Epoca Romana

Un gruppo di archeologi dell'Institut National de Recherches Archéologiques Préventives (INRAP) ha annunciato la scoperta di una cantina vecchia di 1.900 anni nella Valle del Rodano.
Un gruppo di archeologi dell'Institut National de Recherches Archéologiques Préventives (INRAP) ha annunciato la scoperta di una cantina vecchia di 1.900 anni nella Valle del Rodano.

Scoperta cantina di oltre 1900 anni fa in Francia

16 Gennaio, 2024
Categorie:  Curiosità Estero Nuovi Ritrovamenti Scavi Epoca Romana
Tags:  vino   cantina   francia   rodano   La Tène   Età del Ferro  

Un gruppo di archeologi dell’Institut National de Recherches Archéologiques Préventives (INRAP) ha annunciato la scoperta di una cantina vecchia di 1.900 anni nella Valle del Rodano, una delle regioni vinicole più prestigiose del paese. Situata vicino alla città di Laveyron, le rovine si estendono per quattro acri. I resti sono stati scoperti per la prima volta nel maggio 2023, quando il sito veniva scavato per la costruzione di un parcheggio per la Saica Group, un’azienda produttrice di carta riciclata.

Ecco la nostra selezione di 12 scoperte archeologiche che hanno marcato il 2023: Un'affresco di pizza a Pompei Un archaeologo dilettante ha decifrato un codice d'arte rupestre: In Francia, un archaeologo dilettante ha decifrato un sistema di proto-scrittura su un dipinto nella Grotta di Lascaux, che predirebbe agli altri di almeno 10.000 anni. (link) Statua di Ercole in un fognario romano: Lavoratori a Roma hanno scoperto una statua di marmo di Ercole, che potrebbe raffigurare l'Imperatore Gaius Messius Quintus Traianus Decius, in un tubo fognario sotto la Via Appia. (link) Ciondolo del XVI secolo collegato a Re Enrico VIII: Nel Regno Unito, un ricercatore con un rilevatore di metallo ha scoperto un ciondolo d'oro del 1521, collegato a Enrico VIII e Caterina d'Aragona. (link) Strumenti musicali vecchi di 2.000 anni in Vietnam: Ricercatori hanno identificato due corne di cervo in un museo vietnamita come antichi cordofoni, strumenti chiave nella musica tradizionale.
Ecco la nostra selezione di 12 scoperte archeologiche che hanno marcato il 2023: Un'affresco di pizza a Pompei Un archaeologo dilettante ha decifrato un codice d'arte rupestre: In Francia, un archaeologo dilettante ha decifrato un sistema di proto-scrittura su un dipinto nella Grotta di Lascaux, che predirebbe agli altri di almeno 10.000 anni. (link) Statua di Ercole in un fognario romano: Lavoratori a Roma hanno scoperto una statua di marmo di Ercole, che potrebbe raffigurare l'Imperatore Gaius Messius Quintus Traianus Decius, in un tubo fognario sotto la Via Appia. (link) Ciondolo del XVI secolo collegato a Re Enrico VIII: Nel Regno Unito, un ricercatore con un rilevatore di metallo ha scoperto un ciondolo d'oro del 1521, collegato a Enrico VIII e Caterina d'Aragona. (link) Strumenti musicali vecchi di 2.000 anni in Vietnam: Ricercatori hanno identificato due corne di cervo in un museo vietnamita come antichi cordofoni, strumenti chiave nella musica tradizionale.

Le 12 scoperte archeologiche del 2023

2 Gennaio, 2024
Categorie:  Curiosità Egizi Epoca Romana Estero Generale Medioevo Nuovi Ritrovamenti Scavi

Ecco la nostra selezione di 12 scoperte archeologiche che hanno marcato il 2023: Un archeologo dilettante decifra un codice di arte rupestre: In Francia, un archeologo dilettante ha decifrato un sistema di proto-scrittura su un dipinto nella Grotta di Lascaux, che predaterebbe gli altri di almeno 10.000 anni. (link) Statua di Ercole in un fognario romano: Lavoratori a Roma hanno scoperto una statua di marmo di Ercole, che potrebbe raffigurare l’Imperatore Gaius Messius Quintus Traianus Decius, in un tubo fognario sotto la Via Appia.

