Nuovi Ritrovamenti

Straordinarie scoperte italiane in Perú

2 Maggio, 2008
Categorie:  Estero Nuovi Ritrovamenti Scavi
Tags:  Peru  

Una serie di eccezionali scoperte archeologiche relative alle civiltà precolombiane sta caratterizzando la nuova campagna di scavi avviata in Perú**** grazie al contributo dell’Italia e al sostegno dell’Università di Milano. Ne danno notizia Emilia Perassi e Antonio Aimi, i due docenti del Dipartimento di Scienze del Linguaggio della Statale, alla testa dell’equipe di studiosi che da circa un anno affianca Walter Alva, il piú famoso archeologo peruviano. Nella regione di Lambayeque, un’area costiera, pianeggiante e semidesertica nel nord del Perú, sono venuti alla luce nell’arco di pochi giorni straordinari reperti.

Scoperta tomba greca (VII-IV a.C.) a Vibo Valentia

28 Aprile, 2008
Categorie:  Curiosità Nuovi Ritrovamenti Periodo Greco Scavi
Tags:  tomba   Vibo Valentia  

Vibo Valentia – Una tomba del periodo greco che va dal VII al IV secolo, e" stata rinvenuta nel centro abitato di Vibo Valentia nel corso di alcuni scavi eseguiti da una impresa per conto della Telecom, esattamente in Via Pellicano", proprio dinnanzi all’entrata della caserma del comando provinciale dei carabinieri. Sul luogo e" arrivato il personale della sovrintendenza che sta provvedendo a circoscrive la tomba disegnata in mattoni, i piedi rivolti verso Oriente, la testa verso ponente, caratteristica appunto delle tombe di quel periodo.

19 April 2008 la Soprintendente del Mare – Sebastiano Tusa, dirigente del Servicio Rilievo e Progettazione – Gaetano Lino e il funzionario archaeologo Nicolò Bruno, hanno fatto un'investigazione subacquea in locali Lido di Valderice (TP) following la segnalazione di un subacqueo, Battista Grillo, venuto alla Soprintendente del Mare on 14 April u.s. Nella segnalazione il subacqueo declarava che, nel corso di una battuta di pesca aveva avvertito un relitto di nave, probabilmente antico, data la presenza di frammenti ceramici nella zona. Il relitto giace a circa 250 metri dalla costa ad una profondità di circa 4 metri su un fondale di sabbia e rocce, al limite del ciglio relativo al plateau che da quel punto, con un'altezza media di 1 metro, arriva alla riva. Da una prima ricostruzione il naufragio potrebbe essere provocato da condizioni meteo-marine che hanno reso ingovernabile la nave facendola rovinare sul ciglio della platea, causando l'affondamento lungo l'orlata.
19 April 2008 la Soprintendente del Mare – Sebastiano Tusa, dirigente del Servicio Rilievo e Progettazione – Gaetano Lino e il funzionario archaeologo Nicolò Bruno, hanno fatto un'investigazione subacquea in locali Lido di Valderice (TP) following la segnalazione di un subacqueo, Battista Grillo, venuto alla Soprintendente del Mare on 14 April u.s. Nella segnalazione il subacqueo declarava che, nel corso di una battuta di pesca aveva avvertito un relitto di nave, probabilmente antico, data la presenza di frammenti ceramici nella zona. Il relitto giace a circa 250 metri dalla costa ad una profondità di circa 4 metri su un fondale di sabbia e rocce, al limite del ciglio relativo al plateau che da quel punto, con un'altezza media di 1 metro, arriva alla riva. Da una prima ricostruzione il naufragio potrebbe essere provocato da condizioni meteo-marine che hanno reso ingovernabile la nave facendola rovinare sul ciglio della platea, causando l'affondamento lungo l'orlata.

