Comunicati stampa

Statua detta La Minerva di Arezzo Dal 19 luglio 2008 al 6 gennaio 2009 sarà possibile visitare la mostra "La Minerva d'Arezzo", che si svolge ad Arezzo, Sala Vasari, piazza del Praticino. La mostra rappresenta la possibilità di restituire al grande pubblico, dopo 8 anni di restauri e di studi, la statua bronzea della Minerva, che fu rinvenuta nel 1541 nell'area della chiesa di San Lorenzo ad Arezzo e che fu acquisita dal Granduca Cosimo I il quale la espone a partire dal 1558 nel suo scrittoio di Palazzo Vecchio. Il lungo restauro della statua ha permesso di capire che non si tratta di un monumento dell'età imperiale romana, ma di un originale del III secolo a.C.: realizzato in un'officina italica con la tecnica della fusione diretta, essa si ispira al modello del IV secolo dello scultore Prassitele. La mostra si articola in tre sezioni: nella prima viene presentata la Minerva di Arezzo, accompagnata da numerose repliche nella seconda vengono illustrati i dati archeologici relativi all'area dell'antico rinvenimento, ovvero il "monticello" di San Lorenzo, dove sorgeva una lussuosa casas di età romana nella terza viene presentato il complesso lavoro di restauro eseguito sull'opera. info: www.
Statua detta La Minerva di Arezzo Dal 19 luglio 2008 al 6 gennaio 2009 sarà possibile visitare la mostra "La Minerva d'Arezzo", che si svolge ad Arezzo, Sala Vasari, piazza del Praticino. La mostra rappresenta la possibilità di restituire al grande pubblico, dopo 8 anni di restauri e di studi, la statua bronzea della Minerva, che fu rinvenuta nel 1541 nell'area della chiesa di San Lorenzo ad Arezzo e che fu acquisita dal Granduca Cosimo I il quale la espone a partire dal 1558 nel suo scrittoio di Palazzo Vecchio. Il lungo restauro della statua ha permesso di capire che non si tratta di un monumento dell'età imperiale romana, ma di un originale del III secolo a.C.: realizzato in un'officina italica con la tecnica della fusione diretta, essa si ispira al modello del IV secolo dello scultore Prassitele. La mostra si articola in tre sezioni: nella prima viene presentata la Minerva di Arezzo, accompagnata da numerose repliche nella seconda vengono illustrati i dati archeologici relativi all'area dell'antico rinvenimento, ovvero il "monticello" di San Lorenzo, dove sorgeva una lussuosa casas di età romana nella terza viene presentato il complesso lavoro di restauro eseguito sull'opera. info: www.

In mostra la Minerva di Arezzo

17 Luglio, 2008
Categorie:  Comunicati stampa Mostre Restauri
Tags:  Arezzo   Minerva di Arezzo  

Dal 19 luglio 2008 al 6 gennaio 2009 sarà possibile visitare la mostra “La Minerva d’Arezzo“, che si terrà ad Arezzo, Sala Vasari, piazza del Praticino. La mostra costituisce l’occasione per restituire al grande pubblico, dopo 8 anni di restauri e di studi, la statua bronzea della Minerva, che fu rinvenuta nel 1541 nell’area della chiesa di San Lorenzo ad Arezzo e che fu acquistata dal Granduca Cosimo I il quale la espose a partire dal 1558 nel suo scrittoio di Palazzo Vecchio.

Campo di ricerca “Canne della Battaglia – Terme di San Mercurio” dal 19 luglio al 2 agosto

15 Luglio, 2008
Categorie:  Comunicati stampa Scavi
Tags:  campo scavo   canne della battaglia  

Per questa estate la sede di Barletta dell’Archeoclub d’Italia, d’intesa con il Comune di Barletta, la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia e la Direzione dell’Antiquarium di Canne della Battaglia organizza un “Campo di Ricerca” didattico di scavo archeologico. Il campo offre l’occasione per avvicinarsi al mondo dell’archeologia e conoscere temi e argomenti scientifici e accademici, a stretto contatto con gli “addetti ai lavori”, in un ambiente di grande suggestione come il complesso termale di San Mercurio del sec.

