Preistoria

Drimolen - Una fase dello scavo Firenze – Mercoledì 18 Febuario alle 17 ore al museo di storia naturale, il professore Jacopo Moggi Cecchi guiderà i presenti attraverso i paesaggi sudafricani per raccontare la ricerca paleoantropologica fatta in Sudafrica dai laboratori di antropologia dell'università di Firenze. In occasione della conferenza, ci sarà l' straordinaria apertura del Museo dalle 16.00 alle 19.00 nella sezione di Antropologia e Etnologia, alla Sala delle Conferenze, in Via del Proconsolo, 12 Firenze. L'ingresso è libero. Il sito archeologico e paleontologico di Drimolen in Sudafrica si trova all'interno di uno dei 'World Heritage Sites' dell'Unesco e in particolare nella zona nota anche come 'Cradle of Humankind' a circa 40 km da Johannesburg. La missione paleoantropologia italiana, finanziata dal Ministero degli Esteri, ha avviato da tempo una campagna di scavi. Fra tutti i siti paleontologici della zona, Drimolen è certamente quello potenzialmente più ricco di tutti in termini di reperti fossili di ominidi, antenati della linea evolutiva umana. Fino ad oggi sono venuti alla luce oltre un centinaio di reperti fossili di ominidi.
Drimolen - Una fase dello scavo Firenze – Mercoledì 18 Febuario alle 17 ore al museo di storia naturale, il professore Jacopo Moggi Cecchi guiderà i presenti attraverso i paesaggi sudafricani per raccontare la ricerca paleoantropologica fatta in Sudafrica dai laboratori di antropologia dell'università di Firenze. In occasione della conferenza, ci sarà l' straordinaria apertura del Museo dalle 16.00 alle 19.00 nella sezione di Antropologia e Etnologia, alla Sala delle Conferenze, in Via del Proconsolo, 12 Firenze. L'ingresso è libero. Il sito archeologico e paleontologico di Drimolen in Sudafrica si trova all'interno di uno dei 'World Heritage Sites' dell'Unesco e in particolare nella zona nota anche come 'Cradle of Humankind' a circa 40 km da Johannesburg. La missione paleoantropologia italiana, finanziata dal Ministero degli Esteri, ha avviato da tempo una campagna di scavi. Fra tutti i siti paleontologici della zona, Drimolen è certamente quello potenzialmente più ricco di tutti in termini di reperti fossili di ominidi, antenati della linea evolutiva umana. Fino ad oggi sono venuti alla luce oltre un centinaio di reperti fossili di ominidi.

Firenze – Museo di Storia Naturale – Presentazione dello scavo di Drimolen (Sudafrica)

30 Gennaio, 2009
Categorie:  Conferenze Musei Preistoria Scavi
Tags:  Drimolen   firenze   Ominidi   Sudafrica  

In occasione della conferenza, ci sarà l’apertura straordinaria del Museo dalle 16.00 alle 19.00 nella sezione di Antropologia e Etnologia, presso Sala delle Conferenze , in Via del Proconsolo, 12 Firenze. L’ingresso è libero. Il sito archeologico e paleontologico di Drimolen in Sudafrica si trova all’interno di uno dei ‘World Heritage Sites‘ dell’Unesco ed in particolare nella zona nota anche come “Cradle of Humankind‘ a circa 40 km da Johannesburg.

Riprendono gli Scavi archeologici alla Caverna delle Arene Candide (Finale Ligure-SV)

29 Luglio, 2008
Categorie:  Comunicati stampa Preistoria Scavi
Tags:  Finale Ligure   grotte   Liguria  

Un gruppo di archeologi sta cercando a Finale Ligure le tracce delle popolazioni di cacciatori che abitarono – 30000 anni fa – la Caverna delle Arene Candide, uno dei più rilevanti siti archeologici preistorici dell’area Mediterranea. Le ricerche sono condotte dalla McGill University di Montreal (Quebec, Canada) e rappresentano il primo tassello del Programma Integrato di Conoscenza e Fruizione “La Caverna delle Arene Candide”, promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, attraverso la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria.

