Nuovi Ritrovamenti

Atene, 3 Mar. - (Adnkronos) - Nuova eccezionale scoperta archeologica in Grecia: è tornata alla luce una rara statua della dea Hera (Giunone per i Latini), moglie di Zeus (Giove), ai piedi del Monte Olimpo, la più alta montagna grea, considerata dalla mitologia la dimora degli dei. Il ritrovamento è stato annunciato dal archeologico Dimitris Pantermalis, direttore degli scavi nel sito Dion, nel corso di una conferenza a Salonico. Si tratta di una statua di grandezza naturale, probabilmente databile tra il III e il II secolo a.C. La scultura mostra la divinità femminile seduta su un trono e senza testa, che forse faceva coppia con una statua di Zeus ugualmente assiso su un trono, che è stata scoperta nello stesso sito di Dion nel 2003. La statua di Hera, secondo i primi accertamenti, avrebbe decorato l'ingresso di un tempio dedicato a Zeus, il re degli dei. Pantermalis ha precisato che la scoperta costituisce il primo caso di una "statua doppia" trovata in Grecia e fa di Dion, antica citta' della Macedonia, l'unica zona dell'antica Ellade in cui statue di importanti divinità sono state ritrovate insieme.
Atene, 3 Mar. - (Adnkronos) - Nuova eccezionale scoperta archeologica in Grecia: è tornata alla luce una rara statua della dea Hera (Giunone per i Latini), moglie di Zeus (Giove), ai piedi del Monte Olimpo, la più alta montagna grea, considerata dalla mitologia la dimora degli dei. Il ritrovamento è stato annunciato dal archeologico Dimitris Pantermalis, direttore degli scavi nel sito Dion, nel corso di una conferenza a Salonico. Si tratta di una statua di grandezza naturale, probabilmente databile tra il III e il II secolo a.C. La scultura mostra la divinità femminile seduta su un trono e senza testa, che forse faceva coppia con una statua di Zeus ugualmente assiso su un trono, che è stata scoperta nello stesso sito di Dion nel 2003. La statua di Hera, secondo i primi accertamenti, avrebbe decorato l'ingresso di un tempio dedicato a Zeus, il re degli dei. Pantermalis ha precisato che la scoperta costituisce il primo caso di una "statua doppia" trovata in Grecia e fa di Dion, antica citta' della Macedonia, l'unica zona dell'antica Ellade in cui statue di importanti divinità sono state ritrovate insieme.

Scoperta rara statua della dea Hera

3 Marzo, 2007
Categorie:  Nuovi Ritrovamenti Periodo Greco

Atene, 3 mar. – (Adnkronos) – Nuova eccezionale scoperta archeologica in Grecia: e’ tornata alla luce una rara statua della dea Hera (Giunone per i latini), moglie di Zeus (Giove), ai piedi del monte Olimpo, la piu’ alta montagna greca, considerata dalla mitologia la dimora degli dei. Il ritrovamento e’ stato annunciato dall’archeologo Dimitris Pantermalis, direttore degli scavi nel sito Dion, nel corso di una conferenza a Salonicco. Si tratta di una statua a grandezza naturale, probabilmente databile tra il III e il II secolo a.

[AOSTA] – Il passato romano di Aosta, l'antica Augusta Praetoria, si ripropone a studiosi e appassionati di archeologia dopo l'ultima scoperta realizzata durante il restauro della facciata della chiesa di Saint-Etienne, nel cuore del centro storico del capoluogo valdostano. Il portale della chiesa ha restituito una lapide dell'epoca romana (occultata dalla lesena sinistra della struttura) utilizzata all'inizio del XVIII secolo come elemento costruttivo. La lapide in bardiglio, alta circa 180 cm per una larghezza di 60 cm, appare coeva alle lapide cimiteriali studiate e documentate nel passato, e lascia supporre che nei pressi dell'attuale chiesa sorgesse nell'antichità un'area funeraria. La chiesa di Saint-Etienne è localizzata nella zona Nord della città di Aosta, appena fuori dal perimetro murario dell'antica Augusta Praetoria, vicino all'antica strada romana che, uscendo dalla Porta Principalis Sinistra, conduceva all'Alpis Poenina (l'attuale valico del Gran San Bernardo), e già le ricerche archeologiche realizadas negli ultimi anni avevano portato al ritrovamento di tombe romane caratterizzate dal riutilizzo di sarcofagi dell'epoca precedente.
[AOSTA] – Il passato romano di Aosta, l'antica Augusta Praetoria, si ripropone a studiosi e appassionati di archeologia dopo l'ultima scoperta realizzata durante il restauro della facciata della chiesa di Saint-Etienne, nel cuore del centro storico del capoluogo valdostano. Il portale della chiesa ha restituito una lapide dell'epoca romana (occultata dalla lesena sinistra della struttura) utilizzata all'inizio del XVIII secolo come elemento costruttivo. La lapide in bardiglio, alta circa 180 cm per una larghezza di 60 cm, appare coeva alle lapide cimiteriali studiate e documentate nel passato, e lascia supporre che nei pressi dell'attuale chiesa sorgesse nell'antichità un'area funeraria. La chiesa di Saint-Etienne è localizzata nella zona Nord della città di Aosta, appena fuori dal perimetro murario dell'antica Augusta Praetoria, vicino all'antica strada romana che, uscendo dalla Porta Principalis Sinistra, conduceva all'Alpis Poenina (l'attuale valico del Gran San Bernardo), e già le ricerche archeologiche realizadas negli ultimi anni avevano portato al ritrovamento di tombe romane caratterizzate dal riutilizzo di sarcofagi dell'epoca precedente.

