Curiosità

Francia, rinvenuti resti dei sacrificati al culto della Dea Epona

10 Aprile, 2007
Categorie:  Curiosità Nuovi Ritrovamenti

Franco ci segnala questa interessante notizia: AGI – Tornano alla luce ad Evreux, in Normandia, i resti dei sacrificati al culto della Dea Epona, la divinità celtica dei cavalli. Con un particolare inquietante: i resti scoperti dagli archeologi non risalgono all’epoca dell’invasione di Giulio Cesare, o immediatamente dopo. Le ossa e le ceramiche rinvenute risalgono infatti a molto più tardi, al terzo secolo dopo Cristo, un periodo in cui la Gallia celtica sembrava del tutto romanizzata, anche nella religione.

L’origine degli Etruschi, nuova luce con il test del DNA

6 Aprile, 2007
Categorie:  Curiosità Etruschi

New York, 4 apr. – (Adnkronos) – Nuova luce sulla controversa e dibattuta questione dell’origine degli Etruschi. I ricercatori del Laboratorio di Genetica Umana dell’Universita’ di Pavia, diretto dal professor Antonio Torroni, partendo dallo studio del Dna mitocondriale dei toscani moderni, hanno concluso, in accordo con alcuni fonti classiche, tra cui Erodoto, che gli Etruschi sono di origine mediorientale e giunsero in Toscana via mare. Leggi tutto su adnkronos

I capelli di Ramesse II

3 Aprile, 2007
Categorie:  Curiosità Egizi

Restituiti all’Egitto alcune ciocche di capelli del faraone Ramesse II che erano state messe in vendita su Internet! http://today.reuters.it/ … CAPELLI-FARONE.XML S.

Parco archeologico in Val D’Agri

30 Marzo, 2007
Categorie:  Curiosità Musei

Notizia interessante: (PRIMA) – Sorgerà un nuovo parco in Val d’Agri. Sarà tematico e riguarderà l’archeologia. La Giunta Regionale, su proposta del Presidente Vito De Filippo, ha affidato al Comune di Grumento Nova la predisposizione dello studio di fattibilità. “L’obiettivo ““ precisa il Presidente- è quello di valorizzare le risorse storico-culturali e archeologiche presenti sul territorio dell’intera Val d’Agri”. La gestione di tutto il patrimonio presente nei diversi Comuni dovrà essere unica.

Sperimentando l'archeologia a Civitavecchia

29 Marzo, 2007
Categorie:  Curiosità

[Civitavecchia] – Riparte anche quest’anno, grazie al finanziamento di 24.547 euro da parte della Fondazione Cariciv, il progetto “Sperimentando l’archeologia”. Il progetto vedrà coinvolte numerose classi delle scuole elementari e medie cittadine. Oltre ai corsi che già nei diversi anni sono stati attivati ““ ha spiegato Barbara Gianvincenzo, ideatrice e realizzatrice del progetto – come il laboratorio di preistoria, la lavorazione su pietra, la lavorazione del legno, la pittura pietrale, il laboratorio medievale di scrittura, la miniatura, la pittura su legno, la doratura, il laboratorio romano, il mosaico, l’epigrafe latina, il laboratorio sulla cura dell’orto e lo scavo sperimentale, sono stati attivati tre nuovi laboratori sulla scia del filone etrusco: il laboratorio di costume etrusco, l’affresco etrusco e la scrittura etrusca.

I carabinieri recuperano 5000 reperti archeologici

25 Marzo, 2007
Categorie:  Curiosità Etruschi Mala Archeologia

In questo post volevo dare risalto alla recente notizia, trovata sul sito dei carabinieri e targata ANSA, in merito ad un traffico internazionale di reperti archeologici. (ANSA) – ROMA, 22 MAR – Una vera e propria squadra di tombaroli che ha trafugato una quantità enorme di reperti archeologici, tra cui una preziosa hydria attica, è stata sgominata dai carabinieri nel corso di un’operazione sul traffico di materiale archeologico. Lo ha reso noto il capitano Quagliarella, durante una conferenza stampa alla quale ha partecipato la Soprintendente archeologa per l’Etruria meridionale, Annamaria Moretti.

