Medioevo

Presentazione volume e mostra ‘Il primo miglio della via Appia’

16 Dicembre, 2011
Categorie:  Conferenze Epoca Romana Età Moderna Eventi Generale Medioevo Metodologie archeologiche Mostre Preistoria Protostoria Pubblicazioni Restauri Scavi
Tags:  archeologia   roma   via Appia  

Oggi (venerdì 16 dicembre) sarà presentato il volume “Il primo miglio della via Appia” (Croma), un" opera nata delle ricerche di studenti, laureati e dottorandi di archeologia che partecipano all’omonimo Seminario sotto la direzione scientifica di Alessandro Guidi, Daniele Manacorda, Maura Medri, Riccardo Santangeli Valenzani e Rita Volpe, in collaborazione con il Dipartimento di studi storico-artistici e archeologici dell’Università degli Studi di Roma Tre. Lo annuncia in una nota l’ufficio stampa del Seminario “Il primo miglio della via Appia”.

A COLLEFERRO RIPRENDONO GLI SCAVI AL CASTELLO DI PIOMBINARA Dopo l'interruzione estiva riaprono gli scavi archeologici al Castello di Piombinara nel Comune di Colleferro. Luned 13 settembre la Missione Archeologica del Castello di Piombinara composta dal Museo Archeologico del Territorio Toleriense di Colleferro e dalla Soc. cooperativa "Il Betilo", riavrà ufficialmente con la XIV campagna di scavo. Nella programmazione d'intervention oltre alla riunificazione dei saggi III e IV è previsto un lavoro sostanziale nell'area della chiesa castellana, già in parte individuata lo scorso anno e nell'area della XIII campagna del luglio di quest'anno. Oltre alle strutture dell'edificio, gli archeologi hanno individuato un'area di frammenti di affresco, su cui si vedeva parte del volto di una Madonna con nimbo punzonato, rientrando in una categoria che si trova nei primi del 1400. Nelle campagne precedenti era completata anche la rimozione delle sepolture pertinenti alla chiesa in un numero di trenta individui di tutte le classi d'età. La prospettiva future del scavo prevede un'interrogazione completa dell'edificio religioso, in parte compromesso dalle continuature.
A COLLEFERRO RIPRENDONO GLI SCAVI AL CASTELLO DI PIOMBINARA Dopo l'interruzione estiva riaprono gli scavi archeologici al Castello di Piombinara nel Comune di Colleferro. Luned 13 settembre la Missione Archeologica del Castello di Piombinara composta dal Museo Archeologico del Territorio Toleriense di Colleferro e dalla Soc. cooperativa "Il Betilo", riavrà ufficialmente con la XIV campagna di scavo. Nella programmazione d'intervention oltre alla riunificazione dei saggi III e IV è previsto un lavoro sostanziale nell'area della chiesa castellana, già in parte individuata lo scorso anno e nell'area della XIII campagna del luglio di quest'anno. Oltre alle strutture dell'edificio, gli archeologi hanno individuato un'area di frammenti di affresco, su cui si vedeva parte del volto di una Madonna con nimbo punzonato, rientrando in una categoria che si trova nei primi del 1400. Nelle campagne precedenti era completata anche la rimozione delle sepolture pertinenti alla chiesa in un numero di trenta individui di tutte le classi d'età. La prospettiva future del scavo prevede un'interrogazione completa dell'edificio religioso, in parte compromesso dalle continuature.

Riaprono gli scavi nel Castello di Piombinara – Colleferro (RM)

13 Settembre, 2010
Categorie:  Comunicati stampa Medioevo Nuovi Ritrovamenti Scavi Storia Cristiana
Tags:  chiesa   colleferro   Piombinara   scavo  

A COLLEFERRO SI RIPRENDONO GLI SCAVI AL CASTELLO DI PIOMBINARA Dopo l’interruzione estiva riaprono gli scavi archeologici nel Castello di Piombinara nel Comune di Colleferro. Lunedì 13 settembre la Missione Archeologica del Castello di Piombinara composta dal Museo Archeologico del Territorio Toleriense di Colleferro e dalla Soc. cooperativa “Il Betilo”, riaprirà ufficialmente con la XIV campagna di scavo. Nella programmazione d’intervento oltre alla riunificazione dei saggi III e IV è previsto un sostanziale lavoro nell’area della chiesa castellana, già in parte individuata lo scorso anno e nell’ambito della XIII campagna del luglio di quest’anno.

