Epoca Romana

Dopo il grande interesse suscitato dalla segnalazione dell'apertura delle Catacombe dei Santi Marcellino e Pietro lo scorso 13 ottobre 2007, riportiamo con piacere la notizia delle nuove prime aperture in programma dal 5 all'8 giugno: Nei luoghi dove è avvenuta l'esplorazione in video di Alberto Angela su RAI 1 – Superquark, riaprono al pubblico le straordinarie Catacombe dei Santi Marcellino e Pietro "Ad due Lauros", la terza per estensione in Roma. Nota come un percorso unico al mondo per la ricchezza di pitture policrome, definito dagli archeologi "pinacoteca sotterranea" dell'arte romana e paleo-cristiana, sono anche insigne meta del pellegrinaggio che si riconosce nell'essenza spirituale del cristianesimo. Situated in Via Casilina, 641, nel complesso archeologico prospiciente il Mausoleo di S. Elena che include l'omonima chiesa settecentesca, vicino al parco di Villa De Sanctis, saranno nuovamente aperte dal 5 all'8 giugno 2008 per gruppi limitati di visitatori condotti da una guida qualificata. Catacombe dei SS.
Dopo il grande interesse suscitato dalla segnalazione dell'apertura delle Catacombe dei Santi Marcellino e Pietro lo scorso 13 ottobre 2007, riportiamo con piacere la notizia delle nuove prime aperture in programma dal 5 all'8 giugno: Nei luoghi dove è avvenuta l'esplorazione in video di Alberto Angela su RAI 1 – Superquark, riaprono al pubblico le straordinarie Catacombe dei Santi Marcellino e Pietro "Ad due Lauros", la terza per estensione in Roma. Nota come un percorso unico al mondo per la ricchezza di pitture policrome, definito dagli archeologi "pinacoteca sotterranea" dell'arte romana e paleo-cristiana, sono anche insigne meta del pellegrinaggio che si riconosce nell'essenza spirituale del cristianesimo. Situated in Via Casilina, 641, nel complesso archeologico prospiciente il Mausoleo di S. Elena che include l'omonima chiesa settecentesca, vicino al parco di Villa De Sanctis, saranno nuovamente aperte dal 5 all'8 giugno 2008 per gruppi limitati di visitatori condotti da una guida qualificata. Catacombe dei SS.

Apertura straordinaria Catacombe SS. Marcellino e Pietro a Giugno 2008

23 Maggio, 2008
Categorie:  Epoca Romana Visite
Tags:  catacombe   roma  

Dopo il grande interesse suscitato dalla segnalazione dell’apertura delle Catacombe dei Santi Marcellino e Pietro lo scorso 13 ottobre 2007, riportiamo con piacere la notizia delle nuove aperture primaverili in programma dal 5 all’8 giugno: Nei luoghi dove è avvenuta l’esplorazione in video di Alberto Angela su RAI 1 – Superquark, riaprono al pubblico le straordinarie Catacombe dei Santi Marcellino e Pietro “Ad duas Lauros”, le terze per estensione in Roma.

Cremona – 12.000 euro per lo scavo di Bedriacum

18 Maggio, 2008
Categorie:  Epoca Romana Scavi
Tags:  Bedriacum   cremona  

(Adnkronos) – Ammonta a 12 mila euro lo stanziamento della Giunta regionale, su proposta dell’Assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Massimo Zanello, a favore dell’Università Statale di Milano, per la realizzazione del progetto “Ricerche a Calvatone, Cremona, archeologia e nuove tecnologie“. Il progetto interessa il “vicus” (villaggio) romano di Bedriacum situato a due chilometri da Calvatone, in provincia di Cremona, posto in posizione chiave nella Pianura Padana alla convergenza tra la via Postumia, che univa Genova ad Aquileia, e il fiume Oglio, ove l’Università opera da 20 anni (a questo proposito è disponibile il volume “Cremona e Bedriacum in età romana.

