Scavi

Scavi in cimitero, ritrovata bottega artigiana del Mille

25 Marzo, 2007
Categorie:  Medioevo Numismatica Nuovi Ritrovamenti Scavi

[Piacenza] – A Groppallo di Farini, in provincia di Piacenza, durante gli scavi per l’amplimento del cimitero, sono state ritrovate le mura, i manufatti e gli arnesi di un’antica officina, dove mille anni fa si realizzavano “perline” (vaghi di collana), che probabilmente vennero usate anche come grani di rosario. Il ritrovamento è stato datato grazie a tre monete, di cui una di grande importanza numismatica (è un esemplare unico), ritrovate sempre nello stesso luogo.

[Como] – In un vecchio post dal titolo “Como: recinto del V secolo a.C. sotto il nuovo ospedale” riportavamo la notizia della scoperta di un semicerchio di pietre databile circa al V secolo a.C. Oggi, grazie all’interessamento del sig. Franco Prada, possiamo mostrarvi alcune immagini dello scavo.
[Como] – In un vecchio post dal titolo “Como: recinto del V secolo a.C. sotto il nuovo ospedale” riportavamo la notizia della scoperta di un semicerchio di pietre databile circa al V secolo a.C. Oggi, grazie all’interessamento del sig. Franco Prada, possiamo mostrarvi alcune immagini dello scavo.

Como: recinto del V secolo a.C. sotto il nuovo ospedale. Prime Immagini

9 Marzo, 2007
Categorie:  Nuovi Ritrovamenti Protostoria Scavi

[Como] – In un vecchio post dal titolo “Como: recinto del V secolo a.C. sotto il nuovo ospedale” riportavamo la notizia della scoperta di un semicerchio di pietre databile circa al V secolo a.C.. Oggi, grazie all’interessamento del sig. Franco Prada, possiamo mostrarvi alcune immagini dello scavo.

Qualche tempo fa vi avevamo riportato la notizia di una interessante scoperta avventuta in Inghilterra durante gli scavi per la costruzione di un accampamento militare. Per maggiori dettagli si veda il post Operaio salva antiche tombe giusto in tempo. Ebbene, siamo riusciti a scovare le prime immagini dallo scavo sul sito ufficiale del Wessex Archeology Centre [in inglese].
Qualche tempo fa vi avevamo riportato la notizia di una interessante scoperta avventuta in Inghilterra durante gli scavi per la costruzione di un accampamento militare. Per maggiori dettagli si veda il post Operaio salva antiche tombe giusto in tempo. Ebbene, siamo riusciti a scovare le prime immagini dallo scavo sul sito ufficiale del Wessex Archeology Centre [in inglese].

Aggiornamento sul caso Tidworth, prime immagini

7 Marzo, 2007
Categorie:  Nuovi Ritrovamenti Preistoria Scavi

Qualche tempo fa vi avevamo riportato la notizia di una interessante scoperta avventuta in Inghilterra durante gli scavi per la costruzione di un accampamento militare. Per maggiori dettagli si veda il post Operaio salva antiche tombe giusto in tempo. Ebbene, siamo riusciti a scovare le prime immagini dallo scavo sul sito ufficiale del Wessex Archeology Centre [in inglese].

In questo post volevo risalire a una notizia apparsa oggi sul sito del Corriere della Sera dal titolo La grande città etrusca «dimenticata». Una grande città etrusca risalente al VI-Vo secolo a.C. è venuta alla luce per caso dieci anni fa mentre alla periferia est di Prato (nella frazione di Gonfienti) iniziavano gli scavi per costruire l'Interporto della Toscana Centrale, concepito come il più grande scalo merci regionale. Il sito è a rischio di abbandonare e di sepoltura sotto un eternato coltra di cemento. L'articolo è ben documentato e preciso, merita di essere letto anche per dare risalto a una situazione davvero "spiacevole". Link all'articolo: http://www.corriere.
In questo post volevo risalire a una notizia apparsa oggi sul sito del Corriere della Sera dal titolo La grande città etrusca «dimenticata». Una grande città etrusca risalente al VI-Vo secolo a.C. è venuta alla luce per caso dieci anni fa mentre alla periferia est di Prato (nella frazione di Gonfienti) iniziavano gli scavi per costruire l'Interporto della Toscana Centrale, concepito come il più grande scalo merci regionale. Il sito è a rischio di abbandonare e di sepoltura sotto un eternato coltra di cemento. L'articolo è ben documentato e preciso, merita di essere letto anche per dare risalto a una situazione davvero "spiacevole". Link all'articolo: http://www.corriere.

La città etrusca in pericolo

6 Marzo, 2007
Categorie:  Etruschi Mala Archeologia Scavi

In questo post volevo dare risalto ad una notizia apparsa oggi sul sito del Corriere della Sera dal titolo La grande città etrusca «dimenticata». Una grande città etrusca risalente al VI-Vº secolo A.C. venuta alla luce per caso dieci anni fa mentre alla periferia est di Prato (nella frazione di Gonfienti) si iniziavano gli scavi per costruire l’Interporto della Toscana Centrale, concepito come il più grande scalo merci regionale. Il sito è a rischio di abbandono e di sepoltura sotto una coltre eterna di cemento.