Lapide romana rinvenuta durante il restauro del portale della Chiesa di S.Etienne

1 Marzo, 2007
Categorie:  Epoca Romana Nuovi Ritrovamenti

[AOSTA] – Il passato romano di Aosta, l’antica Augusta Praetoria, si ripropone a studiosi e appassionati di archeologia dopo l’ultima scoperta realizzata durante il restauro della facciata della chiesa di Saint-Etienne, nel cuore del centro storico del capoluogo valdostano. Il portale della chiesa ha restituito una lapide di epoca romana (occultata dalla lesena sinistra della struttura) utilizzata all’inizio del XVIII secolo come elemento costruttivo. La lapide in bardiglio, alta circa 180 centimetri per una larghezza di 60 centimetri, appare coeva alle lapidi cimiteriali studiate e documentate nel passato, e lascia presumere che nei pressi dell’attuale chiesa sorgesse nell’antichità un’area funeraria.

Per la prima volta in esposizione i simboli del potere dell’antica Roma

24 Febbraio, 2007
Categorie:  Epoca Romana Mostre Nuovi Ritrovamenti

[Roma] – “Un rinvenimento eccezionale che ci restituisce il dono della memoria: per la prima volta, vedremo i simboli del potere usati da un imperatore romano”. Così Francesco Rutelli, ministro per i Beni e le Attività Culturali, ha presentato l’eccezionale scoperta al centro dell’esposizione “I segni del potere” (da oggi visibile presso il Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo alle Terme). Scettri, lance da cerimonia e portastendardi imperiali sono stati ritrovati alle pendici del Palatino, durante uno scavo condotto dall’Università di Roma La Sapienza.

Archeologia da PC

21 Febbraio, 2007
Categorie:  Curiosità Nuove Tecnologie Nuovi Ritrovamenti

Leggo sul sito di “La Repubblica” un interessante articolo dal titolo “Satelliti come Sherlock Holmes scoprono villaggio medievale“. In breve, l’articolo spiega come un team del Cnr, con l’utilizzo di un particolare metodo basato sulla elaborazione di dati multispettrali ad alta risoluzione, ha individuato, per la prima volta, diverse strutture appartenenti a villaggi medievali abbandonati dell’Italia meridionale. Devo segnalare comunque che c’è chi ha fatto di meglio ovvero il noto cyberarchaeologist Luca Mori (http://www.

Operaio salva antiche tombe giusto in tempo

20 Febbraio, 2007
Categorie:  Nuovi Ritrovamenti Preistoria

[Tidworth, Inghilterra] – Scavando le fondamenta per degli alloggi militari Bob Gaunt, operaio, ha notato qualcosa di strano. Chiamato il supervisore si è visto necessario richiedere l’intervento del direttore del Wessex Archaeology Centre. Grande sorpresa quando sono riemerse delle tombe dell’Età del Bronzo, costruite circa 3.500 anni fa (il periodo è lo stesso della costruzione del più noto Stonehenge). Dal punto di vista archeologico le tombe risultano interessanti in quanto disposte in linea retta e molto vicine tra loro, questo fatto fa pensare ad un cimitero familiare.

Esce a fare qualche foto e scopre uno zoo preistorico

17 Febbraio, 2007
Categorie:  Curiosità Nuovi Ritrovamenti Preistoria

Florida – Ragazza di 16 anni scopre resti fossili. Uscita di casa per fare delle fotografie naturalistiche, dopo essersi addentrata in una zona boscosa del Boca Ciega Millennium Park, scopre una strana roccia bianca delle dimesioni di un pallone da football. Di li a poco la sorpresa, non si trattava di una roccia ma di un dente di mammuth. In seguito, nell’area del ritrovamento sono venuti alla luce resti di 12 specie animali tra cui armadilli, cammelli, cavalli, tutti con un’età compresa tra i 10.

