Curiosità

Dopo il successo vichingo del Sea Stallion, ora sta per nascere una nave nuragica. Non ha ancora un nome ma è destinata a una missione da favola. Sulla scia del Kon Tiki. Sarà una "imbarcazione di 11 metri. Fatta come solo gli antichi abitanti dell'isola avrebbero potuto costruirla. La sua missione? Solcare il Mediterraneo. Dal Nord Sardegna verso l'Oriente. Prima, rotta su Creta. Poi, barra dritta verso la costa più a Levante. Tutto per imitare l'impresa di Thor Heyerdahl, l'antropologo norvegese che, a bordo della zattera chiamata come il Figlio del Sole, ha dimostrato la possibilità per le popolazioni incaiche di raggiungere la Polinesia partendo dalle spiagge del Sudamerica. Ora il sogno è simile, l'avventura diversa. Stavolta un assortito di professionisti sardi intende trovare elementi indiretti di riscontro su uno dei più controversi temi degli ultimi anni. I nostri progenitori si dedicavano solo ai commerci con gli stranieri lungo i litorali e al piccolo cabotaggio vicino all'isola? Oppure erano capaci di compiere spedizioni molto più a est, sino alla costa dell'odierna Turchia? Gli animatori del progetto vogliono dimostrare la concrete consistenza di questa seconda ipotesi.
Dopo il successo vichingo del Sea Stallion, ora sta per nascere una nave nuragica. Non ha ancora un nome ma è destinata a una missione da favola. Sulla scia del Kon Tiki. Sarà una "imbarcazione di 11 metri. Fatta come solo gli antichi abitanti dell'isola avrebbero potuto costruirla. La sua missione? Solcare il Mediterraneo. Dal Nord Sardegna verso l'Oriente. Prima, rotta su Creta. Poi, barra dritta verso la costa più a Levante. Tutto per imitare l'impresa di Thor Heyerdahl, l'antropologo norvegese che, a bordo della zattera chiamata come il Figlio del Sole, ha dimostrato la possibilità per le popolazioni incaiche di raggiungere la Polinesia partendo dalle spiagge del Sudamerica. Ora il sogno è simile, l'avventura diversa. Stavolta un assortito di professionisti sardi intende trovare elementi indiretti di riscontro su uno dei più controversi temi degli ultimi anni. I nostri progenitori si dedicavano solo ai commerci con gli stranieri lungo i litorali e al piccolo cabotaggio vicino all'isola? Oppure erano capaci di compiere spedizioni molto più a est, sino alla costa dell'odierna Turchia? Gli animatori del progetto vogliono dimostrare la concrete consistenza di questa seconda ipotesi.

Spedizione Nur, nel 2010 una nave nuragica solcherà il Mediterraneo

18 Maggio, 2009
Categorie:  Curiosità
Tags:  archeologia sperimentale   nave   nuragico   sardegna  

Dopo il successo vichingo del Sea Stallion, sta ora per nascere una nave nuragica. Non ha ancora un nome ma è destinata a una missione da favola. Sulla scia del Kon Tiki. Sarà un**“imbarcazione di 11 metri**. Fatta come solo gli antichi abitatori dell’isola avrebbero potuto costruirla. La sua missione? Solcare il Mediterraneo. Dal Nord Sardegna verso l’Oriente. Prima, rotta su Creta. Poi, barra dritta verso le coste più a Levante.