Trapani – Ritrovato relitto di nave: prime immagini

24 Aprile, 2008
Categorie:  Epoca Romana Nuovi Ritrovamenti
Tags:  anfore   archeologia subacquea   nave   relitto   trapani  

Il 19 aprile 2008 il Soprintendente del Mare – Sebastiano Tusa, il Dirigente del Servizio Rilievo e Progettazione – Gaetano Lino e il funzionario archeologo Nicolò Bruno, hanno effettuato una prospezione subacquea in località Lido di Valderice (TP) a seguito della segnalazione di un subacqueo, Battista Grillo, pervenuta alla Soprintendenza del Mare il 14 aprile u.s. Nella segnalazione il subacqueo dichiarava che, nel corso di una battuta di pesca aveva avvistato un relitto di nave, probabilmente antico, data la presenza di frammenti ceramici nella zona.

Dopo l'esemplare ritrovato a Grado (GO) qualche tempo fa, diamo spazio alla notizia di una nuova ancora emersa dal mare nostrum. A seguito di una segnalazione del Dott. Giuseppe Donato, subacqueo di Messina, la Soprintendenza del Mare ha allertato la Capitaneria di Porto di Milazzo "" Ufficio locale di Patti per realizzare il recupero di un'ancora in piombo. L'ancora, trovata in pericolo di trafugamento nei fondali di Capo Schinò (Gioiosa Marea), è stata recuperata il 9 aprile con la coordinamento della Soprintendenza del Mare a cura di Philippe Tisseyre archaeologo del Ministero Beni Archeologici e con la collaborazione del scopritore Giuseppe Donato. L'ancora della lunghezza di 1.96 metri e di un peso approssimativo di 270 Kg risalente al periodo romano, si trovava su un fondale di sabbia mischiata a circa 14 metri, visibilmente decontestualizzata; il reperto non presenta registrazioni o decorazioni ed è del tipo a cassa senza perno. Dopo il recupero l'ancora è stata trasportata presso i locali della Capitaneria di Porto di Milazzo a cura dei militari coordinati dal Tenente di Vascello Michele Messina e dal Capo di I cl.
Dopo l'esemplare ritrovato a Grado (GO) qualche tempo fa, diamo spazio alla notizia di una nuova ancora emersa dal mare nostrum. A seguito di una segnalazione del Dott. Giuseppe Donato, subacqueo di Messina, la Soprintendenza del Mare ha allertato la Capitaneria di Porto di Milazzo "" Ufficio locale di Patti per realizzare il recupero di un'ancora in piombo. L'ancora, trovata in pericolo di trafugamento nei fondali di Capo Schinò (Gioiosa Marea), è stata recuperata il 9 aprile con la coordinamento della Soprintendenza del Mare a cura di Philippe Tisseyre archaeologo del Ministero Beni Archeologici e con la collaborazione del scopritore Giuseppe Donato. L'ancora della lunghezza di 1.96 metri e di un peso approssimativo di 270 Kg risalente al periodo romano, si trovava su un fondale di sabbia mischiata a circa 14 metri, visibilmente decontestualizzata; il reperto non presenta registrazioni o decorazioni ed è del tipo a cassa senza perno. Dopo il recupero l'ancora è stata trasportata presso i locali della Capitaneria di Porto di Milazzo a cura dei militari coordinati dal Tenente di Vascello Michele Messina e dal Capo di I cl.

Ancora un’ancora romana. Il reperto ritrovato a Capo Schinò (ME)

17 Aprile, 2008
Categorie:  Epoca Romana Nuovi Ritrovamenti
Tags:  ancora   archeologia subacquea  

Dopo l’esemplare ritrovato a Grado (GO) qualche tempo fa, diamo spazio alla notizia di una nuova ancora emersa dal mare nostrum. A seguito di una segnalazione del Dott. Giuseppe Donato, subacqueo di Messina, la Soprintendenza del Mare ha allertato la Capitaneria di Porto di Milazzo ““ Ufficio locale di Patti per effettuare il recupero di un”ancora in piombo. L’ancora, trovata in pericolo di trafugamento nei fondali di Capo Schinò (Gioiosa Marea), è stata recuperata il 9 aprile con il coordinamento della Soprintendenza del Mare a cura di Philippe Tisseyre archeologo del Servizio Beni Archeologici e con la collaborazione dello scopritore Giuseppe Donato.