Atene - Giove scorso, durante gli scavamenti per la costruzione di una casa in Menidi, è tornato alla luce un antico teatro. Le prime datazioni parlano diresti risalenti al V e al IV secolo a.C. anche se, come è ovvio, bisognerà attendere studi più approfonditi. Gli studiosi sono convinti che l’attuale Menidi sia in realtà il quartiere antico di Acharnon, nel quale il teatro Aristofane ha messo in scena la nota commedia “Gli Arcanesi”.
Atene - Giove scorso, durante gli scavamenti per la costruzione di una casa in Menidi, è tornato alla luce un antico teatro. Le prime datazioni parlano diresti risalenti al V e al IV secolo a.C. anche se, come è ovvio, bisognerà attendere studi più approfonditi. Gli studiosi sono convinti che l’attuale Menidi sia in realtà il quartiere antico di Acharnon, nel quale il teatro Aristofane ha messo in scena la nota commedia “Gli Arcanesi”.

Atene, scoperto teatro (forse di Aristofane)

17 Febbraio, 2007
Categorie:  Nuovi Ritrovamenti Periodo Greco

Atene – Giovedì scorso, durante gli scavi per la costruzione di un’abitazione nel sobborgo di Menidi, è tornato alla luce un antico teatro. Le prime datazioni parlano di resti risalenti al V e al IV secolo a.C. anche se, come ovvio, bisognerà attendere studi più approfonditi. Gli studiosi sono convinti che l’attuale Menidi sia in realtà l’antico quartiere di Acharnon, nel cui teatro Aristofane allestì la nota commedia “Gli Arcanesi”.

Brutti storici, Cleopatra e Marco Antonio

14 Febbraio, 2007
Categorie:  Curiosità Egizi Epoca Romana Numismatica Nuovi Ritrovamenti

Londra, 14 feb. – (Adnkronos) – Nella realta’ Cleopatra e Marco Antonio erano assai meno belli, anzi proprio brutti, rispetto all’immagine che di loro hanno dato Liz Taylor e Richard Burton, i due attori che hanno reso immortale nell’immaginario collettivo la coppia piu’ celebre della storia antica, interpretata nel kolossal holliwoodiano portato al cinema nel 1963 dal regista Joseph L. Mankiewicz.more A rivelare un’immagine meno seducente di Antonio e Cleopatra e’ una moneta d’argento di eta’ romana, coniata oltre duemila anni fa e studiata dagli archeologi dell’Universita’ di Newcastle, in Gran Bretagna.

Ritrovati i resti della perduta citta’ di Amyclae

12 Febbraio, 2007
Categorie:  Nuovi Ritrovamenti Protostoria Scavi

Roma, 11 feb. – (Adnkronos) – In provincia di Latina, sulle ultime propaggini dei monti Aurunci, subito alle spalle della cittadina di Fondi, sono stati ritrovati i resti della perduta citta’ di Amyclae, uno dei primi centri urbani del Lazio, famosissima nell’antichita’ e di cui si erano perse le tracce gia’ alla fine del IV secolo a.C. La scoperta, presentata sul nuovo fascicolo della rivista ”Archeologia Viva”, e’ stata effettuata dagli archeologi Lorenzo Quilici dell’Universita’ di Bologna e da Stefania Quilici Gigli dell’Universita’ di Napoli durante approfondite indagini condotte sul terreno con gli studenti.

Durante la costruzione del nuovo ospedale Sant'Anna a Como sono stati portati alla luce resti che "avrebbero potuto essere databili circa al V secolo a.C." come afferma la soprintendente Stefania Iorio. Quelle che inizialmente sembravano essere solo poche pietre isolate si sono infatti rivelate, a una più attenta indagine, parti di un semicerchio. Il diametro esterno misura approssimativamente una cinquantina di metri e circonda una zona con abbondanti tracce di ruggine, che potrebbero essere dovute alla ferrina presente nel suolo, o al disfacimento di manufatti metallici. Fonte: Corriere di Como http://www.corrieredicomo.it/frm_articoli.
Durante la costruzione del nuovo ospedale Sant'Anna a Como sono stati portati alla luce resti che "avrebbero potuto essere databili circa al V secolo a.C." come afferma la soprintendente Stefania Iorio. Quelle che inizialmente sembravano essere solo poche pietre isolate si sono infatti rivelate, a una più attenta indagine, parti di un semicerchio. Il diametro esterno misura approssimativamente una cinquantina di metri e circonda una zona con abbondanti tracce di ruggine, che potrebbero essere dovute alla ferrina presente nel suolo, o al disfacimento di manufatti metallici. Fonte: Corriere di Como http://www.corrieredicomo.it/frm_articoli.

Como: recinto del V secolo a.C. sotto il nuovo ospedale

10 Febbraio, 2007
Categorie:  Nuovi Ritrovamenti Protostoria Scavi

Durante la costruzione del nuovo ospedale Sant’Anna a Como sono venuti alla luce resti che “dovrebbero essere databili circa al V secolo a.C.” come afferma la soprintendente Stefania Iorio. Quelle che inizialmente sembravano essere solo poche pietre isolate si sono infatti rivelate, a una più attenta indagine, parti di un semicerchio. Il diametro esterno misura approssimativamente una cinquantina di metri e circonda una zona con abbondanti tracce di ruggine, che potrebbero essere dovute alla ferrina presente nel suolo, oppure al disfacimento di manufatti metallici.


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