Un gruppo di oggetti illegalmente confiscati dal Pakistan sono stati restituiti ai proprietari legittimi dal governo americano il 23 gennaio. Il fatto curioso è che un noto esperto londinese (John Eskenazi), che ha potuto esaminare i reperti attraverso delle immagini, afferma che la statua del "Buddha morente di fame" sia in realtà una "pessima copia della nota statua pakistana"; il governo pakistano, dal suo canto, nega. Articolo completo (in inglese): http://www.theartnewspaper.com/article01.
Un gruppo di oggetti illegalmente confiscati dal Pakistan sono stati restituiti ai proprietari legittimi dal governo americano il 23 gennaio. Il fatto curioso è che un noto esperto londinese (John Eskenazi), che ha potuto esaminare i reperti attraverso delle immagini, afferma che la statua del "Buddha morente di fame" sia in realtà una "pessima copia della nota statua pakistana"; il governo pakistano, dal suo canto, nega. Articolo completo (in inglese): http://www.theartnewspaper.com/article01.

Falso il Buddha morente

24 Marzo, 2007
Categorie:  Curiosità Estero

Un gruppo di oggetti trafugati illecitamente dal Pakistan sono stati restituiti ai legittimi proprietari dal governo americano il 23 gennaio. Il fatto curioso è che un noto esperto londinese (John Eskenazi), che ha potuto esaminare i reperti attraverso delle immagini, afferma che la statua del “Buddha morente di fame” sia in realtà una “pessima copia della nota statua pakistana”; il governo pakistano, dal canto suo, nega. _Articolo completo (in inglese):

Albero genealogico delle divinità greche

22 Marzo, 2007
Categorie:  Curiosità Periodo Greco

Il post di oggi non è di carattere strettamente archeologico, si tratta dell’albero genealogico delle divinità greche che ho scovato in un sito inglese. Sicuramente divertente e forse anche utile, in più la particolarità dei link diretti alla WikiPedia direttamente dal nome della divinità di turno. Merita un’occhiata: – l’albero genealogico si trova qui http://ludios.org/science/greekgods/image – mentre alcune informazioni sono qui http://ludios.org/science/greekgods/

L'Iran accusa l'Iraq di essere responsabile del danneggiamento delle rovine di Persepoli e della tomba di Ciro il grande a Pasagarde (in foto), senza successo la richiesta di risarcimento. Gli iraniani sostengono che i pozzi petroliferi dati alle fiamme durante la guerra del golf siano responsabili di una patina nera ritrovata sui monumenti. I ricercatori italieni del CNR invece hanno scoperto come la causa di tutto sia attribuibile ad una battuta. Analisi del DNA e del microscopio elettronico hanno infatti confermato la presenza di cianobatteri, veri responsabili della produzione del residuo nero. "I funzionari iraniani puntavano a dimostrare che una delle cause del deterioramento era attribuibile all'incendio del petrolio - dice Alessandra Bonazza, autrice dello studio - ma credo che rimarranno delusi dalle conclusioni della ricerca." Curiosamente di questa notizia parla il newscientist.com ma non sono riuscito a trovare delle fonti in Italia.
L'Iran accusa l'Iraq di essere responsabile del danneggiamento delle rovine di Persepoli e della tomba di Ciro il grande a Pasagarde (in foto), senza successo la richiesta di risarcimento. Gli iraniani sostengono che i pozzi petroliferi dati alle fiamme durante la guerra del golf siano responsabili di una patina nera ritrovata sui monumenti. I ricercatori italieni del CNR invece hanno scoperto come la causa di tutto sia attribuibile ad una battuta. Analisi del DNA e del microscopio elettronico hanno infatti confermato la presenza di cianobatteri, veri responsabili della produzione del residuo nero. "I funzionari iraniani puntavano a dimostrare che una delle cause del deterioramento era attribuibile all'incendio del petrolio - dice Alessandra Bonazza, autrice dello studio - ma credo che rimarranno delusi dalle conclusioni della ricerca." Curiosamente di questa notizia parla il newscientist.com ma non sono riuscito a trovare delle fonti in Italia.