(Filicudi) - Diventerà finalmente fruibile, ma solo a sub con almeno il secondo brevetto, la più bella area archeologica sottomarina delle isole Eolie finora vietata a tutti: la secca di Capo Graziano a Filicudi, che conserva almeno nove relitti di navi greci e romanzi, depositati fino a 75 metri con i loro preziosi carichi integri. Un concentrato di storia, emozioni e bellezze naturali in un luogo magico che, purtroppo, è stato teatro per millenni di numerosi squali drammatici: le navi che cercavano rifugio dal maltempo sotto Capo Graziano venivano "tradite" da un improvvisato secco rocciosa e sprofondavano all'istante nell'abisso fino a 75 metri. Capo Graziano (immagine da wikipedia) La Soprintendenza del mare della Sicilia con il finanziamento dell'assessorato regionale al Turismo, ha realizzato un percorso in sicurezza fino a 45 metri di profondità, per osservare il "corridoio A" che risale all'età ellenistica (II sec. a.C.).
(Filicudi) - Diventerà finalmente fruibile, ma solo a sub con almeno il secondo brevetto, la più bella area archeologica sottomarina delle isole Eolie finora vietata a tutti: la secca di Capo Graziano a Filicudi, che conserva almeno nove relitti di navi greci e romanzi, depositati fino a 75 metri con i loro preziosi carichi integri. Un concentrato di storia, emozioni e bellezze naturali in un luogo magico che, purtroppo, è stato teatro per millenni di numerosi squali drammatici: le navi che cercavano rifugio dal maltempo sotto Capo Graziano venivano "tradite" da un improvvisato secco rocciosa e sprofondavano all'istante nell'abisso fino a 75 metri. Capo Graziano (immagine da wikipedia) La Soprintendenza del mare della Sicilia con il finanziamento dell'assessorato regionale al Turismo, ha realizzato un percorso in sicurezza fino a 45 metri di profondità, per osservare il "corridoio A" che risale all'età ellenistica (II sec. a.C.).

Eolie, apre il museo sottomarino: quando i reperti si trovano a 45 metri di profondità

9 Luglio, 2008
Categorie:  Comunicati stampa Visite
Tags:  archeologia subacquea   Eolie   filicudi   subacquea  

(Filicudi) – Diventa finalmente fruibile, ma solo a sub con almeno il secondo brevetto, la più bella area archeologica sottomarina delle isole Eolie finora vietata a tutti: la secca di Capo Graziano a Filicudi, che custodisce almeno nove relitti di navi greche e romane, posati fino a 75 metri con i loro preziosi carichi integri. Un concentrato di storia, di emozioni e di bellezze naturalistiche in un luogo magico che, purtroppo, è stato teatro per millenni di numerosi drammatici affondamenti: le navi che cercavano rifugio dal maltempo sotto Capo Graziano venivano “tradite” da un’improvvisa secca rocciosa e sprofondavano all’istante nell’abisso fino a 75 metri.

