Musei

Il progetto del Museo Archeologico del Territorio'Toleriense" di Colleferro, sin dalla sua nascita, è stato indirizzato verso una sensibilizzazione e educazione dei giovani, così come della popolazione adulta, al rispetto e valorizzazione del patrimonio culturale e artistico; ad una concezione del "bene culturale" come proprietà di tutti e non di persone e di classi. Questa politica culturale del Museo ha dato i suoi frutti nel tempo, permettendo all'istituzione di attingere ad un importante risorsa che le donazioni da parte di privati cittadini di oggetti che, in alcuni casi, hanno dato un notevole impulso alle ricerche sul territorio, esposti e messi a disposizione di tutti. In questa ottotica che va inserita un'altra donazione fatto al Museo dal Sig. Silvano Tummolo, noto giornalista e pubblicista locale. Si tratta di un oggetto di notevole valore storico: "un sigillo del Papa Innocenzo III", figura di spicco dell'Italiano medioevo e persona che ha un profondo legame con la nostra terra, se non altro per la sua nascita nel Castello di Gavignano e la discendenza dalla famiglia del Conti che caratterizzò in modo sensibile la storia di questo territorio dal XII al XV secolo. Il sigillo, bulla, era un elemento metallico ma anche di altro materiale che veniva applicato al documento scritto.
Il progetto del Museo Archeologico del Territorio'Toleriense" di Colleferro, sin dalla sua nascita, è stato indirizzato verso una sensibilizzazione e educazione dei giovani, così come della popolazione adulta, al rispetto e valorizzazione del patrimonio culturale e artistico; ad una concezione del "bene culturale" come proprietà di tutti e non di persone e di classi. Questa politica culturale del Museo ha dato i suoi frutti nel tempo, permettendo all'istituzione di attingere ad un importante risorsa che le donazioni da parte di privati cittadini di oggetti che, in alcuni casi, hanno dato un notevole impulso alle ricerche sul territorio, esposti e messi a disposizione di tutti. In questa ottotica che va inserita un'altra donazione fatto al Museo dal Sig. Silvano Tummolo, noto giornalista e pubblicista locale. Si tratta di un oggetto di notevole valore storico: "un sigillo del Papa Innocenzo III", figura di spicco dell'Italiano medioevo e persona che ha un profondo legame con la nostra terra, se non altro per la sua nascita nel Castello di Gavignano e la discendenza dalla famiglia del Conti che caratterizzò in modo sensibile la storia di questo territorio dal XII al XV secolo. Il sigillo, bulla, era un elemento metallico ma anche di altro materiale che veniva applicato al documento scritto.

Un privato cittadino dona al Museo di Colleferro un prezioso sigillo del Papa Innocenzo III

14 Marzo, 2010
Categorie:  Curiosità Medioevo Musei Nuovi Ritrovamenti Storia Cristiana
Tags:  colleferro   donazioni   innocenzo III   sigillo  

Diamo spazio ad una notizia inviataci dal MUSEO ARCHEOLOGICO DEL TERRITORIO TOLERIENSE, Colleferro, nella speranza tali atti di onestà e senso civico siano sempre più frequenti. Il progetto del Museo Archeologico del Territorio’Toleriense" di Colleferro, sin dalla sua nascita, è stato indirizzato verso una sensibilizzazione ed educazione dei giovani, cosi come della popolazione adulta al rispetto e valorizzazione del patrimonio culturale ed artistico; ad una concezione del “bene culturale” come proprietà di tutti e non di persone e di classi.