Il mosaico, che appartiene a una grande Domus aristocratica, ha catturato l'interesse del mondo dell'arte mondiale. Ne stanno parlando Artnet (USA), Hyperallergic (USA) e anche la testata France24 (in Inglese). Per chi aveva perso la notizia, ecco un breve riassunto della scoperta: Una notevole scoperta è stata fatta vicino al famoso Colosseo di Roma, dove gli archeologi hanno scoperto una stravagante casa romana con un straordinario mosaico. Questo mosaico, un sorprendente esempio dell'arte antica romana, è composto da conchiglie, marmo e prezioso vetro. Raffigura vividamente tre grandi navi che navigano attraverso le onde, avanzando verso una città costiera, che potrebbe simboleggiare le vittorie navale. Il sito di questa scoperta è una lussuosa casa romana antica, nota come casa, che è stata rivelata nel Parco Archeologico del Colosseo. Questa casa, risalente al periodo repubblicano di Roma, è notevole non solo per la sua età, ma anche per l'eccezionale conservazione del suo mosaico, che ora testimonia l'opulenza e la sofisticazione artistica del suo tempo.
Il mosaico, che appartiene a una grande Domus aristocratica, ha catturato l'interesse del mondo dell'arte mondiale. Ne stanno parlando Artnet (USA), Hyperallergic (USA) e anche la testata France24 (in Inglese). Per chi aveva perso la notizia, ecco un breve riassunto della scoperta: Una notevole scoperta è stata fatta vicino al famoso Colosseo di Roma, dove gli archeologi hanno scoperto una stravagante casa romana con un straordinario mosaico. Questo mosaico, un sorprendente esempio dell'arte antica romana, è composto da conchiglie, marmo e prezioso vetro. Raffigura vividamente tre grandi navi che navigano attraverso le onde, avanzando verso una città costiera, che potrebbe simboleggiare le vittorie navale. Il sito di questa scoperta è una lussuosa casa romana antica, nota come casa, che è stata rivelata nel Parco Archeologico del Colosseo. Questa casa, risalente al periodo repubblicano di Roma, è notevole non solo per la sua età, ma anche per l'eccezionale conservazione del suo mosaico, che ora testimonia l'opulenza e la sofisticazione artistica del suo tempo.

La scoperta del nuovo mosaico nei pressi del Colosseo sta facendo il giro del mondo

22 Dicembre, 2023
Categorie:  Epoca Romana Generale Scavi

Il mosaico, appartenente ad una grande Domus aristocratica, ha catturato l’interesse del mondo dell’arte mondiale. Ne stanno parlando Artnet (USA), Hyperallergic (USA) ed anche la testata francese France24 (in Inglese). Per chi si fosse perso la notizia, ecco un breve riassunto della scoperta: Una scoperta notevole è stata fatta vicino al famoso Colosseo di Roma, dove gli archeologi hanno scoperto una stravagante casa romana con un mosaico straordinario. Questo mosaico, un sorprendente esempio dell’arte romana antica, è composto da conchiglie, marmo e vetro prezioso.

Circa 1.800 anni fa, le truppe romaniche usavano proiettili di fionda “fischianti” come “arma di terrore” contro i loro nemici barbari, secondo gli archeologi che hanno trovato i proiettili di piombo fuso in un sito in Scozia. Pesanti circa 1 oncia (30 grammi), in ciascuno dei proiettili era stato ricavato un foro passante di 0,2 pollici (5 mm) che i ricercatori pensano sia stato progettato per dare ai proiettili un ronzio o sibilo tagliente in volo. I proiettili sono stati trovati recentemente al Burnswark Hill nel sud-ovest della Scozia, dove nel secondo secolo dC ha avuto luogo un massaccio attacco romano contro i nativi.
Circa 1.800 anni fa, le truppe romaniche usavano proiettili di fionda “fischianti” come “arma di terrore” contro i loro nemici barbari, secondo gli archeologi che hanno trovato i proiettili di piombo fuso in un sito in Scozia. Pesanti circa 1 oncia (30 grammi), in ciascuno dei proiettili era stato ricavato un foro passante di 0,2 pollici (5 mm) che i ricercatori pensano sia stato progettato per dare ai proiettili un ronzio o sibilo tagliente in volo. I proiettili sono stati trovati recentemente al Burnswark Hill nel sud-ovest della Scozia, dove nel secondo secolo dC ha avuto luogo un massaccio attacco romano contro i nativi.

