Mostre

Gela mette in mostra i suoi vasi attici sparsi nel mondo

28 Dicembre, 2007
Categorie:  Curiosità Mostre Musei
Tags:  gela   vasi  

Domani Sabato 29 Dicembre, alle ore 18.30, presso la sala “Eschilo” del museo archeologico regionale di Gela sarà inaugurata la mostra iconografica “Vasi attici di Gela nel Mondo”. La mostra, frutto di una laboriosa ricerca e di una progettazione grafica di diverse decine di pannelli, presenta 157 vasi greci, in stragrande maggioranza attici, custoditi in musei inglesi, tedeschi e americani. Questa iniziativa, si legge nel comunicato stampa a firma del Direttore del Museo di Gela, Salvatore Gueli, si propone di contribuire anche se in modo virtuale e senza confini geografici, all’impinguamento del patrimonio archeologico del territorio gelese.

Germania - La Bucerius Kunst Forum di Amburgo ha inaugurato per la prima volta al pubblico la mostra "Malerei fur die Ewigkeit, die graber von Paestum" - Painted per l'eternità, le tombe di Paestum -, visitabile dal 12 ottobre 2007 al 20 January 2008. In mostra vi sono circa quattrocento lastre, tutte provenienti da cento tombe dipinte, conservate abitualmente al Museo Archaeologico Nazionale di Paestum, uno dei più importanti musei archeologici Italiani. L'esposizione curata dal classico archeologico Andreas Hoffmann, responsabile amministrativo del Bucerius Kunst Forum di Amburgo e direttore dei progetti di arte e cultura della Fondazione Zeit Ebelin und Gerd Bucerius, è stata resa possibile grazie alla collaborazione del Istituto Italiano locale di cultura. L'istallazione invece è stata realizzata da un comitato scientifico costituito per l'opportunità che ha visto diversi professionisti in campo. Come consulente per la montaggio e per l'allestimento delle opere, e esperto restauratore, Fabiano Ferrucci sottolinea che "la mostra si presenta come un importante evento di riscoperta delle pitture lucane e come il giusto continuamento ai lavori di restauro avvenuti in questi anni".
Germania - La Bucerius Kunst Forum di Amburgo ha inaugurato per la prima volta al pubblico la mostra "Malerei fur die Ewigkeit, die graber von Paestum" - Painted per l'eternità, le tombe di Paestum -, visitabile dal 12 ottobre 2007 al 20 January 2008. In mostra vi sono circa quattrocento lastre, tutte provenienti da cento tombe dipinte, conservate abitualmente al Museo Archaeologico Nazionale di Paestum, uno dei più importanti musei archeologici Italiani. L'esposizione curata dal classico archeologico Andreas Hoffmann, responsabile amministrativo del Bucerius Kunst Forum di Amburgo e direttore dei progetti di arte e cultura della Fondazione Zeit Ebelin und Gerd Bucerius, è stata resa possibile grazie alla collaborazione del Istituto Italiano locale di cultura. L'istallazione invece è stata realizzata da un comitato scientifico costituito per l'opportunità che ha visto diversi professionisti in campo. Come consulente per la montaggio e per l'allestimento delle opere, e esperto restauratore, Fabiano Ferrucci sottolinea che "la mostra si presenta come un importante evento di riscoperta delle pitture lucane e come il giusto continuamento ai lavori di restauro avvenuti in questi anni".

Le tombe di Paestum in mostra ad Amburgo

21 Dicembre, 2007
Categorie:  Epoca Romana Mostre Musei
Tags:  amburgo   dipinti   germania   Paestum   tombe  

Germania – La Bucerius Kunst Forum di Amburgo ha aperto per la prima volta al pubblico la mostra “Malerei fur die Ewigkeit, die graber von Paestum” – Dipinti per l’eternità, le tombe di Paestum -, visitabile dal 12 ottobre 2007 sino al 20 gennaio 2008. In mostra vi sono circa quattrocento lastre, tutte provenienti dalle cento tombe dipinte, conservate abitualmente al Museo Archeologico Nazionale di Paestum, uno tra i più importanti musei archeologici italiani.

