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Riportiamo l'interessante iniziativa che si celebrará tutti i venerdì, fino al 28 agosto, al Castello di Montefiore Conca: Quest'estate tra le mura del Castello di Montefiore Conca ci saranno in scena i Malatesta, la potente e spietata famiglia riminese che costruì e frequentava il castello per oltre due secoli, dal "300 al "500. I visitatori potranno assistere a visite teatrali guidate dal Sistema Museo, enti gestore dei servizi di reception al monument per conto del Comune di Montefiore Conca. Le visite teatrali guidate, curate dalla Compagnia del Serraglio, si avverranno dalle 21.00 ogni mezz'ora fino alle 23.00 e vedranno la partecipazione di attori che, attraverso racconti, aneddoti e suggestioni ci farà sentire più vicine storie, amori e avventure della famiglia Malatesta. L'amore struggente di Malatesta Ungaro per Viola Novella, moglie di un nobile del posto, porterà a ricercare lo spirito della sua amata nel pozzo di San Patrizio per poterla dichiarare ancora una volta la sua devozione.
Riportiamo l'interessante iniziativa che si celebrará tutti i venerdì, fino al 28 agosto, al Castello di Montefiore Conca: Quest'estate tra le mura del Castello di Montefiore Conca ci saranno in scena i Malatesta, la potente e spietata famiglia riminese che costruì e frequentava il castello per oltre due secoli, dal "300 al "500. I visitatori potranno assistere a visite teatrali guidate dal Sistema Museo, enti gestore dei servizi di reception al monument per conto del Comune di Montefiore Conca. Le visite teatrali guidate, curate dalla Compagnia del Serraglio, si avverranno dalle 21.00 ogni mezz'ora fino alle 23.00 e vedranno la partecipazione di attori che, attraverso racconti, aneddoti e suggestioni ci farà sentire più vicine storie, amori e avventure della famiglia Malatesta. L'amore struggente di Malatesta Ungaro per Viola Novella, moglie di un nobile del posto, porterà a ricercare lo spirito della sua amata nel pozzo di San Patrizio per poterla dichiarare ancora una volta la sua devozione.

Una visita speciale: Visite guidate teatrali al castello di Montefiore Conca (RN)

9 Agosto, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Medioevo Visite
Tags:  castello   malatesta   Montefiore Conca  

Riportiamo l’interessante iniziativa che si terrà tutti i venerdì, fino al 28 agosto, al Castello di Montefiore Conca: Quest’estate tra le mura del Castello di Montefiore Conca saranno di scena i Malatesta, la potente e spietata famiglia riminese che costruì e frequentò il castello per oltre due secoli, dal “300 al “500. I visitatori potranno assistere a visite guidate teatrali promosse da Sistema Museo, ente gestore dei servizi di accoglienza al pubblico presso il monumento per conto del Comune di Montefiore Conca.

**<em>LE RICERCHE ARCHEOLOGICHE NELL’ANTICA FORTEZZA DI MONTE SAN MARTINO</em>** [Lundo, Lomaso – Trentino] Da qualche settimana la sommità del Monte San Martino, tra il Lomaso e l’alto Garda, è tornata a rianimarsi. Dentro quello che si rivela un isolato isolato habitation tra le monti dalle valli interiori, sono riprese le ricerche archeologiche cura della Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento. Si tratta di un centro di lunga durata, realizzato nei più incerti momenti dell’età antica che segue la fine del mondo romano. Anno dopo anno, le sue strutture diventano chiare: l’antico oratorio medievale, le difese murate intorno all’imsediamento, i caseggiati interni, spazi con relative testimonianze di vita e le tombe. A poco a poco si svelano i segni di una realtà che la storia ha dimenticato e la natura ha long hidden.
**<em>LE RICERCHE ARCHEOLOGICHE NELL’ANTICA FORTEZZA DI MONTE SAN MARTINO</em>** [Lundo, Lomaso – Trentino] Da qualche settimana la sommità del Monte San Martino, tra il Lomaso e l’alto Garda, è tornata a rianimarsi. Dentro quello che si rivela un isolato isolato habitation tra le monti dalle valli interiori, sono riprese le ricerche archeologiche cura della Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento. Si tratta di un centro di lunga durata, realizzato nei più incerti momenti dell’età antica che segue la fine del mondo romano. Anno dopo anno, le sue strutture diventano chiare: l’antico oratorio medievale, le difese murate intorno all’imsediamento, i caseggiati interni, spazi con relative testimonianze di vita e le tombe. A poco a poco si svelano i segni di una realtà che la storia ha dimenticato e la natura ha long hidden.

