Mostre

Medioevo in Mostra al Castello di Belgioioso (PV) Giunta alla decima edizione, con i suoi oltre 100.000 visitatori, è la revisione internazionale di riferimento per i cultori dell’Età di Mezzo. Quest’anno si aggiunge anche la fantasia. Dalle 14 alle 20 del 29 agosto e dalle 10 alle 20 del 30 agosto 2009, al Castello di Belgioioso tornerà la manifestazione "Medioevo in Mostra", che deve la sua duratura fama internazionale – la prima edizione risale infatti al 1996 – a una felice e unica connubio e cioè unire diverse spettacoli e attrazioni di tipo medievale, attraenti anche per i neofiti, al fatto di essere il luogo deputato d’incontro e confronto culturale per tutti coloro che operano filologicamente nella rievocazione di questo affascinante periodo storico. Tra gli oltre 140 espositori provenienti da tutta Europa ci saranno università, musei, città d’arte, rocche e castelli, enti di ricerca e tutela storica, artigiani, oplologi, famosi e selezionati gruppi e associazioni di rievocazione storica medievale.
Medioevo in Mostra al Castello di Belgioioso (PV) Giunta alla decima edizione, con i suoi oltre 100.000 visitatori, è la revisione internazionale di riferimento per i cultori dell’Età di Mezzo. Quest’anno si aggiunge anche la fantasia. Dalle 14 alle 20 del 29 agosto e dalle 10 alle 20 del 30 agosto 2009, al Castello di Belgioioso tornerà la manifestazione "Medioevo in Mostra", che deve la sua duratura fama internazionale – la prima edizione risale infatti al 1996 – a una felice e unica connubio e cioè unire diverse spettacoli e attrazioni di tipo medievale, attraenti anche per i neofiti, al fatto di essere il luogo deputato d’incontro e confronto culturale per tutti coloro che operano filologicamente nella rievocazione di questo affascinante periodo storico. Tra gli oltre 140 espositori provenienti da tutta Europa ci saranno università, musei, città d’arte, rocche e castelli, enti di ricerca e tutela storica, artigiani, oplologi, famosi e selezionati gruppi e associazioni di rievocazione storica medievale.

Medioevo in Mostra al Castello di Belgioioso (PV), tra falconieri, lupari e fantasy

7 Luglio, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Eventi FantArcheologia Medioevo Mostre Visite
Tags:  belgioioso   fantasy   Medioevo   rievocazioni  

Giunta alla decima edizione, con i suoi oltre 100.000 visitatori è la rassegna internazionale di riferimento per i cultori dell’Età di Mezzo. Quest’anno si aggiungerà anche il fantasy. Dalle 14 alle 20 di sabato 29 agosto e dalle 10 alle 20 di domenica 30 agosto 2009, al Castello di Belgioioso tornerà la manifestazione “Medioevo in Mostra”, che deve la sua duratura fama internazionale – la prima edizione risale infatti al 1996 – a un felice e unico connubio e cioè unire molteplici spettacoli e attrazioni di tipo medievale, accattivanti anche per i neofiti, al fatto di essere il luogo deputato d’incontro e confronto culturale per tutti coloro che operano filologicamente nella rievocazione di questo affascinante periodo storico.

Il Museo degli Argenti di Palazzo Pitti sarà ancora per pochi giorni la mostra "Memorie dell'Antico nell'Arte del Novecento". Con questo, attraverso l'esposizione di opere significative dell'arte del secolo appena concluso, si è voluto porre l'accento sull'antico quale forma d'arte comunque riconosciuta anche dalle più innovative e astratte correnti del XX secolo. Tutta l' mostra è giocata sul continuo confronto/rimando tra opere d'arte contemporanee e opere antiche da cui potenzialmente hannotratto ispirazione. E' così che accanto a una corniola di Dioskourides, dell'età auguste, raffigurante Apollo e Marsia, viene messo il famoso "La nascita dei desideri liquidi" di Salvador Dalì, dipinto nel 1931-32, in cui viene inserito, a mo' di citazione, un piccolo cambo dell'età augustea. Al busto-ritratto dell'Imperatore Traiano, del II secolo d.C., viene avvicinato "L' antico uomo" di Adolfo Widt, marmorea scultura del 1913, in cui paleamente si legge il ricordo dell'originale antico che si ispira.
Il Museo degli Argenti di Palazzo Pitti sarà ancora per pochi giorni la mostra "Memorie dell'Antico nell'Arte del Novecento". Con questo, attraverso l'esposizione di opere significative dell'arte del secolo appena concluso, si è voluto porre l'accento sull'antico quale forma d'arte comunque riconosciuta anche dalle più innovative e astratte correnti del XX secolo. Tutta l' mostra è giocata sul continuo confronto/rimando tra opere d'arte contemporanee e opere antiche da cui potenzialmente hannotratto ispirazione. E' così che accanto a una corniola di Dioskourides, dell'età auguste, raffigurante Apollo e Marsia, viene messo il famoso "La nascita dei desideri liquidi" di Salvador Dalì, dipinto nel 1931-32, in cui viene inserito, a mo' di citazione, un piccolo cambo dell'età augustea. Al busto-ritratto dell'Imperatore Traiano, del II secolo d.C., viene avvicinato "L' antico uomo" di Adolfo Widt, marmorea scultura del 1913, in cui paleamente si legge il ricordo dell'originale antico che si ispira.