“Nostoi. Capolavori ritrovati” o, per meglio dire, restituiti

20 Dicembre, 2007
Categorie:  Comunicati stampa Leggi Mala Archeologia Mostre
Tags:  getty   quirinale   restituzioni   roma  

Diamo spazio ad un approfondito articolo di Adnkronos sulle recenti restituzioni di reperti archeologici da parte dei musei americani. Già ad inizio agosto ci eravamo interessati alla questione nell’articolo “Getty: accordo per la restituzione di 40 opere“: Roma, 17 dic. – (Adnkronos Cultura) – Come i compagni greci di Ulisse cantati da Omero nell’Odissea tornarono in Patria dopo la distruzione di Troia, così, 67 capolavori archeologici che, trafugati dall’Italia, avevano trovato “casa” in prestigiosi musei esteri sono tornati nel loro Paese d’origine.

Gli afffreschi e gli oggetti delle città maritime in mostra al prestigioso Hermitage nella Bosporan Room fino al 30 marzo «_Otium Ludens_» è il titolo dell'esposizione che porta in terra russa i splendori dell'antica Stabia. L'esposizione è in programma al"Hermitage di San Pietroburgo dove circa 2,5 milioni di visitatori annuali la potranno ammirare fino al 30 marzo. Sono circa duecento i reperti tra afffreschi, stucchi e oggetti tutti provenienti dalle città maritime di Stabiae Antica del I secolo dopo Cristo, molti dei quali sono proposi per la prima volta al pubblico. COOPER     ARGA - L'evento è fru della cooperazione tra l'Assessorato Campano al Turismo, la Soprintendenza Archeologica di Pompei e la Fondazione RAS (Restoring Ancient Stabiae). Rappresenta la prima tappa di un tour mondiale che proseguirà nei prossimi anni. Tutti i reperti in mostra provengono da città d'ozio, così come erano definiti le lussuose costruzioni, dove i proprietari coltivavano i loro interessi culturali, curavano la formazione e la curiosità intellettuale.
Gli afffreschi e gli oggetti delle città maritime in mostra al prestigioso Hermitage nella Bosporan Room fino al 30 marzo «_Otium Ludens_» è il titolo dell'esposizione che porta in terra russa i splendori dell'antica Stabia. L'esposizione è in programma al"Hermitage di San Pietroburgo dove circa 2,5 milioni di visitatori annuali la potranno ammirare fino al 30 marzo. Sono circa duecento i reperti tra afffreschi, stucchi e oggetti tutti provenienti dalle città maritime di Stabiae Antica del I secolo dopo Cristo, molti dei quali sono proposi per la prima volta al pubblico. COOPER ARGA - L'evento è fru della cooperazione tra l'Assessorato Campano al Turismo, la Soprintendenza Archeologica di Pompei e la Fondazione RAS (Restoring Ancient Stabiae). Rappresenta la prima tappa di un tour mondiale che proseguirà nei prossimi anni. Tutti i reperti in mostra provengono da città d'ozio, così come erano definiti le lussuose costruzioni, dove i proprietari coltivavano i loro interessi culturali, curavano la formazione e la curiosità intellettuale.

Otium Ludens – I reperti di Stabiae in mostra all’Hermitage

15 Dicembre, 2007
Categorie:  Epoca Romana Mostre Musei
Tags:  campania   hermitage   russia   san pietroburgo   stabiae  

Gli affreschi e gli oggetti delle ville marittime in mostra al prestigioso Hermitage nella Bosporan Room fino al 30 marzo «_Otium Ludens_» è il titolo dell’esposizione che porta in terra russa gli splendori dell’antica Stabia. La mostra è in programma all"Hermitage di San Pietroburgo dove i circa 2,5 milioni di visitatori annuali potranno ammirarla fino al 30 marzo. Sono circa duecento i reperti tra affreschi, stucchi ed oggetti tutti provenienti dalle ville marittime di Stabiae Antica del I secolo dopo Cristo, molti dei quali proposti per la prima volta al pubblico.

Como – Villa Olmo: è tempo di programmazione (forse una mostra sull’arte precolombiana nel 2008)

12 Dicembre, 2007
Categorie:  Comunicati stampa Curiosità Mostre Musei
Tags:  Como   precolombiani   villa olmo  

Una grande mostra di arte precolombiana con pezzi mai visti in Italia, circa trecento, che avrebbe l’imprimatur del Museo storico di Santiago del Cile. È questa l’esposizione che risulterebbe in pole position per la prossima tappa del progetto ‘grandi mostre‘ a Villa Olmo, che aprirà nel marzo 2008. Al progetto lavora da mesi l’assessore alla Cultura di Como Sergio Gaddi, curatore ufficiale degli eventi della storica dimora a lago dal 2006 a questa parte, attualmente impegnato in un tour che l’ha portato prima a Vienna e poi negli Usa.