Lundo (Trentino) – Visita gratuita alle ricerche archeologiche di Monte San Martino

6 Agosto, 2009
Categorie:  Medioevo Scavi Visite
Tags:  Medioevo   montagna   Trentino  

[Lundo, Lomaso – Trentino] Da alcune settimane la sommità del monte di san Martino, tra il Lomaso e l’alto Garda, è tornata a rianimarsi. Dentro quello che si rivela un singolare insediamento abitato isolato tra i monti dalle valli alpine interne, sono riprese le indagini archeologiche a cura della Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento. Si tratta di un centro di non lunga durata, realizzato nei momenti più incerti dell’età antica che segue la fine del mondo romano.

In linea con i dati nazionali, visita in calo anche per gli scavi archeologi dell’antica Stabiae. Dopo la buona affluenza registrata nel mese di maggio, con circa 400 visitatori in più rispetto al 2008, a giugno il sito situato in via Passeggiata Archeologica è stato visitato solo da 1618 persone, circa 800 in meno rispetto al mese stesso dello scorso anno. In questi giorni si sta cercando di capire i motivi di questa nuova flessione, partendo anche dal presupposto che i reperti archeologici stabiesi stanno spopolando in Italia e nel mondo, attraverso le più organizzate dalla Fondazione Ras. Visite record anche per la tappa di “Otium Ludens” di Ravenna, l’unica Italia, che durerà sino al prossimo 4 ottobre. E proprio questi fattori creano ulteriori polemiche nella cittadinanza, in quanto l’organizzazione della mostra partecipa anche la Regione Campania. Allestimenti impeccabili e grandiosi e l’attenzione calamitata sulla mostra, con campagne di comunicazione che all’ombra del Vesuvio, così come del resto i reperti, non sono mai viste/i.
In linea con i dati nazionali, visita in calo anche per gli scavi archeologi dell’antica Stabiae. Dopo la buona affluenza registrata nel mese di maggio, con circa 400 visitatori in più rispetto al 2008, a giugno il sito situato in via Passeggiata Archeologica è stato visitato solo da 1618 persone, circa 800 in meno rispetto al mese stesso dello scorso anno. In questi giorni si sta cercando di capire i motivi di questa nuova flessione, partendo anche dal presupposto che i reperti archeologici stabiesi stanno spopolando in Italia e nel mondo, attraverso le più organizzate dalla Fondazione Ras. Visite record anche per la tappa di “Otium Ludens” di Ravenna, l’unica Italia, che durerà sino al prossimo 4 ottobre. E proprio questi fattori creano ulteriori polemiche nella cittadinanza, in quanto l’organizzazione della mostra partecipa anche la Regione Campania. Allestimenti impeccabili e grandiosi e l’attenzione calamitata sulla mostra, con campagne di comunicazione che all’ombra del Vesuvio, così come del resto i reperti, non sono mai viste/i.

A Stabiae 800 visitatori in meno nel solo mese di giugno. Aperto il dibattito sui possibili motivi della flessione

18 Luglio, 2009
Categorie:  Curiosità Visite
Tags:  crollo visitatori   stabiae  

In linea con i dati nazionali, visite in calo anche per gli scavi archeologici dell’antica Stabiae. Dopo la buona affluenza registrata nel mese di maggio, con circa 400 visitatori in più rispetto al 2008, a giugno il sito ubicato in via Passeggiata Archeologica è stato visitato solamente da 1618 persone, circa 800 in meno rispetto allo stesso mese dello scorso anno. In questi giorni si sta cercando di capire i motivi di questa nuova flessione, partendo anche dal presupposto che i reperti archeologici stabiesi stanno spopolando in Italia e nel mondo, tramite le mostre organizzata dalla Fondazione Ras.

