Scavi

SECONDA GIORNATA ARCHEOLOGICA TREBULANA

25 Ottobre, 2013
Categorie:  Comunicati stampa Conferenze Epoca Romana Etruschi Eventi Generale Italici Lavoro Metodologie archeologiche Nuovi Ritrovamenti Scavi Visite

Sabato 26 Ottobre alle ore 9:30 avrà luogo presso il Centro-Studi sull’insediamento Campano Sannitico di Treglia di Pontelatone (CE) la Seconda Giornata Archeologica Trebulana, che tratterà della ricerca, della valorizzazione e tutela dell’eccezionale patrimonio archeologico dell’Antica Trebula. La giornata sarà aperta da Antonio Carusone, Sindaco di Pontelatone, che illustrerà l’impegno istituzionale assunto da anni dal Comune per la rivalutazione delle aree archeologiche sannitiche (parco Archeologico dell?antica Trebula, Monte Castiglione la Colla, Monte Sant’Erasmo) a fini di sviluppo socio-economico .

I risultati della 4^ campagna della missione internazionale sostenuta da istituzioni americane, cipriote, greche e dalla Scuola di specializzazione interateneo in Beni archeologici di Udine [<img alt="1
I risultati della 4^ campagna della missione internazionale sostenuta da istituzioni americane, cipriote, greche e dalla Scuola di specializzazione interateneo in Beni archeologici di Udine [<img alt="1

Tre tombe micenee e un abitato preistorico: le scoperte dell’Università di Udine a Eghion

28 Settembre, 2013
Categorie:  Comunicati stampa Nuovi Ritrovamenti Periodo Greco Preistoria Protostoria Scavi
Tags:  corredi   eghion   Grecia   micenei   resti umani   sepolture   tombe   università di udine   villaggio preistorico  

I risultati della 4^ campagna della missione internazionale sostenuta da istituzioni americane, cipriote, greche e dalla Scuola di specializzazione interateneo in Beni archeologici di Udine Tre tombe micenee inviolate, databili tra il XV e l’XI secolo a.C., con corredi funerari comprendenti elaborate ceramiche e preziosi oggetti d’ornamento, e i resti di un abitato preistorico, fondato verosimilmente alla fine del III millennio a.C., sono stati riportati alla luce presso Eghion, in Grecia, dagli archeologi dell’Università di Udine.

La tradizionale campagna estiva di rilevamento e analysis dell'arte rupestre della Valcamonica si è conclusa con nuove scoperte e importanti conclusioni. Il team del Dipartimento Valcamonica e Lombardia del Centro Camuno di Studi Preistorici (CCSP), guidato da Prof. Umberto Sansoni e Prof.ssa Silvana Gavaldo, ha concentrato la sua ricerca sulle aree rupestri di Foppe di Nadro e della Boscatelle vicina. La suggestive area, apparsa nella comune di Ceto e inclusa nella Riserva naturale Incisioni Rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo, continua a permettere rilevanti scoperte, a decennio dall'inizio dei rilevamenti. FOPPE DI NADRO: rilevata in passato solo in sommità, la Roccia 24, superficie storicamente dominata dall'età media-tarda del Ferro, si rivela molto ricca di composizioni assai interessanti. Il settore sottostante presenta il tema del cervo cavalcato e della caccia al cervo: esso certamente non rappresenta un tentativo di domesticazione dell'animal, ma pone le basi per una simbolica lettura di tale animale, considerato nobile e prestigioso sino in era storica.
La tradizionale campagna estiva di rilevamento e analysis dell'arte rupestre della Valcamonica si è conclusa con nuove scoperte e importanti conclusioni. Il team del Dipartimento Valcamonica e Lombardia del Centro Camuno di Studi Preistorici (CCSP), guidato da Prof. Umberto Sansoni e Prof.ssa Silvana Gavaldo, ha concentrato la sua ricerca sulle aree rupestri di Foppe di Nadro e della Boscatelle vicina. La suggestive area, apparsa nella comune di Ceto e inclusa nella Riserva naturale Incisioni Rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo, continua a permettere rilevanti scoperte, a decennio dall'inizio dei rilevamenti. FOPPE DI NADRO: rilevata in passato solo in sommità, la Roccia 24, superficie storicamente dominata dall'età media-tarda del Ferro, si rivela molto ricca di composizioni assai interessanti. Il settore sottostante presenta il tema del cervo cavalcato e della caccia al cervo: esso certamente non rappresenta un tentativo di domesticazione dell'animal, ma pone le basi per una simbolica lettura di tale animale, considerato nobile e prestigioso sino in era storica.