Un busto in marmo di Giulio Cesare è stato scoperto nel sud della Francia, nei fondali del Rodano, ad Arles, città romana che il condottiero aveva fondato nel 46 avanti Cristo. Il busto rappresenta Cesare con la calvizie e le rughe e, secondo il ministero della Cultura francese, è tipico dei ritratti realistici dell'era repubblicana. Si tratta del primo busto conosciuto realizzato con il generale ancora vivente. La scoperta è stata fatta fra il settembre e l'ottobre dell'anno scorso da alcuni subacquei impegnati negli scavi archeologici nella zona. «Presumo che il busto sia stato gettato nel fiume dopo l'assassinio di Giulio Cesare perché al tempo non sarebbe stato conveniente essere considerato un suo seguace», ha affermato Luc Long, l'archeologo che ha diretto i scavi. Il generale e dittatore romano Giulio Cesare era stato assassinato nel 44 avanti Cristo a seguito della cospirazione di alcuni senatori repubblicani. _Fonte:__ [http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/... ](http://www.ilsole24ore.
Un busto in marmo di Giulio Cesare è stato scoperto nel sud della Francia, nei fondali del Rodano, ad Arles, città romana che il condottiero aveva fondato nel 46 avanti Cristo. Il busto rappresenta Cesare con la calvizie e le rughe e, secondo il ministero della Cultura francese, è tipico dei ritratti realistici dell'era repubblicana. Si tratta del primo busto conosciuto realizzato con il generale ancora vivente. La scoperta è stata fatta fra il settembre e l'ottobre dell'anno scorso da alcuni subacquei impegnati negli scavi archeologici nella zona. «Presumo che il busto sia stato gettato nel fiume dopo l'assassinio di Giulio Cesare perché al tempo non sarebbe stato conveniente essere considerato un suo seguace», ha affermato Luc Long, l'archeologo che ha diretto i scavi. Il generale e dittatore romano Giulio Cesare era stato assassinato nel 44 avanti Cristo a seguito della cospirazione di alcuni senatori repubblicani. _Fonte:__ [http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/... ](http://www.ilsole24ore.

Ritrovata ad Arles (FR) la più antica statua di Giulio Cesare

17 Maggio, 2008
Categorie:  Epoca Romana Estero Nuovi Ritrovamenti
Tags:  Arles   Busto   Francia   Giulio Cesare  

Un busto in marmo di Giulio Cesare è stato scoperto nel sud della Francia, nei fondali del Rodano, ad Arles, città romana che il condottiero aveva fondato nel 46 avanti Cristo. Il busto rappresenta Cesare con la calvizie e le rughe e, secondo il ministero della Cultura francese, è tipico dei ritratti realistici dell’era repubblicana. Si tratta del primo busto conosciuto realizzato con il generale ancora vivente. La scoperta è stata fatta fra il settembre e l’ottobre dell’anno scorso da alcuni subacquei impegnati negli scavi archeologici nella zona.

Aspetti e problemi della romanizzazione. Venetia, Histria e arco alpino orientale: un convegno ad Aquileia-Grado

8 Maggio, 2008
Categorie:  Conferenze Epoca Romana
Tags:  Aquileia   Grado  

Il Centro di Antichità Altoadriatiche, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze dell’Antichità e con la Scuola di Specializzazione in Archeologia dell’Università degli Studi di Trieste, organizza nei giorni 15-17 maggio 2008, nell’ambito della XXXIX Settimana di Studi Aquileiesi, un convegno dal titolo “Aspetti e problemi della romanizzazione. Venetia, Histria e arco alpino orientale“. L’incontro nasce con lo scopo di fare il punto della situazione sulle attuali conoscenze circa le prime fasi della presenza romana nei territori di quella che sarà la Regio X al fine di capire le dinamiche della romanizzazione.