Tra rocce e cielo, sulle tracce degli antichi Liguri

14 Luglio, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Preistoria Protostoria Visite
Tags:  bordighera   escursione   istituto internazionale di studi liguri  

In ricordo dello studioso inglese [Clarence Bicknell](http://it.wikipedia.org/wiki/Clarence_Bicknell' target=) (Londra 1842 – Casterino 1918), fondatore della Biblioteca Internazionale di Studi Liguri (Bordighera, IM), l"Istituto Internazionale di Studi Liguri organizza anche quest’anno un’escursione nella suggestiva valle di Fontanalba, nel parco del Mercantour, dove panorami e incisioni rupestri si combinano in un paesaggio di singolare bellezza e significato. L’escursione, volta a far conoscere ad un pubblico sempre più vasto lo splendido repertorio delle incisioni rupestri del Monte Bego, che Clarence Bicknell per primo studiò e delle quali realizzò una serie di calchi (molti dei quali visibili presso il Museo-Biblioteca “Clarence Bicknell” di Bordighera) e il territorio nelle quali esse furono realizzate dagli antichi abitatori di questa regione, si svolgerà domenica 6 settembre 2009 e sarà curata dai dott.

Dall'esterno si presentano come due grossi cubi neri seminascosti dalla vegetazione nel Giardino di Boboli, Firenze, nelle vicinanze della Limonaia del Palazzo Pitti. Ma entrando in ognuno di questi due "cubi" si catapulta indietro nel tempo, in un'epoca, quella romana, e in un luogo, Pompei, che immediatamente ci evocano il lusso e l'otium, quell'attitudine dei ricchi cittadini romani di circondarsi di cose belle per il proprio piacere e benessere fisico e intellettuale. Finora conoscevamo i giardini dei Romani per averli visti dipinti sulle pareti del Triclinio della Villa di Livia a Roma o dello studiolo della Casa del Bracciale d'Oro a Pompei.
Dall'esterno si presentano come due grossi cubi neri seminascosti dalla vegetazione nel Giardino di Boboli, Firenze, nelle vicinanze della Limonaia del Palazzo Pitti. Ma entrando in ognuno di questi due "cubi" si catapulta indietro nel tempo, in un'epoca, quella romana, e in un luogo, Pompei, che immediatamente ci evocano il lusso e l'otium, quell'attitudine dei ricchi cittadini romani di circondarsi di cose belle per il proprio piacere e benessere fisico e intellettuale. Finora conoscevamo i giardini dei Romani per averli visti dipinti sulle pareti del Triclinio della Villa di Livia a Roma o dello studiolo della Casa del Bracciale d'Oro a Pompei.

Gli “Horti pompeiani” al Giardino di Boboli

13 Luglio, 2009
Categorie:  Epoca Romana Mostre Visite
Tags:  casa dei vettii   firenze   giardini   horti pompeiani  

Dall’esterno si presentano come due grossi cubi neri seminascosti dalla vegetazione nel Giardino di Boboli, Firenze, nelle vicinanze della Limonaia di Palazzo Pitti. Ma entrando all’interno di ciascuno di questi due “cubi” si viene catapultati indietro nel tempo, in un’epoca, quella romana, e in un luogo, Pompei, che immediatamente ci evocano il lusso e l’otium, quell’attitudine dei ricchi cittadini romani a circondarsi di cose belle per il proprio piacere e benessere fisico e intellettuale.