Le Notti dell'Archeologia, ormai alla sua ottoma edizione, si avranno dal 5 al 27 luglio 2008. In questo ormai comune evento estivo la Toscana mostra il suo patrimonio archeologico con un calendario di oltre 300 eventi (in gran parte gratuiti), realizzati quest'anno intorno al tema della "Romanizzazione dell'Etruria". Una grande festa dell'archeologia con apertura notturne di musei e parchi archeologici, mostre, trekking, visite guidate, cene tematiche, conferenze, attività didattiche e una rassegna internazionale di cinema archeologico. Serate clou dell'edizione 2008: sabato 5, 12, 19 e 26 luglio con apertura straordinaria notturne, dalle ore 21.00 alle 24.00, di musei, parchi e aree archeologiche della Toscana. La manifestazione passata in otto anni dalle 7.000 presenze della prima edizione alle 40.000 dell'edizione del 2007, conferma il crescente interesse per l'archeologia, capace di coinvolgere e appassionare un vasto pubblico. Da segnalare la riapertura del Museo Archeologico Nazionale di Castiglioncello (sabato 26 luglio, ore 18), chiuso dai primi anni Settanta del Novecento, con una mostra dal titolo "La Romanizzazione dell'Etruria settentrionale costiera" ci porta nel vivo del tema delle Notti dell'Archeologia.
Le Notti dell'Archeologia, ormai alla sua ottoma edizione, si avranno dal 5 al 27 luglio 2008. In questo ormai comune evento estivo la Toscana mostra il suo patrimonio archeologico con un calendario di oltre 300 eventi (in gran parte gratuiti), realizzati quest'anno intorno al tema della "Romanizzazione dell'Etruria". Una grande festa dell'archeologia con apertura notturne di musei e parchi archeologici, mostre, trekking, visite guidate, cene tematiche, conferenze, attività didattiche e una rassegna internazionale di cinema archeologico. Serate clou dell'edizione 2008: sabato 5, 12, 19 e 26 luglio con apertura straordinaria notturne, dalle ore 21.00 alle 24.00, di musei, parchi e aree archeologiche della Toscana. La manifestazione passata in otto anni dalle 7.000 presenze della prima edizione alle 40.000 dell'edizione del 2007, conferma il crescente interesse per l'archeologia, capace di coinvolgere e appassionare un vasto pubblico. Da segnalare la riapertura del Museo Archeologico Nazionale di Castiglioncello (sabato 26 luglio, ore 18), chiuso dai primi anni Settanta del Novecento, con una mostra dal titolo "La Romanizzazione dell'Etruria settentrionale costiera" ci porta nel vivo del tema delle Notti dell'Archeologia.

Le Notti dell’Archeologia 2008 – La Romanizzazione dell’Etruria

3 Luglio, 2008
Categorie:  Comunicati stampa Conferenze Mostre Musei Visite
Tags:  notti dell'archeologia   toscana  

Le Notti dell’Archeologia, ormai alla loro ottava edizione, si terranno dal 5 al 27 luglio 2008. In questo ormai consueto evento estivo la Toscana mette in mostra il suo patrimonio archeologico con un calendario di oltre 300 eventi (in gran parte gratuiti), realizzati quest’anno attorno al tema della “Romanizzazione dell’Etruria“. Una grande festa dell’archeologia con aperture notturne di musei e parchi archeologici, mostre, trekking, visite guidate, cene tematiche, conferenze, attività didattiche ed una rassegna internazionale di cinema archeologico.

Scavo al Porto Romano di Pagliano (Orvieto) e Corso in Archeologia e Mass media organizzati dalla Scuola di Etruscologia e Archeologia dell’Italia Antica

2 Luglio, 2008
Categorie:  Comunicati stampa Scavi
Tags:  Mass media   Orvieto   Pagliano   Scuola di Etruscologia e Archeologia dell'Italia Anti  

7º Campo Scuola La Scuola di Etruscologia e Archeologia dell’Italia Antica organizza il 7º Campo Scuola presso il Porto Romano di Pagliano (nei pressi di Orvieto). Il Campo Scuola si prefigge di fornire un approfondimento delle tecniche di scavo in un’area archeologica che si configura di primaria importanza. Le prime ricerche hanno evidenziato già la presenza di un porto fluviale di epoca romana situato alla confluenza del Paglia con il Tevere e in connessione con la rete di ville rustiche, sempre di epoca romana, indagate nei decenni Settanta e Ottanta del Novecento.

L”ISIAO (Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente) rischia di chiudere. On-line una petizione al presidente Napolitano

30 Giugno, 2008
Categorie:  Comunicati stampa Mala Archeologia
Tags:  ISIAO   petizione  

L’ISIAO, Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente, rischia di essere abolito. L’Istituto, ex ISMEO (Istituto per il Medio e Estremo Oriente) rappresenta il modo di far conoscere la ricerca Italiana nel mondo sostenendo, tra l’altro, importanti missioni archeologiche all’estero. Nasce grazie all’opera dell’insigne studioso Giuseppe Tucci che nella prima metà del Novecento compì numerose campagne archeologiche in Pakistan e Afganistan, promosse la fondazione dell’ISMEO, fu autore di numerosissime opere scientifiche, dirette non soltanto a lettori specialisti, e curò sempre le relazioni culturali tra l’Italia e i paesi asiatici, dove tenne, in India, Pakistan, Iran, Indonesia e Giappone, molte conferenze.