Un'importante scoperta di un team di archeologi tedeschi, che ha portato alla luce l'unica porta esistente nel vallo di 30 km costruito dai Vichinghi per proteggere il loro regno. Il cosiddetto "Danewerk" era un'enorme muraglia che separava il regno del popolo scandinavo da quello di Carlo Magno, una struttura larga di 3 metri costruita nel VIII secolo con massi di pietra del peso anche di un quintale. "I Vichinghi hanno trasportato milioni di pietre", ha spiegato l'archeologa Astrid Tummuscheidt, rivelando che la porta nel vallo vichingo, denominata "Wiglesdor", aveva una larghezza di 5 metri e aveva al suo fianco un'osteria con annesso bordello. Il ritrovamento nei pressi della cittadina di Haithabu, vicino a Schleswig, dove sorgeva uno degli imsediamenti più importanti dei Vichinghi, e' stato possibile dopo l'abbattimento di un vecchio albergo andato fallito, il "Cafe' Truberg". Gli scavi sono stati sponsorizzati da un colosso energetico tedesco. Per la Danimarca il "Danewerk" costituisce uno dei luoghi privilegiati dell'identita' nazionale ed in passato e' stato spesso visitato dalla regina Margrethe II e dal principe Frederik.
Un'importante scoperta di un team di archeologi tedeschi, che ha portato alla luce l'unica porta esistente nel vallo di 30 km costruito dai Vichinghi per proteggere il loro regno. Il cosiddetto "Danewerk" era un'enorme muraglia che separava il regno del popolo scandinavo da quello di Carlo Magno, una struttura larga di 3 metri costruita nel VIII secolo con massi di pietra del peso anche di un quintale. "I Vichinghi hanno trasportato milioni di pietre", ha spiegato l'archeologa Astrid Tummuscheidt, rivelando che la porta nel vallo vichingo, denominata "Wiglesdor", aveva una larghezza di 5 metri e aveva al suo fianco un'osteria con annesso bordello. Il ritrovamento nei pressi della cittadina di Haithabu, vicino a Schleswig, dove sorgeva uno degli imsediamenti più importanti dei Vichinghi, e' stato possibile dopo l'abbattimento di un vecchio albergo andato fallito, il "Cafe' Truberg". Gli scavi sono stati sponsorizzati da un colosso energetico tedesco. Per la Danimarca il "Danewerk" costituisce uno dei luoghi privilegiati dell'identita' nazionale ed in passato e' stato spesso visitato dalla regina Margrethe II e dal principe Frederik.

Scoperta porta monumentale, con osteria e bordello, nel “Danewerk”

10 Settembre, 2010
Categorie:  Curiosità Estero Medioevo Nuovi Ritrovamenti
Tags:  daneverk   scandinavia   Scavi   vichinghi  

Importante scoperta di un team di archeologi tedeschi, che ha portato alla luce l**‘unica porta esistente** nel vallo di 30 chilometri costruito dai Vichinghi a protezione del loro regno. Il cosiddetto “Danewerk” era un’enorme muraglia che separava il regno del popolo scandinavo da quello di Carlo Magno, una struttura larga 3 metri costruita nell’VIII secolo con massi di pietra del peso anche di un quintale. “I Vichinghi hanno trasportato milioni di pietre”, ha spiegato l’archeologa Astrid Tummuscheidt, rivelando che la porta nel vallo vichingo, denominata “Wiglesdor”, aveva una larghezza di 5 metri ed aveva al suo fianco un’osteria con annesso bordello.