L'Archeoclub d'Italia Onlus sede Mentana-Monterotondo in collaborazione con il Museo Archeologico Territoriale di Monterotondo organizza, nell'estate 2008, una campagna di ricerca archeologica presso l'area archeologica della via Nomentum-Eretum in locali Tor Mancina, Monterotondo (RM). L'attività è rivolta in pari modo a studenti delle discipline dei Beni Culturali, a quelli degli Istituti Superiori e ad appassionati di archeologia, giovani o adulti. Non sono quindi richieste competenze preliminari, e l'attività sarà diretta e seguita in ogni momento da archeologi professionisti che garanteranno la scientificità delle tecniche di indagine. La campagna si scadenza dal 9 giugno al 4 luglio, dal lunedì al venerdì. La partecipazione è un numero chiuso e gratis. A tutti i partecipanti verrà rilasciato un attestato di partecipazione. Scadenza registration 16 maggio 2008. Per informazione e prenotazioni Archeoclub 06/9091245, archeoclubmm@hotmail.com; Museo Archeologico 06/9061490./archeoclubmm@hotmail.
L'Archeoclub d'Italia Onlus sede Mentana-Monterotondo in collaborazione con il Museo Archeologico Territoriale di Monterotondo organizza, nell'estate 2008, una campagna di ricerca archeologica presso l'area archeologica della via Nomentum-Eretum in locali Tor Mancina, Monterotondo (RM). L'attività è rivolta in pari modo a studenti delle discipline dei Beni Culturali, a quelli degli Istituti Superiori e ad appassionati di archeologia, giovani o adulti. Non sono quindi richieste competenze preliminari, e l'attività sarà diretta e seguita in ogni momento da archeologi professionisti che garanteranno la scientificità delle tecniche di indagine. La campagna si scadenza dal 9 giugno al 4 luglio, dal lunedì al venerdì. La partecipazione è un numero chiuso e gratis. A tutti i partecipanti verrà rilasciato un attestato di partecipazione. Scadenza registration 16 maggio 2008. Per informazione e prenotazioni Archeoclub 06/9091245, [email protected]; Museo Archeologico 06/9061490./archeoclubmm@hotmail.

Dal 9 giugno al 4 luglio scavo volontario (gratuito) presso l'area archeologica della via Nomentum-Eretum in località Tor Mancina, Monterotondo (RM)

3 Maggio, 2008
Categorie:  Comunicati stampa Epoca Romana Scavi
Tags:  monterotondo   roma  

L"Archeoclub d’Italia Onlus sede Mentana-Monterotondo in collaborazione con il Museo Archeologico Territoriale di Monterotondo organizza, nell’estate 2008, una campagna di ricerca archeologica presso l’area archeologica della via Nomentum-Eretum in località Tor Mancina, Monterotondo (RM). L’attività è rivolta in pari modo a studenti delle discipline dei Beni Culturali, a quelli degli Istituti Superiori ed ad appassionati di archeologia, giovani o adulti. Non sono quindi richieste competenze preliminari, e l’attività sarà diretta e seguita in ogni momento da archeologi professionisti che garantiranno la scientificità delle tecniche di indagine.

19 April 2008 la Soprintendente del Mare – Sebastiano Tusa, dirigente del Servicio Rilievo e Progettazione – Gaetano Lino e il funzionario archaeologo Nicolò Bruno, hanno fatto un'investigazione subacquea in locali Lido di Valderice (TP) following la segnalazione di un subacqueo, Battista Grillo, venuto alla Soprintendente del Mare on 14 April u.s. Nella segnalazione il subacqueo declarava che, nel corso di una battuta di pesca aveva avvertito un relitto di nave, probabilmente antico, data la presenza di frammenti ceramici nella zona. Il relitto giace a circa 250 metri dalla costa ad una profondità di circa 4 metri su un fondale di sabbia e rocce, al limite del ciglio relativo al plateau che da quel punto, con un'altezza media di 1 metro, arriva alla riva. Da una prima ricostruzione il naufragio potrebbe essere provocato da condizioni meteo-marine che hanno reso ingovernabile la nave facendola rovinare sul ciglio della platea, causando l'affondamento lungo l'orlata.
19 April 2008 la Soprintendente del Mare – Sebastiano Tusa, dirigente del Servicio Rilievo e Progettazione – Gaetano Lino e il funzionario archaeologo Nicolò Bruno, hanno fatto un'investigazione subacquea in locali Lido di Valderice (TP) following la segnalazione di un subacqueo, Battista Grillo, venuto alla Soprintendente del Mare on 14 April u.s. Nella segnalazione il subacqueo declarava che, nel corso di una battuta di pesca aveva avvertito un relitto di nave, probabilmente antico, data la presenza di frammenti ceramici nella zona. Il relitto giace a circa 250 metri dalla costa ad una profondità di circa 4 metri su un fondale di sabbia e rocce, al limite del ciglio relativo al plateau che da quel punto, con un'altezza media di 1 metro, arriva alla riva. Da una prima ricostruzione il naufragio potrebbe essere provocato da condizioni meteo-marine che hanno reso ingovernabile la nave facendola rovinare sul ciglio della platea, causando l'affondamento lungo l'orlata.