Con le dee Demetra e Kore, i visitatori di Aidone 2200 crescono del 200% in tre settimane contro il centinaio di scarsi anni passati Dopo l'apertura non-stop sotto Natale del lunedì il Museo torna al normale tempo. In tre settimane di esposizione gli acroliti di Demetra e Kore (vede l'articolo precedente)"" reperti del VI secolo restituiti dagli Usa alla Sicilia dopo 30 anni e per questo nuovo allestimento "vestiti" dalla stilista Marella Ferrera - hanno moltiplicato oltre il 200 per cento l'affluenza di visitatori al Museo Regionale di Aidone, nella provincia di Enna. "Altre 2 mila e 200 visitatori - spiega Beatrice Basile, Soprintendente ai Beni Culturali e Ambientali di Enna, commentando i dati registrati dal sbigliettamento "" in appena tre settimane, e con le scuole chiuse per le vacanze di Natale, aggiungerei, in fronte a una media di un centinaio di presenze in analogi periodi degli anni passati. Un risultato che certamente rallegrerà tutti coloro, in particular le istituzioni regionali e gli amministratori locali, che hanno creduto in questa operazione del Ritorno delle Dee e che segna una netta inversione di tendenza rispetto al passato.
Con le dee Demetra e Kore, i visitatori di Aidone 2200 crescono del 200% in tre settimane contro il centinaio di scarsi anni passati Dopo l'apertura non-stop sotto Natale del lunedì il Museo torna al normale tempo. In tre settimane di esposizione gli acroliti di Demetra e Kore (vede l'articolo precedente)"" reperti del VI secolo restituiti dagli Usa alla Sicilia dopo 30 anni e per questo nuovo allestimento "vestiti" dalla stilista Marella Ferrera - hanno moltiplicato oltre il 200 per cento l'affluenza di visitatori al Museo Regionale di Aidone, nella provincia di Enna. "Altre 2 mila e 200 visitatori - spiega Beatrice Basile, Soprintendente ai Beni Culturali e Ambientali di Enna, commentando i dati registrati dal sbigliettamento "" in appena tre settimane, e con le scuole chiuse per le vacanze di Natale, aggiungerei, in fronte a una media di un centinaio di presenze in analogi periodi degli anni passati. Un risultato che certamente rallegrerà tutti coloro, in particular le istituzioni regionali e gli amministratori locali, che hanno creduto in questa operazione del Ritorno delle Dee e che segna una netta inversione di tendenza rispetto al passato.

Grande successo per il rientro “con stile” di Demetra e Kore: oltre duemila visitatori e orari non-stop

14 Gennaio, 2010
Categorie:  Comunicati stampa Eventi Musei
Tags:  demetra   Getty Museum   kore   morgantina   Musei   restituzioni   rientro delle dee  

Con le dee Demetra e Kore crescono del 200% i visitatori ad Aidone 2200 in tre settimane contro il centinaio scarso degli anni passati Dopo l’apertura non-stop sotto Natale da lunedì al Museo torna l’orario ordinario. In sole tre settimane di esposizione gli acroliti di Demetra e Kore (vedi articolo precedente)"“ i reperti del VI secolo a.C. restituiti dagli Usa alla Sicilia dopo 30 anni e per questo nuovo allestimento “vestiti” dalla stilista Marella Ferrera – hanno moltiplicato di oltre il 200 per cento l’afflusso di visitatori al Museo Regionale di Aidone, in provincia di Enna.

Prorogata la mostra “L’alba della città – Le prime necropoli del centro protourbano di Castelletto Ticino”

23 Novembre, 2009
Categorie:  Mostre Musei
Tags:  castelletto ticino   mostra   necropoli  

La mostra archeologica dal titolo L’alba della città – Le prime necropoli del centro protourbano di Castelletto Ticino, inaugurata lo scorso 26 aprile e attualmente in corso presso la Sala Polivalente “Albino Calletti” a Castelletto Sopra Ticino (Parco Comunale “Giovanni Sibilia”) è stata prorogata fino al 31 dicembre 2009. Oggetto dell’esposizione sono i reperti provenienti dagli scavi condotti dalla Soprintendenza per i beni archeologici del Piemonte, avvalendosi anche della collaborazione con il Gruppo Storico Archeologico Castellettese, a Castelletto Ticino – località Croce Pietra (Via del Maneggio, Via Aronco, Via Repubblica), dove tra la fine del IX ed il VII secolo a.