Prato, 27 marzo. - Una necropoli e alcuni vestigi architettonici, risalenti al tardo medioevo, costituiscono alcuni degli eccezionali ritrovamenti relativi alla campagna di scavo e ricerca effettuata dall’Università di Pisa su incarico del Comune di Cantagallo con il sostegno della Provincia di Prato. I risultati delle indagini saranno presentati domani, venerdì 28 marzo, alle 11.30 nella sede della Provincia di Prato (via Ricasoli 25 – I piano sala giunta). Rocca di Cerbaia (foto www.castellitoscani.com) All’incontro con i giornalisti parteciperanno con il sindaco di Cantagallo, Ilaria Bugetti, e il presidente della Provincia, Massimo Logli, la soprintendente per i Beni architettonici ed artistici, Paola Grifoni; Marco Milanese, insegnante di archeologia medievale dell’Universita’ di Pisa e Gabriele Gattiglia, archeologo. E’ previsto, di seguito alla conferenza stampa un sopralluogo alla Rocca di Cerbaia. Fonte: http://it.notizie.yahoo.com/ad... -presenta-0fecfd5.
Prato, 27 marzo. - Una necropoli e alcuni vestigi architettonici, risalenti al tardo medioevo, costituiscono alcuni degli eccezionali ritrovamenti relativi alla campagna di scavo e ricerca effettuata dall’Università di Pisa su incarico del Comune di Cantagallo con il sostegno della Provincia di Prato. I risultati delle indagini saranno presentati domani, venerdì 28 marzo, alle 11.30 nella sede della Provincia di Prato (via Ricasoli 25 – I piano sala giunta). Rocca di Cerbaia (foto www.castellitoscani.com) All’incontro con i giornalisti parteciperanno con il sindaco di Cantagallo, Ilaria Bugetti, e il presidente della Provincia, Massimo Logli, la soprintendente per i Beni architettonici ed artistici, Paola Grifoni; Marco Milanese, insegnante di archeologia medievale dell’Universita’ di Pisa e Gabriele Gattiglia, archeologo. E’ previsto, di seguito alla conferenza stampa un sopralluogo alla Rocca di Cerbaia. Fonte: http://it.notizie.yahoo.com/ad... -presenta-0fecfd5.

Necropoli altomedioevale ritrovata a Cantagallo (PO), domani la presentazione dei risultati

27 Marzo, 2008
Categorie:  Medioevo Nuovi Ritrovamenti
Tags:  Cantagallo   Prato  

Prato, 27 mar. – Una necropoli e alcune vestigia architettoniche, risalenti al tardo medioevo, costituiscono alcuni degli eccezionali ritrovamenti relativi alla campagna di scavo e ricerca effettuata dall’Università di Pisa su incarico del Comune di Cantagallo con il sostegno della Provincia di Prato. I risultati delle indagini saranno presentati domani, venerdì 28 marzo, alle ore 11.30 nella sede della Provincia di Prato (via Ricasoli 25 – I piano sala giunta).