È iniziata nell'area del castello medievale di Ahrensperg, a Biacis di Pulfero (Udine), la quarta campagna di ricerca archeologica organizzata dal dipartimento di Storia e tutela dei beni culturali dell'Università di Udine. Le ricerche dureranno circa un mese. L'obiettivo è mettere in luce completamente quanto rimane dell'edificio quadrangulare individuato durante gli scavi dello scorso anno e comprendere l'apparato difensivo del maniero in rapport col territorio. Alla campagna, diretta da Simonetta Minguzzi, insegnante di archeologia medievale, partecipa una quindicina di studenti, laureati, specialzzandi e dottorandi dell'ateneo friulano. «Le ricerche archeologiche del 2009» spiega Minguzzi "“ fanno supporre per il castello una vita e vicende più articolate di quanto riportato dalle notizie storiche in nostro possesso». La storia del castello di Ahrensperg è caratterizzata da un assedio del Conte di Gorizia nel 1306 e da una distruzione per ordine del Patriarca avvenuta nel 1364.
È iniziata nell'area del castello medievale di Ahrensperg, a Biacis di Pulfero (Udine), la quarta campagna di ricerca archeologica organizzata dal dipartimento di Storia e tutela dei beni culturali dell'Università di Udine. Le ricerche dureranno circa un mese. L'obiettivo è mettere in luce completamente quanto rimane dell'edificio quadrangulare individuato durante gli scavi dello scorso anno e comprendere l'apparato difensivo del maniero in rapport col territorio. Alla campagna, diretta da Simonetta Minguzzi, insegnante di archeologia medievale, partecipa una quindicina di studenti, laureati, specialzzandi e dottorandi dell'ateneo friulano. «Le ricerche archeologiche del 2009» spiega Minguzzi "“ fanno supporre per il castello una vita e vicende più articolate di quanto riportato dalle notizie storiche in nostro possesso». La storia del castello di Ahrensperg è caratterizzata da un assedio del Conte di Gorizia nel 1306 e da una distruzione per ordine del Patriarca avvenuta nel 1364.

Quarta campagna di scavi al castello di Ahrensperg (UD)

15 Luglio, 2010
Categorie:  Medioevo Scavi
Tags:  ahrensperg   castello medievale   Medioevo   scavo   università di udine  

È iniziata nell’area del castello medievale di Ahrensperg, a Biacis di Pulfero (Udine), la quarta campagna d’indagine archeologica organizzata dal dipartimento di Storia e tutela dei beni culturali dell’Università di Udine. Le ricerche dureranno circa un mese. L’obiettivo è mettere in luce completamente quanto rimane dell’edificio quadrangolare individuato durante gli scavi dello scorso anno e comprendere l**“apparato difensivo del maniero** in rapporto col territorio. Alla campagna, diretta da Simonetta Minguzzi, docente di Archeologia medioevale, partecipano una quindicina di studenti, laureati, specializzandi e dottorandi dell’ateneo friulano.

XXII Agosto Archeologico per la Società Friulana di Archeologia, sezione Carnica

26 Giugno, 2010
Categorie:  Comunicati stampa Conferenze Epoca Romana Eventi Medioevo Musei Protostoria Visite
Tags:  agosto archeologico   Carnia   Conferenze   Società friulana di archeologia   visite guidate  

La Società Friulana di Archeologia, Sezione Carnica-Tolmezzo, presenta dal 24 luglio al 27 agosto 2010 TOLMEZZO – Sabato 24 luglio – ore 17. 00 – Saletta Multimediale di Palazzo Frisacco, via Del Din n. 7. Presentazione ed inaugurazione del XXII Agosto Archeologico. – Saluto delle Autorità – dott. Gian Andrea CESCUTTI, Presidente della Società Friulana di Archeologia ““ onlus; – dott. Gloria VANNACCI LUNAZZI, Coordinatrice della Sezione Carnica della Società Friulana di Archeologia – onlus e dell’Agosto Archeologico;

In collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Abruzzo e il Comune di Moscufo, L'Archeoclub d'Italia – Sede di Pescara organizza nel campo delle Campi Estiva 2010 Io CAMPO SCUOLA MONASTERO DI S. SCOLASTICA MOSCUFO (PE) AGOSTO 2010 Per il prossimo estate è in programma a Moscufo, nella provincia di Pescara, a soli 30 minuti dal capoluogo, ai ruderi del monastero di S. Scolastica, un campo didattico e di ricerca organizzato dall'Archeoclub di Pescara sotto la direzione scientifica della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Abruzzo. Il campo, è alla prima edizione e offre l'opportunità di avvicinarsi al mondo dell'archeologia e conoscere temi e argomenti scientifici e accademici, a stretto contatto con i "addetti ai lavori". Sul bassopiano che costeggia il fiume Tavo, in un contesto di suggestiva bellezza, poco a monte del fiume, sono ancora visibili iresti del monastero alto-medievale di S.
In collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Abruzzo e il Comune di Moscufo, L'Archeoclub d'Italia – Sede di Pescara organizza nel campo delle Campi Estiva 2010 Io CAMPO SCUOLA MONASTERO DI S. SCOLASTICA MOSCUFO (PE) AGOSTO 2010 Per il prossimo estate è in programma a Moscufo, nella provincia di Pescara, a soli 30 minuti dal capoluogo, ai ruderi del monastero di S. Scolastica, un campo didattico e di ricerca organizzato dall'Archeoclub di Pescara sotto la direzione scientifica della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Abruzzo. Il campo, è alla prima edizione e offre l'opportunità di avvicinarsi al mondo dell'archeologia e conoscere temi e argomenti scientifici e accademici, a stretto contatto con i "addetti ai lavori". Sul bassopiano che costeggia il fiume Tavo, in un contesto di suggestiva bellezza, poco a monte del fiume, sono ancora visibili iresti del monastero alto-medievale di S.

Campo Scuola al Monastero di S. Scolastica di Moscufo (PE) – Agosto 2010

24 Giugno, 2010
Categorie:  Comunicati stampa Medioevo Scavi
Tags:  abbazia   archeoclub   monastero   moscufo   pescara   scavo  

In collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo e il Comune di Moscufo, L’Archeoclub d’Italia – Sede di Pescara organizza nell’ambito dei Campi estivi 2010 AGOSTO 2010 Per la prossima estate è in programma a Moscufo, in provincia di Pescara, a soli 30 minuti dal capoluogo, presso i ruderi del monastero di S. Scolastica, un campo didattico e di ricerca organizzato dall’Archeoclub di Pescara sotto la direzione scientifica della Soprintendenza per i Beni archeologici dell’Abruzzo.

Uomini e cose. Il “saper fare” dalla preistoria al medioevo

2 Aprile, 2010
Categorie:  Conferenze Medioevo Preistoria
Tags:  campane   Conferenze   Liguria   materie prime   scambi  

Si rinnova al Museo Civico di Diano Marina l’annuale appuntamento col Ciclo di Incontri “Liguri e Liguria antica” giunto alla sua IV edizione. Quest’anno il tema prescelto è “Uomini e cose. Il “saper fare” dalla preistoria al medioevo“: un percorso articolato in 3 conferenze che abbracciano un arco temporale che va dalla preistoria al medioevo. Ecco il calendario degli incontri, che si svolgeranno a Diano Marina (IM) a Palazzo del Parco presso la Sala Conferenze Margherita Drago:

