Curiosità

Check up completo in Italia per le due mummie di Takarkori

2 Gennaio, 2008
Categorie:  Curiosità Estero
Tags:  libia   mummie   takarkori  

Sono molto piu’ antiche delle loro vicine egizie e persino del famoso e certamente meglio conservato Oetzi rinvenuto in Val Senales. Si tratta di due mummie provenienti dal sito di Takarkori, nella Libia sud-occidentale, che il carbonio radioattivo fa risalire a circa seimila anni fa, attualmente sono oggetto di studio da parte di un’equipe italiana multidisciplinare. L’allestimento dei preparati istologici, istochimici ed immunoistochimici e’ stato curato da Luca Ventura, paleopatologo, e da Cinzia Mercurio, Morena Sarra e Francesca Ciocca, dell’unita’ operativa di anatomia patologica della Asl dell’Aquila.

Gela mette in mostra i suoi vasi attici sparsi nel mondo

28 Dicembre, 2007
Categorie:  Curiosità Mostre Musei
Tags:  gela   vasi  

Domani Sabato 29 Dicembre, alle ore 18.30, presso la sala “Eschilo” del museo archeologico regionale di Gela sarà inaugurata la mostra iconografica “Vasi attici di Gela nel Mondo”. La mostra, frutto di una laboriosa ricerca e di una progettazione grafica di diverse decine di pannelli, presenta 157 vasi greci, in stragrande maggioranza attici, custoditi in musei inglesi, tedeschi e americani. Questa iniziativa, si legge nel comunicato stampa a firma del Direttore del Museo di Gela, Salvatore Gueli, si propone di contribuire anche se in modo virtuale e senza confini geografici, all’impinguamento del patrimonio archeologico del territorio gelese.

STARS – Uno sguardo sott’acqua per la Tutela dell’Archeologia Subacquea

19 Dicembre, 2007
Categorie:  Comunicati stampa Curiosità Nuove Tecnologie
Tags:  internet   subacquea  

Riportiamo il seguente comunicato stampa della Soprintendenza del Mare – Regione Sicilia in merito all’interessante progetto di tutela dei beni archeologici subacquei: PROGETTO STARS Sistema Integrato per la Tutela dell’Archeologia Subacquea Palermo – Nell’ambito del progetto STARS – Sistema Integrato per la Tutela dell’Archeologia Subacquea, è stata attivata la seconda telecamera subacquea che invia le immagini in diretta dal sito archeologico subacqueo di Cala Gadir, nell’isola di Pantelleria. Collegandosi al sito web della Soprintendenza del Mare www.

Premio WWW del sole24ore

15 Dicembre, 2007
Categorie:  Curiosità Nuove Tecnologie
Tags:  premio www   sole24ore  

Il sito ArcheoBlog.net quest’anno partecipa per la prima volta al “premioWWW 2007” organizzato dal sole24ore. La nostra partecipazione è mossa principalmente dalla curiosità, dalla voglia di mettersi in gioco e da una volontà di confronto con gli altri siti italiani (ovviamente siamo consci di non poter competere con i “siti professionisti”). E’ questa comunque una buona occasione per ringraziare tutti i collaboratori, sia quelli stabili che quelli “occasionali”, che in un anno scarso di vita hanno reso ArcheoBlog.

Livorno – Museo di Storia Naturale – Simulatore virtuale di navigazione antica e convegno sull’archeologia subacquea

13 Dicembre, 2007
Categorie:  Conferenze Curiosità Epoca Romana Musei Nuove Tecnologie
Tags:  livorno   mediterraneo   subacquea   toscana  

[Livorno] – “Coste e Mari della toscana. Archeologia e storia di una regione nel Mediterraneo” è il titolo del convegno che si svolgerà lunedì 17 dicembre, alle 9.30, al Museo di Storia Naturale di villa Henderson. Il convegno, che ha ricevuto il patrocinio dell’Associazione Italiana Archeologi Subacquei, è promosso dall’assessorato alla cultura della Provincia nell’ambito del progetto “I segni dell’Uomo“. Dopo i convegni precedenti che hanno approfondito la presenza di testimonianze medievali e di archeologia industriale nel territorio livornese, l’iniziativa di quest’anno sarà dedicata all’archeologia subacquea.

