Nuovi Ritrovamenti

A Cerveteri scoperte due tombe etrusche intatte

27 Settembre, 2007
Categorie:  Etruschi Nuovi Ritrovamenti

Cerveteri (Rm), 25 set. (Adnkronos/Adnkronos Cultura) – Il Gruppo Archeologico Romano ha annunciato di aver ritrovato due splendide tombe etrusche, ancora intatte, con corredi funerari integri e piu’ di trenta oggetti funebri. Il sito sara’ aperto al pubblico oggi (27 settembre 2007) con un concerto nell’area della Tomba delle Cinque Sedie sul pianoro della Banditaccia a Cerveteri. La scoperta, frutto di un lavoro durato quattro anni, non si limita solo alle due tombe intatte, ma a un vero e proprio approfondimento del sito, con la venuta alla luce di una grande piazza su cui si aprono undici tombe, tra cui le due ancora intatte.

Lucca – Forse ritrovato l’insediamento di “Quarto”

26 Settembre, 2007
Categorie:  Epoca Romana Nuovi Ritrovamenti Scavi

CAPANNORI (Lucca) – Gli scavi di via Martiri Lunatesi potrebbero appartenere al primo abitato di Capannori. E" l’ipotesi che sta cercando di verificare il Gruppo Archeologico Capannorese, sotto la guida di Alessandro Giannoni e la direzione di Giulio Ciampoltrini. La scoperta, se confermata, darebbe maggiore valore ad un’area in cui si trovano già i reperti del Frizzone e quelli delle “Cento Fattorie‘, dando un ulteriore motivo per realizzare il museo della piana di Lucca.

Scoperta a Gerusalemme la cava di pietre del Tempio di Erode

25 Settembre, 2007
Categorie:  Estero Nuovi Ritrovamenti

GERUSALEMME – C’é emozione negli ambienti archeologici israeliani per la scoperta di una grande cava a nord di Gerusalemme da dove si presume siano state tratte le grandi pietre utilizzate per innalzare le mura di cinta del Tempio di Erode. La cava, di dimensioni insolitamente vaste, è stata scoperta per caso durante lavori edili legati alla costruzione di una nuova scuola nel rione ortodosso di Ramat Shlomo, nella periferia settentrionale della città.

Arrestato tombarolo

24 Settembre, 2007
Categorie:  Mala Archeologia Nuovi Ritrovamenti

Roma, 20 settembre 2007 – Ancora tombaroli nel mirino della Guardia di Finanza. Un sarcofago d’età imperiale e il suo splendido corredo di pietre preziose e monili in oro, pronto per essere immesso sul mercato clandestino, e’ stato recuperato dalla Guardia di finanza nell’ambito di una operazione di contrasto agli scavi clandestini e al traffico illecito di reperti archeologici. Gli uomini delle Fiamme gialle del comando provinciale di Roma erano da tempo sulle tracce di un’organizzazione criminale che immetteva sul mercato clandestino reperti archeologici provenienti dal saccheggio di antichi sepolcri o da scavi non autorizzati.

Forse visitabile il “cerchio magico” di Como

18 Settembre, 2007
Categorie:  Nuovi Ritrovamenti Protostoria Visite

COMO – Il ‘cerchio magico‘ affiorato nel cantiere del nuovo ospedale presto svelerà ai comaschi i suoi segreti. Almeno questo è l’obiettivo della Società Archeologica Comense. La centenaria istituzione lariana, dopo aver compiuto alcuni sopralluoghi sull’area che apre orizzonti ignoti sulla vita dei lariani, forse fino all’Età del Ferro, ha intenzione di promuovere, d’intesa con la Soprintendenza lombarda per i Beni Archeologici, una serie di visite guidate nell’area che si trova alla base della Spina Verde.

Gli amanti di Valdaro – Procedono gli studi

16 Settembre, 2007
Categorie:  Curiosità Nuovi Ritrovamenti Preistoria

Pubblichiamo una segnalazione del Sig. Franco Prada in merito ai cosiddetti “amanti di Valdaro“: Da marzo sono nel laboratorio di Archeobiologia del Museo Giovio otto scheletri – due dei quali stretti in un abbraccio che ha già fatto sognare i più romantici – strappati al terriccio in cui dormivano da circa 5-6 mila anni nel Mantovano, in località Valdaro di San Giorgio. Dalla direzione del museo però bocche cucite sulla carta di identità in gran parte già scritta dagli esperti lariani per svelare sesso ed età di questi antichi lombardi del Neolitico.

Scoperta archeologica a Modena

12 Settembre, 2007
Categorie:  Nuovi Ritrovamenti

Rinvenuta a Modena un’ara funeraria, in ottimo stato di conservazione, risalente al I secolo D. C. http://www.adnkronos.com/IGN/Cultura/?id=1.0.1294465804 S.

