Scavi

Importanti novità da VII e VIII campagna di scaveggio del Castello di Piombinara. La ricerca in the area del Castello ha previsto un'espansione dei saggi II-III in direzione N-S, portando i saggi ad un'ampiezza complessiva di 600,00 mq. Parallele al scaveggio del Castello, è stato iniziato un saggio extramurario, sull'area indicata dalle fonti come quella di appropriazione della chiesa di Santa Maria di Piombinara, posta lungo la Via Casilina, ma di appropriazione del Castello. L'espansione dei saggi in the area del Castello ha portato alla luce un grande edificio quadrangolare, di un certo significato ma in probabile relazione con il benedettino di Santa Cecilia (XI secolo) che precede il castello nell'occupazione del sito; vani paralleli al muro che delimita l'area del palazzo; uno spazio caratterizzato da una rilevante copertura, probabilmente un piano sopraelevato, come dimostra il ritrovamento di due grandi pilastri angolari. L'esatta interpretazione del complesso non è ancora chiarita, non essendo ancora fatto l'enquête dell'ultima striscia di terreno che separa il muro di cinta del palazzo.
Importanti novità da VII e VIII campagna di scaveggio del Castello di Piombinara. La ricerca in the area del Castello ha previsto un'espansione dei saggi II-III in direzione N-S, portando i saggi ad un'ampiezza complessiva di 600,00 mq. Parallele al scaveggio del Castello, è stato iniziato un saggio extramurario, sull'area indicata dalle fonti come quella di appropriazione della chiesa di Santa Maria di Piombinara, posta lungo la Via Casilina, ma di appropriazione del Castello. L'espansione dei saggi in the area del Castello ha portato alla luce un grande edificio quadrangolare, di un certo significato ma in probabile relazione con il benedettino di Santa Cecilia (XI secolo) che precede il castello nell'occupazione del sito; vani paralleli al muro che delimita l'area del palazzo; uno spazio caratterizzato da una rilevante copertura, probabilmente un piano sopraelevato, come dimostra il ritrovamento di due grandi pilastri angolari. L'esatta interpretazione del complesso non è ancora chiarita, non essendo ancora fatto l'enquête dell'ultima striscia di terreno che separa il muro di cinta del palazzo.

Santa Maria di Piombinara. Novità dagli scavi.

12 Ottobre, 2007
Categorie:  Comunicati stampa Medioevo Nuovi Ritrovamenti Scavi
Tags:  castello   Santa Maria di Piombinara  

Importanti novità dalla VII ed VIII campagna di scavo del Castello di Piombinara. L’indagine nell’area del Castello ha previsto un ampliamento dei saggi II-III in direzione N-S, portando i saggi ad un’ampiezza complessiva di 600,00 mq. Parallelamente allo scavo del castello, è stato iniziato un saggio extramurario, sull’area indicata dalle fonti come quella di pertinenza della chiesa di Santa Maria di Piombinara, posta lungo la Via Casilina, ma di accertata pertinenza del Castello.

Trovato il cardo massimo di Albintimilium, Ventimiglia

4 Ottobre, 2007
Categorie:  Epoca Romana Nuovi Ritrovamenti Scavi

Circa tre settimane fa l’ultima campagna di scavi condotta dagli esperti della Sovrintendenza ai beni archeologici per la Liguria tra i resti dell’antica Albintimilium, la Ventimiglia romana, ha recato l’ennesima gradita sorpresa: è tornato infatti alla luce il lastricato del " Cardo maximus" della città imperiale, cioè della principale arteria longitudinale di quell’importante municipium, posto al confine con la Gallia Narbonense. Il cardo, il cui orientamento era diretto da Nord verso Sud, rappresentava un elemento insostituibile nell’urbanistica delle città imperiali di nuova fondazione.

Lucca – Forse ritrovato l’insediamento di “Quarto”

26 Settembre, 2007
Categorie:  Epoca Romana Nuovi Ritrovamenti Scavi

CAPANNORI (Lucca) – Gli scavi di via Martiri Lunatesi potrebbero appartenere al primo abitato di Capannori. E" l’ipotesi che sta cercando di verificare il Gruppo Archeologico Capannorese, sotto la guida di Alessandro Giannoni e la direzione di Giulio Ciampoltrini. La scoperta, se confermata, darebbe maggiore valore ad un’area in cui si trovano già i reperti del Frizzone e quelli delle “Cento Fattorie‘, dando un ulteriore motivo per realizzare il museo della piana di Lucca.