Como – Villa Olmo: è tempo di programmazione (forse una mostra sull’arte precolombiana nel 2008)

12 Dicembre, 2007
Categorie:  Comunicati stampa Curiosità Mostre Musei
Tags:  Como   precolombiani   villa olmo  

Una grande mostra di arte precolombiana con pezzi mai visti in Italia, circa trecento, che avrebbe l’imprimatur del Museo storico di Santiago del Cile. È questa l’esposizione che risulterebbe in pole position per la prossima tappa del progetto ‘grandi mostre‘ a Villa Olmo, che aprirà nel marzo 2008. Al progetto lavora da mesi l’assessore alla Cultura di Como Sergio Gaddi, curatore ufficiale degli eventi della storica dimora a lago dal 2006 a questa parte, attualmente impegnato in un tour che l’ha portato prima a Vienna e poi negli Usa.

Settimana degli Ipogei – V edizione – Trani

10 Dicembre, 2007
Categorie:  Conferenze Curiosità
Tags:  ipogeo   trani  

[Trani] E’ in svolgimento in questi giorni (dal 10 al 15 dicembre) la V edizione della “Settimana degli Ipogei”. Una serie di convegni sono programmati presso il Centro servizi del Parco Archeologico: martedì 11 alle ore 19, Alessandro Buongiorno, direttore dell’Agenzia Puglia Imperiale, il sindaco di Gennaro e l’assessore Aquilino parleranno di: “Cultura e Turismo per lo sviluppo socio-economico del territorio”. La sera successiva (mercoledì 12) sarà la volta di Luigi Colapietro, capo dipartimento Ricerca scientifica e universitaria dell’associazione Ipogei urbani del capoluogo dauno che illustrerà la “Foggia Ipogeica”.

MODENA – Sono iniziate questa mattina e continueranno fino domani sulla via Emilia est, all'altezza dell'attraversamento della ferrovia Modena-Sassuolo, le operazioni per smontare il monumento funerario di Vetilia Egloge, imponente ara romana di oltre 4 metri di altitudine e 25 tonnellate di peso, databile al primo secolo d.C., ritrovata nel settembre scorso durante scavi per la realizzazione di interrati. Sotto la direzione scientifica della Soprintendenza per i beni archeologici dell'Emilia-Romagna, l'ara sarà completamente smontata, trasferita in deposito, sottoposta a interventi conservativi e rimontata al Lapidario romano dei Musei civici, al Palazzo dei musei, dove riceverà il benvenuto il 16 dicembre. L'ara funeraria ritrovata a Modena agli inizi del settembre, è emersa a poco più di un metro e mezzo dal piano della campagna, mentre il bacino si trova a circa 5 metri e mezzo di profondità. In pietra calcarea e di forma parallelepipoidale, alto un metro e 70; presenta intatta l'inscription, la cornice e le decorazioni laterali.
MODENA – Sono iniziate questa mattina e continueranno fino domani sulla via Emilia est, all'altezza dell'attraversamento della ferrovia Modena-Sassuolo, le operazioni per smontare il monumento funerario di Vetilia Egloge, imponente ara romana di oltre 4 metri di altitudine e 25 tonnellate di peso, databile al primo secolo d.C., ritrovata nel settembre scorso durante scavi per la realizzazione di interrati. Sotto la direzione scientifica della Soprintendenza per i beni archeologici dell'Emilia-Romagna, l'ara sarà completamente smontata, trasferita in deposito, sottoposta a interventi conservativi e rimontata al Lapidario romano dei Musei civici, al Palazzo dei musei, dove riceverà il benvenuto il 16 dicembre. L'ara funeraria ritrovata a Modena agli inizi del settembre, è emersa a poco più di un metro e mezzo dal piano della campagna, mentre il bacino si trova a circa 5 metri e mezzo di profondità. In pietra calcarea e di forma parallelepipoidale, alto un metro e 70; presenta intatta l'inscription, la cornice e le decorazioni laterali.