Nuove scoperte sull’arte rupestre della Valcamonica

19 Settembre, 2013
Categorie:  Campi Scavo Comunicati stampa Nuovi Ritrovamenti Preistoria Scavi
Tags:  campo scavo   pitture rupestri   valcamonica  

La tradizionale campagna estiva di rilevamento ed analisi dell’ arte rupestre della Valcamonica si è conclusa con nuovi ritrovamenti e importanti conferme. L" équipe del Dipartimento Valcamonica e Lombardia del Centro Camuno di Studi Preistorici (CCSP), guidata dal Prof. Umberto Sansoni e dalla Prof.ssa Silvana Gavaldo, ha concentrato la propria indagine presso le aree rupestri di Foppe di Nadro e dell’adiacente Boscatelle. La suggestiva area, appartenente al comune di Ceto e inclusa nella Riserva naturale Incisioni Rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo, continua a permettere rilevanti scoperte, a decenni dall" inizio dei rilevamenti.

Un nuovo scavo dell'Università Ca" Foscari di Venezia si avverrà in settembre nell'area peri-lagunare di Jesolo alla ricerca di un antico abitato. L'attività di scavo si avverrà per tutto il mese di September 2013 e coinvolgerà studenti provenienti da diversi Atenei, Italiani e stranieri. Dopo una prima campagna di ricerca svolta nel 2011 nell'area Le Mure "" S.Maria Assunta, si è deciso di approfondire la ricerca con un programma di ricerca pluriennale che sarà anche esperienza didattica per gli studenti. Da diversi anni l'Insegnamento di Archeologia Medievale dell'Università Ca" Foscari di Venezia è impegnato in progetti di ricerca legate agli ambienti lagunari e perilagunari. tali attività si avverranno, fino ad oggi, all'interno della Laguna di Venezia (con i scavi nelle isole di San Giacomo in Paludo e San Lorenzo di Ammiana) e hanno avuto come principale obiettivo la ricostruzione dei processi insediativi che tra la Tarda Antichità e l'Alto Medioevo hanno ridisgnato la fisionomia di questi spazi. In questa ottica, è emerso con sempre più chiarezza il ruolo fatto, proprio in questi periodi, da uno di questi centri, cioè Jesolo, oggi in un'area peri-lagunare.
Un nuovo scavo dell'Università Ca" Foscari di Venezia si avverrà in settembre nell'area peri-lagunare di Jesolo alla ricerca di un antico abitato. L'attività di scavo si avverrà per tutto il mese di September 2013 e coinvolgerà studenti provenienti da diversi Atenei, Italiani e stranieri. Dopo una prima campagna di ricerca svolta nel 2011 nell'area Le Mure "" S.Maria Assunta, si è deciso di approfondire la ricerca con un programma di ricerca pluriennale che sarà anche esperienza didattica per gli studenti. Da diversi anni l'Insegnamento di Archeologia Medievale dell'Università Ca" Foscari di Venezia è impegnato in progetti di ricerca legate agli ambienti lagunari e perilagunari. tali attività si avverranno, fino ad oggi, all'interno della Laguna di Venezia (con i scavi nelle isole di San Giacomo in Paludo e San Lorenzo di Ammiana) e hanno avuto come principale obiettivo la ricostruzione dei processi insediativi che tra la Tarda Antichità e l'Alto Medioevo hanno ridisgnato la fisionomia di questi spazi. In questa ottica, è emerso con sempre più chiarezza il ruolo fatto, proprio in questi periodi, da uno di questi centri, cioè Jesolo, oggi in un'area peri-lagunare.

Nuovo scavo della Ca" Foscari a Jesolo, tra abitati medievali e mare

7 Settembre, 2013
Categorie:  Campi Scavo Medioevo Scavi
Tags:  archeologia medievale   jesolo   scavo archeologico  

Un nuovo scavo dell’Università Ca" Foscari di Venezia si avvierà in settembre nell’area peri-lagunare di Jesolo alla ricerca di un antico abitato. L’attività di scavo si svolgerà per tutto il mese di settembre 2013 e coinvolgerà studenti provenienti da diversi Atenei, italiani e stranieri. Dopo una prima campagna di survey svolta nel 2011 nell’area Le Mure ““ S.Maria Assunta, si è deciso di approfondire l’indagine con un programma di ricerca pluriennale che sarà anche esperienza didattica per gli studenti.