PROVINCIA AUTONA DI TRENTO SOPRINTENDenza PER I BENI LIBRARI ARCHIVISTICI E ARCHEOLOGICI SETTORE BENI ARCHEOLOGICI SULLE ANTICHE SPONDE Un abitato neolitico della Cultura dei vasi a bocca quadrata via Brione a Riva del Garda Riva del Garda, Museo, 8 maggio "" 1 novembre 2009 ora: 10.00 "" 12.30 / 13.30 "" 18.00, chiuso Monday; luglio, agosto e settembre aperto tutti i giorni. Il lago di Garda, 6000 anni fa, era circa tre metri più alto di oggi e si spingeva molto più a nord nella piana glaciale del Sarca. Questa e altre interessanti novità sono al centro della mostra "SULLE ANTICHE SPONDE. Un abitato neolitico della Cultura dei vasi a bocca quadrata via Brione a Riva del Garda" allestito fino al 1o novembre al Museo di Riva del Garda, e realizzato dalla Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento con la collaborazione del Dipartimento Storico Archeologico del Progetto MAG. La mostra documenta il ritrovamento di un abitato neolitico risalente alla metà del quinto millennio a.C. scoperto in 2007 alle pendici del Monte Brione.
PROVINCIA AUTONA DI TRENTO SOPRINTENDenza PER I BENI LIBRARI ARCHIVISTICI E ARCHEOLOGICI SETTORE BENI ARCHEOLOGICI SULLE ANTICHE SPONDE Un abitato neolitico della Cultura dei vasi a bocca quadrata via Brione a Riva del Garda Riva del Garda, Museo, 8 maggio "" 1 novembre 2009 ora: 10.00 "" 12.30 / 13.30 "" 18.00, chiuso Monday; luglio, agosto e settembre aperto tutti i giorni. Il lago di Garda, 6000 anni fa, era circa tre metri più alto di oggi e si spingeva molto più a nord nella piana glaciale del Sarca. Questa e altre interessanti novità sono al centro della mostra "SULLE ANTICHE SPONDE. Un abitato neolitico della Cultura dei vasi a bocca quadrata via Brione a Riva del Garda" allestito fino al 1o novembre al Museo di Riva del Garda, e realizzato dalla Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento con la collaborazione del Dipartimento Storico Archeologico del Progetto MAG. La mostra documenta il ritrovamento di un abitato neolitico risalente alla metà del quinto millennio a.C. scoperto in 2007 alle pendici del Monte Brione.

Sulle Antiche Sponde. Un abitato neolitico della Cultura dei vasi a bocca quadrata in via Brione a Riva del Garda

8 Luglio, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Mostre Musei Nuovi Ritrovamenti Preistoria
Tags:  mostra   neolitico   Riva del Garda   Trentino   vasi a bocca quadrata  

SOPRINTENDENZA PER I BENI LIBRARI ARCHIVISTICI E ARCHEOLOGICI SETTORE BENI ARCHEOLOGICI Un abitato neolitico della Cultura dei vasi a bocca quadrata in via Brione a Riva del Garda orario: 10.00 ““ 12.30 / 13.30 ““ 18.00, chiuso il lunedì; Il lago di Garda, 6.000 anni fa, era all’incirca tre metri più alto di oggi e si spingeva molto più a nord nella piana glaciale del Sarca. Questa e altre interessanti novità sono al centro della mostra “SULLE ANTICHE SPONDE.