Fa scalpore, l'annuncio di un gruppo di archeologi, che avrebbe individuato nel sito dell'antica Taposiris Magna, ad Abusir,vest dell'Alessandria. la sepoltura di due amanti. Sotto le rovine di un tempio dedicato a Iside che si dirige verso il Mediterraneo, alcuni studiosi di una spedizione della Repubblica Dominicana hanno scoperto, con l'aiuto di un radar, tre camere alla profondità di 20 metri sotto le rocce. Secondo gli archeologi potrebbe essere la tomba della coppia più famosa e tormentata dell'antichità: Marco Antonio e Cleopatra. Zahi Hawass, capo degli archeologi, dirama un immediato comunicato stampa, in cui precisa che, dopo tre anni di scavo del sito sospettato di accogliere l'eterno riposo della coppia e dopo tre mesi di indagine sistematica con il georadar, ha identificato con i colleghi una vasta necropoli con più di 27 tombe (per un totale di 20 scheletri tutti del I sec. a.C.: quindi proprio il periodo di Cleopatra, nata nel 69 a.C. e deceduta nel 30 a.C.).
Fa scalpore, l'annuncio di un gruppo di archeologi, che avrebbe individuato nel sito dell'antica Taposiris Magna, ad Abusir,vest dell'Alessandria. la sepoltura di due amanti. Sotto le rovine di un tempio dedicato a Iside che si dirige verso il Mediterraneo, alcuni studiosi di una spedizione della Repubblica Dominicana hanno scoperto, con l'aiuto di un radar, tre camere alla profondità di 20 metri sotto le rocce. Secondo gli archeologi potrebbe essere la tomba della coppia più famosa e tormentata dell'antichità: Marco Antonio e Cleopatra. Zahi Hawass, capo degli archeologi, dirama un immediato comunicato stampa, in cui precisa che, dopo tre anni di scavo del sito sospettato di accogliere l'eterno riposo della coppia e dopo tre mesi di indagine sistematica con il georadar, ha identificato con i colleghi una vasta necropoli con più di 27 tombe (per un totale di 20 scheletri tutti del I sec. a.C.: quindi proprio il periodo di Cleopatra, nata nel 69 a.C. e deceduta nel 30 a.C.).

Scavata necropoli del I a.C. in Egitto. Hawass annuncia: potrebbe essere la tomba di Antonio e Cleopatra

21 Aprile, 2009
Categorie:  Curiosità Egizi Epoca Romana Estero Nuovi Ritrovamenti Scavi
Tags:  cleopatra   Egitto   necropoli   Zahi Hawass  

Fa scalpore, l’annuncio di un gruppo di archeologi, che avrebbe individuato nel sito dell’antica Taposiris Magna, ad Abusir, ovest di Alessandria. la sepoltura di due amanti. Sotto le rovine di un tempio dedicato a Iside che si affaccia sul mediterraneo, alcuni studiosi di una spedizione della Repubblica Dominicana hanno scoperto, con l’aiuto di un radar, tre camere alla profondità di 20 metri sotto le rocce. Secondo gli archeologi potrebbe essere la tomba della coppia più famosa e tormentata dell’antichità: Marco Antonio e Cleopatra.

Bondi, Resca, McDonald ed il futuro dei musei italiani: saldi in vista?

6 Gennaio, 2009
Categorie:  Comunicati stampa Curiosità Mala Archeologia Musei
Tags:  Bondi   Resca   Salvatore Settis  

Il 14 novembre 2008 il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi, che già di suo non è una persona ferrata in materia, ha nominato l’ex direttore di McDonald Italia, Mario Resca, alla direzione generale dei musei italiani. Le prime perplessità non si sono fatte attendere. «Dirigere una fabbrica importante o i musei italiani non è la stessa cosa» ha dichiarato al Corriere della Sera il 21 novembre Salvatore Settis, presidente del Consiglio nazionale dei beni culturali e direttore della Normale di Pisa.

Cani addestrati al ritrovamento di “siti archeologici”

5 Gennaio, 2009
Categorie:  Curiosità Epoca Romana Nuovi Ritrovamenti Protostoria Scavi
Tags:  cani   necropoli   similaun   svizzera  

Studiosi milanesi stanno addestrando unità cinofile specializzate nell’individuazione e nel recupero di resti umani del passato e reperti archeologici. Nove gli animali coinvolti, due le razze – Labrador e Golden Retriever ““ entrambe caratterizzate da un fiuto eccezionale e da grandi capacità di apprendimento. Finora, grazie al loro aiuto, sono state fatte due importanti scoperte archeologiche: una in bergamasca, l’altra in Svizzera. In bergamasca, nei pressi di Martinengo, è venuta alla luce una necropoli romana: i cani sono stati fondamentali per l’individuazione di almeno 27 aree di scavo, da cui è stato possibile riportare in luce tombe e urne cinerarie.