Conferenza “Le piante nella cultura materiale dalla preistoria ad oggi” – Cupra Marittima (AP) – 29 maggio

26 Maggio, 2008
Categorie:  Comunicati stampa Conferenze Preistoria
Tags:  cupra marittima   piante  

CONFERENZA LE PIANTE NELLA CULTURA MATERIALE DALLA PREISTORIA AD OGGI a cura del Prof. AURELIO MANZI GIOVEDI" 29 MAGGIO - ORE 10.00 Cinema"“Teatro Margherita ““ Cupra Marittima La conferenza “Le piante nella cultura materiale dalla preistoria ad oggi” è una della manifestazioni che si svolgono nell’ambito della mostra itinerante “L’uomo e le piante nella preistoria” attualmente in corso dal 19 aprile al 13 luglio 2008 presso il Convivium Maranense, nel borgo medievale di Cupra Marittima (AP).

Castello di San Giorgio (La Spezia) (Immagina da wikipedia) La Spezia – Dopo il successo delle edizioni precedenti che hanno visto la partecipazione di quasi seicento persone, sabato 17 maggio 2008, dalle 10.30 alle 18.00, al Castello di San Giorgio (via XXVII Marzo) torna il Paleofestival. Evento ad accesso gratuito giunto ormai alla terza edizione. Il programma per la giornata del sabato 17 prevede la dislocazione, in diversi punti del giardino del Castello, delle terrazze e delle sale interne, di diversi punti interattivi: il giovane pubblico che parteciperà alla giornata sarà accolto da archeologi sperimentali e archeotecnici, accompagnati da personale didattico dei musei della Liguria e della Toscana e da sperimentatori di tutta Italia che da anni portano avanti la missione di divulgare la preistoria. Per i visitatori sarà possibile partecipare interattivamente a laboratori programmati riguardanti temi come l'accensione del fuoco, la realizzazione della ceramica, la levigatura della pietra, l'uso delle armi da getto per la caccia, i dinosauri, le pitture rupestri, la storia evolutiva dell'uomo attraverso calchi di crani dei nostri antenati. Saranno inoltre proiettati filmati e esposti pannelli che illustrano alcune sperimentazioni particolarmente impegnative e risorse archeologiche a noi vicini.
Castello di San Giorgio (La Spezia) (Immagina da wikipedia) La Spezia – Dopo il successo delle edizioni precedenti che hanno visto la partecipazione di quasi seicento persone, sabato 17 maggio 2008, dalle 10.30 alle 18.00, al Castello di San Giorgio (via XXVII Marzo) torna il Paleofestival. Evento ad accesso gratuito giunto ormai alla terza edizione. Il programma per la giornata del sabato 17 prevede la dislocazione, in diversi punti del giardino del Castello, delle terrazze e delle sale interne, di diversi punti interattivi: il giovane pubblico che parteciperà alla giornata sarà accolto da archeologi sperimentali e archeotecnici, accompagnati da personale didattico dei musei della Liguria e della Toscana e da sperimentatori di tutta Italia che da anni portano avanti la missione di divulgare la preistoria. Per i visitatori sarà possibile partecipare interattivamente a laboratori programmati riguardanti temi come l'accensione del fuoco, la realizzazione della ceramica, la levigatura della pietra, l'uso delle armi da getto per la caccia, i dinosauri, le pitture rupestri, la storia evolutiva dell'uomo attraverso calchi di crani dei nostri antenati. Saranno inoltre proiettati filmati e esposti pannelli che illustrano alcune sperimentazioni particolarmente impegnative e risorse archeologiche a noi vicini.

La Spezia – “Paleofestival III”, vivere la preistoria in prima persona (sabato 17 maggio 2008)

14 Maggio, 2008
Categorie:  Conferenze Musei Preistoria
Tags:  Castello San Giorgio   La Spezia  

Castello di San Giorgio (La Spezia) (Immagine da wikipedia) La Spezia – Dopo il successo delle edizioni precedenti che hanno visto la partecipazione di quasi seicento persone, sabato 17 maggio 2008, dalle 10.30 alle 18.00, al Castello di San Giorgio (via XXVII Marzo) torna il Paleofestival. Evento ad ingresso gratuito giunto ormai alla terza edizione. Il programma per la giornata di sabato 17 prevede la dislocazione, in diversi punti del giardino del Castello, delle terrazze e delle sale interne, di vari punti interattivi: il giovane pubblico che parteciperà alla giornata sarà accolto da archeologi sperimentalisti e archeotecnici, accompagnati da personale didattico dei musei della Liguria e della Toscana e da sperimentatori di tutta Italia che da anni svolgono la missione di divulgare la preistoria.