Oggi presentiamo un articolo in inglese sulle recenti scoperte archeologiche effettuate durante lo scavo della nuova linea metropolitana di Roma. Secondo quanto riportato sono emersi dal sottosuolo della capitale una bottega del rame del sesto secolo, delle cucine medioevali con tanto di “corredo” di pentole e padelle e i resti di palazzi rinascimentali. Purtroppo non siamo riusciti a trovare riscontro sulla stampa italiana e quindi riportiamo la notizia dal sito della Associated Press. ROME (AP) "" Una fabbrica di rame del sesto secolo, cucine medievali ancora contenenti di tazzi e pan, e resti di palazzi del Rinascimento sono tra le scoperte rivelate venerdì dagli archeologi che scavano Roma in preparazione ad una nuova linea di metropolitana. Gli archeologi hanno esplorato le profondità della città Eternal a 38 scavazioni, molte delle quali sono vicino a monumenti famosi o su principali corsi d'autostrada. Negli ultimi nove mesi, sono rimasti "" incluse taverne romaniche e fondazioni di palazzi del 16° secolo "" al centro della Piazza Venezia e vicino al Forum antico dove le opere stanno facendo strada per una delle 30 stazioni della terza linea di metropolitana di Roma.
Oggi presentiamo un articolo in inglese sulle recenti scoperte archeologiche effettuate durante lo scavo della nuova linea metropolitana di Roma. Secondo quanto riportato sono emersi dal sottosuolo della capitale una bottega del rame del sesto secolo, delle cucine medioevali con tanto di “corredo” di pentole e padelle e i resti di palazzi rinascimentali. Purtroppo non siamo riusciti a trovare riscontro sulla stampa italiana e quindi riportiamo la notizia dal sito della Associated Press. ROME (AP) "" Una fabbrica di rame del sesto secolo, cucine medievali ancora contenenti di tazzi e pan, e resti di palazzi del Rinascimento sono tra le scoperte rivelate venerdì dagli archeologi che scavano Roma in preparazione ad una nuova linea di metropolitana. Gli archeologi hanno esplorato le profondità della città Eternal a 38 scavazioni, molte delle quali sono vicino a monumenti famosi o su principali corsi d'autostrada. Negli ultimi nove mesi, sono rimasti "" incluse taverne romaniche e fondazioni di palazzi del 16° secolo "" al centro della Piazza Venezia e vicino al Forum antico dove le opere stanno facendo strada per una delle 30 stazioni della terza linea di metropolitana di Roma.

Roma – Bottege romane, cucine medioevali e palazzi rinascimentali emergono dagli scavi della metropolitana

8 Marzo, 2008
Categorie:  Epoca Romana Medioevo Nuovi Ritrovamenti Scavi
Tags:  Metropolitana   roma  

Oggi presentiamo un articolo in inglese sulle recenti scoperte archeologiche effettuate durante lo scavo della nuova linea metropolitana di Roma. Secondo quanto riportato sono emersi dal sottosuolo della capitale una bottega del rame del sesto secolo, delle cucine medioevali con tanto di “corredo” di pentole e padelle e i resti di palazzi rinascimentali. Purtroppo non siamo riusciti a trovare riscontro sulla stampa italiana e quindi riportiamo la notizia dal sito della Associated Press.

Continuano le notizie di nuove scoperte dall'Egitto: Il Cairo, 2 Mar. - (Adnkronos) - E' stata ritrovata la tomba del leggendario guerriero dei faroni Iqer, il cui nome significa "L'eccellente". La scoperta è stata fatta da una missione archeologica spagnola guidata dal dottore Jose' Galan, nella necropoli di Luxor (Egitto), nel cortile del grande sepolcro di Djehuty, alto dignitario della corte di Hatshepsut, una delle poche donne che esercitò le funzioni del faraone, circa 1.500 avanti Cristo. Gli archeologi spagnoli hanno portato alla luce una sepoltura intatta, correlata da un sarcofago in legno dipinto, dove all'interno erano conservati tre vasi, un arco e sei frecce. La tomba risale al periodo del Medio Regno, circa 4.000 anni fa, e custodiava la mummia integra; nel rivestimento ligneo interno si legge l'inscription del defunto, Iqer, che significa "l'eccellente" in scrittura geroglifica: un soprano che fu tributato per essere stato il migliore arciere della corte del faraone.
Continuano le notizie di nuove scoperte dall'Egitto: Il Cairo, 2 Mar. - (Adnkronos) - E' stata ritrovata la tomba del leggendario guerriero dei faroni Iqer, il cui nome significa "L'eccellente". La scoperta è stata fatta da una missione archeologica spagnola guidata dal dottore Jose' Galan, nella necropoli di Luxor (Egitto), nel cortile del grande sepolcro di Djehuty, alto dignitario della corte di Hatshepsut, una delle poche donne che esercitò le funzioni del faraone, circa 1.500 avanti Cristo. Gli archeologi spagnoli hanno portato alla luce una sepoltura intatta, correlata da un sarcofago in legno dipinto, dove all'interno erano conservati tre vasi, un arco e sei frecce. La tomba risale al periodo del Medio Regno, circa 4.000 anni fa, e custodiava la mummia integra; nel rivestimento ligneo interno si legge l'inscription del defunto, Iqer, che significa "l'eccellente" in scrittura geroglifica: un soprano che fu tributato per essere stato il migliore arciere della corte del faraone.