Trapani – Ritrovato relitto di nave: prime immagini

24 Aprile, 2008
Categorie:  Epoca Romana Nuovi Ritrovamenti
Tags:  anfore   archeologia subacquea   nave   relitto   trapani  

Il 19 aprile 2008 il Soprintendente del Mare – Sebastiano Tusa, il Dirigente del Servizio Rilievo e Progettazione – Gaetano Lino e il funzionario archeologo Nicolò Bruno, hanno effettuato una prospezione subacquea in località Lido di Valderice (TP) a seguito della segnalazione di un subacqueo, Battista Grillo, pervenuta alla Soprintendenza del Mare il 14 aprile u.s. Nella segnalazione il subacqueo dichiarava che, nel corso di una battuta di pesca aveva avvistato un relitto di nave, probabilmente antico, data la presenza di frammenti ceramici nella zona.

“Rosso Pompeiano” in mostra fino al 1º giugno

18 Aprile, 2008
Categorie:  Epoca Romana Mostre
Tags:  Museo Nazionale Romano   Palazzo Massimo alle Terme   roma  

E’ stata prorogata fino al 1 giugno 2008 la mostra “Rosso Pompeiano“, ospitata a Palazzo Massimo alle Terme (Roma). La mostra costituisce un’occasione unica per vedere un ampio saggio della pittura parietale di età romana, la branca dell’arte romana meno documentata, ma conosciuta per la maggior parte proprio grazie agli affreschi delle domus e delle ville di Pompei e dell’area vesuviana. Proprio Palazzo Massimo alle Terme ospita, tra l’altro in esposizione permanente, gli affreschi della Villa di Livia.

Dopo l'esemplare ritrovato a Grado (GO) qualche tempo fa, diamo spazio alla notizia di una nuova ancora emersa dal mare nostrum. A seguito di una segnalazione del Dott. Giuseppe Donato, subacqueo di Messina, la Soprintendenza del Mare ha allertato la Capitaneria di Porto di Milazzo "" Ufficio locale di Patti per realizzare il recupero di un'ancora in piombo. L'ancora, trovata in pericolo di trafugamento nei fondali di Capo Schinò (Gioiosa Marea), è stata recuperata il 9 aprile con la coordinamento della Soprintendenza del Mare a cura di Philippe Tisseyre archaeologo del Ministero Beni Archeologici e con la collaborazione del scopritore Giuseppe Donato. L'ancora della lunghezza di 1.96 metri e di un peso approssimativo di 270 Kg risalente al periodo romano, si trovava su un fondale di sabbia mischiata a circa 14 metri, visibilmente decontestualizzata; il reperto non presenta registrazioni o decorazioni ed è del tipo a cassa senza perno. Dopo il recupero l'ancora è stata trasportata presso i locali della Capitaneria di Porto di Milazzo a cura dei militari coordinati dal Tenente di Vascello Michele Messina e dal Capo di I cl.
Dopo l'esemplare ritrovato a Grado (GO) qualche tempo fa, diamo spazio alla notizia di una nuova ancora emersa dal mare nostrum. A seguito di una segnalazione del Dott. Giuseppe Donato, subacqueo di Messina, la Soprintendenza del Mare ha allertato la Capitaneria di Porto di Milazzo "" Ufficio locale di Patti per realizzare il recupero di un'ancora in piombo. L'ancora, trovata in pericolo di trafugamento nei fondali di Capo Schinò (Gioiosa Marea), è stata recuperata il 9 aprile con la coordinamento della Soprintendenza del Mare a cura di Philippe Tisseyre archaeologo del Ministero Beni Archeologici e con la collaborazione del scopritore Giuseppe Donato. L'ancora della lunghezza di 1.96 metri e di un peso approssimativo di 270 Kg risalente al periodo romano, si trovava su un fondale di sabbia mischiata a circa 14 metri, visibilmente decontestualizzata; il reperto non presenta registrazioni o decorazioni ed è del tipo a cassa senza perno. Dopo il recupero l'ancora è stata trasportata presso i locali della Capitaneria di Porto di Milazzo a cura dei militari coordinati dal Tenente di Vascello Michele Messina e dal Capo di I cl.