Il progetto del Museo Archeologico del Territorio'Toleriense" di Colleferro, sin dalla sua nascita, è stato indirizzato verso una sensibilizzazione e educazione dei giovani, così come della popolazione adulta, al rispetto e valorizzazione del patrimonio culturale e artistico; ad una concezione del "bene culturale" come proprietà di tutti e non di persone e di classi. Questa politica culturale del Museo ha dato i suoi frutti nel tempo, permettendo all'istituzione di attingere ad un importante risorsa che le donazioni da parte di privati cittadini di oggetti che, in alcuni casi, hanno dato un notevole impulso alle ricerche sul territorio, esposti e messi a disposizione di tutti. In questa ottotica che va inserita un'altra donazione fatto al Museo dal Sig. Silvano Tummolo, noto giornalista e pubblicista locale. Si tratta di un oggetto di notevole valore storico: "un sigillo del Papa Innocenzo III", figura di spicco dell'Italiano medioevo e persona che ha un profondo legame con la nostra terra, se non altro per la sua nascita nel Castello di Gavignano e la discendenza dalla famiglia del Conti che caratterizzò in modo sensibile la storia di questo territorio dal XII al XV secolo. Il sigillo, bulla, era un elemento metallico ma anche di altro materiale che veniva applicato al documento scritto.
Il progetto del Museo Archeologico del Territorio'Toleriense" di Colleferro, sin dalla sua nascita, è stato indirizzato verso una sensibilizzazione e educazione dei giovani, così come della popolazione adulta, al rispetto e valorizzazione del patrimonio culturale e artistico; ad una concezione del "bene culturale" come proprietà di tutti e non di persone e di classi. Questa politica culturale del Museo ha dato i suoi frutti nel tempo, permettendo all'istituzione di attingere ad un importante risorsa che le donazioni da parte di privati cittadini di oggetti che, in alcuni casi, hanno dato un notevole impulso alle ricerche sul territorio, esposti e messi a disposizione di tutti. In questa ottotica che va inserita un'altra donazione fatto al Museo dal Sig. Silvano Tummolo, noto giornalista e pubblicista locale. Si tratta di un oggetto di notevole valore storico: "un sigillo del Papa Innocenzo III", figura di spicco dell'Italiano medioevo e persona che ha un profondo legame con la nostra terra, se non altro per la sua nascita nel Castello di Gavignano e la discendenza dalla famiglia del Conti che caratterizzò in modo sensibile la storia di questo territorio dal XII al XV secolo. Il sigillo, bulla, era un elemento metallico ma anche di altro materiale che veniva applicato al documento scritto.

Un privato cittadino dona al Museo di Colleferro un prezioso sigillo del Papa Innocenzo III

14 Marzo, 2010
Categorie:  Curiosità Medioevo Musei Nuovi Ritrovamenti Storia Cristiana
Tags:  colleferro   donazioni   innocenzo III   sigillo  

Diamo spazio ad una notizia inviataci dal MUSEO ARCHEOLOGICO DEL TERRITORIO TOLERIENSE, Colleferro, nella speranza tali atti di onestà e senso civico siano sempre più frequenti. Il progetto del Museo Archeologico del Territorio’Toleriense" di Colleferro, sin dalla sua nascita, è stato indirizzato verso una sensibilizzazione ed educazione dei giovani, cosi come della popolazione adulta al rispetto e valorizzazione del patrimonio culturale ed artistico; ad una concezione del “bene culturale” come proprietà di tutti e non di persone e di classi.

TERRASANTA! in mostra alla Commenda di Pré – Genova

16 Settembre, 2009
Categorie:  Eventi Medioevo Mostre
Tags:  Commenda di Pré   Genova   terrasanta  

Genova si dota di un nuovo spazio espositivo. E’ la Commenda di Pré, complesso architettonico splendido del medioevo genovese, antico Ospitale per viandanti e pellegrini che a Genova si imbarcavano e sbarcavano per proseguire i loro percorsi. Da quest’estate l’antico Ospitale rivive grazie ad un allestimento multimediale realizzato in collaborazione con gli attori del Teatro del Suono, i quali ci trasportano indietro nel tempo a vivere la terrasanta, il pellegrinaggio, l’epoca delle crociate.

DA PETRA A SHAWBAK. ARCHEOLOGIA DI UNA FRONTIERA

14 Settembre, 2009
Categorie:  Medioevo Mostre Nuovi Ritrovamenti
Tags:  firenze   palazzo pitti   Petra   shawak  

Rendiamo nota una segnalazione appena giunta via email. La mostra “Da Petra a Shawbak. Archeologia di una frontiera” è stata chiusa l’11 ottobre anzichè il 19, come inceve indicato nel comunicato stampa. Sarà aperta al pubblico ancora fino al 19 ottobre 2009 11 ottobre 2009 la mostra “Da Petra a Shawbak. Archeologia di una frontiera” allestita nella Limonaia di Palazzo a Pitti, nel Giardino di Boboli a Firenze (ne avevamo gia’ parlato in marzo in questo articolo).


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