Mala Archeologia

Notizia inquietante apparsa un paio di ore fa sul sito dell’ansa. A quanto pare “un pesante colonna in tufo di una casa romana nel sito archeologico di Pompei è stata trovata a terra. Intorno, frammenti sparsi.” In perfetto stile italiano gli interessati si rimbalzano accuse e già “la Cgil annuncia per venerdì un presidio all’ingresso degli Scavi ed una marcia di protesta fino alla Soprintendenza.” Trovate l’articolo ed alcune immagini a questo indirizzo: http://www.ansa.it/opencms/export/site [...] new.html_2113895580.html Aggiornamento: Della notizia ne parlano già anche all’estero dwb.fresnobee.com/24hou [...] story/3581997p-12837512c.
Notizia inquietante apparsa un paio di ore fa sul sito dell’ansa. A quanto pare “un pesante colonna in tufo di una casa romana nel sito archeologico di Pompei è stata trovata a terra. Intorno, frammenti sparsi.” In perfetto stile italiano gli interessati si rimbalzano accuse e già “la Cgil annuncia per venerdì un presidio all’ingresso degli Scavi ed una marcia di protesta fino alla Soprintendenza.” Trovate l’articolo ed alcune immagini a questo indirizzo: http://www.ansa.it/opencms/export/site [...] new.html_2113895580.html Aggiornamento: Della notizia ne parlano già anche all’estero dwb.fresnobee.com/24hou [...] story/3581997p-12837512c.

Crolla colonna a Pompei – Forse atto di vandali

22 Marzo, 2007
Categorie:  Epoca Romana Mala Archeologia

Notizia inquietante apparsa un paio di ore fa sul sito dell’ansa. A quanto pare “una pesante colonna in tufo di una casa romana nel sito archeologico di Pompei è stata trovata a terra. Intorno, frammenti sparsi.” In perfetto stile italiano gli interessati si rimbalzano accuse e già “la Cgil annuncia per venerdì un presidio all’ ingresso degli Scavi ed una marcia di protesta fino alla Soprintendenza.” Trovate l’articolo ed alcune immagini a questo indirizzo:

[LAHORE, Pakistan] - In Pakistan molti siti archeologici stanno sparendo rapidamente. Le cause sono da attribuirsi alla costruzione priva di regole di nuovi edifici, ai furti e all'incuria che sta riducendo il sbriciolamento letterale degli edifici storici. Orya Maqbool Jan, capo del dipartimento di archeologia della regione del Punjab, spiega come, nonostante le tradizioni di conservazione dei beni culturali eredità del periodo coloniale britannico, negli ultimi 50 anni le cose siano peggiorate sensibilmente. Il compito della conservazione è tornato in mano al governo federale che, con grossa negligenza, ha permesso la distruzione di 32 siti archeologici. "Le persone - dice Jan - hanno raziato i siti e costruito abitazioni al loro posto. E' una grave perdita." Le accuse mosse contro il governo federale vanno dal non aver investito neanche un euro per i necessari lavori di manutenzione e conservazione fino a non essere riusciti a proteggere i siti; in effetti esiste una legge che impedisce la costruzione di abitazioni a meno di 60 metri dai scavi, puntualmente disattesa. In foto un'immagine attuale degli Shalimar Gardens definito patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Se volete approfondire il tema, c'è un interessante articolo, in inglese, sul caso http://sg.news.yahoo.
[LAHORE, Pakistan] - In Pakistan molti siti archeologici stanno sparendo rapidamente. Le cause sono da attribuirsi alla costruzione priva di regole di nuovi edifici, ai furti e all'incuria che sta riducendo il sbriciolamento letterale degli edifici storici. Orya Maqbool Jan, capo del dipartimento di archeologia della regione del Punjab, spiega come, nonostante le tradizioni di conservazione dei beni culturali eredità del periodo coloniale britannico, negli ultimi 50 anni le cose siano peggiorate sensibilmente. Il compito della conservazione è tornato in mano al governo federale che, con grossa negligenza, ha permesso la distruzione di 32 siti archeologici. "Le persone - dice Jan - hanno raziato i siti e costruito abitazioni al loro posto. E' una grave perdita." Le accuse mosse contro il governo federale vanno dal non aver investito neanche un euro per i necessari lavori di manutenzione e conservazione fino a non essere riusciti a proteggere i siti; in effetti esiste una legge che impedisce la costruzione di abitazioni a meno di 60 metri dai scavi, puntualmente disattesa. In foto un'immagine attuale degli Shalimar Gardens definito patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Se volete approfondire il tema, c'è un interessante articolo, in inglese, sul caso http://sg.news.yahoo.

Pakistan – Degrado e abbandono stanno facendo scomparire importanti siti archeologici

21 Marzo, 2007
Categorie:  Estero Mala Archeologia

[LAHORE, Pakistan] – In Pakistan numerosi siti archeologici stanno velocemente scomparendo. Le cause sono da attribuirsi alla costruzione priva di regole di nuovi edifici, ai furti e all’incuria che sta cusando il letterale sbriciolamento degli edifici storici. Orya Maqbool Jan, capo del dipartimento di archeologia della regione del Punjab, spiega come, nonostante le tradizioni di conservazione dei beni culturali eredità del periodo coloniale britannico, negli ultimo 50 anni le cose siano peggiorate sensibilmente.