E' una notizia un po' datata ma ci viene gentilmente chiesto di segnalarla comunque, ovviamente niente di contrario alla nostra parte. Nel caso ve la foste persa, ecco la notizia e le foto: Ritrovato nel mare del Nord, nei pressi delle isole Svalbard, un fossile di un pliosauro di 15 metri. E' il più grande esemplare finora mai ritrovato di questo tipo di rettile marino. L'esemplare risale a 150 milioni di anni fa. Ecco un'immagine del ritrovamento: Dotato di un enorme testa fornita da grandi denti aguzzi, il pliosauro era certamente uno dei piùssimi predatori marini della sua era. I denti sono particolarmente robusti, e nella parte anteriore della mascella sono simili a lunghi canini, che servivano a penetrare nella preda e a ucciderla. I denti posteriori assomigliano a uncini, e con tutta probabilità servivano a spingere la preda verso la gola dell'animale. Il Pliosaurus, con una lunghezza di circa dieci metri, potrebbe essere stato abbastanza grande da inghiottire una preda senza bisogno di farla a pezzi. La testa e il collo ampi potrebbero aver aiutato nell'operazione di inghiottimento.
E' una notizia un po' datata ma ci viene gentilmente chiesto di segnalarla comunque, ovviamente niente di contrario alla nostra parte. Nel caso ve la foste persa, ecco la notizia e le foto: Ritrovato nel mare del Nord, nei pressi delle isole Svalbard, un fossile di un pliosauro di 15 metri. E' il più grande esemplare finora mai ritrovato di questo tipo di rettile marino. L'esemplare risale a 150 milioni di anni fa. Ecco un'immagine del ritrovamento: Dotato di un enorme testa fornita da grandi denti aguzzi, il pliosauro era certamente uno dei piùssimi predatori marini della sua era. I denti sono particolarmente robusti, e nella parte anteriore della mascella sono simili a lunghi canini, che servivano a penetrare nella preda e a ucciderla. I denti posteriori assomigliano a uncini, e con tutta probabilità servivano a spingere la preda verso la gola dell'animale. Il Pliosaurus, con una lunghezza di circa dieci metri, potrebbe essere stato abbastanza grande da inghiottire una preda senza bisogno di farla a pezzi. La testa e il collo ampi potrebbero aver aiutato nell'operazione di inghiottimento.

Ritrovato pliosauro di 150 milioni di anni fa – Immagini

28 Febbraio, 2008
Categorie:  Curiosità Nuovi Ritrovamenti Preistoria Scavi
Tags:  Pliosauro   Svalbard  

E’ una notizia un po’ datata ma ci viene gentilmente chiesto di segnalarla comunque, ovviamente nulla in contrario da parte nostra. Nel caso ve la foste persa, ecco la notizia e le foto: Ritrovato nel mare del Nord, nei pressi delle isole Svalbard, un fossile di un pliosauro di 15 metri. E’ il più grande esemplare finora mai ritrovato di questo tipo di rettile marino. L’esemplare risale a 150 milioni di anni fa.

Mistero in Turchia: chi ha costruito un tempio 9000 anni fa?

26 Febbraio, 2008
Categorie:  Preistoria Scavi
Tags:  Gobekli Tepe   Tempio   turchia  

Torna alla luce il “primo tempio dell’uomo”. Al Gobekli Tepe (Monte dell’ombelico) in Turchia, nella zona stepposa del sud quasi sulla costa che si affaccia sul mar Mediterraneo, è stata trovata dai ricercatori del Dai (Istituto archeologico tedesco di Istanbul) e del Museo di Urfa guidati dall’archeologo tedesco Klaus Schmidt un’opera misteriosa e gigantesca. La struttura è formata da 240 enormi pilastri sepolti sottoterra risalente al 9000 a.C. I pilastri, fino a 14 per cerchio, sono alti circa 4 metri.

La scimmia nuda. Mostra a Udine sulle origini dell’uomo

17 Febbraio, 2008
Categorie:  Mostre Preistoria Visite
Tags:  udine  

LA SCIMMIA NUDA STORIA NATURALE DELL’UMANITÀ Udine, ex chiesa di San Francesco La mostra resterà aperta da febbraio a settembre 2008 La collaborazione tra i musei di Storia Naturale di Trento, Udine e Torino ha dato vita ad una mostra che costituisce un viaggio particolare nella storia naturale dell’umanità. L’esposizione nasce con l’intento di far riflettere su una serie di tematiche legate al posto dell’uomo nella natura, alle sue origini animali e alla sua evoluzione fisica e culturale.