Medioevo in Mostra al Castello di Belgioioso (PV) Giunta alla decima edizione, con i suoi oltre 100.000 visitatori, è la revisione internazionale di riferimento per i cultori dell’Età di Mezzo. Quest’anno si aggiunge anche la fantasia. Dalle 14 alle 20 del 29 agosto e dalle 10 alle 20 del 30 agosto 2009, al Castello di Belgioioso tornerà la manifestazione "Medioevo in Mostra", che deve la sua duratura fama internazionale – la prima edizione risale infatti al 1996 – a una felice e unica connubio e cioè unire diverse spettacoli e attrazioni di tipo medievale, attraenti anche per i neofiti, al fatto di essere il luogo deputato d’incontro e confronto culturale per tutti coloro che operano filologicamente nella rievocazione di questo affascinante periodo storico. Tra gli oltre 140 espositori provenienti da tutta Europa ci saranno università, musei, città d’arte, rocche e castelli, enti di ricerca e tutela storica, artigiani, oplologi, famosi e selezionati gruppi e associazioni di rievocazione storica medievale.
Medioevo in Mostra al Castello di Belgioioso (PV) Giunta alla decima edizione, con i suoi oltre 100.000 visitatori, è la revisione internazionale di riferimento per i cultori dell’Età di Mezzo. Quest’anno si aggiunge anche la fantasia. Dalle 14 alle 20 del 29 agosto e dalle 10 alle 20 del 30 agosto 2009, al Castello di Belgioioso tornerà la manifestazione "Medioevo in Mostra", che deve la sua duratura fama internazionale – la prima edizione risale infatti al 1996 – a una felice e unica connubio e cioè unire diverse spettacoli e attrazioni di tipo medievale, attraenti anche per i neofiti, al fatto di essere il luogo deputato d’incontro e confronto culturale per tutti coloro che operano filologicamente nella rievocazione di questo affascinante periodo storico. Tra gli oltre 140 espositori provenienti da tutta Europa ci saranno università, musei, città d’arte, rocche e castelli, enti di ricerca e tutela storica, artigiani, oplologi, famosi e selezionati gruppi e associazioni di rievocazione storica medievale.

Medioevo in Mostra al Castello di Belgioioso (PV), tra falconieri, lupari e fantasy

7 Luglio, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Eventi FantArcheologia Medioevo Mostre Visite
Tags:  belgioioso   fantasy   Medioevo   rievocazioni  

Giunta alla decima edizione, con i suoi oltre 100.000 visitatori è la rassegna internazionale di riferimento per i cultori dell’Età di Mezzo. Quest’anno si aggiungerà anche il fantasy. Dalle 14 alle 20 di sabato 29 agosto e dalle 10 alle 20 di domenica 30 agosto 2009, al Castello di Belgioioso tornerà la manifestazione “Medioevo in Mostra”, che deve la sua duratura fama internazionale – la prima edizione risale infatti al 1996 – a un felice e unico connubio e cioè unire molteplici spettacoli e attrazioni di tipo medievale, accattivanti anche per i neofiti, al fatto di essere il luogo deputato d’incontro e confronto culturale per tutti coloro che operano filologicamente nella rievocazione di questo affascinante periodo storico.

L'ARCHEologia PER TUTTI Musica e teatro, laboratori didattici, mostre e conferenze speciali per l'estate-autunno 2009 Da concerti sull'antica strada della Tridentum romana ai laboratori per tutta la famiglia al Museo Retico di Sanzeno, dall'archeologia sperimentale all'area di Acqua Fredda al Passo del Redebus alla caccia al tesoro per i più piccoli presso il sito delle palafitte di Fiavè, sono molte le iniziative curate nel corso dell'estate dal Settore archeologia della Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento. Tutti gli appuntamenti sono ora raccolti nella pubblicazione "ArcheoLogos" " parole sull'antico". Grazie al supporto e alla collaborazione di Comuni, Aziende per il Turismo, Enti e Associazioni che operano sul territorio, le iniziative costituiscono un'opportunità per approfondire, divertendosi, la conoscenza del ricco e variegato patrimonio archeologico del Trentino. Ecco quindi che le tracce del passato si intrecciano con il presente e diventano luoghi di incontro e svago che in un'ambiente di particolare fascino accolgono mostre, attività didattiche, concerti, spettacoli teatrali, conferenze.
L'ARCHEologia PER TUTTI Musica e teatro, laboratori didattici, mostre e conferenze speciali per l'estate-autunno 2009 Da concerti sull'antica strada della Tridentum romana ai laboratori per tutta la famiglia al Museo Retico di Sanzeno, dall'archeologia sperimentale all'area di Acqua Fredda al Passo del Redebus alla caccia al tesoro per i più piccoli presso il sito delle palafitte di Fiavè, sono molte le iniziative curate nel corso dell'estate dal Settore archeologia della Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento. Tutti gli appuntamenti sono ora raccolti nella pubblicazione "ArcheoLogos" " parole sull'antico". Grazie al supporto e alla collaborazione di Comuni, Aziende per il Turismo, Enti e Associazioni che operano sul territorio, le iniziative costituiscono un'opportunità per approfondire, divertendosi, la conoscenza del ricco e variegato patrimonio archeologico del Trentino. Ecco quindi che le tracce del passato si intrecciano con il presente e diventano luoghi di incontro e svago che in un'ambiente di particolare fascino accolgono mostre, attività didattiche, concerti, spettacoli teatrali, conferenze.