L’Iran accusa l’Iraq di danneggiare antiche rovine, gli italiani smentiscono la teoria

20 Marzo, 2007
Categorie:  Curiosità Estero

L’Iran accusa l’Iraq di essere il responsabile per il danneggiamento delle rovine di Persepoli e della tomba di Ciro il grande a Pasagarde (in foto), senza successo la richiesta di risarcimento. Gli iraniani sostengono che i pozzi petroliferi dati alle fiamme durante la guerra del golfo siano i responsabili di una patina nera ritrovata sui monumenti. Ricercatori italiani del CNR hanno invece scoperto come la causa di tutto sia da attribuirsi ad un battere.

O ai greci piaceva il succo d'uva o stavano già producendo vino 6.500 anni fa, queste sono le conclusioni di un nuovo studio su quelle che vengono considerate tracce di chicchi d'uva spremuti più antiche al mondo. Tania Valamoti, del Departamento di Archeologia alla Aristotele University di Salonicco, con la collaborazione del suo team, ha scavato quattro abitazioni rinvenute nel sito neolitico di Dikili Tash. Dopo il rinvenimento degli acini d'uva in una di queste abitazioni, il team ha iniziato a sperimentare con uva fresca per comprendere la lavorazione subita dai reperti. Il risultato è che "morfologicamente gli acini sembrano pigiati per la produzione del vino", dice la Valamoti. Il ritrovamenti di 2 tazze di argilla e un vaso, probabilmente usati per la conservazione e il consumo di liquidi, avvalorano questa tesi. Sempre nelle vicinanze sono stati scoperti dei fichi, probabilmente usati per addolcire il succo d'uva durante la fase di fermentazione. Cosa non infrequente, anche il vino di riso di 9.000 anni fa scoperto in Cina conteneva altra frutta. Fonte: http://dsc.discovery.
O ai greci piaceva il succo d'uva o stavano già producendo vino 6.500 anni fa, queste sono le conclusioni di un nuovo studio su quelle che vengono considerate tracce di chicchi d'uva spremuti più antiche al mondo. Tania Valamoti, del Departamento di Archeologia alla Aristotele University di Salonicco, con la collaborazione del suo team, ha scavato quattro abitazioni rinvenute nel sito neolitico di Dikili Tash. Dopo il rinvenimento degli acini d'uva in una di queste abitazioni, il team ha iniziato a sperimentare con uva fresca per comprendere la lavorazione subita dai reperti. Il risultato è che "morfologicamente gli acini sembrano pigiati per la produzione del vino", dice la Valamoti. Il ritrovamenti di 2 tazze di argilla e un vaso, probabilmente usati per la conservazione e il consumo di liquidi, avvalorano questa tesi. Sempre nelle vicinanze sono stati scoperti dei fichi, probabilmente usati per addolcire il succo d'uva durante la fase di fermentazione. Cosa non infrequente, anche il vino di riso di 9.000 anni fa scoperto in Cina conteneva altra frutta. Fonte: http://dsc.discovery.

I greci? Un popolo di ubriaconi, da sempre

19 Marzo, 2007
Categorie:  Curiosità Nuovi Ritrovamenti Preistoria

O ai greci piaceva il succo d’uva oppure stavano già producendo vino 6.500 anni fa, queste le conclusioni di un nuovo studio su quelle che vengono considerate le tracce di chicchi d’uva spremuti più antiche al mondo. Tania Valamoti, del Departimento di Archeologia alla Aristotle University di Salonicco, con la collaborazione del suo team, ha scavato quattro abitazioni rinvenute nel sito neolitico di Dikili Tash. Dopo il rinvenimento degli acini d’uva in una di queste abitazioni, il team ha incominciato a sperimentare con uva fresca per comprendere la lavorazione subita dai reperti.


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