“Memorie dell’antico nell’arte del Novecento” in mostra a Palazzo Pitti

2 Luglio, 2009
Categorie:  Mostre
Tags:  arte antica   arte del novecento   mostra   museo degli argenti   palazzo pitti  

Il Museo degli Argenti di Palazzo Pitti ospiterà ancora per pochi giorni la mostra “Memorie dell’Antico nell’arte del Novecento“. Con essa, attraverso l’esposizione di opere significative dell’arte del secolo appena concluso, si è voluto porre l’accento sull’antico quale forma d’arte comunque riconosciuta anche dalle correnti più innovative e astratte del XX secolo. Tutta la mostra è giocata sul continuo confronto/rimando tra opere d’arte contemporanea e le opere antiche da cui potenzialmente esse hanno tratto ispirazione.

L'ARCHEologia PER TUTTI Musica e teatro, laboratori didattici, mostre e conferenze speciali per l'estate-autunno 2009 Da concerti sull'antica strada della Tridentum romana ai laboratori per tutta la famiglia al Museo Retico di Sanzeno, dall'archeologia sperimentale all'area di Acqua Fredda al Passo del Redebus alla caccia al tesoro per i più piccoli presso il sito delle palafitte di Fiavè, sono molte le iniziative curate nel corso dell'estate dal Settore archeologia della Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento. Tutti gli appuntamenti sono ora raccolti nella pubblicazione "ArcheoLogos" " parole sull'antico". Grazie al supporto e alla collaborazione di Comuni, Aziende per il Turismo, Enti e Associazioni che operano sul territorio, le iniziative costituiscono un'opportunità per approfondire, divertendosi, la conoscenza del ricco e variegato patrimonio archeologico del Trentino. Ecco quindi che le tracce del passato si intrecciano con il presente e diventano luoghi di incontro e svago che in un'ambiente di particolare fascino accolgono mostre, attività didattiche, concerti, spettacoli teatrali, conferenze.
L'ARCHEologia PER TUTTI Musica e teatro, laboratori didattici, mostre e conferenze speciali per l'estate-autunno 2009 Da concerti sull'antica strada della Tridentum romana ai laboratori per tutta la famiglia al Museo Retico di Sanzeno, dall'archeologia sperimentale all'area di Acqua Fredda al Passo del Redebus alla caccia al tesoro per i più piccoli presso il sito delle palafitte di Fiavè, sono molte le iniziative curate nel corso dell'estate dal Settore archeologia della Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento. Tutti gli appuntamenti sono ora raccolti nella pubblicazione "ArcheoLogos" " parole sull'antico". Grazie al supporto e alla collaborazione di Comuni, Aziende per il Turismo, Enti e Associazioni che operano sul territorio, le iniziative costituiscono un'opportunità per approfondire, divertendosi, la conoscenza del ricco e variegato patrimonio archeologico del Trentino. Ecco quindi che le tracce del passato si intrecciano con il presente e diventano luoghi di incontro e svago che in un'ambiente di particolare fascino accolgono mostre, attività didattiche, concerti, spettacoli teatrali, conferenze.