Nave vichinga trovata sotto un pub

12 Settembre, 2007
Categorie:  Estero Nuovi Ritrovamenti

Importante scoperta in Gran Bretagna: una nave risalente, molto probabilmente, al periodo vichingo è stata scoperta sotto il parcheggio di un pub. http://ansa.it/site/notizie/awnplus/cultura/news/2007-09-10_110123771.html S.

Scoperta arnia del X – IX secolo a.C.

12 Settembre, 2007
Categorie:  Estero Nuovi Ritrovamenti Scavi
Tags:  arnia   gerusalemme. medio oriente  

Scavi dell’Università di Gerusalemme svelano nella “Terra del latte e del miele” i primi alveari dell’antico Medio Oriente. La testimonianza archeologica della descrizione biblica di Israele come la “terra dove scorrono latte e miele” (o perlomeno il secondo) è stata trovata dai ricercatori dell’Istituto di Archeologia dell’Università di Gerusalemme, i quali annunciato che la prima arnia (colonia di alveari) che risale al periodo biblico è stata trovata negli scavi di Tel Rehov, nella valle Beth Shean.

Dal 19 agosto al 1 settembre, la prima campagna di ricerche archeologiche organizzata dal Dipartimento di Scienze Umane dell'Università di Foggia e dal Dipartimento di Archeologia Subacquea dell'Istituto Nazionale Archeologico Albaniano. La prima campagna di ricerche ha riguardato una delle zone più affascinanti e interessanti dal punto di vista paesaggistico e culturale della costa albanese, la baia di Porto Palermo. Nel corso di quasi un centinaio di immersioni, per una durata complessiva di circa 80 ore di attività subacquea condotta ad una profondità compresa tra 6-7 e 35 metri, grazie a una ricognizione sistematica realizzata da squadre di archeologi e tecnici subacquei, sono stati individuati alcune aree di dispersione di materiali archeologici, relative a zone di ancoraggio utilizzate dalle navi antiche, soprattutto in caso di tempeste, per trovare riparo durante il viaggio lungo la costa albanese. La baia infatti conteneva almeno tre zone di sicuro ancoraggio, scelte secondari del tipo di vento. Queste prime ricerche hanno in particolare privilegiato l'area prossima all'isolotto che ospita il Castello di Ali Pasha, dove sono stati individuati, posizionati e documentati numerosi reperti archeologici, alcuni dei quali sono stati recuperati e trasferiti al Museo di Durazzo.
Dal 19 agosto al 1 settembre, la prima campagna di ricerche archeologiche organizzata dal Dipartimento di Scienze Umane dell'Università di Foggia e dal Dipartimento di Archeologia Subacquea dell'Istituto Nazionale Archeologico Albaniano. La prima campagna di ricerche ha riguardato una delle zone più affascinanti e interessanti dal punto di vista paesaggistico e culturale della costa albanese, la baia di Porto Palermo. Nel corso di quasi un centinaio di immersioni, per una durata complessiva di circa 80 ore di attività subacquea condotta ad una profondità compresa tra 6-7 e 35 metri, grazie a una ricognizione sistematica realizzata da squadre di archeologi e tecnici subacquei, sono stati individuati alcune aree di dispersione di materiali archeologici, relative a zone di ancoraggio utilizzate dalle navi antiche, soprattutto in caso di tempeste, per trovare riparo durante il viaggio lungo la costa albanese. La baia infatti conteneva almeno tre zone di sicuro ancoraggio, scelte secondari del tipo di vento. Queste prime ricerche hanno in particolare privilegiato l'area prossima all'isolotto che ospita il Castello di Ali Pasha, dove sono stati individuati, posizionati e documentati numerosi reperti archeologici, alcuni dei quali sono stati recuperati e trasferiti al Museo di Durazzo.

Conclusa la prima campagna di ricerche archeologiche subacque dell’Università di Foggia

8 Settembre, 2007
Categorie:  Epoca Romana Nuovi Ritrovamenti Scavi

Si è svolta tra il 19 agosto e l'1 settembre la prima campagna di ricerche archeologiche organizzata dal Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Foggia e dal Dipartimento di Archeologia Subacquea dell’Istituto Nazionale Archeologico albanese. La prima campagna di ricerche ha riguardato una delle zone più affascinanti e interessanti dal punto di vista paesaggistico e culturale della costa albanese, la baia di Porto Palermo. Nel corso di quasi un centinaio di immersioni, per una durata complessiva di circa 80 ore di attività subacquea condotta ad una profondità compresa tra 6-7 e 35 metri, grazie ad una ricognizione sistematica realizzata da squadre di archeologi e tecnici subacquei, sono state individuate alcune aree di dispersione di materiali archeologici, relative a zone di ancoraggio utilizzate dalle navi antiche, soprattutto in occasione di tempeste, per trovare riparo durante il viaggio lungo la costa albanese.


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