La Marina Militare in aiuto agli archeologi campani

19 Settembre, 2007
Categorie:  Curiosità Scavi

Dal 17 al 21 settembre, la Marina Militare effettuerà una campagna di esplorazione archeologica sottomarina nelle acque della Campania per investigare, con l’impiego di un Sonar a profondità variabile e di un veicolo subacqueo filoguidato imbarcati a bordo del Cacciamine Chioggia, i fondali che non sono ispezionabili con l’immersione di operatori subacquei. La prospezione dei fondali della Campagna “Vivara 2007“³ è finalizzata allo studio dei reperti archeologici sommersi, in siti posti in acque profonde (superiori ai 100 metri) sulla rotta che congiunge l’Isola di Procida e l’Isola d’Ischia.

Lucca – Riprendono gli scavi ad Isola Santa

15 Settembre, 2007
Categorie:  Scavi

LUCCA – Sono ripresi gli studi del sito archeologico, risalente a 10 mila anni fa, che si trova ad Isola Santa. Si tratta di uno dei più antichi e meglio conservati siti della Media Valle del Serchio, dove adesso sono ripresi – dopo 30 anni – i lavori grazie ad un protocollo di intesa tra Provincia, Comunità montana e Università di Pisa. Ci sono voluti ben trent’anni, ma alla fine qualcuno ha deciso che il sito archeologico di Isola Santa meritasse ulteriori approfondimenti.

Scoperta arnia del X – IX secolo a.C.

12 Settembre, 2007
Categorie:  Estero Nuovi Ritrovamenti Scavi
Tags:  arnia   gerusalemme. medio oriente  

Scavi dell’Università di Gerusalemme svelano nella “Terra del latte e del miele” i primi alveari dell’antico Medio Oriente. La testimonianza archeologica della descrizione biblica di Israele come la “terra dove scorrono latte e miele” (o perlomeno il secondo) è stata trovata dai ricercatori dell’Istituto di Archeologia dell’Università di Gerusalemme, i quali annunciato che la prima arnia (colonia di alveari) che risale al periodo biblico è stata trovata negli scavi di Tel Rehov, nella valle Beth Shean.

Dal 19 agosto al 1 settembre, la prima campagna di ricerche archeologiche organizzata dal Dipartimento di Scienze Umane dell'Università di Foggia e dal Dipartimento di Archeologia Subacquea dell'Istituto Nazionale Archeologico Albaniano. La prima campagna di ricerche ha riguardato una delle zone più affascinanti e interessanti dal punto di vista paesaggistico e culturale della costa albanese, la baia di Porto Palermo. Nel corso di quasi un centinaio di immersioni, per una durata complessiva di circa 80 ore di attività subacquea condotta ad una profondità compresa tra 6-7 e 35 metri, grazie a una ricognizione sistematica realizzata da squadre di archeologi e tecnici subacquei, sono stati individuati alcune aree di dispersione di materiali archeologici, relative a zone di ancoraggio utilizzate dalle navi antiche, soprattutto in caso di tempeste, per trovare riparo durante il viaggio lungo la costa albanese. La baia infatti conteneva almeno tre zone di sicuro ancoraggio, scelte secondari del tipo di vento. Queste prime ricerche hanno in particolare privilegiato l'area prossima all'isolotto che ospita il Castello di Ali Pasha, dove sono stati individuati, posizionati e documentati numerosi reperti archeologici, alcuni dei quali sono stati recuperati e trasferiti al Museo di Durazzo.
Dal 19 agosto al 1 settembre, la prima campagna di ricerche archeologiche organizzata dal Dipartimento di Scienze Umane dell'Università di Foggia e dal Dipartimento di Archeologia Subacquea dell'Istituto Nazionale Archeologico Albaniano. La prima campagna di ricerche ha riguardato una delle zone più affascinanti e interessanti dal punto di vista paesaggistico e culturale della costa albanese, la baia di Porto Palermo. Nel corso di quasi un centinaio di immersioni, per una durata complessiva di circa 80 ore di attività subacquea condotta ad una profondità compresa tra 6-7 e 35 metri, grazie a una ricognizione sistematica realizzata da squadre di archeologi e tecnici subacquei, sono stati individuati alcune aree di dispersione di materiali archeologici, relative a zone di ancoraggio utilizzate dalle navi antiche, soprattutto in caso di tempeste, per trovare riparo durante il viaggio lungo la costa albanese. La baia infatti conteneva almeno tre zone di sicuro ancoraggio, scelte secondari del tipo di vento. Queste prime ricerche hanno in particolare privilegiato l'area prossima all'isolotto che ospita il Castello di Ali Pasha, dove sono stati individuati, posizionati e documentati numerosi reperti archeologici, alcuni dei quali sono stati recuperati e trasferiti al Museo di Durazzo.