Ancora un’ancora romana. Il reperto ritrovato a Capo Schinò (ME)

17 Aprile, 2008
Categorie:  Epoca Romana Nuovi Ritrovamenti
Tags:  ancora   archeologia subacquea  

Dopo l’esemplare ritrovato a Grado (GO) qualche tempo fa, diamo spazio alla notizia di una nuova ancora emersa dal mare nostrum. A seguito di una segnalazione del Dott. Giuseppe Donato, subacqueo di Messina, la Soprintendenza del Mare ha allertato la Capitaneria di Porto di Milazzo ““ Ufficio locale di Patti per effettuare il recupero di un”ancora in piombo. L’ancora, trovata in pericolo di trafugamento nei fondali di Capo Schinò (Gioiosa Marea), è stata recuperata il 9 aprile con il coordinamento della Soprintendenza del Mare a cura di Philippe Tisseyre archeologo del Servizio Beni Archeologici e con la collaborazione dello scopritore Giuseppe Donato.

La più grande pittura pompeiana di paesaggio finora conosciuta rinvenuta in casa di Jacques Marcoux

2 Aprile, 2008
Categorie:  Comunicati stampa Epoca Romana Mala Archeologia
Tags:  Oplontis   Vesuvio  

Riportiamo all’attenzione dei lettori la recente notizia del ritrovamento di quella che è già stata definita “la più grande pittura pompeiana di paesaggio finora conosciuta“. Ritrovamento effettuato non, come si potrebbe immaginare, in una recente campagna di scavo, ma, come troppo spesso accade, nella casa di un noto collezionista d’arte parigino. L’affresco è attualmente visibile all’interno della mostra “Rosso Pompeiano“, Palazzo Massimo alle Terme – Largo di Villa Peretti, 1 – Roma (Orari: Martedì – domenica 9,00 – 19,45.

Palatino – Riapre la domus di Augusto, il tempio di Romolo, la Casa delle Vestali …

10 Marzo, 2008
Categorie:  Epoca Romana Visite
Tags:  domus di Augusto   palatino   roma  

Riapre il magnifico tempio di Romolo, dalle colonne di porfido che incorniciano un portone in bronzo dell’antica Roma chiuso da una vita. E dirimpetto, sull’altro lato della via Sacra, si schiude la Casa delle Vestali, la dimora delle sacerdotesse vergini fino a oggi visitabile solo da lontano e solo in parte. Mentre preclusi completamente al pubblico erano da alcuni anni i templi sorti nel Foro dell’Urbe cristianizzata: Santa Maria Antiqua – con la sua celebre parete palinsesto, testo sacro della pittura altomedievale – e l’attiguo Oratorio dei Quaranta Martiri, con l’affresco absidale dell’ottavo secolo che racconta le gesta e la strage dei soldati condannati a morire nelle acque gelate di un lago in Armenia.


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