L'ARCHEologia PER TUTTI Musica e teatro, laboratori didattici, mostre e conferenze speciali per l'estate-autunno 2009 Da concerti sull'antica strada della Tridentum romana ai laboratori per tutta la famiglia al Museo Retico di Sanzeno, dall'archeologia sperimentale all'area di Acqua Fredda al Passo del Redebus alla caccia al tesoro per i più piccoli presso il sito delle palafitte di Fiavè, sono molte le iniziative curate nel corso dell'estate dal Settore archeologia della Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento. Tutti gli appuntamenti sono ora raccolti nella pubblicazione "ArcheoLogos" " parole sull'antico". Grazie al supporto e alla collaborazione di Comuni, Aziende per il Turismo, Enti e Associazioni che operano sul territorio, le iniziative costituiscono un'opportunità per approfondire, divertendosi, la conoscenza del ricco e variegato patrimonio archeologico del Trentino. Ecco quindi che le tracce del passato si intrecciano con il presente e diventano luoghi di incontro e svago che in un'ambiente di particolare fascino accolgono mostre, attività didattiche, concerti, spettacoli teatrali, conferenze.
L'ARCHEologia PER TUTTI Musica e teatro, laboratori didattici, mostre e conferenze speciali per l'estate-autunno 2009 Da concerti sull'antica strada della Tridentum romana ai laboratori per tutta la famiglia al Museo Retico di Sanzeno, dall'archeologia sperimentale all'area di Acqua Fredda al Passo del Redebus alla caccia al tesoro per i più piccoli presso il sito delle palafitte di Fiavè, sono molte le iniziative curate nel corso dell'estate dal Settore archeologia della Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento. Tutti gli appuntamenti sono ora raccolti nella pubblicazione "ArcheoLogos" " parole sull'antico". Grazie al supporto e alla collaborazione di Comuni, Aziende per il Turismo, Enti e Associazioni che operano sul territorio, le iniziative costituiscono un'opportunità per approfondire, divertendosi, la conoscenza del ricco e variegato patrimonio archeologico del Trentino. Ecco quindi che le tracce del passato si intrecciano con il presente e diventano luoghi di incontro e svago che in un'ambiente di particolare fascino accolgono mostre, attività didattiche, concerti, spettacoli teatrali, conferenze.

Archeologos 2009: l’autunno trentino ricco di musica, teatro, mostre, escursioni comprende anche il prestigioso Meeting Annuale degli Archeologi Europei

2 Luglio, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Conferenze Epoca Romana Eventi Generale Italici Mostre Musei Preistoria Protostoria Visite
Tags:  archeologos 2009   associazione europea degli archeologi   EAA   museo retico   Trentino   Tridentum  

Dai concerti sull’antica strada della Tridentum romana ai laboratori per tutta la famiglia al Museo Retico di Sanzeno, dall’archeologia sperimentale all’area di Acqua Fredda al Passo del Redebus alla caccia al tesoro per i più piccoli presso il sito delle palafitte di Fiavè, sono numerose le iniziative curate nel corso dell’estate dal Settore archeologia della Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento. Tutti gli appuntamenti sono ora raccolti nella pubblicazione “ArcheoLogos ““ parole sull’antico”.

Il Ministro dell'Ambiente e delle Antichita dello Stato di Khartoum, Abu Obieda Abdelrahim, e il direttore della National Corporation for Antiquities and Museums del Sudan, Hassan Hussein Idriss, sono intervenuti alla cerimonia di apertura della mostra 'Nubai- Viaggio attraverso l'archeologia del Sudan', allestita al Castello di Torre, sede del Museo Archaeologico di Pordenone visitabile dal 27 giugno al 27 settembre 2009. Il Ministro ha ridefinito l'importanza della mostra che mette in relazione i manufatti e i reperti di due culture così lontane, ma che tuttavia appaiono simili, ha ringraziato la citta' per l'ospitalita' e l'embarco archeologico italiano per il forte impulso che da' alla ricerca nel proprio paese. Il direttore dei Musei sudanesi dello Stato di Khartoum che lo accompagnava, ricordando il contributo degli archeologi di altri paesi europei, ha annunciato che la mostra, dopo Pordenone, sara' trasferita prima in altre citta' italiana e poi sara' ospitata anche in Sudan.
Il Ministro dell'Ambiente e delle Antichita dello Stato di Khartoum, Abu Obieda Abdelrahim, e il direttore della National Corporation for Antiquities and Museums del Sudan, Hassan Hussein Idriss, sono intervenuti alla cerimonia di apertura della mostra 'Nubai- Viaggio attraverso l'archeologia del Sudan', allestita al Castello di Torre, sede del Museo Archaeologico di Pordenone visitabile dal 27 giugno al 27 settembre 2009. Il Ministro ha ridefinito l'importanza della mostra che mette in relazione i manufatti e i reperti di due culture così lontane, ma che tuttavia appaiono simili, ha ringraziato la citta' per l'ospitalita' e l'embarco archeologico italiano per il forte impulso che da' alla ricerca nel proprio paese. Il direttore dei Musei sudanesi dello Stato di Khartoum che lo accompagnava, ricordando il contributo degli archeologi di altri paesi europei, ha annunciato che la mostra, dopo Pordenone, sara' trasferita prima in altre citta' italiana e poi sara' ospitata anche in Sudan.