“Eccellente” ritrovamento in Egitto – Trovata la tomba dell’arciere Iqer

4 Marzo, 2008
Categorie:  Egizi Nuovi Ritrovamenti
Tags:  Hatshepsut   Iqer   Luxor   sarcofago  

Continuano le notizie di nuove scoperte dall’Egitto: Il Cairo, 2 mar. – (Adnkronos) – E’ stata ritrovata la tomba del leggendario guerriero dei faroni Iqer, il cui nome significa ”L’eccellente”. La scoperta è stata fatta da una missione archeologica spagnola, guidata dal dottor Jose’ Galan, nella necropoli di Luxor (Egitto), nel cortile del grande sepolcro di Djehuty, alto dignitario della corte di Hatshepsut, una delle poche donne che esercitò le funzioni di faraone, intorno al 1.

LIMA (Reuters) - Una piazza cerimoniale costruita 5500 anni fa è stata rinvenuta a Perù da alcuni archeologi peruviani e tedeschi, che affermano che sia una delle strutture più antiche mai trovate in America. La piazza, in forma circolare di circa 14 metri di diametro, era coperta dalle rovine di Sechin Bajo, a Casma, 370 km nord di Lima. Vicino alla piazza sono state rinvenuti fregi raffiguranti un guerriereo con unapugnale e trofei. "La dataazione fatta dagli studiosi tedeschi la pone a circa 5500 anni fa. E' una grande scoperta che potrebbe riscrivere la storia di un Paese", ha detto Cesar Perez, scienziato all'Istituto Nazionale di Cultura a Perù che ha supervisato il progetto. La piazza ritrovata a Sechin Bajo (fonte http://abcnews.go.com/) Prima di questa scoperta, si pensava che fosse Caral - antica città peruviana - il primo quartiere urbano dell'emisfero occidentale, insieme a quelli della Mesopotamia, Egitto, Cina, India e Mesoamerica che risalgono a 5.000 anni fa. Precedenti scoperte nell'area erano datate 3.
LIMA (Reuters) - Una piazza cerimoniale costruita 5500 anni fa è stata rinvenuta a Perù da alcuni archeologi peruviani e tedeschi, che affermano che sia una delle strutture più antiche mai trovate in America. La piazza, in forma circolare di circa 14 metri di diametro, era coperta dalle rovine di Sechin Bajo, a Casma, 370 km nord di Lima. Vicino alla piazza sono state rinvenuti fregi raffiguranti un guerriereo con unapugnale e trofei. "La dataazione fatta dagli studiosi tedeschi la pone a circa 5500 anni fa. E' una grande scoperta che potrebbe riscrivere la storia di un Paese", ha detto Cesar Perez, scienziato all'Istituto Nazionale di Cultura a Perù che ha supervisato il progetto. La piazza ritrovata a Sechin Bajo (fonte http://abcnews.go.com/) Prima di questa scoperta, si pensava che fosse Caral - antica città peruviana - il primo quartiere urbano dell'emisfero occidentale, insieme a quelli della Mesopotamia, Egitto, Cina, India e Mesoamerica che risalgono a 5.000 anni fa. Precedenti scoperte nell'area erano datate 3.

