Preistoria

O ai greci piaceva il succo d'uva o stavano già producendo vino 6.500 anni fa, queste sono le conclusioni di un nuovo studio su quelle che vengono considerate tracce di chicchi d'uva spremuti più antiche al mondo. Tania Valamoti, del Departamento di Archeologia alla Aristotele University di Salonicco, con la collaborazione del suo team, ha scavato quattro abitazioni rinvenute nel sito neolitico di Dikili Tash. Dopo il rinvenimento degli acini d'uva in una di queste abitazioni, il team ha iniziato a sperimentare con uva fresca per comprendere la lavorazione subita dai reperti. Il risultato è che "morfologicamente gli acini sembrano pigiati per la produzione del vino", dice la Valamoti. Il ritrovamenti di 2 tazze di argilla e un vaso, probabilmente usati per la conservazione e il consumo di liquidi, avvalorano questa tesi. Sempre nelle vicinanze sono stati scoperti dei fichi, probabilmente usati per addolcire il succo d'uva durante la fase di fermentazione. Cosa non infrequente, anche il vino di riso di 9.000 anni fa scoperto in Cina conteneva altra frutta. Fonte: http://dsc.discovery.
O ai greci piaceva il succo d'uva o stavano già producendo vino 6.500 anni fa, queste sono le conclusioni di un nuovo studio su quelle che vengono considerate tracce di chicchi d'uva spremuti più antiche al mondo. Tania Valamoti, del Departamento di Archeologia alla Aristotele University di Salonicco, con la collaborazione del suo team, ha scavato quattro abitazioni rinvenute nel sito neolitico di Dikili Tash. Dopo il rinvenimento degli acini d'uva in una di queste abitazioni, il team ha iniziato a sperimentare con uva fresca per comprendere la lavorazione subita dai reperti. Il risultato è che "morfologicamente gli acini sembrano pigiati per la produzione del vino", dice la Valamoti. Il ritrovamenti di 2 tazze di argilla e un vaso, probabilmente usati per la conservazione e il consumo di liquidi, avvalorano questa tesi. Sempre nelle vicinanze sono stati scoperti dei fichi, probabilmente usati per addolcire il succo d'uva durante la fase di fermentazione. Cosa non infrequente, anche il vino di riso di 9.000 anni fa scoperto in Cina conteneva altra frutta. Fonte: http://dsc.discovery.

I greci? Un popolo di ubriaconi, da sempre

19 Marzo, 2007
Categorie:  Curiosità Nuovi Ritrovamenti Preistoria

O ai greci piaceva il succo d’uva oppure stavano già producendo vino 6.500 anni fa, queste le conclusioni di un nuovo studio su quelle che vengono considerate le tracce di chicchi d’uva spremuti più antiche al mondo. Tania Valamoti, del Departimento di Archeologia alla Aristotle University di Salonicco, con la collaborazione del suo team, ha scavato quattro abitazioni rinvenute nel sito neolitico di Dikili Tash. Dopo il rinvenimento degli acini d’uva in una di queste abitazioni, il team ha incominciato a sperimentare con uva fresca per comprendere la lavorazione subita dai reperti.