RIPRENDONO GLI SCAVI A TREBULA BALINIENSIS, LA POMPEI DEI SANNITI

14 Luglio, 2013
Categorie:  Campi Scavo Comunicati stampa Corsi di formazione Epoca Romana Italici Metodologie archeologiche Nuovi Ritrovamenti Scavi Visite

Grazie alla concessione di scavo rilasciata dal MIBAC sono riprese le ricerche archeologiche nel cuore di Trebula Baliniensis, la città preromana il cui nome continua in quello di Treglia, popolosa frazione di Pontelatone, in Provincia di Caserta. Gli scavi con la supervisione della Soprintendenza Archeologica diretta dalla dott,ssa Adele Campanelli, sono sotto la responsabilità dell’ Università di Chieti Pescara, in persona della Prof.ssa Raffaella Papi, ,titolare della Cattedra di Etruscologia ed antichità

Al momento si sta svolgendo la seconda campagna di scavazione archeologica nella Valle Giumentina nella comune di Abbateggio. I lavori sono diretti dai specialisti del Paleolitico Elisa Nicoud (Ecole Française di Rome), Daniele Aureli (Università di Siena-Parigi), Marina Pagli (Università di Parigi). Fino al 5 Giugno prossimo, un team di ricercatori e studenti di archeologia di diverse università europee si uniranno per ricostruire la Pretoria dell'Uomo in Abruzzo, una regione ricca di testimonianze del Paleolitico. La notizia è il sindaco di Abbateggio Antonio Di Marco. [][1] «Si tratta di un progetto pluridisciplinare » spiega Di Marco – destinato a ricostruire i modi di vita dei gruppi umani neandertali che occuparono la zona tra 300.000 e 40.000 anni fa. Un particolare attenzione è dedicata alla comprensione dell'interazione tra l'uomo, l'ambiente e il clima che lo circondano. » Diversi specialisti del Quaternario, preistorici, geologi, paleobotanici, paleontologi, geofisici e specialisti delle radiometriche provenienti da diverse istituzioni italianas e francesi collaborano per valorizzare sia i dati archeologici che paleoambientali della Valle Giumentina.
Al momento si sta svolgendo la seconda campagna di scavazione archeologica nella Valle Giumentina nella comune di Abbateggio. I lavori sono diretti dai specialisti del Paleolitico Elisa Nicoud (Ecole Française di Rome), Daniele Aureli (Università di Siena-Parigi), Marina Pagli (Università di Parigi). Fino al 5 Giugno prossimo, un team di ricercatori e studenti di archeologia di diverse università europee si uniranno per ricostruire la Pretoria dell'Uomo in Abruzzo, una regione ricca di testimonianze del Paleolitico. La notizia è il sindaco di Abbateggio Antonio Di Marco. [][1] «Si tratta di un progetto pluridisciplinare » spiega Di Marco – destinato a ricostruire i modi di vita dei gruppi umani neandertali che occuparono la zona tra 300.000 e 40.000 anni fa. Un particolare attenzione è dedicata alla comprensione dell'interazione tra l'uomo, l'ambiente e il clima che lo circondano. » Diversi specialisti del Quaternario, preistorici, geologi, paleobotanici, paleontologi, geofisici e specialisti delle radiometriche provenienti da diverse istituzioni italianas e francesi collaborano per valorizzare sia i dati archeologici che paleoambientali della Valle Giumentina.

Alla scoperta del Paleolitico in Abruzzo – partiti gli scavi ad Abbateggio

22 Maggio, 2013
Categorie:  Nuovi Ritrovamenti Preistoria Scavi
Tags:  abbateggio   abruzzo   Preistoria   quaternario   Scavi  

Si sta svolgendo in questo momento la seconda campagna di scavo archeologico a Valle Giumentina nel comune di Abbateggio. I lavori sono diretti dagli specialisti del Paleolitico Elisa Nicoud (Ecole française de Rome), Daniele Aureli (Università di Siena-Parigi), Marina Pagli (Università di Parigi). Fino al 5 Giugno prossimo, una squadra di ricercatori e studenti di archeologia di diverse Università europee lavoreranno insieme per ricostruire la preistoria dell’Uomo in Abruzzo, regione ricca di testimonianze del Paleolitico.