Conclusa la prima campagna di ricerche archeologiche subacque dell’Università di Foggia

8 Settembre, 2007
Categorie:  Epoca Romana Nuovi Ritrovamenti Scavi

Si è svolta tra il 19 agosto e l'1 settembre la prima campagna di ricerche archeologiche organizzata dal Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Foggia e dal Dipartimento di Archeologia Subacquea dell’Istituto Nazionale Archeologico albanese. La prima campagna di ricerche ha riguardato una delle zone più affascinanti e interessanti dal punto di vista paesaggistico e culturale della costa albanese, la baia di Porto Palermo. Nel corso di quasi un centinaio di immersioni, per una durata complessiva di circa 80 ore di attività subacquea condotta ad una profondità compresa tra 6-7 e 35 metri, grazie ad una ricognizione sistematica realizzata da squadre di archeologi e tecnici subacquei, sono state individuate alcune aree di dispersione di materiali archeologici, relative a zone di ancoraggio utilizzate dalle navi antiche, soprattutto in occasione di tempeste, per trovare riparo durante il viaggio lungo la costa albanese.

Scavi dell’Università di L’Aquila

3 Settembre, 2007
Categorie:  Comunicati stampa Scavi

Nell’ambito dell’insegnamento di Archeologia Medievale del Prof. Fabio Redi è previsto, per il mese di settembre 2007 (3 – 29), l’avvio della prima campagna di scavi presso l’Abbazia di S.Lucia di Rocca di Cambio (AQ). Lo scavo si concentrerà sulla chiesa di Santa Lucia, di cui si hanno notizie certe solo nel 1313, e fu tra i primi luoghi di culto edificati lungo la via romana Claudia Nova che collegava Alba Fucens con la romana Aveia (vicino all’attuale Fossa) passando sull’altopiano delle Rocche.

Novità sui bassorilievi di Lucus Feroniae

27 Agosto, 2007
Categorie:  Comunicati stampa Epoca Romana Nuovi Ritrovamenti Scavi

Roma – Da un ritrovamento fortunoso all’inizio del 2007 alla ricostruzione di un importante monumento del I secolo a.C.. Lucus Feroniae, antico luogo di culto e bosco sacro dedicato a una dea italica nel territorio tra i comuni di Capena e Fiano Romano, riavrà il suo mausoleo, che sarà ricostruito alla luce delle ricerche condotte in questi mesi dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio. SCOPERTA FORTUNOSA – Sono dodici i blocchi di marmo che compongono il mausoleo, decorati da monumentali bassorilievi che rappresentano sanguinose lotte di gladiatori.

Università di Udine – Scavi sul tumulo funerario

26 Agosto, 2007
Categorie:  Nuovi Ritrovamenti Protostoria Scavi

Mereto di Tomba (Ud) – Indizi di inestimabile valore scientifico sia sulla complessa tecnica costruttiva e materiali usati, sia sulla frequentazione e uso del sito. Sono in sintesi i risultati della seconda campagna di scavi archeologici organizzata e svolta a Mereto di Tomba (Ud) dai ricercatori del dipartimento di Storia e tutela dei beni culturali dell’università di Udine, sul ben noto tumulo funerario del luogo. «I risultati raggiunti ““ afferma la coordinatrice dei lavori, Paola Càssola Guida ““ giustificano la programmazione di una terza campagna di scavo nel 2008, finalizzata innanzitutto alla ricerca della sepoltura primaria», ossia quella del personaggio per il quale il tumulo fu innalzato, «da ritenersi senza dubbio ““ dice la direttrice dei lavori, Elisabetta Borgna – un importante membro della comunità stanziata nella zona».


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