Archeologos 2009: l’autunno trentino ricco di musica, teatro, mostre, escursioni comprende anche il prestigioso Meeting Annuale degli Archeologi Europei

2 Luglio, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Conferenze Epoca Romana Eventi Generale Italici Mostre Musei Preistoria Protostoria Visite
Tags:  archeologos 2009   associazione europea degli archeologi   EAA   museo retico   Trentino   Tridentum  

Dai concerti sull’antica strada della Tridentum romana ai laboratori per tutta la famiglia al Museo Retico di Sanzeno, dall’archeologia sperimentale all’area di Acqua Fredda al Passo del Redebus alla caccia al tesoro per i più piccoli presso il sito delle palafitte di Fiavè, sono numerose le iniziative curate nel corso dell’estate dal Settore archeologia della Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento. Tutti gli appuntamenti sono ora raccolti nella pubblicazione “ArcheoLogos ““ parole sull’antico”.

Il Ministro dell'Ambiente e delle Antichita dello Stato di Khartoum, Abu Obieda Abdelrahim, e il direttore della National Corporation for Antiquities and Museums del Sudan, Hassan Hussein Idriss, sono intervenuti alla cerimonia di apertura della mostra 'Nubai- Viaggio attraverso l'archeologia del Sudan', allestita al Castello di Torre, sede del Museo Archaeologico di Pordenone visitabile dal 27 giugno al 27 settembre 2009. Il Ministro ha ridefinito l'importanza della mostra che mette in relazione i manufatti e i reperti di due culture così lontane, ma che tuttavia appaiono simili, ha ringraziato la citta' per l'ospitalita' e l'embarco archeologico italiano per il forte impulso che da' alla ricerca nel proprio paese. Il direttore dei Musei sudanesi dello Stato di Khartoum che lo accompagnava, ricordando il contributo degli archeologi di altri paesi europei, ha annunciato che la mostra, dopo Pordenone, sara' trasferita prima in altre citta' italiana e poi sara' ospitata anche in Sudan.
Il Ministro dell'Ambiente e delle Antichita dello Stato di Khartoum, Abu Obieda Abdelrahim, e il direttore della National Corporation for Antiquities and Museums del Sudan, Hassan Hussein Idriss, sono intervenuti alla cerimonia di apertura della mostra 'Nubai- Viaggio attraverso l'archeologia del Sudan', allestita al Castello di Torre, sede del Museo Archaeologico di Pordenone visitabile dal 27 giugno al 27 settembre 2009. Il Ministro ha ridefinito l'importanza della mostra che mette in relazione i manufatti e i reperti di due culture così lontane, ma che tuttavia appaiono simili, ha ringraziato la citta' per l'ospitalita' e l'embarco archeologico italiano per il forte impulso che da' alla ricerca nel proprio paese. Il direttore dei Musei sudanesi dello Stato di Khartoum che lo accompagnava, ricordando il contributo degli archeologi di altri paesi europei, ha annunciato che la mostra, dopo Pordenone, sara' trasferita prima in altre citta' italiana e poi sara' ospitata anche in Sudan.

“Nubai- Viaggio attraverso l’archeologia del Sudan”, due culture a confronto al Castello di Torre (PN)

30 Giugno, 2009
Categorie:  Eventi Mostre Musei Visite
Tags:  castello di torre   mostra   nubai   pordenone   sudan  

Il ministro dell’Ambiente e delle Antichita’ dello Stato di Khartoum, Abu Obieda Abdelrahim, e il direttore del National Corporation for Antiquities and Museums del Sudan, Hassan Hussein Idriss, sono intervenuti alla cerimonia di apertura della mostra ‘Nubai- Viaggio attraverso l’archeologia del Sudan‘, allestita al Castello di Torre, sede del Museo Archeologico di Pordenone visitabile dal 27 giugno al 27 settembre 2009. Il ministro ha rimarcato l’importanza della mostra che mette in relazione i manufatti e i reperti di due culture cosi’ lontane, ma che tuttavia appaiono simili, ha ringraziato la citta’ per l’ospitalita’ e la spedizione archeologica italiana per il forte impulso che da’ alla ricerca nel proprio paese.