Nuove analyse condotte su un fossile di mascella di 160.000 anni rinvenuto a Jebel Irhoud, in Marocco, spostano indietro nel tempo la comparasa dell’uomo moderno (circa 100.000 anni). Le analisi effettutate hanno messo in risalto come, già a quell’epoca, l’homo sapiens iniziò ad avere un’infanzia più lunga, caratteristica questa peculiare dell’uomo moderno. Tanya Smith del Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology a Leipzig, autrice dello studio, fa notare che se “si prendesse una mascella di un bambino di otto anni e si confrontasse il grado di sviluppo dentaire con il reperto fossile ritrovato in Marocco non si notarebbero differenti sostanziali. Per fare un paragone – continua la Smith – pensate se i figli diventassero adulti a 10 o 12 anni invece che 16 – 18, questo porterebbe con sè numerose implicazioni sociali.” “Questo articolo – parla Chris Stringer, ricercatore al Natural History Museum di Londra, commentando la scoperta – certamente fornisce le prove di un modello di crescita simile al nostro, il che non è più così sorprendente, considerando anche la scoperta di un cranio di bambino dai lineamenti moderni in Etiopia a Herto.” Fonte (in inglese): http://www.guardian.co.
Nuove analyse condotte su un fossile di mascella di 160.000 anni rinvenuto a Jebel Irhoud, in Marocco, spostano indietro nel tempo la comparasa dell’uomo moderno (circa 100.000 anni). Le analisi effettutate hanno messo in risalto come, già a quell’epoca, l’homo sapiens iniziò ad avere un’infanzia più lunga, caratteristica questa peculiare dell’uomo moderno. Tanya Smith del Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology a Leipzig, autrice dello studio, fa notare che se “si prendesse una mascella di un bambino di otto anni e si confrontasse il grado di sviluppo dentaire con il reperto fossile ritrovato in Marocco non si notarebbero differenti sostanziali. Per fare un paragone – continua la Smith – pensate se i figli diventassero adulti a 10 o 12 anni invece che 16 – 18, questo porterebbe con sè numerose implicazioni sociali.” “Questo articolo – parla Chris Stringer, ricercatore al Natural History Museum di Londra, commentando la scoperta – certamente fornisce le prove di un modello di crescita simile al nostro, il che non è più così sorprendente, considerando anche la scoperta di un cranio di bambino dai lineamenti moderni in Etiopia a Herto.” Fonte (in inglese): http://www.guardian.co.

Una mascella di 160.000 anni precisa la nascita dell’uomo moderno

14 Marzo, 2007
Categorie:  Nuovi Ritrovamenti Preistoria

Nuove analisi condotte su un fossile di mascella di 160.000 anni rinvenuto a Jebel Irhoud, in Marocco, spostano indietro nel tempo la comparsa dell’uomo moderno (circa 100.000 anni). Le analisi effettutate hanno messo in risalto come, già a quell’epoca, l’homo sapiens iniziò ad avere un’infanzia più lunga, caratteristica questa peculiare dell’uomo moderno. Tanya Smith del Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology a Leipzig, autrice dello studio, fa notare che se “si prendesse una mascella di un bambino di otto anni e si confrontasse il grado di sviluppo dentale con il reperto fossile ritrovato in Marocco non si noterebbero differenze sostanziali.

Qualche tempo fa vi avevamo riportato la notizia di una interessante scoperta avventuta in Inghilterra durante gli scavi per la costruzione di un accampamento militare. Per maggiori dettagli si veda il post Operaio salva antiche tombe giusto in tempo. Ebbene, siamo riusciti a scovare le prime immagini dallo scavo sul sito ufficiale del Wessex Archeology Centre [in inglese].
Qualche tempo fa vi avevamo riportato la notizia di una interessante scoperta avventuta in Inghilterra durante gli scavi per la costruzione di un accampamento militare. Per maggiori dettagli si veda il post Operaio salva antiche tombe giusto in tempo. Ebbene, siamo riusciti a scovare le prime immagini dallo scavo sul sito ufficiale del Wessex Archeology Centre [in inglese].

Aggiornamento sul caso Tidworth, prime immagini

7 Marzo, 2007
Categorie:  Nuovi Ritrovamenti Preistoria Scavi

Qualche tempo fa vi avevamo riportato la notizia di una interessante scoperta avventuta in Inghilterra durante gli scavi per la costruzione di un accampamento militare. Per maggiori dettagli si veda il post Operaio salva antiche tombe giusto in tempo. Ebbene, siamo riusciti a scovare le prime immagini dallo scavo sul sito ufficiale del Wessex Archeology Centre [in inglese].