Proiettili di fionda “fischianti”, le armi di terrore romane

10 Aprile, 2017
Categorie:  Curiosità Epoca Romana Estero Nuovi Ritrovamenti

Circa 1.800 anni fa, le truppe romane usavano proiettili di fionda “fischianti” come “arma di terrore” contro i loro nemici barbari, secondo gli archeologi che hanno trovato i proiettili di piombo fuso in un sito in Scozia. Pesanti circa 1 oncia (30 grammi), in ciascuno dei proiettili era stato ricavato un foro passante di 0,2 pollici (5 mm) che i ricercatori pensano sia stato progettato per dare ai proiettili un ronzio o sibilo tagliente in volo.

Il più antico castrum romano è stato scoperto non lontano da Trieste da un team di ricercatori italiano: secondo gli studiosi potrebbe essere quello descritto da Tito Livio in uno dei capitoli della sua raccolta Ab Urbe Condita. L'accampamento è stato individuato grazie alla rielaborazione dei dati Lidar acquisiti a bordo di un elicottero, e se future prospezioni geofisiche e scavi dovessero confermare le prime ipotesi degli studiosi, il forte triestino sarebbe con ogni probabilità più antico di almeno 100 anni dell'accampamento romano finora ritenuto il più antico: quello identificato nel 2012 a Hermeskeil, in Germania, e riferibile alle guerre galliche.
Il più antico castrum romano è stato scoperto non lontano da Trieste da un team di ricercatori italiano: secondo gli studiosi potrebbe essere quello descritto da Tito Livio in uno dei capitoli della sua raccolta Ab Urbe Condita. L'accampamento è stato individuato grazie alla rielaborazione dei dati Lidar acquisiti a bordo di un elicottero, e se future prospezioni geofisiche e scavi dovessero confermare le prime ipotesi degli studiosi, il forte triestino sarebbe con ogni probabilità più antico di almeno 100 anni dell'accampamento romano finora ritenuto il più antico: quello identificato nel 2012 a Hermeskeil, in Germania, e riferibile alle guerre galliche.

Scoperto a Trieste il più antico accampamento romano

4 Ottobre, 2016
Categorie:  Epoca Romana Nuove Tecnologie Nuovi Ritrovamenti

Il più antico castrum romano è stato scoperto non lontano da Trieste da un team di ricercatori italiani: secondo gli studiosi potrebbe essere quello descritto da Tito Livio in uno dei capitoli della sua raccolta Ab Urbe Condita. L’accampamento è stato individuato grazie alla rielaborazione dei dati Lidar acquisiti a bordo di un elicottero, e se le future prospezioni geofisiche e gli scavi dovessero confermare le prime ipotesi degli studiosi, il forte triestino sarebbe con ogni probabilità più antico di almeno 100 anni dell’accampamento romano finora ritenuto il più antico: quello identificato nel 2012 a Hermeskeil, in Germania, e riferibile alle guerre galliche.

La Grecia stupisce ancora. Dopo l'incredibile scoperta della sepoltura di un guerriereo miceneo, un'enorme quantità di navi antiche è stata rinvenuta vicino a un gruppo di isole greche. Questa scoperta può aiutare a gettare luce sull'organizzazione dei trasporti marini e delle rotte all'interno del Mediterraneo orientale. E le ricerche sono appena iniziate! Un gruppo di archeologi greci e americani a settembre è stato diretto sull'area del rinvenimento nell'arcipelago di Fourni nell'Egeo orientale da pescatori locali. Le 22 navi ritrovate in un'area di 17 miglia sono eccezionali sia per la quantità sbalorditiva di reperti che per l'epoca in cui appartengono i relitti. La più antica è stata infatti data al periodo arcaico (700-480 aC) e la più recente al sedicesimo secolo. Sono presenti navi del periodo classico, ellenistico, medievale, mentre 12 navi su 22 sono tardoromane (300-600 dC). Il team ha studiato solo il 5% della costa di Fourni, ma i pescatori locali hanno altre informazioni da offrire ai ricercatori. Tutte le navi erano mercantile in rotte di connessione tra Anatolia, Samos, il Mar Nero e Ridi, Cipro e Egitto.
La Grecia stupisce ancora. Dopo l'incredibile scoperta della sepoltura di un guerriereo miceneo, un'enorme quantità di navi antiche è stata rinvenuta vicino a un gruppo di isole greche. Questa scoperta può aiutare a gettare luce sull'organizzazione dei trasporti marini e delle rotte all'interno del Mediterraneo orientale. E le ricerche sono appena iniziate! Un gruppo di archeologi greci e americani a settembre è stato diretto sull'area del rinvenimento nell'arcipelago di Fourni nell'Egeo orientale da pescatori locali. Le 22 navi ritrovate in un'area di 17 miglia sono eccezionali sia per la quantità sbalorditiva di reperti che per l'epoca in cui appartengono i relitti. La più antica è stata infatti data al periodo arcaico (700-480 aC) e la più recente al sedicesimo secolo. Sono presenti navi del periodo classico, ellenistico, medievale, mentre 12 navi su 22 sono tardoromane (300-600 dC). Il team ha studiato solo il 5% della costa di Fourni, ma i pescatori locali hanno altre informazioni da offrire ai ricercatori. Tutte le navi erano mercantile in rotte di connessione tra Anatolia, Samos, il Mar Nero e Ridi, Cipro e Egitto.