Modena – Al via i lavori per il “trasloco” di Vetilia Egloge

5 Dicembre, 2007
Categorie:  Curiosità Epoca Romana Nuovi Ritrovamenti
Tags:  ara funeraria   emilia   modena  

MODENA – Sono iniziate questa mattina e proseguiranno fino a domani in via Emilia est, all’altezza dell’attraversamento della ferrovia Modena-Sassuolo, le operazioni per smontare il monumento funerario di Vetilia Egloge, imponente ara romana di oltre 4 metri di altezza e 25 tonnellate di peso, databile al I secolo d.C., ritrovata nel settembre scorso durante scavi per la realizzazione di interrati. Sotto la direzione scientifica della Soprintendenza per i beni archeologici dell’Emilia-Romagna, l’ara sarà completamente smontata, trasferita in deposito, sottoposta a interventi conservativi e rimontata al Lapidario romano dei Musei civici, al Palazzo dei musei, dove riceverà il benvenuto il 16 dicembre.

[Agi] - E' un vero enigma la scoperta in Iran, a Shahr-i Sokta, sul confine con l'Afghanistan, di resti di un sciamano con un occhio d'oro. La scoperta è stata fatta alla fine del 2006 da archeologi iraniani diritti da M. Sajjadi dell'Iran Centre for Archaeological Research (ICAR), codiuvati dalla missione italiana che opera nella zona dal 1967 grazie ai finanziamenti del ministero degli Esteri, quello dei Beni Culturali, dal museo di Arte Orientale dall'Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (ISIAO) gia' ISMEO l'Istituto fondato dal grande esploratore di quei territori, Professor Giuseppe Tucci. Ma la storia della sacerdotessa con l'occhio d'oro e' ancora tutta da scrivere e una nuova missione partirà il 30 novembre per continuare le ricerche a Shahr-i Sokhta e per riprendere l'analisi della protesi oculare in collaborazione con i colleghi iraniani. La donna era alta un metro e 82 cm e aveva caratteristiche afroidi, la mascella pronunciata, forse la pelle blu. "A scoprirla sono stati gli archeologi iraniani scavando nel enorme necropoli - dice all'Agi Lorenzo Costantini, capo della missione italiana a Shahr-i Sokta.
[Agi] - E' un vero enigma la scoperta in Iran, a Shahr-i Sokta, sul confine con l'Afghanistan, di resti di un sciamano con un occhio d'oro. La scoperta è stata fatta alla fine del 2006 da archeologi iraniani diritti da M. Sajjadi dell'Iran Centre for Archaeological Research (ICAR), codiuvati dalla missione italiana che opera nella zona dal 1967 grazie ai finanziamenti del ministero degli Esteri, quello dei Beni Culturali, dal museo di Arte Orientale dall'Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (ISIAO) gia' ISMEO l'Istituto fondato dal grande esploratore di quei territori, Professor Giuseppe Tucci. Ma la storia della sacerdotessa con l'occhio d'oro e' ancora tutta da scrivere e una nuova missione partirà il 30 novembre per continuare le ricerche a Shahr-i Sokhta e per riprendere l'analisi della protesi oculare in collaborazione con i colleghi iraniani. La donna era alta un metro e 82 cm e aveva caratteristiche afroidi, la mascella pronunciata, forse la pelle blu. "A scoprirla sono stati gli archeologi iraniani scavando nel enorme necropoli - dice all'Agi Lorenzo Costantini, capo della missione italiana a Shahr-i Sokta.