VI campagna di ricerca archeologica a Monterotondo

29 Aprile, 2013
Categorie:  Comunicati stampa Epoca Romana Scavi

L’Archeoclub d’Italia sede Mentana-Monterotondo presenta la VI campagna di ricerca archeologica che si svolgerà dal 3 giugno al 5 luglio 2013 presso l’area archeologica della via Nomentum-Eretum in località Tor Mancina (Monterotondo, RM), sotto la supervisione scientifica della Soprintendenza Archeologica del Lazio e rivolta a tutti gli interessati che vogliano provare l’affascinante mestiere dell’archeologo. L’area archeologica conserva 140 m di basolato stradale antico, pertinente alla prosecuzione di una percorrenza romana, la via Nomentana, che dopo aver collegato Roma al municipio di Nomentum, si ricongiungeva con l’antica via Salaria presso il sito sabino di Eretum.

Offerte di lavoro: Headland Archaeology cerca personale per scavi archeologici in Inghilterra

26 Febbraio, 2013
Categorie:  Estero Lavoro Scavi
Tags:  Inghilterra   Lavoro   offerte di lavoro   scavi archeologici  

Headland Archaeology Midlands and West (sito: http://www.headlandarchaeology.com/) sta cercando personale per lavorare in diversi siti archeologici del Regno unito di varie epoche, dalla tarda preistoria al medioevo, sia per scavi archeologici che per valutazione dei siti. Questi progetti richiederanno personale di gradi diversi, da assistenti di scavo a Project Officers. Headland offre contratti temporanei di breve e di lunga durata. Salario: da 16,500£ a 20,500£ pa in base all’esperienza. La domanda scade il 28 marzo, inviare CV e nome e contatti di due referenti a:

Terzo Campo Internazionale di Ricerca Archeologica a Policastro Bussentino 28 Aprile "“ 23 Giugno 2013, Policastro Bussentino, Salerno L'Associazione Etruria Nova Onlus, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta e in collaborazione con il Comune di Santa Marina, presenta il Terzo Campo Internazionale di Ricerca Archeologica a Policastro Bussentino aperto a studenti, laureati e volontari che vogliono fare esperienza in campo archeologico. LA CAMPAGNA DI RICERCA PREVEDERÀ LA PROSECUENZA DELLO SCAVO ARCHEOLOGICO NELL'INSEDIAMENTO URBANO DI PERIODO ROMANO – POST MEDIEVALE IDENTIFICATO ALL'INTERNO DELLA CITTÀ. Quote di partecipazione*: 1 settimana – 180 Euro 2 settimane – 350 Euro 3 settimane – 530 Euro Tessera associativa annuale (obbligatoria) 25 € (socio ordinario) *Le quote comprendono vitto, alloggio, trasporto da e per i luoghi di attività, le escursioni, ecc. Per ulteriori informazioni consultate la "Guida Generale" presente sul sito web dell'Associazione. Contatti per info e registration: Associazione ETRURIA NOVA Onlus Vicolo S.
Terzo Campo Internazionale di Ricerca Archeologica a Policastro Bussentino 28 Aprile "“ 23 Giugno 2013, Policastro Bussentino, Salerno L'Associazione Etruria Nova Onlus, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta e in collaborazione con il Comune di Santa Marina, presenta il Terzo Campo Internazionale di Ricerca Archeologica a Policastro Bussentino aperto a studenti, laureati e volontari che vogliono fare esperienza in campo archeologico. LA CAMPAGNA DI RICERCA PREVEDERÀ LA PROSECUENZA DELLO SCAVO ARCHEOLOGICO NELL'INSEDIAMENTO URBANO DI PERIODO ROMANO – POST MEDIEVALE IDENTIFICATO ALL'INTERNO DELLA CITTÀ. Quote di partecipazione*: 1 settimana – 180 Euro 2 settimane – 350 Euro 3 settimane – 530 Euro Tessera associativa annuale (obbligatoria) 25 € (socio ordinario) *Le quote comprendono vitto, alloggio, trasporto da e per i luoghi di attività, le escursioni, ecc. Per ulteriori informazioni consultate la "Guida Generale" presente sul sito web dell'Associazione. Contatti per info e registration: Associazione ETRURIA NOVA Onlus Vicolo S.