“Nubai- Viaggio attraverso l’archeologia del Sudan”, due culture a confronto al Castello di Torre (PN)

30 Giugno, 2009
Categorie:  Eventi Mostre Musei Visite
Tags:  castello di torre   mostra   nubai   pordenone   sudan  

Il ministro dell’Ambiente e delle Antichita’ dello Stato di Khartoum, Abu Obieda Abdelrahim, e il direttore del National Corporation for Antiquities and Museums del Sudan, Hassan Hussein Idriss, sono intervenuti alla cerimonia di apertura della mostra ‘Nubai- Viaggio attraverso l’archeologia del Sudan‘, allestita al Castello di Torre, sede del Museo Archeologico di Pordenone visitabile dal 27 giugno al 27 settembre 2009. Il ministro ha rimarcato l’importanza della mostra che mette in relazione i manufatti e i reperti di due culture cosi’ lontane, ma che tuttavia appaiono simili, ha ringraziato la citta’ per l’ospitalita’ e la spedizione archeologica italiana per il forte impulso che da’ alla ricerca nel proprio paese.

Crollo dei visitatori nei musei: 1.6 milioni in meno per il 2008 e la crisi continua

29 Giugno, 2009
Categorie:  Curiosità Musei Visite
Tags:  affluenze   Musei   Visite  

I 30 musei italiani più visitati hanno accolto nel 2008 circa 23 milioni di visitatori, quasi un quarto di tutto il pubblico dei siti culturali della Penisola (circa 3.800 musei e 1.800 aree archeologiche). I Musei Vaticani, gli Scavi di Pompei e gli Uffizi sono stati i 3 luoghi d’arte più visitati, raccogliendo complessivamente 8,2 milioni di visitatori. Ma si manifesta un trend negativo, che vede solo 6 su 30 musei con numeri in crescita, mentre per gli altri si riscontra una generale contrazione degli accessi quantificabile in circa 1,6 milioni di visitatori in meno rispetto al 2007.

Le notti dell'Archeologia Da 3 al 26 luglio 2009 Accanto a noi è una Toscana, spesso poco conosciuta, che può ancora sorprenderci per la storia che racconta e per le emozioni che è in grado di dare. Ruteri, resti di case, di terme e di teatri, antichi tracciati stradali, tombe monumentali, percorsi sotterranei, grotte disediamenti preistorici, centinaia di musei con preziosi oggetti e frammenti di materiali della vita quotidiana. Le Notti dell'Archeologia vogliono dare voce a questo patrimonio. Lo fanno, quasi sempre, con un incontro con gli archeologi che con la scienza, ma anche con l'arte, cercano ogni giorno di ricostruire il passato. Quella proposta dalle Notti dell'Archeologia è una storia del nostro passato più antico ma anche della nostra conoscenza, dell'idea che abbiamo elaborato di chi ci ha preceduto su questa terra determinando, in alcuni casi, lo stesso sviluppo del territorio in cui viviamo. Nel programma una particolare premura è riservata ai bambini e alle bambine con attività che privilegiano farlo. Colori che vogliono approfondire un argomento possono farlo con gli appuntamenti della sezione tematica dedicata quest'anno al rapporto tra potere religioso e potere civile.
Le notti dell'Archeologia Da 3 al 26 luglio 2009 Accanto a noi è una Toscana, spesso poco conosciuta, che può ancora sorprenderci per la storia che racconta e per le emozioni che è in grado di dare. Ruteri, resti di case, di terme e di teatri, antichi tracciati stradali, tombe monumentali, percorsi sotterranei, grotte disediamenti preistorici, centinaia di musei con preziosi oggetti e frammenti di materiali della vita quotidiana. Le Notti dell'Archeologia vogliono dare voce a questo patrimonio. Lo fanno, quasi sempre, con un incontro con gli archeologi che con la scienza, ma anche con l'arte, cercano ogni giorno di ricostruire il passato. Quella proposta dalle Notti dell'Archeologia è una storia del nostro passato più antico ma anche della nostra conoscenza, dell'idea che abbiamo elaborato di chi ci ha preceduto su questa terra determinando, in alcuni casi, lo stesso sviluppo del territorio in cui viviamo. Nel programma una particolare premura è riservata ai bambini e alle bambine con attività che privilegiano farlo. Colori che vogliono approfondire un argomento possono farlo con gli appuntamenti della sezione tematica dedicata quest'anno al rapporto tra potere religioso e potere civile.