Ustica 2008 – Lezioni di archeologia e scienze subacquee

24 Giugno, 2008
Categorie:  Comunicati stampa Scavi
Tags:  archeologia subacquea   Ustica  

Anche quest’anno l’isola di Ustica ospiterà un corso di archeologia subacquea organizzato da archeologia Viva con la collaborazione di prestigiose istituzioni scientifiche. Il corso, che si svolgerà dal 23 agosto al 1 settembre, prevede oltre alle lezioni ed esercitazioni in mare anche uno scavo archeologico nel villaggio preistorico del Faraglione. Questo è nel dettaglio il programma dei moduli delle Lezioni: USTICA 2008 LEZIONI DI ARCHEOLOGIA E SCIENZE SUBACQUEE Punta Spalmatore 23 agosto – 1 settembre 2008

L’aquila sul Danubio – Primo Festival Romano Europeo

23 Giugno, 2008
Categorie:  Comunicati stampa Conferenze Epoca Romana
Tags:  danubio   Festival   novae  

Dal 27 al 29 giugno 2008 si svolgerà a Svishtov, l’antica Novae, il primo Festival Romano Europeo, organizzato dalla Legio I Italica, di stanza a Villadose (RO), in collaborazione con la Municipalità di Svishtov, il Council of Tourism, il Business Center e l’Università di Svishtov, con il sostegno e patrocinio di vari partners, tra cui Archeologia Viva e che vedrà la partecipazione di gruppi di ricostruzione storica romana dall’Italia e da varie nazioni europee.

Nell'ambito del progetto "Tridentum. La città sotterranea" **APRE AL PUBBLICO L'AREA ARCHEOLOGICA DI PALAZZO LODRON** NEL CENTRO STORICO DI TRENTO Dopo il S.A.S.S. (Archeologico Sotterraneo del Sas) in piazza Cesare Battisti, Porta Veronensis sotto la Torre civica e la Basilica PaleoChristiana del Duomo, il Tridentum Romano arricchisce di un nuovo importante tassello. Nell'ambito del progetto "Tridentum. La città sotterranea" sono stati infatti terminati dalla Soprintendenza per i Beni archeologici della Provincia autonoma di Trento i lavori di allestimento dell'area di Palazzo Lodron, nell'omonima piazza nel centro cittadino. Dal mese di giugno il sito, situato negli spazi interrati della sede trentina della Popolare Volksbank, è aperto al pubblico grazie anche al sostegno dell'instituto di credito che ha contribuito financialmente alla ricerca e all'allestimento. Le ricerche, avviate in 2000 in concomitanza dei restauri di Palazzo Lodron hanno richiesto 8.000 ore di archeologico ricerca su una superficie di circa 500 mq.
Nell'ambito del progetto "Tridentum. La città sotterranea" **APRE AL PUBBLICO L'AREA ARCHEOLOGICA DI PALAZZO LODRON** NEL CENTRO STORICO DI TRENTO Dopo il S.A.S.S. (Archeologico Sotterraneo del Sas) in piazza Cesare Battisti, Porta Veronensis sotto la Torre civica e la Basilica PaleoChristiana del Duomo, il Tridentum Romano arricchisce di un nuovo importante tassello. Nell'ambito del progetto "Tridentum. La città sotterranea" sono stati infatti terminati dalla Soprintendenza per i Beni archeologici della Provincia autonoma di Trento i lavori di allestimento dell'area di Palazzo Lodron, nell'omonima piazza nel centro cittadino. Dal mese di giugno il sito, situato negli spazi interrati della sede trentina della Popolare Volksbank, è aperto al pubblico grazie anche al sostegno dell'instituto di credito che ha contribuito financialmente alla ricerca e all'allestimento. Le ricerche, avviate in 2000 in concomitanza dei restauri di Palazzo Lodron hanno richiesto 8.000 ore di archeologico ricerca su una superficie di circa 500 mq.