Archeologos 2009: l’autunno trentino ricco di musica, teatro, mostre, escursioni comprende anche il prestigioso Meeting Annuale degli Archeologi Europei

2 Luglio, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Conferenze Epoca Romana Eventi Generale Italici Mostre Musei Preistoria Protostoria Visite
Tags:  archeologos 2009   associazione europea degli archeologi   EAA   museo retico   Trentino   Tridentum  

Dai concerti sull’antica strada della Tridentum romana ai laboratori per tutta la famiglia al Museo Retico di Sanzeno, dall’archeologia sperimentale all’area di Acqua Fredda al Passo del Redebus alla caccia al tesoro per i più piccoli presso il sito delle palafitte di Fiavè, sono numerose le iniziative curate nel corso dell’estate dal Settore archeologia della Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento. Tutti gli appuntamenti sono ora raccolti nella pubblicazione “ArcheoLogos ““ parole sull’antico”.

Il Ministro dell'Ambiente e delle Antichita dello Stato di Khartoum, Abu Obieda Abdelrahim, e il direttore della National Corporation for Antiquities and Museums del Sudan, Hassan Hussein Idriss, sono intervenuti alla cerimonia di apertura della mostra 'Nubai- Viaggio attraverso l'archeologia del Sudan', allestita al Castello di Torre, sede del Museo Archaeologico di Pordenone visitabile dal 27 giugno al 27 settembre 2009. Il Ministro ha ridefinito l'importanza della mostra che mette in relazione i manufatti e i reperti di due culture così lontane, ma che tuttavia appaiono simili, ha ringraziato la citta' per l'ospitalita' e l'embarco archeologico italiano per il forte impulso che da' alla ricerca nel proprio paese. Il direttore dei Musei sudanesi dello Stato di Khartoum che lo accompagnava, ricordando il contributo degli archeologi di altri paesi europei, ha annunciato che la mostra, dopo Pordenone, sara' trasferita prima in altre citta' italiana e poi sara' ospitata anche in Sudan.
Il Ministro dell'Ambiente e delle Antichita dello Stato di Khartoum, Abu Obieda Abdelrahim, e il direttore della National Corporation for Antiquities and Museums del Sudan, Hassan Hussein Idriss, sono intervenuti alla cerimonia di apertura della mostra 'Nubai- Viaggio attraverso l'archeologia del Sudan', allestita al Castello di Torre, sede del Museo Archaeologico di Pordenone visitabile dal 27 giugno al 27 settembre 2009. Il Ministro ha ridefinito l'importanza della mostra che mette in relazione i manufatti e i reperti di due culture così lontane, ma che tuttavia appaiono simili, ha ringraziato la citta' per l'ospitalita' e l'embarco archeologico italiano per il forte impulso che da' alla ricerca nel proprio paese. Il direttore dei Musei sudanesi dello Stato di Khartoum che lo accompagnava, ricordando il contributo degli archeologi di altri paesi europei, ha annunciato che la mostra, dopo Pordenone, sara' trasferita prima in altre citta' italiana e poi sara' ospitata anche in Sudan.

“Nubai- Viaggio attraverso l’archeologia del Sudan”, due culture a confronto al Castello di Torre (PN)

30 Giugno, 2009
Categorie:  Eventi Mostre Musei Visite
Tags:  castello di torre   mostra   nubai   pordenone   sudan  

Il ministro dell’Ambiente e delle Antichita’ dello Stato di Khartoum, Abu Obieda Abdelrahim, e il direttore del National Corporation for Antiquities and Museums del Sudan, Hassan Hussein Idriss, sono intervenuti alla cerimonia di apertura della mostra ‘Nubai- Viaggio attraverso l’archeologia del Sudan‘, allestita al Castello di Torre, sede del Museo Archeologico di Pordenone visitabile dal 27 giugno al 27 settembre 2009. Il ministro ha rimarcato l’importanza della mostra che mette in relazione i manufatti e i reperti di due culture cosi’ lontane, ma che tuttavia appaiono simili, ha ringraziato la citta’ per l’ospitalita’ e la spedizione archeologica italiana per il forte impulso che da’ alla ricerca nel proprio paese.