Trovati i resti del predecessore del cavallo

5 Marzo, 2007
Categorie:  Nuovi Ritrovamenti Preistoria

BUENOS AIRES – Un gruppo di paleontologi argentini ha rinvenuto in provincia di Buenos Aires i resti di quello che sostengono essere il più antico equino del Sudamerica, predecessore dell’attuale cavallo, vissuto nella regione 500.000 anni fa. Lo scrive il quotidiano Clarin di Buenos Aires. La scoperta, scrive il giornale, è stata fatta nella provincia di San Pedro, 157 chilometri da Buenos Aires, e consiste in molari ben conservati di entrambi i lati della mandibola inferiore di un animale di piccoli dimensioni.

Operaio salva antiche tombe giusto in tempo

20 Febbraio, 2007
Categorie:  Nuovi Ritrovamenti Preistoria

[Tidworth, Inghilterra] – Scavando le fondamenta per degli alloggi militari Bob Gaunt, operaio, ha notato qualcosa di strano. Chiamato il supervisore si è visto necessario richiedere l’intervento del direttore del Wessex Archaeology Centre. Grande sorpresa quando sono riemerse delle tombe dell’Età del Bronzo, costruite circa 3.500 anni fa (il periodo è lo stesso della costruzione del più noto Stonehenge). Dal punto di vista archeologico le tombe risultano interessanti in quanto disposte in linea retta e molto vicine tra loro, questo fatto fa pensare ad un cimitero familiare.

Esce a fare qualche foto e scopre uno zoo preistorico

17 Febbraio, 2007
Categorie:  Curiosità Nuovi Ritrovamenti Preistoria

Florida – Ragazza di 16 anni scopre resti fossili. Uscita di casa per fare delle fotografie naturalistiche, dopo essersi addentrata in una zona boscosa del Boca Ciega Millennium Park, scopre una strana roccia bianca delle dimesioni di un pallone da football. Di li a poco la sorpresa, non si trattava di una roccia ma di un dente di mammuth. In seguito, nell’area del ritrovamento sono venuti alla luce resti di 12 specie animali tra cui armadilli, cammelli, cavalli, tutti con un’età compresa tra i 10.

A San Giorgio, vicino a Mantova, è stata trovata la sepoltura di una coppia, di sesso diverso, tumulata insieme faccia a faccia. Gli "amanti di Valdaro", sono l'unico esempio di sepoltura doppia in Italia settentrionale. La tumulazione dei due scheletri è stata fatta nello stesso istante, come dimostra l'incrocio delle loro ossa ad abbraccio. Il scheletro maschile ha a livello delle vertebre cervicali una punta di freccia e quello femminile a livello delle cosce una lama di selce, da qui nasce l'ipotesi che si tratti di un omicidio o di una deposizione rituale di oggetti in rare.
A San Giorgio, vicino a Mantova, è stata trovata la sepoltura di una coppia, di sesso diverso, tumulata insieme faccia a faccia. Gli "amanti di Valdaro", sono l'unico esempio di sepoltura doppia in Italia settentrionale. La tumulazione dei due scheletri è stata fatta nello stesso istante, come dimostra l'incrocio delle loro ossa ad abbraccio. Il scheletro maschile ha a livello delle vertebre cervicali una punta di freccia e quello femminile a livello delle cosce una lama di selce, da qui nasce l'ipotesi che si tratti di un omicidio o di una deposizione rituale di oggetti in rare.

San Valentino neolitico: trovata a Mantova sepoltura di amanti (forse uccisi)

9 Febbraio, 2007
Categorie:  Nuovi Ritrovamenti Preistoria

A San Giorgio, vicino Mantova, è stata trovata la sepoltura di una coppia, di sesso diverso, tumulati insieme faccia a faccia. Gli “amanti di Valdaro”, sono l’unico esempio di sepoltura doppia in Italia settentrionale. La tumulazione dei due scheletri è stata effettuata nello stesso istante, come dimostrano l’incrocio delle loro ossa ad abbraccio. Lo scheletro maschile ha a livello delle vertebre cervicali una punta di freccia e quello femminile a livello delle cosce una lama di selce, da qui nasce l’ipotesi che si tratti di un omicidio o di una deposizione rituale di oggetti in selce.