Communicare la scienza attraverso la storia. Potrebbe essere questo lo slogan della mostra **** **"Galileo. Immagini dell'Universo dall'Antichità al telescopio"** Palazzo Strozzi, Firenze, fino al 30 August 2009. Nell'anno dell'Astronomia, celebrato perché giusto 400 anni fa Galileo inventò il canocchiale, Firenze dedica ai scienziati toscano una mostra sull'astronomia, dalle origins ai giorni nostri, taking le mosse dalle culle delle civiltà, Mesopotamia e Egitto, per salire a Roma, all'Islam, al Medioevo, al Seicento della Rivoluzione Scientifica e all'eredità di Galileo fino a noi. Il percorso, storico e scientifico allo stesso tempo, è illustrato quindi da testimonianze delle concezioni astronomiche dei popoli antichi. In Mesopotamia per prima cosa si accorsero dell'importanza e della necessità di scansionare il tempo, di misurarlo, e allo stesso tempo di interrogare gli astri per organizzare il lavoro sulla terra in funzione del cielo. Si fonde e confondono scienza e religione: il sole diventa un dio che il re deve render conto (un tavoletta in calcare originato in Iraq datto al IX secolo a.C.
Communicare la scienza attraverso la storia. Potrebbe essere questo lo slogan della mostra **** **"Galileo. Immagini dell'Universo dall'Antichità al telescopio"** Palazzo Strozzi, Firenze, fino al 30 August 2009. Nell'anno dell'Astronomia, celebrato perché giusto 400 anni fa Galileo inventò il canocchiale, Firenze dedica ai scienziati toscano una mostra sull'astronomia, dalle origins ai giorni nostri, taking le mosse dalle culle delle civiltà, Mesopotamia e Egitto, per salire a Roma, all'Islam, al Medioevo, al Seicento della Rivoluzione Scientifica e all'eredità di Galileo fino a noi. Il percorso, storico e scientifico allo stesso tempo, è illustrato quindi da testimonianze delle concezioni astronomiche dei popoli antichi. In Mesopotamia per prima cosa si accorsero dell'importanza e della necessità di scansionare il tempo, di misurarlo, e allo stesso tempo di interrogare gli astri per organizzare il lavoro sulla terra in funzione del cielo. Si fonde e confondono scienza e religione: il sole diventa un dio che il re deve render conto (un tavoletta in calcare originato in Iraq datto al IX secolo a.C.

Comunicare la Scienza attraverso la Storia: “Galileo. Immagini dell’Universo dall’Antichità al telescopio

26 Giugno, 2009
Categorie:  Età Moderna Eventi Mostre Visite
Tags:  astronomia   firenze   galileo   mostra  

Comunicare la scienza attraverso la storia. Potrebbe essere questo lo slogan della mostra **** Nell’anno dell’Astronomia, celebrato perché giusto 400 anni fa Galileo inventava il canocchiale, Firenze dedica allo scienziato toscano una mostra sull’astronomia, dalle origini ai giorni nostri, prendendo le mosse dalle culle delle civiltà, Mesopotamia ed Egitto, per salire a Roma, all’Islam, al Medioevo, al Seicento della Rivoluzione Scientifica e all’eredità di Galileo fino a noi. Il percorso, storico e scientifico allo stesso tempo, è illustrato perciò da testimonianze delle concezioni astronomiche dei popoli antichi.

Le notti dell'Archeologia Da 3 al 26 luglio 2009 Accanto a noi è una Toscana, spesso poco conosciuta, che può ancora sorprenderci per la storia che racconta e per le emozioni che è in grado di dare. Ruteri, resti di case, di terme e di teatri, antichi tracciati stradali, tombe monumentali, percorsi sotterranei, grotte disediamenti preistorici, centinaia di musei con preziosi oggetti e frammenti di materiali della vita quotidiana. Le Notti dell'Archeologia vogliono dare voce a questo patrimonio. Lo fanno, quasi sempre, con un incontro con gli archeologi che con la scienza, ma anche con l'arte, cercano ogni giorno di ricostruire il passato. Quella proposta dalle Notti dell'Archeologia è una storia del nostro passato più antico ma anche della nostra conoscenza, dell'idea che abbiamo elaborato di chi ci ha preceduto su questa terra determinando, in alcuni casi, lo stesso sviluppo del territorio in cui viviamo. Nel programma una particolare premura è riservata ai bambini e alle bambine con attività che privilegiano farlo. Colori che vogliono approfondire un argomento possono farlo con gli appuntamenti della sezione tematica dedicata quest'anno al rapporto tra potere religioso e potere civile.
Le notti dell'Archeologia Da 3 al 26 luglio 2009 Accanto a noi è una Toscana, spesso poco conosciuta, che può ancora sorprenderci per la storia che racconta e per le emozioni che è in grado di dare. Ruteri, resti di case, di terme e di teatri, antichi tracciati stradali, tombe monumentali, percorsi sotterranei, grotte disediamenti preistorici, centinaia di musei con preziosi oggetti e frammenti di materiali della vita quotidiana. Le Notti dell'Archeologia vogliono dare voce a questo patrimonio. Lo fanno, quasi sempre, con un incontro con gli archeologi che con la scienza, ma anche con l'arte, cercano ogni giorno di ricostruire il passato. Quella proposta dalle Notti dell'Archeologia è una storia del nostro passato più antico ma anche della nostra conoscenza, dell'idea che abbiamo elaborato di chi ci ha preceduto su questa terra determinando, in alcuni casi, lo stesso sviluppo del territorio in cui viviamo. Nel programma una particolare premura è riservata ai bambini e alle bambine con attività che privilegiano farlo. Colori che vogliono approfondire un argomento possono farlo con gli appuntamenti della sezione tematica dedicata quest'anno al rapporto tra potere religioso e potere civile.