“Le notti dell’Archeologia 2009” dal 3 al 26 luglio oltre duecento eventi nei luoghi dell’archeologia toscana

24 Giugno, 2009
Categorie:  Eventi Mostre Musei Visite
Tags:  Eventi   notti dell'archeologia   toscana  

Accanto a noi è una Toscana, spesso poco conosciuta, che può ancora sorprenderci per la storia che narra e le emozioni che è in grado di dare. Ruderi, resti di case, di terme e di teatri, antichi tracciati stradali, tombe monumentali, percorsi sotterranei, grotte di insediamenti preistorici, centinaia di musei con oggetti preziosi e frammenti di materiali della vita quotidiana. Le Notti dell’Archeologia vogliono dar voce a questo patrimonio. Lo fanno, quasi sempre, con un incontro con gli archeologi che con scienza, ma anche con arte, cercano ogni giorno di ricostruire il passato.

I capolavori storici del nuovo Museo dell’Acropolis, compresi gli resti archeologici dell’antica Athena, lasciati in vista sotto il edificio, e parti del glorioso Fiume del Partenone installato nella parte superiore, saranno ora completamente visibili dopo l’inaugurazione ufficiale del nuovo Museo. Progettato dal** Studio di Bernard Tschumi**, con sede a New York e Parigi, insieme all’architetto locale Michael Photiadis di Athena, il Museo ha già presentato una serie di mostre temporanee sulle epoche passate nella galleria al piano inferiore. Con oltre 14.000 metri quadri di spazi espositivi, dieci volte più rispetto al vecchio Museo, il nuovo Museo metterà in mostra gli antichi reperti provenienti dall’Acropolis e si propone di funzionare come punto di riferimento internazionale per chi è interessato al mondo classico. Per mostrare questa collezione di opere d’arte unica al mondo l’architetto Bernard Tschumi, ideatore del progetto, ha creato una struttura volamente non-monumentale progettata secondo lineari e precise idee che ritraggono alla chiarezza concettuale e matematica dell’architecture dell’antica Grecia.
I capolavori storici del nuovo Museo dell’Acropolis, compresi gli resti archeologici dell’antica Athena, lasciati in vista sotto il edificio, e parti del glorioso Fiume del Partenone installato nella parte superiore, saranno ora completamente visibili dopo l’inaugurazione ufficiale del nuovo Museo. Progettato dal** Studio di Bernard Tschumi**, con sede a New York e Parigi, insieme all’architetto locale Michael Photiadis di Athena, il Museo ha già presentato una serie di mostre temporanee sulle epoche passate nella galleria al piano inferiore. Con oltre 14.000 metri quadri di spazi espositivi, dieci volte più rispetto al vecchio Museo, il nuovo Museo metterà in mostra gli antichi reperti provenienti dall’Acropolis e si propone di funzionare come punto di riferimento internazionale per chi è interessato al mondo classico. Per mostrare questa collezione di opere d’arte unica al mondo l’architetto Bernard Tschumi, ideatore del progetto, ha creato una struttura volamente non-monumentale progettata secondo lineari e precise idee che ritraggono alla chiarezza concettuale e matematica dell’architecture dell’antica Grecia.