La Sheffield University ha condotto le scavazioni a 3 km da Stonhenge, sulle sponde del fiume Avon nella zona di Durrington Walls. È stato ritrovato qui il più esteso villaggio neolitico di tutta la Gran Bretagna. La Sheffield interpreta Durrington Walls come l'abitato dei costruttori del famoso circolo di pietre di Stonehenge, costruito nello stesso periodo (anche se è difficile datare il circolo di pietre a causa del fatto che è stato ricostruito molte volte). Il sito sono state scavate 8 case su circa un centinaio, larghe circa 5mq, contenenti resti di ossea animali e pietre bruciate, databili al 2500 a.C. Il sito doveva essere usato stagionalmente e secondo i calcoli, conteneva centinaia di persone. Secondo il professore Parker Pearson che l'ha scavato, il sito richiamava persone di tutta la regione nel periodo delle feste del soltizio d'inverno e questo spiega l'enorme quantità di resti di cibo (mezzo consumato) che è stato trovato disseminato nell'abitato. Notate che gli archeologi hanno trovato come pavimento delle case un terreno che era fatto persino di spazzatura di 4500 anni prima di Cristo.
La Sheffield University ha condotto le scavazioni a 3 km da Stonhenge, sulle sponde del fiume Avon nella zona di Durrington Walls. È stato ritrovato qui il più esteso villaggio neolitico di tutta la Gran Bretagna. La Sheffield interpreta Durrington Walls come l'abitato dei costruttori del famoso circolo di pietre di Stonehenge, costruito nello stesso periodo (anche se è difficile datare il circolo di pietre a causa del fatto che è stato ricostruito molte volte). Il sito sono state scavate 8 case su circa un centinaio, larghe circa 5mq, contenenti resti di ossea animali e pietre bruciate, databili al 2500 a.C. Il sito doveva essere usato stagionalmente e secondo i calcoli, conteneva centinaia di persone. Secondo il professore Parker Pearson che l'ha scavato, il sito richiamava persone di tutta la regione nel periodo delle feste del soltizio d'inverno e questo spiega l'enorme quantità di resti di cibo (mezzo consumato) che è stato trovato disseminato nell'abitato. Notate che gli archeologi hanno trovato come pavimento delle case un terreno che era fatto persino di spazzatura di 4500 anni prima di Cristo.

Scoperto l’abitato dei costruttori di Stonehenge

1 Febbraio, 2007
Categorie:  Nuovi Ritrovamenti Preistoria

La Sheffield University ha condotto gli scavi a 3 km da Stonhenge, sulle sponde del fiume Avon nella zona di Durrington Walls. È stato qui ritrovato il più esteso villaggio neolitico di tutta la Gran Bretagna. La Sheffield interpreta Durrington Walls come l’abitato dei costruttori del famoso circolo di pietre di Stonehenge, costruito nello stesso periodo (anche se è difficile datare il circolo di pietre a causa del fatto che venne ricostruito numerose volte).

Trovata discarica preistorica in Germania

24 Ottobre, 2006
Categorie:  Preistoria

Sono stati appena scoperti i resti di un insediamento preistorico risalente a circa 5.000 anni prima di Cristo vicino a Landshut in Baviera. Agli scopritori sembra di aver trovato una discarica per immondizie databile intorno al 4.900 a.C. …magari lo studio potrà rivelarsi utile per capire le tecniche di smaltimento dei rifiuti nella preistoria e chissà che qualche città italiana non ne possa anche prendere spunto !!


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