22 navi scoperte nei fondali greci… ed è solo l’inizio

6 Novembre, 2015
Categorie:  Curiosità Epoca Romana Estero Medioevo Nuovi Ritrovamenti Periodo Greco Scavi

La Grecia stupisce ancora. Dopo l’incredibile ritrovamento della sepoltura di un guerriero miceneo, un’enorme quantità di navi antiche è stata rinvenuta vicino ad un gruppo di isole greche. Questa scoperta può aiutare a gettare luce sull’organizzazione dei trasporti marini e delle rotte all’interno del Mediterraneo orientale. E le ricerche sono appena cominciate! Un gruppo di archeologi greci e americani a settembre è stato diretto sull’area del rinvenimento nell’arcipelago di Fourni nell’Egeo orientale da pescatori locali.

Decisamente una giornata di, speriamo fruttuose, sinergia tra diversi ambiti ed enti: gruppi archeologici, università, personaggi televisivi e nuovi imprenditori si riuniscono insieme per parlare di valorizzazione di piccole realtà, scavi, archeologia, start-up, viaggi, turismo e tanto altro ancora. Sabato 31 ottobre 2015 Basilica Paleocristiana ore 9.30 "" 10.30 PRESENTazione DELLE FIGURE PROFESSIONALI: L'ARCHEOLOGO modera Flavia Marimpietri Archeologa e giornalista interviene Gabriel Zuchtriegel Direttore Parco Archeologico di Paestum Sala Museo ore 10.00 "" 13.00 WORKSHOP ARCHEOVIRTUAL "L'ARCHEOLOGIA VIRTUALE TRA STUDIO E PROMOtione DEL TERRITORIO" in collaborazione con CNR ITABC Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali introduce Paolo Mauriello Direttore CNR ITABC Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali intervengono Il patrimonio digitale. Una prospettiva europea da DigitalHeritage2015 Sofia Pescarin Ricercatore CNR ITABC Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali Nuove tecnologie e Archeologia.
Decisamente una giornata di, speriamo fruttuose, sinergia tra diversi ambiti ed enti: gruppi archeologici, università, personaggi televisivi e nuovi imprenditori si riuniscono insieme per parlare di valorizzazione di piccole realtà, scavi, archeologia, start-up, viaggi, turismo e tanto altro ancora. Sabato 31 ottobre 2015 Basilica Paleocristiana ore 9.30 "" 10.30 PRESENTazione DELLE FIGURE PROFESSIONALI: L'ARCHEOLOGO modera Flavia Marimpietri Archeologa e giornalista interviene Gabriel Zuchtriegel Direttore Parco Archeologico di Paestum Sala Museo ore 10.00 "" 13.00 WORKSHOP ARCHEOVIRTUAL "L'ARCHEOLOGIA VIRTUALE TRA STUDIO E PROMOtione DEL TERRITORIO" in collaborazione con CNR ITABC Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali introduce Paolo Mauriello Direttore CNR ITABC Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali intervengono Il patrimonio digitale. Una prospettiva europea da DigitalHeritage2015 Sofia Pescarin Ricercatore CNR ITABC Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali Nuove tecnologie e Archeologia.