Le gemelle mai nate di Tutankhamon

5 Settembre, 2008
Categorie:  Curiosità Egizi
Tags:  Tutankhamon  

Forse erano due gemelle i feti mummificati ritrovati all’interno della tomba di Tutankhamon, lo dice il professor Connoly, antropologo dell’università di Liverpool. I due corpicini presentano un’età gestazionale apparentemente diversa, questa differenza pare sia dovuta alla giovane età della madre, la regina Ankhesenamon. Gli studi continuano per essere sempre più certi che i feti possano effettivamente essere le figlie del faraone oppure se questi piccoli corpi furono seppelliti con lui per simboleggiare la rinascita del re a nuova vita.

Sicilia, musei aperti di notte fino al 13 settembre. Ingresso 1 euro per i residenti.

7 Agosto, 2008
Categorie:  Curiosità Musei
Tags:  sicilia  

Musei aperti anche di notte in Sicilia a partire dal 7 agosto e fino al 13 settembre prossimo. I visitatori potranno ammirare i reperti archeologici dalle ore 20 alle 24 nei giorni di giovedì, venerdì e sabato. Ad aderire alla manifestazione per la provincia di Agrigento sono stati il Museo archeologico di Agrigento e di Licata. In provincia di Palermo i siti interessati sono il Castello della Zisa, il chiostro di Monreale, la Necropoli Punica, il Convento della Magione, l’Antiquarium di Himera e l’Antiquarium di Solunto.

POVIGLIO (RE) – Dopo il grande interesse dimostrato per la visita del 29 luglio l'archeologo della XXV campagna di scavi della Terramara Santa Rosa di Fodico rinnova il proprio invito a grandi e piccini per una giornata alla scoperta della vita negli scavi. Continuano come ogni anno gli scavi alla Terramara Santa Rosa, oggi uno dei più importanti siti archeologici in Europa. Condurre la campagna di scavi il Prof. Mauro Cremaschi dell'Università degli Studi di Milano insieme alla Dott.ssa Maria Bernabò Brea della Soprintendenza Archeologica. L'obiettivo degli scavi 2008 è quello di riportare alla luce un nuovo settore all'interno dell'abitato e approfondire così la conoscenza di una popolazione terramaricola per certi versi ancora sconosciuta. Due occasioni che rimangono agli appassionati di storia per conoscere le ultime scoperte del sito povigliese e il metodo archeologico dello studio del territorio: per gli adulti l'incontro è Marte 5 agosto alle 17.00. per bambini e ragazzi, invece la visita guidata avrà caratteristiche leggermente diverse. Per loro, infatti giovedì 7 agosto sarà veramente "Un giorno in Terramara" grazie al pieno coinvolgimento dei partecipanti nelle prove di scavo e scoperta di nuovi reperti. Per questa ultima data si accettano adesioni fino all'esaurimento posti. (Per prenotazioni Biblioteca Comunale di Poviglio: tel.
POVIGLIO (RE) – Dopo il grande interesse dimostrato per la visita del 29 luglio l'archeologo della XXV campagna di scavi della Terramara Santa Rosa di Fodico rinnova il proprio invito a grandi e piccini per una giornata alla scoperta della vita negli scavi. Continuano come ogni anno gli scavi alla Terramara Santa Rosa, oggi uno dei più importanti siti archeologici in Europa. Condurre la campagna di scavi il Prof. Mauro Cremaschi dell'Università degli Studi di Milano insieme alla Dott.ssa Maria Bernabò Brea della Soprintendenza Archeologica. L'obiettivo degli scavi 2008 è quello di riportare alla luce un nuovo settore all'interno dell'abitato e approfondire così la conoscenza di una popolazione terramaricola per certi versi ancora sconosciuta. Due occasioni che rimangono agli appassionati di storia per conoscere le ultime scoperte del sito povigliese e il metodo archeologico dello studio del territorio: per gli adulti l'incontro è Marte 5 agosto alle 17.00. per bambini e ragazzi, invece la visita guidata avrà caratteristiche leggermente diverse. Per loro, infatti giovedì 7 agosto sarà veramente "Un giorno in Terramara" grazie al pieno coinvolgimento dei partecipanti nelle prove di scavo e scoperta di nuovi reperti. Per questa ultima data si accettano adesioni fino all'esaurimento posti. (Per prenotazioni Biblioteca Comunale di Poviglio: tel.