“Le notti dell’Archeologia 2009” dal 3 al 26 luglio oltre duecento eventi nei luoghi dell’archeologia toscana

24 Giugno, 2009
Categorie:  Eventi Mostre Musei Visite
Tags:  Eventi   notti dell'archeologia   toscana  

Accanto a noi è una Toscana, spesso poco conosciuta, che può ancora sorprenderci per la storia che narra e le emozioni che è in grado di dare. Ruderi, resti di case, di terme e di teatri, antichi tracciati stradali, tombe monumentali, percorsi sotterranei, grotte di insediamenti preistorici, centinaia di musei con oggetti preziosi e frammenti di materiali della vita quotidiana. Le Notti dell’Archeologia vogliono dar voce a questo patrimonio. Lo fanno, quasi sempre, con un incontro con gli archeologi che con scienza, ma anche con arte, cercano ogni giorno di ricostruire il passato.

Si inaugura Thursday 18 June al Museo Archeologico Nazionale Dinu Adamesteanu di Potenza Principi e Eroi della Basilicata Antica. Immagini e segni del potere tra il VII e il V secolo a.C. Museo Archeologico Nazionale Dinu Adamesteanu via Serao, 11 – 85100 Potenza La mostra deriva da alcuni recenti archaeologici di eccezionale rilievo condotti a [**Torre di Satriano (PZ)**](http://www.aptbasilicata.it/Sito-di-Torre-di-Satriano.472.0.html) nel campo di una ricerca programmata e condotta dalla stessa Scuola di Specializzazione. L'esposizione, partendo dalla straordinaria scoperta di una** monumentale residenza del VI secolo a.C.**, rarissima nel panorama della Magna Grecia, vuole portare l'attenzione sulle** manifestazioni del potere e i rituali** che caratterizzano le elites locali in un'epoca di grandi trasformazioni nell'intera terra indigenea dell'Italia meridionale, segnata dalla fondazione di colonie greche e dal complesso sistema di relazioni, anche culturali, con le comunità indigene.
Si inaugura Thursday 18 June al Museo Archeologico Nazionale Dinu Adamesteanu di Potenza Principi e Eroi della Basilicata Antica. Immagini e segni del potere tra il VII e il V secolo a.C. Museo Archeologico Nazionale Dinu Adamesteanu via Serao, 11 – 85100 Potenza La mostra deriva da alcuni recenti archaeologici di eccezionale rilievo condotti a [**Torre di Satriano (PZ)**](http://www.aptbasilicata.it/Sito-di-Torre-di-Satriano.472.0.html) nel campo di una ricerca programmata e condotta dalla stessa Scuola di Specializzazione. L'esposizione, partendo dalla straordinaria scoperta di una** monumentale residenza del VI secolo a.C.**, rarissima nel panorama della Magna Grecia, vuole portare l'attenzione sulle** manifestazioni del potere e i rituali** che caratterizzano le elites locali in un'epoca di grandi trasformazioni nell'intera terra indigenea dell'Italia meridionale, segnata dalla fondazione di colonie greche e dal complesso sistema di relazioni, anche culturali, con le comunità indigene.