La Soprintendenza Archeologica di Roma organizza una mostra che presenta i ritrovamenti degli scavi degli ultimi vent'anni e mai esposti prima al pubblico. Un modo per portare a conoscenza le innumerevoli testimonianze dell'antico che l'Urbe, e la sua periferia, continuano a restituirci. Che si scavi d'urgenza o in via preventiva - cioè prima di opere civili e di manutenzione - o programmaticamente, per fini didattici e scientifici - alla ricerca di vestigi documentati dagli autori del passato - lo stupore resta forte e autentico. In realtà, tutti gli scavi effettuati giorno dopo giorno confermano che sotto la cittá é ancora sepolto il piú grande museo archeologico del mondo.more È nello spazio delle Olearie che saranno riuniti piú di mille reperti. L'originale architettonico rivive con un allestimento che vuole ricordare le collezioni dell'Ottocento, senza un tema definito da illustrare, ma con l'intento di restituire la magica della scoperta, l'accidentalitá del ritrovamento e, soprattutto, l'ingente quantitá di tesori ancora custoditi dal sottosuolo. Tante saranno le sorprese in mostra.
La Soprintendenza Archeologica di Roma organizza una mostra che presenta i ritrovamenti degli scavi degli ultimi vent'anni e mai esposti prima al pubblico. Un modo per portare a conoscenza le innumerevoli testimonianze dell'antico che l'Urbe, e la sua periferia, continuano a restituirci. Che si scavi d'urgenza o in via preventiva - cioè prima di opere civili e di manutenzione - o programmaticamente, per fini didattici e scientifici - alla ricerca di vestigi documentati dagli autori del passato - lo stupore resta forte e autentico. In realtà, tutti gli scavi effettuati giorno dopo giorno confermano che sotto la cittá é ancora sepolto il piú grande museo archeologico del mondo.more È nello spazio delle Olearie che saranno riuniti piú di mille reperti. L'originale architettonico rivive con un allestimento che vuole ricordare le collezioni dell'Ottocento, senza un tema definito da illustrare, ma con l'intento di restituire la magica della scoperta, l'accidentalitá del ritrovamento e, soprattutto, l'ingente quantitá di tesori ancora custoditi dal sottosuolo. Tante saranno le sorprese in mostra.

Roma. Memorie dal sottosuolo. Ritrovamenti archeologici 1980 / 2006

28 Febbraio, 2007
Categorie:  Epoca Romana Mostre Musei Scavi

La Soprintendenza Archeologica di Roma organizza una mostra che presenta i ritrovamenti degli scavi degli ultimi venticinque anni e mai esposti prima al pubblico. Un modo per portare a conoscenza le innumerevoli testimonianze dell’antico che l’Urbe, e il suo suburbio, continuano a restituirci. Che si scavi d’urgenza o in via preventiva – e cioè preliminarmente ad opere civili e di manutenzione – o programmaticamente, per fini didattici e scientifici – alla ricerca di vestigia documentate dagli autori del passato – lo stupore resta forte ed autentico.

MARCHE – JESI – Mura romane, riprendono gli scavi

20 Febbraio, 2007
Categorie:  Epoca Romana Scavi

JESI – Desta molto interesse la serie di ricerche archeologiche in atto a piazza Baccio Pontelli e a Porta Valle. I resti di un pozzo d’epoca romana, alcuni brandelli di mura della stessa epoca e altri, più consistenti d’epoche più recenti (dal medioevo all’Ottocento). I lavori riprendono oggi sotto il controllo di Marco Cercaci, ispettore della Soprintendenza archeologica di Ancona e presidente dell’Archeoclub Jesi.more Proprio l’Archeoclub cittadino completerà gli scavi sotto la chiesa di San Pietro, grazie al finanziamento di 20 mila euro della Banca Popolare e del Lions Club Jesi.