Luci dell’Arte – La Roma Imperiale illuminata dagli artisti moderni

24 Novembre, 2007
Categorie:  Comunicati stampa Epoca Romana Età Moderna Mostre Visite
Tags:  roma  

Sette artisti italiani illumineranno la Roma sotterranea. Dal 24 novembre torna nella Capitale ”Luci dell’Arte”. ** Quindici appuntamenti**, fino al 16 marzo prossimo, tra i luoghi piu’ segreti della Citta’ Eterna illuminati dai video di artisti italiani delle ultime generazioni. Promosso dall’assessorato alle Politiche culturali del Comune di Roma, il progetto permette all’archeologia e all’arte contemporanea di incontrarsi in ambienti carichi di storia: stadi, caserme, dimore popolari e residenze patrizie, per raccontare i diversi aspetti della vita quotidiana nella Roma Imperiale e, allo stesso tempo, per dare vita ad un originale dialogo tra tradizione e modernita’.

Benevento – “Archeologia in Cattedrale. La storia non scritta” prorogata fino al 30 Aprile 2008

19 Novembre, 2007
Categorie:  Mostre
Tags:  Benevento   Cattedrale  

Con grande piacere segnaliamo che la mostra “Archeologia in Cattedrale. La storia non scritta” è stata prorogata fino al 30 aprile 2008. Ricordiamo che la mostra è visitabile presso l’ex Convento San Felice, in Viale degli Atlantici n. 14/16 a Benevento (Orario: 9-13, 16-19 Telefono: 0824 310945) Tale proroga è motivata dall’attenzione suscitata nella cittadinanza e nella stampa locale dagli scavi archeologici in Cattedrale, tuttora in corso, che hanno portato alla luce la complessa storia insediativa dell’area: dalla più antiche testimonianze di età preistorica alle strutture di età sannitica e repubblicana, dall’impianto del Foro della città romana alla prima Chiesa paleocristiana, fino alle ristrutturazioni di età medioevale e moderna.

In anteprima: I due universali poteri che dominarono l'Europa nel Medioevo, l'Impero e il Papato, i Vescovi, le città, i nobility, i contadini... La società dei primi due secoli dopo il Mille viene ridotta attraverso la vita di Matilde di Canossa, la comita che ha detenuto il controllo dei territori chiave tra Roma e le Alpi, nel cuore della pianura del Po e lungo l'Appennino. Tutto questo in una grande esposizione promossa dalla Provincia di Mantova, con la collaborazione di Italian e internazionali istituzioni, in Casa del Mantegna dal 31 agosto 2008 al 11 January 2009. Una mostra che, per la ricchezza e preziosità dei reperti, per l'importanza dei prestiti ottenuti da una ottantina di istituzioni di tutta Europa, per l'ampio apparato didattico e informativo affidato alle più innovative tecnologie, si configura come l'imperabile delle Celebrazioni internazionali Matildiane.
In anteprima: I due universali poteri che dominarono l'Europa nel Medioevo, l'Impero e il Papato, i Vescovi, le città, i nobility, i contadini... La società dei primi due secoli dopo il Mille viene ridotta attraverso la vita di Matilde di Canossa, la comita che ha detenuto il controllo dei territori chiave tra Roma e le Alpi, nel cuore della pianura del Po e lungo l'Appennino. Tutto questo in una grande esposizione promossa dalla Provincia di Mantova, con la collaborazione di Italian e internazionali istituzioni, in Casa del Mantegna dal 31 agosto 2008 al 11 January 2009. Una mostra che, per la ricchezza e preziosità dei reperti, per l'importanza dei prestiti ottenuti da una ottantina di istituzioni di tutta Europa, per l'ampio apparato didattico e informativo affidato alle più innovative tecnologie, si configura come l'imperabile delle Celebrazioni internazionali Matildiane.

(Anticipazione) Mantova – “Matilde Da Canossa, il Papato, l’Impero. Arte e cultura alle origini del Romanico”

3 Novembre, 2007
Categorie:  Medioevo Mostre
Tags:  anteprima   Mantova   romanico  

In anteprima: I due poteri universali che hanno dominato l’Europa nel Medioevo, l’Impero e il Papato, i vescovi, le città, i nobili, i contadini… La società dei primi due secoli dopo il Mille viene riletta attraverso la vita di Matilde di Canossa, la comitissa che ha detenuto il controllo dei territori chiave tra Roma e le Alpi, nel cuore della pianura del Po e lungo l’Appennino. Tutto questo in una ampia esposizione promossa dalla Provincia di Mantova, con la collaborazione di istituzioni italiane e internazionali, in Casa del Mantegna dal 31 agosto 2008 all’11 gennaio 2009.

