, di sesso diverso, tumulati insieme faccia a faccia. Gli “amanti di Valdaro”, sono l’unico esempio di sepoltura doppia in Italia settentrionale. La tumulazione dei due scheletri è stata effettuata nello stesso istante, come dimostrano l’incrocio delle loro ossa ad abbraccio. Lo scheletro maschile ha a livello delle vertebre cervicali una punta di freccia e quello femminile a livello delle cosce una lama di selce, da qui nasce l’ipotesi che si tratti di un omicidio o di una deposizione rituale di oggetti in selce.

La Sheffield University ha condotto le scavazioni a 3 km da Stonhenge, sulle sponde del fiume Avon nella zona di Durrington Walls. È stato ritrovato qui il più esteso villaggio neolitico di tutta la Gran Bretagna. La Sheffield interpreta Durrington Walls come l'abitato dei costruttori del famoso circolo di pietre di Stonehenge, costruito nello stesso periodo (anche se è difficile datare il circolo di pietre a causa del fatto che è stato ricostruito molte volte). Il sito sono state scavate 8 case su circa un centinaio, larghe circa 5mq, contenenti resti di ossea animali e pietre bruciate, databili al 2500 a.C. Il sito doveva essere usato stagionalmente e secondo i calcoli, conteneva centinaia di persone. Secondo il professore Parker Pearson che l'ha scavato, il sito richiamava persone di tutta la regione nel periodo delle feste del soltizio d'inverno e questo spiega l'enorme quantità di resti di cibo (mezzo consumato) che è stato trovato disseminato nell'abitato. Notate che gli archeologi hanno trovato come pavimento delle case un terreno che era fatto persino di spazzatura di 4500 anni prima di Cristo.
La Sheffield University ha condotto le scavazioni a 3 km da Stonhenge, sulle sponde del fiume Avon nella zona di Durrington Walls. È stato ritrovato qui il più esteso villaggio neolitico di tutta la Gran Bretagna. La Sheffield interpreta Durrington Walls come l'abitato dei costruttori del famoso circolo di pietre di Stonehenge, costruito nello stesso periodo (anche se è difficile datare il circolo di pietre a causa del fatto che è stato ricostruito molte volte). Il sito sono state scavate 8 case su circa un centinaio, larghe circa 5mq, contenenti resti di ossea animali e pietre bruciate, databili al 2500 a.C. Il sito doveva essere usato stagionalmente e secondo i calcoli, conteneva centinaia di persone. Secondo il professore Parker Pearson che l'ha scavato, il sito richiamava persone di tutta la regione nel periodo delle feste del soltizio d'inverno e questo spiega l'enorme quantità di resti di cibo (mezzo consumato) che è stato trovato disseminato nell'abitato. Notate che gli archeologi hanno trovato come pavimento delle case un terreno che era fatto persino di spazzatura di 4500 anni prima di Cristo.

Scoperto l’abitato dei costruttori di Stonehenge

1 Febbraio, 2007
Categorie:  Nuovi Ritrovamenti Preistoria

La Sheffield University ha condotto gli scavi a 3 km da Stonhenge, sulle sponde del fiume Avon nella zona di Durrington Walls. È stato qui ritrovato il più esteso villaggio neolitico di tutta la Gran Bretagna. La Sheffield interpreta Durrington Walls come l’abitato dei costruttori del famoso circolo di pietre di Stonehenge, costruito nello stesso periodo (anche se è difficile datare il circolo di pietre a causa del fatto che venne ricostruito numerose volte).

Il Palatino crolla: Rutelli corre ai ripari

24 Gennaio, 2007
Categorie:  Epoca Romana Leggi

Dopo solo 2 anni dal momento in cui il sovrintendende romano aveva fatto notare che il Palatino sta cedendo in più punti, il governo ha deciso di metterci mano. Sono stati stanziati infatti 7 milioni di euro per la sua ristrutturazione, senza chiusura al pubblico. Nello stesso intervento Rutelli ha pure ammiccato alla riapertura delle case di Augusto e Livia, chiuse da così tanti anni che di loro si stava perdendo pure la memoria…

Firmato protocollo d’intesa per la valorizzazione di Aquileia

18 Gennaio, 2007
Categorie:  Epoca Romana Leggi

Finalmente dopo anni di incomprensioni, il 15 gennaio è stato firmato il protocollo d’intesa tra la Regione Friuli Venezia Giulia ed il Ministero per i Beni Culturali riguardante la valorizzazione turistica di Aquileia e la fondazione di un parco archeologico… Speriamo che la legge in breve tempo venga attuata, portando i resti archeologici di Aquileia alla dignità che meritano e che attualmente non hanno.

Scovato nuovo tesoro nella villa di….un orafo!!

17 Gennaio, 2007
Categorie:  Mala Archeologia

È stato trovato ad Arezzo dalla Guardia di Finanza un vero e proprio tesoro a casa di un orafo appassionato di archeologia. L’orafo aveva comprato da due antiquari, anch’essi arrestati, innumerevoli opere romane ed etrusche, tra cui “il busto di un felino in tufo di epoca etrusca risalente al VI secolo a.C., un sarcofago in marmo di epoca romana del II secolo d.C; un’ola etrusca del VII secolo a.C, una serie di capitelli corinzi del I secolo dopo Cristo, urne cinerarie, colonne e statue romane tra le quali spicca quella di Attis risalente al II secolo d.


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