Principi ed Eroi della Basilicata Antica. Grande mostra sulle élite lucane al Museo Archeologico di Potenza

17 Giugno, 2009
Categorie:  Eventi Italici Mostre Periodo Greco Visite
Tags:  basilicata   guerrieri   lucani   Magna Grecia   mostra  

Si inaugura giovedì 18 giugno al Museo Archeologico Nazionale Dinu Adamesteanu di Potenza La mostra scaturisce da alcuni **recentissimi rinvenimenti archeologici** di eccezionale rilievo effettuati a [**Torre di Satriano (PZ)**](http://www.aptbasilicata.it/Sito-di-Torre-di-Satriano.472.0.html) nell'ambito di una ricerca programmata e condotta dalla stessa Scuola di Specializzazione. L'esposizione, prendendo spunto dalla straordinaria scoperta di una **residenza monumentale del VI secolo a.C.**, rarissima nel panorama della Magna Grecia, vuole portare l'attenzione sulle** manifestazioni del potere e i rituali** che caratterizzano le élites locali in un'epoca di grandi trasformazioni nell'entroterra indigeno dell'Italia meridionale, segnata dalla fondazione di colonie greche e dal complesso sistema di relazioni, anche culturali, con le comunità indigene.

Nell'ambito delle manifestazioni collegate alla mostra archeologica L'alba della città (www.albadellacitta.it), il Comune di Castelletto Sopra Ticino ""Evaluatore della Cultura e il Gruppo Storico Archeologico Castellettese organizzano, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichità Egizie, una serata dal titolo: Echi dall'età del Ferro: i ritmi del banquetto e della festa La riscoperta dell'arpa celtica nel rapporto con la tradizione e l'archeologia cisalpina Sabato 13 giugno 2009 – ore 21 Sala Polivalente "Albino Calletti",Parco Comunale "Giovanni Sibilia" Castelletto Sopra Ticino (NO) Introduce il Dottor Filippo Maria Gambari, con un intervento intitolato: Protostoria dell'arpa celtica: le musiche da banquetto nell'età del Ferro in Cisalpina e in Gallia. A seguir, Concerto di arpa celtica, con Agnese Picco e Claudia Brosio, che eseguiranno arrangiamenti per arpa celtica della musica tradizionale irlandese, bretone e piemontese. L'arpa celtica è, sul piano tecnico e morfologico, all'origine delle arpe da concerto attualmente in uso nella musica da camera e orchestra.
Nell'ambito delle manifestazioni collegate alla mostra archeologica L'alba della città (www.albadellacitta.it), il Comune di Castelletto Sopra Ticino ""Evaluatore della Cultura e il Gruppo Storico Archeologico Castellettese organizzano, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichità Egizie, una serata dal titolo: Echi dall'età del Ferro: i ritmi del banquetto e della festa La riscoperta dell'arpa celtica nel rapporto con la tradizione e l'archeologia cisalpina Sabato 13 giugno 2009 – ore 21 Sala Polivalente "Albino Calletti",Parco Comunale "Giovanni Sibilia" Castelletto Sopra Ticino (NO) Introduce il Dottor Filippo Maria Gambari, con un intervento intitolato: Protostoria dell'arpa celtica: le musiche da banquetto nell'età del Ferro in Cisalpina e in Gallia. A seguir, Concerto di arpa celtica, con Agnese Picco e Claudia Brosio, che eseguiranno arrangiamenti per arpa celtica della musica tradizionale irlandese, bretone e piemontese. L'arpa celtica è, sul piano tecnico e morfologico, all'origine delle arpe da concerto attualmente in uso nella musica da camera e orchestra.

“Echi dall'età del Ferro” Il 13 giugno a Castelletto Sopra Ticino la riscoperta dell’arpa celtica nel rapporto con la tradizione e l’archeologia cisalpina

8 Giugno, 2009
Categorie:  Curiosità Mostre Protostoria
Tags:  archeologia   arpa celtica   cisalpina   età del ferro   musica  

Nell’ambito delle manifestazioni collegate alla mostra archeologica L’alba della città (www.albadellacitta.it), il Comune di Castelletto Sopra Ticino ““ Assessorato alla Cultura e il Gruppo Storico Archeologico Castellettese organizzano, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichità Egizie, una serata dal titolo: La riscoperta dell’arpa celtica nel rapporto con la tradizione e l’archeologia cisalpina Introduce il dott. Filippo Maria Gambari, con un intervento intitolato: Protostoria dell’arpa celtica: le musiche da banchetto nell’età del Ferro in Cisalpina ed in Gallia.