Oggi pomeriggio e giovedì 7 agosto visite guidate allo scavo della Terramara Santa Rosa di Fodico (Poviglio, RE)

5 Agosto, 2008
Categorie:  Curiosità Scavi Visite
Tags:  Poviglio   Reggio Emilia   Terramara  

POVIGLIO (RE) – Dopo il grande interesse dimostrato in occasione della visita del 29 luglio lo staff di archeologi della XXV campagna di scavi della Terramara Santa Rosa di Fodico rinnova il proprio invito a grandi e piccini per una giornata alla scoperta della vita negli scavi. Continuano come ogni anno gli scavi alla Terramara Santa Rosa, ad oggi uno dei siti archeologici più importanti d’Europa. A condurre la campagna scavi il Prof.

Iniziamo con questo post una nuova "rubrica aperiodica" dedicata ai luoghi di interesse archeologico del Bel Paese che meritano certamente di essere visitati, sopratutto in questo periodo di vacanze estive ;) Oggi è stata scelta la Rocca di Calascio nella provincia di L'Aquila (Abruzzo). Si tratta del castello più alto d'Abruzzo (oltre i 1400 metri), situato sul colle che sovrasta una piana dal paesaggio mozzafiato. La rocca, ora in rovina, è tanto affascinante da essere stata set di importanti pellicole tra quali Lady Hawke (era la dimora del frate Imperius). Questa invece è la mappa di Calascio: Rocca calascio Maggiori informazioni su Rocca Calascio (http://ingiro.perdomani.net/ abruzzo/rocca-calascio-aq/). Organizza facilmente via internet il tuo viaggio a Rocca Calascio. Preferisci viaggiare in: treno, auto o aereo. Prenota l'hotel per la tua permanenza a Calascio.
Iniziamo con questo post una nuova "rubrica aperiodica" dedicata ai luoghi di interesse archeologico del Bel Paese che meritano certamente di essere visitati, sopratutto in questo periodo di vacanze estive ;) Oggi è stata scelta la Rocca di Calascio nella provincia di L'Aquila (Abruzzo). Si tratta del castello più alto d'Abruzzo (oltre i 1400 metri), situato sul colle che sovrasta una piana dal paesaggio mozzafiato. La rocca, ora in rovina, è tanto affascinante da essere stata set di importanti pellicole tra quali Lady Hawke (era la dimora del frate Imperius). Questa invece è la mappa di Calascio: Rocca calascio Maggiori informazioni su Rocca Calascio (http://ingiro.perdomani.net/ abruzzo/rocca-calascio-aq/). Organizza facilmente via internet il tuo viaggio a Rocca Calascio. Preferisci viaggiare in: treno, auto o aereo. Prenota l'hotel per la tua permanenza a Calascio.

Consigli per le ferie: Rocca Calascio in provincia di L’Aquila, il castello di Lady Hawke

4 Agosto, 2008
Categorie:  Curiosità Visite
Tags:  Ferie   L'Aquila   Lady Hawke   Rocca Calascio  

Iniziamo con questo post una nuova “rubrica aperiodica” dedicata ai luoghi di interesse archeologico del Bel Paese che meritano sicuramente di essere visitati, sopratutto in questo periodo di ferie estive ;) Oggi è stata scelta la Rocca di Calascio in provincia di L’Aquila (Abruzzo). Si tratta del castello più alto d’Abruzzo (oltre i 1400 metri), situato sul colle che sovrasta una piana dal paesaggio mozzafiato. La rocca, ora in rovina, è tanto affascinante da essere stata set di importanti pellicole tra le quali Lady Hawke (era la dimora del frate Imperius).