A Venezia 1700 oggetti provenienti da 24 diversi paesi, un budget di 5 milioni di euro e 1000 anni di storia Roma, 19 ott. (Adnkronos/Adnkronos Cultura) – Con 1700 oggetti provenienti da 24 diversi paesi, un budget di 5 milioni di euro e 1000 anni di storia che intende documentare, dalle campagne di Cesare alla soglia del secondo millennio, la mostra "Roma e i barbari" si annuncia essere un evento culturale di natura trasversale, che mescola arte, archeologia e politica. L'esposizione, mise in piedi a Palazzo Grassi a Venezia dal prossimo 26 gennaio, è in effetti una sorta di puzzle, consisting di documents, reperti storici e dipinti, che mostra, attraverso la lente della "translatio imperii", la formazione dell'Europa, iniziata dal fallimento di un impero "mediterraneocentrico" e continuata grazie alla tensione verso il nord derivante dalle invasioni barbariche. "For me Palazzo Grassi è fortemente legato al contemporaneo", afferma Monique Vaute, nuovo amministratore delegato dell'istituzione museale, alla sua prima mostra la cui natura "è quindi un chiaro" di quello che sarà l'adresse della struttura: alternare il più possibile, tra classico e moderno.
A Venezia 1700 oggetti provenienti da 24 diversi paesi, un budget di 5 milioni di euro e 1000 anni di storia Roma, 19 ott. (Adnkronos/Adnkronos Cultura) – Con 1700 oggetti provenienti da 24 diversi paesi, un budget di 5 milioni di euro e 1000 anni di storia che intende documentare, dalle campagne di Cesare alla soglia del secondo millennio, la mostra "Roma e i barbari" si annuncia essere un evento culturale di natura trasversale, che mescola arte, archeologia e politica. L'esposizione, mise in piedi a Palazzo Grassi a Venezia dal prossimo 26 gennaio, è in effetti una sorta di puzzle, consisting di documents, reperti storici e dipinti, che mostra, attraverso la lente della "translatio imperii", la formazione dell'Europa, iniziata dal fallimento di un impero "mediterraneocentrico" e continuata grazie alla tensione verso il nord derivante dalle invasioni barbariche. "For me Palazzo Grassi è fortemente legato al contemporaneo", afferma Monique Vaute, nuovo amministratore delegato dell'istituzione museale, alla sua prima mostra la cui natura "è quindi un chiaro" di quello che sarà l'adresse della struttura: alternare il più possibile, tra classico e moderno.

Roma e i Barbari – Mostra a Palazzo Grassi (Venezia)

25 Ottobre, 2007
Categorie:  Mostre
Tags:  Palazzo Grassi   Roma e i barbari   Venezia  

A Venezia 1700 oggetti provenienti da 24 diversi paesi, una spesa organizzativa di 5 milioni di euro e i 1000 anni di storia in rassegna Roma, 19 ott. (Adnkronos/Adnkronos Cultura) – Con 1700 oggetti provenienti da 24 diversi paesi, una spesa organizzativa di 5 milioni di euro e i 1000 anni di storia che intende documentare, dalle campagne di Cesare alla soglia del secondo millennio, la mostra “Roma e i barbari” si annuncia essere un evento culturale di natura trasversale, che mescola arte, archeologia e politica.

Benevento – “Archeologia in Cattedrale. La storia non scritta” fino al 4 Novembre

20 Ottobre, 2007
Categorie:  Mostre
Tags:  Benevento  

Si concluderà il 4 novembre la mostra “Archeologia in Cattedrale. La storia non scritta”, nell’ex convento di San Felice a Benevento. Il percorso espositivo rappresenta un concreto ed affascinante punto della situazione, degli scavi archeologici effettuati dal 2005, nella navata centrale della Cattedrale, nella parte antistante il presbiterio, e in alcuni tratti delle navate laterali. Nel corso del 2005 i saggi di scavo condotti nella parte della navata centrale antistante il presbiterio ed in alcuni settori delle navate laterali hanno restituito dati di grande interesse, che confermano il ruolo centrale assunto da quest’area in tutte le fasi e le vicende insediative della città: dall’epoca preistorica, con reperti che attestano una frequentazione del sito fin dal Neolitico Antico (VI-V millennio a.


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