“L’occhio dell’archeologo. Ranuccio Bianchi Bandinelli nella Siena del primo ‘900”: Siena dedica una mostra ad un suo illustre cittadino

5 Giugno, 2009
Categorie:  Etruschi Mostre

Siena dedica una mostra a Ranuccio Bianchi Bandinelli, uno dei padri dell’archeologia italiana. Gli addetti ai lavori, archeologi e storici dell’arte, gli studenti di archeologia, ma anche i semplici appassionati sicuramente conoscono l’opera di quest’archeologo e posseggono qualche suo fondamentale volume nella propria libreria (come Introduzione all’archeologia, oppure L’arte romana nel centro del potere). Per tutti gli altri la lacuna può essere colmata dalla mostra “L’occhio dell’archeologo. Ranuccio Bianchi Bandinelli nella Siena del primo “900”, allestita nel Complesso Museale Santa Maria della Scala fino al 5 luglio 2009.

Case romane, mitrei, sotterranei di antichi palazzi e di chiese, necropoli, catacombe: più di 30 siti archeologici sotterranei vengono aperti al pubblico, alcuni per la prima volta, per l’iniziativa "Roma nascosta "" percorsi di archeologia sotterranea. Un calendario ricco di oltre 150 appuntamenti tra visite guidate, conferenze e video sui tesori archeologici di Roma, dal 25 al 31 maggio 2009, alla scoperta dei tesori nascosti della città. Oltre alle visite guidate, l’offerta di Roma nascosta arricchisce del ciclo di conferenze cura del sovrintendente ai Beni Culturali Umberto Broccoli e del professor Andrea Carandini, sul tema dell’archeologia sotterranea. Le conferenze, precedate dalla proiezione di video che introducono l’incontro, realizzate e messi a disposition da History Channel, si tengono dal lunedì 25 a venerdì 29 maggio ogni giorno alle 18 all’Auditorium del Museo dell’Ara Pacis. PROGRAMMA DELLE VISITE: Lunedì 25 maggio Ore 20.00 Basilica Ulpia, Catacomba SS. Marcellino e Pietro, Mitreo di Palazzo Barberini, Mitreo di Santa Prisca Ore 21.00 Basilica Ulpia, Case dei SS.
Case romane, mitrei, sotterranei di antichi palazzi e di chiese, necropoli, catacombe: più di 30 siti archeologici sotterranei vengono aperti al pubblico, alcuni per la prima volta, per l’iniziativa "Roma nascosta "" percorsi di archeologia sotterranea. Un calendario ricco di oltre 150 appuntamenti tra visite guidate, conferenze e video sui tesori archeologici di Roma, dal 25 al 31 maggio 2009, alla scoperta dei tesori nascosti della città. Oltre alle visite guidate, l’offerta di Roma nascosta arricchisce del ciclo di conferenze cura del sovrintendente ai Beni Culturali Umberto Broccoli e del professor Andrea Carandini, sul tema dell’archeologia sotterranea. Le conferenze, precedate dalla proiezione di video che introducono l’incontro, realizzate e messi a disposition da History Channel, si tengono dal lunedì 25 a venerdì 29 maggio ogni giorno alle 18 all’Auditorium del Museo dell’Ara Pacis. PROGRAMMA DELLE VISITE: Lunedì 25 maggio Ore 20.00 Basilica Ulpia, Catacomba SS. Marcellino e Pietro, Mitreo di Palazzo Barberini, Mitreo di Santa Prisca Ore 21.00 Basilica Ulpia, Case dei SS.

“Roma nascosta” dal 25 al 31 maggio 2009, aperture straordinarie e visite guidate alla scoperta della Roma sotterranea

23 Maggio, 2009
Categorie:  Epoca Romana Eventi Mostre Musei Visite
Tags:  aperture straordinarie   roma   roma nascosta   visite guidate  

Case romane, mitrei, sotterranei di antichi palazzi e di chiese, necropoli, catacombe: più di 30 siti archeologici sotterranei vengono aperti al pubblico, alcuni per la prima volta, per l’iniziativa “Roma nascosta ““ percorsi di archeologia sotterranea“. Un calendario ricco di oltre 150 appuntamenti tra visite guidate, conferenze e video sui tesori archeologici di Roma, dal 25 al 31 maggio 2009, alla scoperta dei tesori nascosti della città. Oltre alle visite guidate, l’offerta di Roma nascosta si arricchisce del ciclo di conferenze a cura del sovrintendente ai Beni Culturali Umberto Broccoli e del professor Andrea Carandini, sul tema dell’archeologia sotterranea.


© 2025 ArcheoBlog
Made with ❤️ by Software Engineering Arjuna Del Toso