Il nuovo illuminazione degli Scavi di Ercolano è un progetto realizzato con fondi propri della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei e reso possibile dalla preliminare operazione di potenziamento e messa a norma, secondo i parametri ENEL, della cabina elettrica di ricezione e di trasformazione e dai diffusi interventi di restaurazione e manutenzione eseguiti con fondi ordinari e soprattutto nell’ambito dell’Herculaneum Conservation Project, il programma di conservazione finanziato dal Packard Humanities Institute e attuato dalla British School at Rome. Restauri che in effetti hanno sensibilmente migliorato le condizioni generali del sito, al punto di rendere possibile una sua esaltazione notturna. La stessa illuminazione ha dall’altro canto rappresentato un’altra occasione di restaurazione, comportando per esempio il rifacimento del 75% di tutti i colmi di restaurazione presenti nel sito e all’interno di cui sono stati condotti i cavi elettrici. L’illuminazione notturna degli scavi, che è qualificata come un grande intervento di valorizzazione degli stessi, con conseguente potenziale incremento della fruizione, ha essenzialmente presupposo la grande operazione di restaurazione del parco archeologico che è stata condotta dalla Soprintendenza soprattutto nell’ultimo quinquennale.
Il nuovo illuminazione degli Scavi di Ercolano è un progetto realizzato con fondi propri della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei e reso possibile dalla preliminare operazione di potenziamento e messa a norma, secondo i parametri ENEL, della cabina elettrica di ricezione e di trasformazione e dai diffusi interventi di restaurazione e manutenzione eseguiti con fondi ordinari e soprattutto nell’ambito dell’Herculaneum Conservation Project, il programma di conservazione finanziato dal Packard Humanities Institute e attuato dalla British School at Rome. Restauri che in effetti hanno sensibilmente migliorato le condizioni generali del sito, al punto di rendere possibile una sua esaltazione notturna. La stessa illuminazione ha dall’altro canto rappresentato un’altra occasione di restaurazione, comportando per esempio il rifacimento del 75% di tutti i colmi di restaurazione presenti nel sito e all’interno di cui sono stati condotti i cavi elettrici. L’illuminazione notturna degli scavi, che è qualificata come un grande intervento di valorizzazione degli stessi, con conseguente potenziale incremento della fruizione, ha essenzialmente presupposo la grande operazione di restaurazione del parco archeologico che è stata condotta dalla Soprintendenza soprattutto nell’ultimo quinquennale.

Nuova luce sugli scavi di Ercolano

31 Luglio, 2008
Categorie:  Curiosità Epoca Romana Visite
Tags:  ercolano   Napoli  

Il nuovo impianto di illuminazione degli Scavi di Ercolano è un progetto realizzato con fondi propri della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei e reso possibile dalla preliminare opera di potenziamento e di messa a norma, secondo i parametri ENEL, della cabina elettrica di ricezione e di trasformazione e dai diffusi interventi di restauro e manutenzione eseguiti con fondi ordinari e soprattutto nell’ambito dell’Herculaneum Conservation Project, il programma di conservazione finanziato dal Packard Humanities Institute e attuato dalla British School at Rome.

I Musei della Provincia di Reggio Emilia vanno in rete. Un nuovo portale, con qualche pecca, per 19 musei.

25 Giugno, 2008
Categorie:  Curiosità Musei Nuove Tecnologie
Tags:  portale   Reggio Emilia  

(ANSA) Reggio Emilia – **Diciannove musei **descritti nel dettaglio per tipo di collezione, pezzi di prestigio ospitati, mostre in programma, uniti in uno stesso portale. Il sito Internet http://musei.provincia.re.it, attivo da qualche giorno, racchiude informazioni e immagini sui principali musei della provincia di Reggio Emilia gestiti da enti pubblici. Ultimo arrivato, nel giugno del 2007, il Museo Archeologico di Brescello. Realizzato grazie a un contributo della Regione Emilia-Romagna e con fondi della Provincia di Reggio, il portale e’ curato per la parte informatica dalla societa’ Aicod di Parma, i testi dal servizio cultura della Provincia.


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