Trento: aperta al pubblico la Tridentum Sotterranea di epoca romana e medioevale

20 Giugno, 2008
Categorie:  Comunicati stampa Epoca Romana Visite
Tags:  Palazzo Lodron   trento   Tridentum  

Nell’ambito del progetto “Tridentum. La città sotterranea” **APRE AL PUBBLICO L’AREA ARCHEOLOGICA DI PALAZZO LODRON** NEL CENTRO STORICO DI TRENTO Dopo il S.A.S.S. (Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas) in piazza Cesare Battisti, Porta Veronensis sotto la Torre civica e la Basilica paleocristiana del Duomo, la Tridentum romana si arricchisce di un nuovo importante tassello. Nell’ambito del progetto “Tridentum. La città sotterranea” sono stati infatti ultimati dalla Soprintendenza per i Beni archeologici della Provincia autonoma di Trento i lavori di allestimento dell’area archeologica di Palazzo Lodron, nell’omonima piazza nel centro cittadino.

Dal 24 ottobre 2008 al 05 aprile 2009, al Chiostro del Bramante, è in programma, per la prima volta in Italia, una mostra dedicata alla figura del primo protagonista assoluto dell'antica Roma "Giulio Cesare. L'uomo, le imprese, il mito". La mostra intende partire dal personaggio Cesare e dal suo più stretto contorno politico e culturale, toccando i momenti forti della sua ascension al potere: gli alleati-avversari come Crasso, Pompeo, Cicerone, le campagne militari che gli diedero gloria e ricchezza, l'avventura egiziana e l'incontro con Cleopatra, regina d'Egitto, l'ambiente culturale e artistico romano di quegli anni; fino alla morte avvenuta alle idi di marzo del 44 a.C, alla succession al potere nelle mani del giovane figlio adottivo Ottaviano e l'apoteosi. La memoria e il "culto" di tale eccezionale figura non sono mai stati perse, neanche nei secoli della decadenza dell'Impero e negli oscuri anni successivi alle invasioni barbariche in Italia.
Dal 24 ottobre 2008 al 05 aprile 2009, al Chiostro del Bramante, è in programma, per la prima volta in Italia, una mostra dedicata alla figura del primo protagonista assoluto dell'antica Roma "Giulio Cesare. L'uomo, le imprese, il mito". La mostra intende partire dal personaggio Cesare e dal suo più stretto contorno politico e culturale, toccando i momenti forti della sua ascension al potere: gli alleati-avversari come Crasso, Pompeo, Cicerone, le campagne militari che gli diedero gloria e ricchezza, l'avventura egiziana e l'incontro con Cleopatra, regina d'Egitto, l'ambiente culturale e artistico romano di quegli anni; fino alla morte avvenuta alle idi di marzo del 44 a.C, alla succession al potere nelle mani del giovane figlio adottivo Ottaviano e l'apoteosi. La memoria e il "culto" di tale eccezionale figura non sono mai stati perse, neanche nei secoli della decadenza dell'Impero e negli oscuri anni successivi alle invasioni barbariche in Italia.

Anticipazioni: (Roma) Giulio Cesare in mostra al Chiostro del Bramante

18 Giugno, 2008
Categorie:  Comunicati stampa Epoca Romana Generale Mostre
Tags:  Chiostro del Bramante   Giulio Cesare   roma  

Dal 24 ottobre 2008 al 05 aprile 2009, al Chiostro del Bramante, è in programma, per la prima volta in Italia, una mostra dedicata alla figura del primo protagonista assoluto dell’antica Roma “Giulio Cesare. L’uomo, le imprese, il mito”. La mostra intende partire dal personaggio Cesare e dal suo più stretto contorno politico e culturale, toccando i momenti forti della sua ascesa al potere: gli alleati-avversari come Crasso, Pompeo, Cicerone, le campagne militari che gli diedero gloria e ricchezza, l’avventura egiziana e l’incontro con Cleopatra, regina d’Egitto, l’ambiente culturale e artistico romano di quegli anni; fino alla morte avvenuta alle idi di marzo del 44 a.


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