Crollo dei visitatori nei musei: 1.6 milioni in meno per il 2008 e la crisi continua

29 Giugno, 2009
Categorie:  Curiosità Musei Visite
Tags:  affluenze   Musei   Visite  

I 30 musei italiani più visitati hanno accolto nel 2008 circa 23 milioni di visitatori, quasi un quarto di tutto il pubblico dei siti culturali della Penisola (circa 3.800 musei e 1.800 aree archeologiche). I Musei Vaticani, gli Scavi di Pompei e gli Uffizi sono stati i 3 luoghi d’arte più visitati, raccogliendo complessivamente 8,2 milioni di visitatori. Ma si manifesta un trend negativo, che vede solo 6 su 30 musei con numeri in crescita, mentre per gli altri si riscontra una generale contrazione degli accessi quantificabile in circa 1,6 milioni di visitatori in meno rispetto al 2007.

Communicare la scienza attraverso la storia. Potrebbe essere questo lo slogan della mostra **** **"Galileo. Immagini dell'Universo dall'Antichità al telescopio"** Palazzo Strozzi, Firenze, fino al 30 August 2009. Nell'anno dell'Astronomia, celebrato perché giusto 400 anni fa Galileo inventò il canocchiale, Firenze dedica ai scienziati toscano una mostra sull'astronomia, dalle origins ai giorni nostri, taking le mosse dalle culle delle civiltà, Mesopotamia e Egitto, per salire a Roma, all'Islam, al Medioevo, al Seicento della Rivoluzione Scientifica e all'eredità di Galileo fino a noi. Il percorso, storico e scientifico allo stesso tempo, è illustrato quindi da testimonianze delle concezioni astronomiche dei popoli antichi. In Mesopotamia per prima cosa si accorsero dell'importanza e della necessità di scansionare il tempo, di misurarlo, e allo stesso tempo di interrogare gli astri per organizzare il lavoro sulla terra in funzione del cielo. Si fonde e confondono scienza e religione: il sole diventa un dio che il re deve render conto (un tavoletta in calcare originato in Iraq datto al IX secolo a.C.
Communicare la scienza attraverso la storia. Potrebbe essere questo lo slogan della mostra **** **"Galileo. Immagini dell'Universo dall'Antichità al telescopio"** Palazzo Strozzi, Firenze, fino al 30 August 2009. Nell'anno dell'Astronomia, celebrato perché giusto 400 anni fa Galileo inventò il canocchiale, Firenze dedica ai scienziati toscano una mostra sull'astronomia, dalle origins ai giorni nostri, taking le mosse dalle culle delle civiltà, Mesopotamia e Egitto, per salire a Roma, all'Islam, al Medioevo, al Seicento della Rivoluzione Scientifica e all'eredità di Galileo fino a noi. Il percorso, storico e scientifico allo stesso tempo, è illustrato quindi da testimonianze delle concezioni astronomiche dei popoli antichi. In Mesopotamia per prima cosa si accorsero dell'importanza e della necessità di scansionare il tempo, di misurarlo, e allo stesso tempo di interrogare gli astri per organizzare il lavoro sulla terra in funzione del cielo. Si fonde e confondono scienza e religione: il sole diventa un dio che il re deve render conto (un tavoletta in calcare originato in Iraq datto al IX secolo a.C.

Comunicare la Scienza attraverso la Storia: “Galileo. Immagini dell’Universo dall’Antichità al telescopio

26 Giugno, 2009
Categorie:  Età Moderna Eventi Mostre Visite
Tags:  astronomia   firenze   galileo   mostra  

Comunicare la scienza attraverso la storia. Potrebbe essere questo lo slogan della mostra **** Nell’anno dell’Astronomia, celebrato perché giusto 400 anni fa Galileo inventava il canocchiale, Firenze dedica allo scienziato toscano una mostra sull’astronomia, dalle origini ai giorni nostri, prendendo le mosse dalle culle delle civiltà, Mesopotamia ed Egitto, per salire a Roma, all’Islam, al Medioevo, al Seicento della Rivoluzione Scientifica e all’eredità di Galileo fino a noi. Il percorso, storico e scientifico allo stesso tempo, è illustrato perciò da testimonianze delle concezioni astronomiche dei popoli antichi.


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