In questo post volevo risalire a una notizia apparsa oggi sul sito del Corriere della Sera dal titolo La grande città etrusca «dimenticata». Una grande città etrusca risalente al VI-Vo secolo a.C. è venuta alla luce per caso dieci anni fa mentre alla periferia est di Prato (nella frazione di Gonfienti) iniziavano gli scavi per costruire l'Interporto della Toscana Centrale, concepito come il più grande scalo merci regionale. Il sito è a rischio di abbandonare e di sepoltura sotto un eternato coltra di cemento. L'articolo è ben documentato e preciso, merita di essere letto anche per dare risalto a una situazione davvero "spiacevole". Link all'articolo: http://www.corriere.
In questo post volevo risalire a una notizia apparsa oggi sul sito del Corriere della Sera dal titolo La grande città etrusca «dimenticata». Una grande città etrusca risalente al VI-Vo secolo a.C. è venuta alla luce per caso dieci anni fa mentre alla periferia est di Prato (nella frazione di Gonfienti) iniziavano gli scavi per costruire l'Interporto della Toscana Centrale, concepito come il più grande scalo merci regionale. Il sito è a rischio di abbandonare e di sepoltura sotto un eternato coltra di cemento. L'articolo è ben documentato e preciso, merita di essere letto anche per dare risalto a una situazione davvero "spiacevole". Link all'articolo: http://www.corriere.

La città etrusca in pericolo

6 Marzo, 2007
Categorie:  Etruschi Mala Archeologia Scavi

In questo post volevo dare risalto ad una notizia apparsa oggi sul sito del Corriere della Sera dal titolo La grande città etrusca «dimenticata». Una grande città etrusca risalente al VI-Vº secolo A.C. venuta alla luce per caso dieci anni fa mentre alla periferia est di Prato (nella frazione di Gonfienti) si iniziavano gli scavi per costruire l’Interporto della Toscana Centrale, concepito come il più grande scalo merci regionale. Il sito è a rischio di abbandono e di sepoltura sotto una coltre eterna di cemento.

Una complessa operazione condotta in sinergia dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale e la Guardia di Finanza, sotto la guida della Procura della Repubblica di Roma, ha consentito di recuperare nei pressi di Fiano Romano dodici imponenti lastre di marmo lunense decorate a rilievo, la parte inferiore di una statua di togato, resti di un'inscription e numerosi elementi di cornici e decorazioni architettoniche accumulati nel terreno con l'evidente intenzione di occultarli. Maggiori dettagli: http://www.beniculturali.it/ Immagini: http://www.beniculturali.
Una complessa operazione condotta in sinergia dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale e la Guardia di Finanza, sotto la guida della Procura della Repubblica di Roma, ha consentito di recuperare nei pressi di Fiano Romano dodici imponenti lastre di marmo lunense decorate a rilievo, la parte inferiore di una statua di togato, resti di un'inscription e numerosi elementi di cornici e decorazioni architettoniche accumulati nel terreno con l'evidente intenzione di occultarli. Maggiori dettagli: http://www.beniculturali.it/ Immagini: http://www.beniculturali.

Rilievo Gladiatorio di Fiano Romano

18 Febbraio, 2007
Categorie:  Epoca Romana Mala Archeologia

Una complessa operazione condotta in sinergia dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale e la Guardia di Finanza, sotto la guida della Procura della Repubblica di Roma, ha consentito di recuperare nei pressi di Fiano Romano dodici imponenti lastre di marmo lunense decorate a rilievo, la parte inferiore di una statua di togato, resti di un’iscrizione e numerosi elementi di cornici e decorazioni architettoniche accumulati nel terreno con l’evidente intenzione di occultarli.

Scovato nuovo tesoro nella villa di….un orafo!!

17 Gennaio, 2007
Categorie:  Mala Archeologia

È stato trovato ad Arezzo dalla Guardia di Finanza un vero e proprio tesoro a casa di un orafo appassionato di archeologia. L’orafo aveva comprato da due antiquari, anch’essi arrestati, innumerevoli opere romane ed etrusche, tra cui “il busto di un felino in tufo di epoca etrusca risalente al VI secolo a.C., un sarcofago in marmo di epoca romana del II secolo d.C; un’ola etrusca del VII secolo a.C, una serie di capitelli corinzi del I secolo dopo Cristo, urne cinerarie, colonne e statue romane tra le quali spicca quella di Attis risalente al II secolo d.

Scavo abusivo a Pantelleria

15 Novembre, 2006
Categorie:  Mala Archeologia Medioevo

Appena scoperto uno scavo abusivo a Pantelleria dai carabinieri dell’isola, con il Nucleo tutela del Patrimonio Culturale di Trapani. È stata trovata una necropoli bizantina con otto tombe senza corredo ed un sito di epoca punico-romana con tracce di pavimentazioni, muri e tre cisterne. Lo scavo clandestino era portato avanti da tre persone, di cui un pregiudicato, ora accusati di danneggiamento del patrimonio artistico e ricettazione. Comunque gli studiosi ringraziano per il buon lavoro svolto sul campo…

Sito archeologico sotto discarica abusiva

14 Ottobre, 2006
Categorie:  Epoca Romana Mala Archeologia

Bari, 13 ott. (Adnkronos) – Resti di insediamenti romani di epoca repubblicana (II secolo a.C.) sono stati scoperti dai militari della guardia di finanza del Comando provincile di Bari sotto una discarica abusiva di rifiuti pericolosi. L’insediamento archeologico e’ stato definito di notevole interesse storico dalla soprintendenza dei Beni Culturali. L’area di 100 mila metri quadrati e’ stata sottoposta a sequestro. Tre persone sono state denunciate.


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