Un’équipe italiana studierà la famosa “sciamana dall’occhio d’oro”

26 Novembre, 2007
Categorie:  Curiosità Nuovi Ritrovamenti
Tags:  oro   sciamano  

[Agi] – E’ un vero e proprio enigma il ritrovamento in Iran, a Shahr-i Sokta, al confine con l’Afghanistan, dei resti di una sciamana con un occhio d’oro. La scoperta e’ stata fatta alla fine del 2006 dagli archeologi iraniani diretti da M. Sajjadi dell’Iranian Centre for Archaeological Research (ICAR), coadiuvati dalla missione italiana che opera nella zona dal 1967 grazie ai finanziamenti del ministero degli Esteri, quello dei Beni Culturali, dal museo di Arte Orientale dall’Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente (ISIAO) gia’ ISMEO l’Istituto fondato dal grande esploratore di quei territori, il Professor Giuseppe Tucci.

Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha restituito alla Repubblica Islamica dell’Iran preziosi reperti archeologici di provenienza iraniana, sequestrati dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale. “Se è un dovere morale e scientifico quello di pretendere il ritorno in patria delle nostre opere trafugate e portate illegalmente all’estero – ha sottolineato il Ministro Francesco Rutelli nel corso della conferenza stampa che si è tenuto nella sede del Collegio Romano alla presenza dell’ambasciatore iraniano in Italia, Abolfazi Zohrevand – lo e’ altrettanto quello di restituire opere importate illegalmente in Italia”. Sono quarantuno i reperti archeologici restituiti all’Iran da cui erano stati trafugati ed in seguito rinvenuti nella provincia di Milano. Sequestrati nell’ambito dell’Operazione “Nal” dal Comando di Monza, i 41 reperti rientrano nel gruppo di 309 oggetti di varia natura, spacciati come generica “merce etnica” nel corso della manifestation fieristica “Brocantage. Top Antiques” nella provincia di Milano.
Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha restituito alla Repubblica Islamica dell’Iran preziosi reperti archeologici di provenienza iraniana, sequestrati dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale. “Se è un dovere morale e scientifico quello di pretendere il ritorno in patria delle nostre opere trafugate e portate illegalmente all’estero – ha sottolineato il Ministro Francesco Rutelli nel corso della conferenza stampa che si è tenuto nella sede del Collegio Romano alla presenza dell’ambasciatore iraniano in Italia, Abolfazi Zohrevand – lo e’ altrettanto quello di restituire opere importate illegalmente in Italia”. Sono quarantuno i reperti archeologici restituiti all’Iran da cui erano stati trafugati ed in seguito rinvenuti nella provincia di Milano. Sequestrati nell’ambito dell’Operazione “Nal” dal Comando di Monza, i 41 reperti rientrano nel gruppo di 309 oggetti di varia natura, spacciati come generica “merce etnica” nel corso della manifestation fieristica “Brocantage. Top Antiques” nella provincia di Milano.

41 reperti trafugati restituiti all’Iran

14 Novembre, 2007
Categorie:  Curiosità Mala Archeologia
Tags:  Carabinieri   Iran   mibac   restituzione opere  

Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha restituito alla Repubblica Islamica dell’Iran preziosi reperti archeologici di provenienza iraniana, sequestrati dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale. “Se e’ un dovere morale e scientifico quello di pretendere il ritorno in patria delle nostre opere trafugate e portate illecitamente all’estero – ha sottolineato il Ministro Francesco Rutelli nel corso della conferenza stampa che si è tenuta nella sede del Collegio Romano alla presenza dell’ambasciatore iraniano in Italia, Abolfazi Zohrevand – lo e’ altrettanto quello di restituire opere importate illegalmente in Italia”.


© 2025 ArcheoBlog
Made with ❤️ by Software Engineering Arjuna Del Toso