Inaugurato il Nuovo Museo dell’Acropoli di Atene – 14.000 mq di spazio espositivo

24 Giugno, 2009
Categorie:  Musei Periodo Greco Visite

Gli storici capolavori del nuovo Museo dell’Acropoli, compresi i resti archeologici dell’antica Atene, lasciati in vista sotto l’edificio, e parti del glorioso Fregio del Partenone installato nella parte superiore, saranno ora completamente visibili dopo l’inaugurazione ufficiale del nuovo Museo. Progettato dallo** Studio di Bernard Tschumi**, con sedi a New York e Parigi, insieme all’architetto locale Michael Photiadis di Atene, il museo ha già presentato una serie di mostre temporanee sulle epoche passate nella galleria al piano inferiore.

Case romane, mitrei, sotterranei di antichi palazzi e di chiese, necropoli, catacombe: più di 30 siti archeologici sotterranei vengono aperti al pubblico, alcuni per la prima volta, per l’iniziativa "Roma nascosta "" percorsi di archeologia sotterranea. Un calendario ricco di oltre 150 appuntamenti tra visite guidate, conferenze e video sui tesori archeologici di Roma, dal 25 al 31 maggio 2009, alla scoperta dei tesori nascosti della città. Oltre alle visite guidate, l’offerta di Roma nascosta arricchisce del ciclo di conferenze cura del sovrintendente ai Beni Culturali Umberto Broccoli e del professor Andrea Carandini, sul tema dell’archeologia sotterranea. Le conferenze, precedate dalla proiezione di video che introducono l’incontro, realizzate e messi a disposition da History Channel, si tengono dal lunedì 25 a venerdì 29 maggio ogni giorno alle 18 all’Auditorium del Museo dell’Ara Pacis. PROGRAMMA DELLE VISITE: Lunedì 25 maggio Ore 20.00 Basilica Ulpia, Catacomba SS. Marcellino e Pietro, Mitreo di Palazzo Barberini, Mitreo di Santa Prisca Ore 21.00 Basilica Ulpia, Case dei SS.
Case romane, mitrei, sotterranei di antichi palazzi e di chiese, necropoli, catacombe: più di 30 siti archeologici sotterranei vengono aperti al pubblico, alcuni per la prima volta, per l’iniziativa "Roma nascosta "" percorsi di archeologia sotterranea. Un calendario ricco di oltre 150 appuntamenti tra visite guidate, conferenze e video sui tesori archeologici di Roma, dal 25 al 31 maggio 2009, alla scoperta dei tesori nascosti della città. Oltre alle visite guidate, l’offerta di Roma nascosta arricchisce del ciclo di conferenze cura del sovrintendente ai Beni Culturali Umberto Broccoli e del professor Andrea Carandini, sul tema dell’archeologia sotterranea. Le conferenze, precedate dalla proiezione di video che introducono l’incontro, realizzate e messi a disposition da History Channel, si tengono dal lunedì 25 a venerdì 29 maggio ogni giorno alle 18 all’Auditorium del Museo dell’Ara Pacis. PROGRAMMA DELLE VISITE: Lunedì 25 maggio Ore 20.00 Basilica Ulpia, Catacomba SS. Marcellino e Pietro, Mitreo di Palazzo Barberini, Mitreo di Santa Prisca Ore 21.00 Basilica Ulpia, Case dei SS.

“Roma nascosta” dal 25 al 31 maggio 2009, aperture straordinarie e visite guidate alla scoperta della Roma sotterranea

23 Maggio, 2009
Categorie:  Epoca Romana Eventi Mostre Musei Visite
Tags:  aperture straordinarie   roma   roma nascosta   visite guidate  

Case romane, mitrei, sotterranei di antichi palazzi e di chiese, necropoli, catacombe: più di 30 siti archeologici sotterranei vengono aperti al pubblico, alcuni per la prima volta, per l’iniziativa “Roma nascosta ““ percorsi di archeologia sotterranea“. Un calendario ricco di oltre 150 appuntamenti tra visite guidate, conferenze e video sui tesori archeologici di Roma, dal 25 al 31 maggio 2009, alla scoperta dei tesori nascosti della città. Oltre alle visite guidate, l’offerta di Roma nascosta si arricchisce del ciclo di conferenze a cura del sovrintendente ai Beni Culturali Umberto Broccoli e del professor Andrea Carandini, sul tema dell’archeologia sotterranea.


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