PROGETTO ARCHEOLOGICO BASSA VALLE DEL BUSSENTO

11 Febbraio, 2013
Categorie:  Campi Scavo Epoca Romana Medioevo Scavi
Tags:  bussento   campo scavo   etruria nova   salerno  

Terzo Campo Internazionale di Ricerca Archeologica a Policastro Bussentino 28 Aprile ““ 23 Giugno 2013, Policastro Bussentino, Salerno L’Associazione Etruria Nova Onlus, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta e in collaborazione con il Comune di Santa Marina, presenta il Terzo Campo Internazionale di Ricerca Archeologica a Policastro Bussentino aperto a studenti, laureati e volontari che vogliono fare esperienza in campo archeologico.

Risale a 71.000 anni fa una serie di piccole pietre scheggiate, o microliti, prodotte in modo da poter essere usate come armi da getto, ossia come punte di lance. La scoperta - avvenuta al sito di Pinnacle Point vicino a Mossel Bay, in Sudafrica, e descritta in un articolo a prima firma Kyle S. Brown - retrodata notably l'emergere di questa significativa tecnologia litica, mostrando che fin dall'inizio l'Homo sapiens era dotato di superiori capacità di ideazione, e non vi sarebbe stato - come ipotizzato da alcuni antropologi - un periodo in cui H. sapiens era fisicamente ma non mentalmente moderno. I microliti portati alla luce a Pinnacle Point, insieme ad altri reperti, testimoniano la possesso di una tecnologia avanzata e dimostrano l'esistenza di un pensiero simbolico. In effetti, gli antichi abitanti del sito padroneggiavano una tecnologia per la produzione di lunghe sottili lama di pietra, poi spuntate da un lato in modo da poterle inserire in fessure intagliate in aste di legno o di osso e quindi creare armi leggeri da getto, come frecce o più probabilmente lance, che fornivano un significativo vantaggio rispetto a una lancia a mano aumentando la portata e riducendo il rischio di lesioni.
Risale a 71.000 anni fa una serie di piccole pietre scheggiate, o microliti, prodotte in modo da poter essere usate come armi da getto, ossia come punte di lance. La scoperta - avvenuta al sito di Pinnacle Point vicino a Mossel Bay, in Sudafrica, e descritta in un articolo a prima firma Kyle S. Brown - retrodata notably l'emergere di questa significativa tecnologia litica, mostrando che fin dall'inizio l'Homo sapiens era dotato di superiori capacità di ideazione, e non vi sarebbe stato - come ipotizzato da alcuni antropologi - un periodo in cui H. sapiens era fisicamente ma non mentalmente moderno. I microliti portati alla luce a Pinnacle Point, insieme ad altri reperti, testimoniano la possesso di una tecnologia avanzata e dimostrano l'esistenza di un pensiero simbolico. In effetti, gli antichi abitanti del sito padroneggiavano una tecnologia per la produzione di lunghe sottili lama di pietra, poi spuntate da un lato in modo da poterle inserire in fessure intagliate in aste di legno o di osso e quindi creare armi leggeri da getto, come frecce o più probabilmente lance, che fornivano un significativo vantaggio rispetto a una lancia a mano aumentando la portata e riducendo il rischio di lesioni.

Homo Sapiens e il pensiero simbolico: dal Sudafrica tecnologie litiche innovative

12 Novembre, 2012
Categorie:  Comunicati stampa Nuovi Ritrovamenti Preistoria Scavi
Tags:  homo sapiens   industria litica   microliti   nuovi ritrovamenti   Sudafrica  

Risale a 71.000 anni fa una serie di piccole pietre scheggiate, o microliti, prodotte in modo da poter essere usate come armi da getto, ossia come punte di lance. La scoperta – avvenuta nel sito di Pinnacle Point vicino a Mossel Bay, in Sudafrica, e descritta su “Nature” in un articolo a prima firma Kyle S. Brown – retrodata notevolmente l’emergere di questa significativa tecnologia litica, mostrando che fin dall’inizio l’Homo sapiens era dotato di capacità ideative superiori, e non vi sarebbe stato – come ipotizzato da alcuni antropologi – un periodo in cui H.


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