BMTA2015: Programma del Weekend, tra viaggi, ricerca, preistoria e nuove start-up

30 Ottobre, 2015
Categorie:  Comunicati stampa Conferenze Curiosità Epoca Romana Eventi Lavoro Musei Nuove Tecnologie Nuovi Ritrovamenti Preistoria Scavi Visite
Tags:  bmta   Borsa del Turismo Archeologico   Lavoro   Preistoria   start-up  

Decisamente una giornata di, speriamo fruttuose, sinergie tra diversi ambiti ed enti: gruppi archeologici, università, personaggi televisivi e nuovi imprenditori si riuniscono insieme per parlare di valorizzazione di piccole realtà, scavi, archeologia, start-up, viaggi, turismo e tanto altro ancora. Sabato 31 ottobre 2015 Basilica Paleocristiana ore 9.30 ““ 10.30 PRESENTAZIONE DELLE FIGURE PROFESSIONALI: L’ARCHEOLOGO modera Flavia Marimpietri Archeologa e giornalista interviene Gabriel Zuchtriegel Direttore Parco Archeologico di Paestum Sala Museo ore 10.

E dopo un'affascinante prima giornata, per la seconda giornata sono prevista tematiche scottanti come la distruzione del patrimonio culturale e la risposta ai calamita' naturali, e' previsto anche un'occhiata all'estero con una sezione dedicata all'America Latina, e poi ancora formazione, valorizzazione di patrimoni e realtà locali, anniversari e premi. Ecco il programma dettagliato per venerdì 30 ottobre 2015. Basilica PaleoChristiana ore 9.30 "" 10.15 e ore 10.30 "" 11.
E dopo un'affascinante prima giornata, per la seconda giornata sono prevista tematiche scottanti come la distruzione del patrimonio culturale e la risposta ai calamita' naturali, e' previsto anche un'occhiata all'estero con una sezione dedicata all'America Latina, e poi ancora formazione, valorizzazione di patrimoni e realtà locali, anniversari e premi. Ecco il programma dettagliato per venerdì 30 ottobre 2015. Basilica PaleoChristiana ore 9.30 "" 10.15 e ore 10.30 "" 11.

BMTA2015: programma della seconda giornata

29 Ottobre, 2015
Categorie:  Comunicati stampa Conferenze Epoca Romana Lavoro
Tags:  bmta   Borsa del Turismo Archeologico  

E dopo un’affascinante prima giornata, per la seconda giornata sono previsti temi scottanti come la distruzione del patrimonio culturale e la risposta alle calamita’ naturali, e’ previsto inoltre uno sguardo all’estero con una sezione dedicata all’America latina, e poi ancora formazione, valorizzazione di patrimoni e realtà locali, anniversari e premi. Ecco il programma dettagliato per Venerdì 30 ottobre 2015. Basilica Paleocristiana ore 9.30 ““ 10.15 e ore 10.30 ““ 11.15

L'inaugurazione è stata data il 25 ottobre in concomitanza con "D'ANTEPRIMA"¦Sulle tracce di Dante"¦. La raccolta civica di Fossato di Vico, allestita nel 2001, è ospitata al piano superiore del medievale edificio che fu la prima sede del Comune e poi accolse il teatro comunale. Dal 25 ottobre 2015 la collezione archeologica sarà di nuovo presentata ai visitatori dopo un riallestimento che comprende una ridefinizione degli apparati informativi, un ampliamento e sistemazione della zona di reception e una nuova aula didattica attrezzata per attività con le scuole. Il riallestimento dell'Antiquarium è un progetto del Comune di Fossato di Vico, realizzato da Sistema Museo con il contributo della Regione Umbria. La collezione archeologica si sviluppa in due sale: la prima introduce la storia del territorio con l'aiuto di antiche carte geografiche, mappe e vedute (dal XVI al XIX secolo), una selezione di oggetti dall'età romana alla moderna e due frammenti di un codice dantesco risalente al XIV secolo.
L'inaugurazione è stata data il 25 ottobre in concomitanza con "D'ANTEPRIMA"¦Sulle tracce di Dante"¦. La raccolta civica di Fossato di Vico, allestita nel 2001, è ospitata al piano superiore del medievale edificio che fu la prima sede del Comune e poi accolse il teatro comunale. Dal 25 ottobre 2015 la collezione archeologica sarà di nuovo presentata ai visitatori dopo un riallestimento che comprende una ridefinizione degli apparati informativi, un ampliamento e sistemazione della zona di reception e una nuova aula didattica attrezzata per attività con le scuole. Il riallestimento dell'Antiquarium è un progetto del Comune di Fossato di Vico, realizzato da Sistema Museo con il contributo della Regione Umbria. La collezione archeologica si sviluppa in due sale: la prima introduce la storia del territorio con l'aiuto di antiche carte geografiche, mappe e vedute (dal XVI al XIX secolo), una selezione di oggetti dall'età romana alla moderna e due frammenti di un codice dantesco risalente al XIV secolo.