[Ferrara] – Archeologia in Residence. La singola esposizione presenta, sul luogo stesso del rinvenimento, una selezione dei materiali recuperati nel corso dello scavo archeologico preliminare alla costruzione del Residence "Il Chiozzino". Le indagini archeologiche hanno portato in luce un imponente scarico di ceramiche e scarti di lavorazione riferibili ad un'officina attiva intorno al XVII secolo. moreAccanto a questa testimonianza sono stati rinvenuti altri indizi che indicano la presenza di ulteriori attività, come la lavorazione dei metalli, testimoniata dalla presenza di numerosi crogioli, e di bottoni in osso, documentati da parti di ossa animali da cui venivano ritagliati. L'esistenza di un congegno in vetro che faceva parte di un telaio ci indica come nell'area fosse probabilmente presente un filatoio. Di notevole interesse risulta inoltre il rinvenimento di un gettone o tessera mercantile utilizzata come lasciapassare. Sito web del residence Pagina Ufficiale Data Fine: 31/12/2010 Costo del biglietto: gratuito Prenotazione: Nessuna booking Città: Ferrara Luogo: Residence "Il Chiozzino" Indirizzo: Via Piangipane n.
[Ferrara] – Archeologia in Residence. La singola esposizione presenta, sul luogo stesso del rinvenimento, una selezione dei materiali recuperati nel corso dello scavo archeologico preliminare alla costruzione del Residence "Il Chiozzino". Le indagini archeologiche hanno portato in luce un imponente scarico di ceramiche e scarti di lavorazione riferibili ad un'officina attiva intorno al XVII secolo. moreAccanto a questa testimonianza sono stati rinvenuti altri indizi che indicano la presenza di ulteriori attività, come la lavorazione dei metalli, testimoniata dalla presenza di numerosi crogioli, e di bottoni in osso, documentati da parti di ossa animali da cui venivano ritagliati. L'esistenza di un congegno in vetro che faceva parte di un telaio ci indica come nell'area fosse probabilmente presente un filatoio. Di notevole interesse risulta inoltre il rinvenimento di un gettone o tessera mercantile utilizzata come lasciapassare. Sito web del residence Pagina Ufficiale Data Fine: 31/12/2010 Costo del biglietto: gratuito Prenotazione: Nessuna booking Città: Ferrara Luogo: Residence "Il Chiozzino" Indirizzo: Via Piangipane n.

Il Chiozzino di Ferrara. Scavo di un'area ai margini della città.

16 Febbraio, 2007
Categorie:  Età Moderna Mostre Scavi

[Ferrara] – Archeologia in Residence. La singolare esposizione presenta, sul luogo stesso del rinvenimento, una selezione dei materiali recuperati nel corso dello scavo archeologico preliminare alla costruzione del Residence “Il Chiozzino”. Le indagini archeologiche hanno portato in luce un imponente scarico di ceramiche e di scarti di lavorazione riferibili ad un’officina attiva attorno al XVII secolo. moreAccanto a questa testimonianza sono stati rinvenuti altri indizi che indicano la presenza di ulteriori attività, come la lavorazione dei metalli, testimoniata dalla presenza di numerosi crogioli, e di bottoni in osso, documentati da parti di ossa animali da cui venivano ritagliati.

Ritrovati i resti della perduta citta’ di Amyclae

12 Febbraio, 2007
Categorie:  Nuovi Ritrovamenti Protostoria Scavi

Roma, 11 feb. – (Adnkronos) – In provincia di Latina, sulle ultime propaggini dei monti Aurunci, subito alle spalle della cittadina di Fondi, sono stati ritrovati i resti della perduta citta’ di Amyclae, uno dei primi centri urbani del Lazio, famosissima nell’antichita’ e di cui si erano perse le tracce gia’ alla fine del IV secolo a.C. La scoperta, presentata sul nuovo fascicolo della rivista ”Archeologia Viva”, e’ stata effettuata dagli archeologi Lorenzo Quilici dell’Universita’ di Bologna e da Stefania Quilici Gigli dell’Universita’ di Napoli durante approfondite indagini condotte sul terreno con gli studenti.

Durante la costruzione del nuovo ospedale Sant'Anna a Como sono stati portati alla luce resti che "avrebbero potuto essere databili circa al V secolo a.C." come afferma la soprintendente Stefania Iorio. Quelle che inizialmente sembravano essere solo poche pietre isolate si sono infatti rivelate, a una più attenta indagine, parti di un semicerchio. Il diametro esterno misura approssimativamente una cinquantina di metri e circonda una zona con abbondanti tracce di ruggine, che potrebbero essere dovute alla ferrina presente nel suolo, o al disfacimento di manufatti metallici. Fonte: Corriere di Como http://www.corrieredicomo.it/frm_articoli.
Durante la costruzione del nuovo ospedale Sant'Anna a Como sono stati portati alla luce resti che "avrebbero potuto essere databili circa al V secolo a.C." come afferma la soprintendente Stefania Iorio. Quelle che inizialmente sembravano essere solo poche pietre isolate si sono infatti rivelate, a una più attenta indagine, parti di un semicerchio. Il diametro esterno misura approssimativamente una cinquantina di metri e circonda una zona con abbondanti tracce di ruggine, che potrebbero essere dovute alla ferrina presente nel suolo, o al disfacimento di manufatti metallici. Fonte: Corriere di Como http://www.corrieredicomo.it/frm_articoli.

Como: recinto del V secolo a.C. sotto il nuovo ospedale

10 Febbraio, 2007
Categorie:  Nuovi Ritrovamenti Protostoria Scavi

Durante la costruzione del nuovo ospedale Sant’Anna a Como sono venuti alla luce resti che “dovrebbero essere databili circa al V secolo a.C.” come afferma la soprintendente Stefania Iorio. Quelle che inizialmente sembravano essere solo poche pietre isolate si sono infatti rivelate, a una più attenta indagine, parti di un semicerchio. Il diametro esterno misura approssimativamente una cinquantina di metri e circonda una zona con abbondanti tracce di ruggine, che potrebbero essere dovute alla ferrina presente nel suolo, oppure al disfacimento di manufatti metallici.


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