In Peru ritrovata piazza di 5.500 anni fa, è tra le più antiche al mondo

1 Marzo, 2008
Categorie:  Estero Nuovi Ritrovamenti Protostoria Scavi
Tags:  Lima   Peru   piazza   Sechin Bajo  

LIMA (Reuters) – Una piazza cerimoniale costruita 5.500 anni fa è stata rinvenuta in Perù da alcuni archeologi peruviani e tedeschi, che affermano sia una delle strutture più antiche mai trovate in America. La piazza, di forma circolare con un diametro di circa 14 metri, era coperta dalle rovine di Sechin Bajo, a Casma, 370 km a nord di Lima. Vicino la piazza sono stati rinvenuti fregi raffiguranti un guerriero con un pugnale e trofei.

E' una notizia un po' datata ma ci viene gentilmente chiesto di segnalarla comunque, ovviamente niente di contrario alla nostra parte. Nel caso ve la foste persa, ecco la notizia e le foto: Ritrovato nel mare del Nord, nei pressi delle isole Svalbard, un fossile di un pliosauro di 15 metri. E' il più grande esemplare finora mai ritrovato di questo tipo di rettile marino. L'esemplare risale a 150 milioni di anni fa. Ecco un'immagine del ritrovamento: Dotato di un enorme testa fornita da grandi denti aguzzi, il pliosauro era certamente uno dei piùssimi predatori marini della sua era. I denti sono particolarmente robusti, e nella parte anteriore della mascella sono simili a lunghi canini, che servivano a penetrare nella preda e a ucciderla. I denti posteriori assomigliano a uncini, e con tutta probabilità servivano a spingere la preda verso la gola dell'animale. Il Pliosaurus, con una lunghezza di circa dieci metri, potrebbe essere stato abbastanza grande da inghiottire una preda senza bisogno di farla a pezzi. La testa e il collo ampi potrebbero aver aiutato nell'operazione di inghiottimento.
E' una notizia un po' datata ma ci viene gentilmente chiesto di segnalarla comunque, ovviamente niente di contrario alla nostra parte. Nel caso ve la foste persa, ecco la notizia e le foto: Ritrovato nel mare del Nord, nei pressi delle isole Svalbard, un fossile di un pliosauro di 15 metri. E' il più grande esemplare finora mai ritrovato di questo tipo di rettile marino. L'esemplare risale a 150 milioni di anni fa. Ecco un'immagine del ritrovamento: Dotato di un enorme testa fornita da grandi denti aguzzi, il pliosauro era certamente uno dei piùssimi predatori marini della sua era. I denti sono particolarmente robusti, e nella parte anteriore della mascella sono simili a lunghi canini, che servivano a penetrare nella preda e a ucciderla. I denti posteriori assomigliano a uncini, e con tutta probabilità servivano a spingere la preda verso la gola dell'animale. Il Pliosaurus, con una lunghezza di circa dieci metri, potrebbe essere stato abbastanza grande da inghiottire una preda senza bisogno di farla a pezzi. La testa e il collo ampi potrebbero aver aiutato nell'operazione di inghiottimento.

Ritrovato pliosauro di 150 milioni di anni fa – Immagini

28 Febbraio, 2008
Categorie:  Curiosità Nuovi Ritrovamenti Preistoria Scavi
Tags:  Pliosauro   Svalbard  

E’ una notizia un po’ datata ma ci viene gentilmente chiesto di segnalarla comunque, ovviamente nulla in contrario da parte nostra. Nel caso ve la foste persa, ecco la notizia e le foto: Ritrovato nel mare del Nord, nei pressi delle isole Svalbard, un fossile di un pliosauro di 15 metri. E’ il più grande esemplare finora mai ritrovato di questo tipo di rettile marino. L’esemplare risale a 150 milioni di anni fa.

Scoperta la tomba di Imhotep?

28 Febbraio, 2008
Categorie:  Egizi Nuovi Ritrovamenti
Tags:  Djoser   Imhotep   Saqqara  

A Saqqara, la missione guidata dal Dott. Ian Mathieson, ha trovato due grandi sepolture, una di esse potrebbe appartenere ad Imhotep, l’architetto ideatore della piramide a gradoni di Djoser. http://www.huliq.com/51405/pyramid-architect039s-final-resting-place S.


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