Riapertura dell'Antiquarium Comunale di Fossato Di Vico (Pg)

25 Ottobre, 2015
Categorie:  Comunicati stampa Epoca Romana Mostre Musei Visite

L’inaugurazione si è tenuta domenica 25 ottobre in concomitanza con “D’ANTEPRIMA"¦Sulle tracce di Dante"¦”. La raccolta civica di Fossato di Vico, allestita nel 2001, è ospitata al piano superiore dell’edificio medievale che fu la prima sede del Comune e accolse poi il teatro comunale. Dal 25 ottobre 2015 la collezione archeologica si offrirà di nuovo ai visitatori dopo un riallestimento che comprende una ridefinizione degli apparati informativi, un ampliamento e sistemazione della zona di accoglienza e una nuova aula didattica attrezzata per le attività con le scuole.

87 km di acquedotto dal fiume Aniene a Roma, l'Anio Novus è stato costruito tra il 38 ed il 52 dC. Grazie allo studio del travertino di cui è composto, e del calcare accumulato su di esso, è stato possibile calcolare la portata di questo maestoso acquedotto imperiale! "Per centinaia di anni, l'Anio Novus acquedotto trasportava l'acqua a 87 km (54 miglia) dal fiume Aniene delle montagne Apennine verso Roma. Costruito tra il 38 e il 52 dC, gli studiosi continuano a lottare per determinare quanta acqua l'Anio Novus ha fornito alla città Eternal"" fino ad ora. Studiando i depositi di calcare che si sono formati dal flusso d'acqua all'interno dell'acquadotto, chiamato travertine, gli ricercatori dell'Università dell'Illinois a Urbana-Champaign hanno riportato nel Journal of Archaeological Science una stima reale del flusso dell'acquadotto di 1,4 m3/s (± 0,4). "A questo ritmo, l'acquadotto avrebbe fornito alla città 370 galloni di acqua ogni secondo", ha detto l'autore principale Bruce Fouke, professore di geologia e microbiologia e membro dell'Institute Carl R.
87 km di acquedotto dal fiume Aniene a Roma, l'Anio Novus è stato costruito tra il 38 ed il 52 dC. Grazie allo studio del travertino di cui è composto, e del calcare accumulato su di esso, è stato possibile calcolare la portata di questo maestoso acquedotto imperiale! "Per centinaia di anni, l'Anio Novus acquedotto trasportava l'acqua a 87 km (54 miglia) dal fiume Aniene delle montagne Apennine verso Roma. Costruito tra il 38 e il 52 dC, gli studiosi continuano a lottare per determinare quanta acqua l'Anio Novus ha fornito alla città Eternal"" fino ad ora. Studiando i depositi di calcare che si sono formati dal flusso d'acqua all'interno dell'acquadotto, chiamato travertine, gli ricercatori dell'Università dell'Illinois a Urbana-Champaign hanno riportato nel Journal of Archaeological Science una stima reale del flusso dell'acquadotto di 1,4 m3/s (± 0,4). "A questo ritmo, l'acquadotto avrebbe fornito alla città 370 galloni di acqua ogni secondo", ha detto l'autore principale Bruce Fouke, professore di geologia e microbiologia e membro dell'Institute Carl R.

Dall’Aniene a Roma, calcolata la portata dell’acquedotto Anio Novus

14 Giugno, 2015
Categorie:  Curiosità Epoca Romana Metodologie archeologiche

87 km di acquedotto dal fiume Aniene a Roma, l’Anio Novus è stato costruito tra il 38 ed il 52 dC. Grazie allo studio del travertino di cui è composto, e del calcare accumulato su di esso, è stato possibile calcolare la portata di questo maestoso acquedotto imperiale! “For hundreds of years, the Anio Novus aqueduct carried water 87 km (54 miles) from the Aniene River of the Apennine Mountains down into Rome.


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