Louis Charpentier nel suo "Il mistero Basco" ripercorre, come facilmente intuibile, la suggestiva storia del popolo basco, ponendo domande sulle sue origini e parentali con altri popoli del bacino del Mediterraneo. Il filo rosso dell'intero libro la presunta discendenza del popolo basco dall'uomo di Cro-Magnon e la diffusione delle sue peculiari caratteristiche al di fuori degli attuali confini. Leggendo il libro ci troveremo a riflettere sui suoi rituali religiosi e sui suoi gruppi sanguigni, su Atlantide e sui miti delle origini, spesso con una punta polemica rispetto al mondo scientifico e accademico, dal punto di vista dell'autore troppo ciecamente rigoroso nelle metodologie di ricerca. Nel perfetto stile del suo tempo (la prima pubblicazione di "Il mistero Basco" risale al 1975), l'autore dà un ampio spazio alle sue opinioni personali, con una carica e un trasporto che raramente troviamo nei scritti a noi contemporanei, anche se a volte con il pericolo di perdere obiettività o chiarezza nelle sue trattazioni.
Louis Charpentier nel suo "Il mistero Basco" ripercorre, come facilmente intuibile, la suggestiva storia del popolo basco, ponendo domande sulle sue origini e parentali con altri popoli del bacino del Mediterraneo. Il filo rosso dell'intero libro la presunta discendenza del popolo basco dall'uomo di Cro-Magnon e la diffusione delle sue peculiari caratteristiche al di fuori degli attuali confini. Leggendo il libro ci troveremo a riflettere sui suoi rituali religiosi e sui suoi gruppi sanguigni, su Atlantide e sui miti delle origini, spesso con una punta polemica rispetto al mondo scientifico e accademico, dal punto di vista dell'autore troppo ciecamente rigoroso nelle metodologie di ricerca. Nel perfetto stile del suo tempo (la prima pubblicazione di "Il mistero Basco" risale al 1975), l'autore dà un ampio spazio alle sue opinioni personali, con una carica e un trasporto che raramente troviamo nei scritti a noi contemporanei, anche se a volte con il pericolo di perdere obiettività o chiarezza nelle sue trattazioni.

“Il mistero basco. Alle origini della civiltà occidentale” – Louis Charpentier

5 Dicembre, 2007
Categorie:  Preistoria Protostoria Pubblicazioni
Tags:  baschi   charpentier  

Louis Charpentier nel suo “Il mistero Basco” ripercorre, come facilmente intuibile, la suggestiva storia del popolo basco, ponendosi domande sulle sue origini e sulle parentele con altri popoli del bacino del mediterraneo. Filo rosso dell’intero libro la presunta discendenza del popolo basco dall’uomo di Cro-Magnon e la diffusione delle sue peculiari caratteristiche al di fuori degli attuali confini. Leggendo il libro ci troveremo a riflettere su rituali religiosi e su gruppi sanguigni, su Atlantide e sui miti delle origini, spesso con una punta polemica nei confronti del mondo scientifico ed accademico, dal punto di vista dell’autore troppo ciecamente rigoroso nelle metodologie di ricerca.

In pericolo i capolavori di Lascaux

29 Novembre, 2007
Categorie:  Preistoria Restauri
Tags:  dipinti   grotte   Lascaux  

Interventi urgenti sono previsti, nelle prossime settimane, per salvare i dipinti presenti nelle grotte di Lascaux, che stanno lentamente deteriorandosi: http://www.archeomedia.net/ar … 20da%20salvare S.

Gli amanti di Valdaro non sono più gli unici “innamorati del Neolitico”

9 Ottobre, 2007
Categorie:  Curiosità Nuovi Ritrovamenti Preistoria
Tags:  innamorati   tombe   turchia   valdaro  

Dopo la scoperta, lo scorso anno, dei cosiddetti “Amanti di Valdaro” apprendiamo la notizia di una scoperta simile in turchia: Istanbul, 8 ottobre 2007 – Una spedizione archeologica nella provincia sud-orientale turca di Diyarbakir ha riportato alla luce i resti degli innamorati più antichi del mondo: un uomo e una donna morti abbracciati più di 8.000 anni fa. Gli archeologi hanno ritrovato 22 tombe del periodo neolitico, tra i quali la coppia, due corpi abbracciati, risalenti al 6.


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